forum.rugby.it

speartakle ha scritto: Il problema dei francesi è che hanno fatto a gara a chi ci metteva di più, con MouradB,

E' vero, pero' é anche vero che Mourad Boudjellal, dopo aver costruito uno squadrone con stipendi elevati, é riuscito a creare un modello che si autofinanzia. Tolone, oggi, vive in autofinanziamento, Bodjellal ha capitalizzato sul vero tesoro di Tolone, ovvero il suo pubblico.
Io ho avuto l'occasione di andare a vedere partite sia dello Stade Français, del Racing e dell'RCT. La differenza é flagrante. Da una parte strutture faraoniche, soprattutto Jean Bouin, relativamente vuote, dall'altro lo Stade Mayol pieno a non far entrare neanche uno spillo, per una partita relativamente ininteressante (Se non sbaglio era l'ultima della stagione regolare 2015 contro Oyonnax).

http://www.lastampa.it/2017/03/23/sport ... agina.html

Al di là dei commenti del giornalista, pare che anche in Francia la vie non sia del tutto en rose.
Riporto le parole del capitano di Bayonne che mi hanno molto colpito

«Mi chiedo se questo è ancora rugby», ha dichiarato Jean Monribot, capitano del Bayonne, che in campo pochi giorni fa ha incitato i compagni a ribellarsi «a questo professionismo di merda». Ormai, secondo Monribot, «conta solo avere un contratto, dei soldi, e se hai quelli sei costretto a essere in forma ogni domenica. L’elemento umano e dei sentimenti non c’è più e noi giocatori abbiamo l’impressione a volte di essere trattati come bestiame».

E' il professionismo mediatico bellezza.

Lo sapeva anche Spartaco, duemila anni fa.

Questa é la prima pagine dell'equipe di oggi...

Ahi, brutto segnale...
Se fosse davvero così la botta sarebbe davvero forte e non sarebbe facile tirarsi in piedi. O meglio, sarebbe più difficile che per noi, ovviamente.

Raddrizzare una Tour Eiffel è più difficile che raddrizzare una tenda canadese. O meglio, ci vogliono maggiori risorse

cocaine....? mmmmh. E dopo che sei giocatori del Grenoble sono stati accusati di stupro dopo una trasferta a Bordeaux. Ma ormai da tempo alcuni club francesi avevano tolto il senso d'appartenenza dal DNA. Il Tolone ha pochissimi giocatori francesi, così come altri club hanno preso vie che la palla rotonda ha da tempo sperimentato. Gli inglesi non hanno mai lasciato che le loro squadre (nel rugby) schierassero una maggioranza di giocatori di altri Paesi e si vede anche dalla forza acquisita dalla loro nazionale. E' anche per questo che club di "appartenenza" come Carcassonne, Biarritz ed altri sono stati relegati in una posizione defilata. Mi sa che i francesi hanno un pò troppo venduto l'anima al diavolo ed anche per questo sono in crisi d'identità.

Garryowen ha scritto:Ahi, brutto segnale...
Se fosse davvero così la botta sarebbe davvero forte e non sarebbe facile tirarsi in piedi. O meglio, sarebbe più difficile che per noi, ovviamente.

Raddrizzare una Tour Eiffel è più difficile che raddrizzare una tenda canadese. O meglio, ci vogliono maggiori risorse

Vado, come spesso, controcorrente Garry. Chissà che non sia, invece, un male che non viene per nuocere e magari si cominci a riflettere su certi eccessi del professionismo e si faccia qualche passo indietro verso qualcosa di più sano.
Avevo già ricordato la favola di Lafontaine sul bue e sulla rana...
Magari ci siamo.

jpr williams ha scritto:

Garryowen ha scritto:Ahi, brutto segnale...
Se fosse davvero così la botta sarebbe davvero forte e non sarebbe facile tirarsi in piedi. O meglio, sarebbe più difficile che per noi, ovviamente.

Raddrizzare una Tour Eiffel è più difficile che raddrizzare una tenda canadese. O meglio, ci vogliono maggiori risorse

Vado, come spesso, controcorrente Garry. Chissà che non sia, invece, un male che non viene per nuocere e magari si cominci a riflettere su certi eccessi del professionismo e si faccia qualche passo indietro verso qualcosa di più sano.
Avevo già ricordato la favola di Lafontaine sul bue e sulla rana...
Magari ci siamo.

Per essere un "male necessario ed utile" dovrebbe essere generalizzato.
Finché i problemi sono circoscritti a Francia e Galles e le altre viaggiano con il vento in poppa, rimane un problema per loro. I giocatori troveranno da emigrare.

Da qualche parte bisogna pur cominciare...

Ad ogni modo io mi riferivo solo alla questione economica, ma l'argomento è molto ma molto più ampio e grave. Si parla di un ambiente rovinato e in un certo senso corrotto

Non vorrei fare il solito moralista retrogrado, ma l'ambiente rovinato e corrotto spesso segue l'arrivo di troppi soldi in poco tempo rispetto alle abitudini precedenti.
E questo mi sembra il caso. So che nulla fermerà la trasformazione dello sport (anche del nostro) in puro show-biz.
Triste ed inevitabile.

L'ex presidente di una mia ex società é nel comitato direttivo della FFR.
Fa parte della fazione minoritaria rispetto a alla fazione di Bernard Laporte. Ama il rugby e quindi non fa opposizione stupida.
Ha voluto condividere su FB, con i suoi amici, le decisioni prese nell'ultima riunione.
Preso atto che il giocattolo non funziona più, stanno riflettendo a un altro modello di TOP14, c'é stata la proposta di una lega chiusa, senza retrocessioni, con draft dei giocatori sul modello della NBA, inoltre é stata votata la creazione di una nuova classe d'età per gli "espoirs" dai 18 ai 23 anni e, questo mi sembra pericoloso, l'introduzione del concetto di nazionalità francese.

Una lega senza promozioni, né retrocessioni per me è la negazione del concetto stesso di "sport" ed è l'affermazione del concetto stesso di "show-biz".
Per me l' NBA non è sport, ma spettacolo: la trovo divertente e la guardo volentieri, ma non riesco a considerarla "sport".

OT
Il vecchio mitico coach NCAA Bobby Knight diceva che, piuttosto che guardare una partita NBA, preferiva guardare i gatti nel suo cortile.
E io condivido, pur non avendo un particolare amore per i gatti.
FINE OT

Beh, questi sono gusti personali.
Per quanto mi riguarda il tempo passato ad osservare i miei animali mentre in qualche modo interagiscono non ha prezzo