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jpr williams ha scritto:

zappatalpa ha scritto: Connaught.

Caro zappa, in amicizia, permettimi di correggerti. Connaught non si può davvero leggere: trattandosi di una provincia irlandese ti inviterei ad usare il nome gaelico che è Connacht o Connachta. Non capisco perchè tu debba usare la dizione nella lingua degli antichi oppressori dell'isola di smeraldo: sarebbe come se per indicare la nostra capitale tu la chiamassi "Rome". Sta sudditanza nei confronti di una lingua oltretutto così povera di fantasia non è accettabile!

Forse perché è la lingua madre del 98% degli irlandesi (se non di più)?

Uno degli effetti più nefasti dell'oppressione degli invasori che punivano con pestaggi spesso mortali gli autoctoni che si ostinavano a parlare la loro lingua natia.
Se certe cose fossero andate anche da noi come da loro oggi parleremmo crucco.

jpr williams ha scritto:Uno degli effetti più nefasti dell'oppressione degli invasori che punivano con pestaggi spesso mortali gli autoctoni che si ostinavano a parlare la loro lingua natia.
Se certe cose fossero andate anche da noi come da loro oggi parleremmo crucco.

Ma non lo facciamo.

L'irlandese è una lingua morta. L'unica lingua celtica che ha qualche minuscola possibilità di sopravvivenza fra due generazioni è il gallese.

D'altronde è così. Le lingue nascono, muoiono, si trasformano. Non credo che i francesi si sentano male a parlare un derivato della lingua dei loro colonizzatori di 2100 anni fa, o gli inglesi a parlare uno strano miscuglio delle lingue dei loro colonizzatori tedeschi, normanni e scandinavi.

doublegauss ha scritto:

jpr williams ha scritto:Uno degli effetti più nefasti dell'oppressione degli invasori che punivano con pestaggi spesso mortali gli autoctoni che si ostinavano a parlare la loro lingua natia.
Se certe cose fossero andate anche da noi come da loro oggi parleremmo crucco.

Ma non lo facciamo.

L'irlandese è una lingua morta. L'unica lingua celtica che ha qualche minuscola possibilità di sopravvivenza fra due generazioni è il gallese.

D'altronde è così. Le lingue nascono, muoiono, si trasformano. Non credo che i francesi si sentano male a parlare un derivato della lingua dei loro colonizzatori di 2100 anni fa, o gli inglesi a parlare uno strano miscuglio delle lingue dei loro colonizzatori tedeschi, normanni e scandinavi.

Tristemente vero. Uno dei motivi per cui un giorno (io per fortuna sarò polvere senza ricordi) ci sarà un'unica lingua al mondo, un'unica cultura, un'unico pensiero. Finchè vivo mi piace andare in Irlanda ed usare il poco (pochissimo) gaelico che conosco e, almeno, rispettare il nome dei luoghi. Così come, quando (spesso) vado nell'amato Suedtirol chiamo le città Bozen, Bruneck, Meran, Glurns, Völs am Schlern e così via, e non con i nomi forzatamente imposti dal duce similmente a quanto imposto dalla feroce corona inglese ai propri schiavi.
Ma mi accorgo che, per colpa mia, siamo un filino OT e mi appioppo un richiamo da solo.

jpr williams ha scritto:

zappatalpa ha scritto: Connaught.

Caro zappa, in amicizia, permettimi di correggerti. Connaught non si può davvero leggere: trattandosi di una provincia irlandese ti inviterei ad usare il nome gaelico che è Connacht o Connachta.

Grazie per la disquisizione, in effetti non capivo perché si potesse dire in cosí molti modi, e involontariamente ho usato la forma che mi suonava piú "morbida" D'ora in poi sará Connacht e basta

Quasi OT ma non saprei dove mettere la non-notizia.
Per chi se lo fosse perso, nell'intervista delinquente a Biagi su Onrugby si cita una nostra vecchia conoscenza: Ennio!

Himiko ha scritto:Quasi OT ma non saprei dove mettere la non-notizia.
Per chi se lo fosse perso, nell'intervista delinquente a Biagi su Onrugby si cita una nostra vecchia conoscenza: Ennio!

Dove dove dove?!?!?
Vado a recuperarla appena posso

Hap ha scritto:

Himiko ha scritto:Quasi OT ma non saprei dove mettere la non-notizia.
Per chi se lo fosse perso, nell'intervista delinquente a Biagi su Onrugby si cita una nostra vecchia conoscenza: Ennio!

Dove dove dove?!?!?
Vado a recuperarla appena posso

http://www.onrugby.it/2016/11/29/interv ... an-gruppo/

Himiko ha scritto:

Hap ha scritto:

Himiko ha scritto:Quasi OT ma non saprei dove mettere la non-notizia.
Per chi se lo fosse perso, nell'intervista delinquente a Biagi su Onrugby si cita una nostra vecchia conoscenza: Ennio!

Dove dove dove?!?!?
Vado a recuperarla appena posso

http://www.onrugby.it/2016/11/29/interv ... an-gruppo/

Grazie!
jpr ti ha raccontato che ci è apparso di fianco anche a Roma all'Olimpico contro gli AB? E cercava di contrattare il prezzo della birra con gli ambulanti

Non me ne ha parlato ma la cosa non mi stupisce affatto .
Ennio sarebbe il candidato ideale per Pechino Express: vincerebbe a mani basse e avanzerebbe pure qualcosa da investire in scambi magliette/birre e altro. In ogni caso dove c'è rugby c'è Ennio!

Himiko ha scritto:Non me ne ha parlato ma la cosa non mi stupisce affatto .
Ennio sarebbe il candidato ideale per Pechino Express: vincerebbe a mani basse e avanzerebbe pure qualcosa da investire in scambi magliette/birre e altro. In ogni caso dove c'è rugby c'è Ennio!

Sono molto d'accordo, sarebbe impagabile
Oserei dire, dove c'è birra, c'è Ennio!

Il top è quando scambiò un kway di mogliano con una maglia ufficiale dei Worcester Warriors. Potrebbe barattare una Peroni per una botticella di Caol Ila del 1966 riserva Finnegan.

Ragazzi, Ennio è un mito assoluto!
Vado a memoria e non mi vengono in mente più di 3 o 4 partite negli ultimi 10 anni in giro per gli stadi in cui non mi sia capitato di incontrarlo. Secondo me è ubiquo, anzi, multiquo, se posso coniare un neologismo ad personam.
Quando me lo sono visto spuntare di fianco all'Olimpico non ho fatto neanche un plissè (cit. e vediamo chi azzecca la citazione ). Anzi, sarei stato stupitissimo di non incrociarlo.
Scroccoman è una certezza, altro che

jpr williams ha scritto:Ragazzi, Ennio è un mito assoluto!
Vado a memoria e non mi vengono in mente più di 3 o 4 partite negli ultimi 10 anni in giro per gli stadi in cui non mi sia capitato di incontrarlo. Secondo me è ubiquo, anzi, multiquo, se posso coniare un neologismo ad personam.
Quando me lo sono visto spuntare di fianco all'Olimpico non ho fatto neanche un plissè (cit. e vediamo chi azzecca la citazione ). Anzi, sarei stato stupitissimo di non incrociarlo.
Scroccoman è una certezza, altro che

Giuro che non l'avevo letto prima di postare qua sopra; vado al link e scopro che io e Giorgione diciamo le stesse identiche cose su Ennio. E senza esserci telefonati prima!


Noi abbiamo un amico in comune, sicuramente lo conosceranno in molti vista la sua aurea mitologica. Ci dici chi è Ennio?
Ennio… è un po’ come la domenica. Arriva sempre. Preciso. Sai che quando giochi in casa apparirà. Che ci siano meno trenta gradi o più cinquanta, il giorno di capodanno o di Natale. Lui non ha famiglia, la sua famiglia è il rugby, siamo noi. Che tu giochi in Serie C2 o in Pro 12 sai che lui sarà sugli spalti a bere delle birre. È il volto del rugby italiano, veramente un mito. Ovunque vai sai che ci sarà un pallone da rugby, delle birre ed Ennio. C’è chi narra che abbia 50 sosia tutti ubriachi e con la barba incolta che girano per i campi d’Italia… (ride, ndr).

Ad onor del vero, però, ultimamente la barba l'ha un pochetto regimata. Il resto no.

A Galway arbitra Ian Davies.

Commento di un tifoso del leoni:
Xe meio che sparagnemo i schei del viaio parche' co quel c.....n no vinsaresimo gnanca se zogasimo in 20 contro 15. Sigh