Pagina 2 di 2

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 14:30
da sandrobandito
Relegare il compito del pubblico al "pareggio di bilancio" e delegare al privato la gestione "lucrosa" è un modello anacronistico. Nel mio settore, addirittura controproducente ai fini della qualità del servizio. Eppure è un modello che insistiamo a perseguire nonostante i più stiano evidentemente compiendo un'inversione di tendenza.
I soldi, qualunque sia la fonte, arrivano con i risultati sportivi nelle competizioni aperte.
No risultati, no party.

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 14:38
da jpr williams
Un sandrobandito a favore del turbocapitalismo confesso che non me lo sarei mai aspettato! :lol:

A parte gli scherzi non nego la fondatezza di quello che dici, ma la mia domanda rimane se sia consono alla mano pubblica adottare questo tipo di modello. Mi interrogo sulle sue estreme conseguenze: seguendo questa logica in Italia, fra qualche anno, l'atletica leggera scomparirebbe. E mi chiedo se avremmo avuto gli attuali brillanti risultati nel nuoto se avessimo adottato questo sistema: in piscina vinciamo più o meno da Sydney, ma prima di allora abbiamo avuto decenni di nulla: se avessimo deciso di non finanziare più il nuoto perchè poco vincente avremmo avuto Rosolino, Pellegrini, Detti e Paltrinieri?

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 14:39
da giuseppone64
jpr williams ha scritto:Ma certo, è vero.
Però io credo che il compito della mano pubblica sia proprio quello di "aiutare" i settori in difficoltà, non quello di rendere più forte chi è già forte e, proprio per questo, può più facilmente attrarre capitali privati.
Capisci benissimo che per questa via, prima o poi, ci sarà una selezione darwiniana delle discipline sportive sulla base della loro profittabilità. Non so se mi piacerebbe, non credo.
Comunque è un argomento su cui ho più dubbi che certezze e proprio per questo ho voluto stimolare una discussione qua al bar: mi interessano i pareri di voi amici.
quello è il compito dello stato che deve garantire l'accesso a tutti. poi però parte del dindarolo va a chi è , potenzialmente almeno ,in grado di competere per i massimi livelli.

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 14:49
da Consulente
Ma perche ci deve essere contrapposizione tra le due funzioni?

Sent from my F3211 using Tapatalk

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 14:50
da sandrobandito
@jpr
Ascolta beppone64, forse stai equivocando.
Quella signora non impedisce o punisce o premia la diffusione degli sport, anzi non se ne occupa affatto perché quel compito è affidato ad altre istituzioni.
Lei valuta le eccellenze ed è questa la novità nel pubblico. Se applicato da noi, probabilmente molte delle risorse malamente distribuite altrove sarebbero finite a Treviso ed al prossimo pro14 parteciperebbe Calvisano anziché i muccati a strisce. È questo che ti inquieta? :-]

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 15:02
da Luqa-bis
Per onestà e obiettività si dovrebbe verificare:

1. l'andamento degli sport "premiati" e di quelli non "premiati" in termini relativi
2. le scelte politiche di altre due potenze equiparabili come Francia e Germania.

Sul modello italiano ci sono spesso anche tante nefandezze gratuite.

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 16:20
da giuseppone64
sandrobandito ha scritto:@jpr
Ascolta beppone64, forse stai equivocando.
Quella signora non impedisce o punisce o premia la diffusione degli sport, anzi non se ne occupa affatto perché quel compito è affidato ad altre istituzioni.
Lei valuta le eccellenze ed è questa la novità nel pubblico. Se applicato da noi, probabilmente molte delle risorse malamente distribuite altrove sarebbero finite a Treviso ed al prossimo pro14 parteciperebbe Calvisano anziché i muccati a strisce. È questo che ti inquieta? :-]
scusa ma non ho capito se mi sono inquietato io o jpr...

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 16:54
da sandrobandito
giuseppone64 ha scritto:
sandrobandito ha scritto:@jpr
Ascolta beppone64...
scusa ma non ho capito se mi sono inquietato io o jpr...
Era un "ascolta" invocativo destinato a jpr, perché mi sembra tu abbia argomentato bene un punto di vista affine al mio.
Non mi risulta che tu abbia mai manifestato una radicata idiosincrasia all'eventuale promozione del Calvisano, magari mi sbaglio...

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 14 ago 2017, 18:18
da giuseppone64
sandrobandito ha scritto:
giuseppone64 ha scritto:
sandrobandito ha scritto:@jpr
Ascolta beppone64...
scusa ma non ho capito se mi sono inquietato io o jpr...
Era un "ascolta" invocativo destinato a jpr, perché mi sembra tu abbia argomentato bene un punto di vista affine al mio.
Non mi risulta che tu abbia mai manifestato una radicata idiosincrasia all'eventuale promozione del Calvisano, magari mi sbaglio...
ok , pensavo di essere parte di una discussione a mia insaputa.
jpr ha una posizione ben precisa, io sul punto, come da te affermato, ho una posizione in linea con la tua, non entro nel merito perchè non ho abbastanza elementi , do un opinione in base a quello che ho letto.

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 15 ago 2017, 11:28
da jpr williams
Ma qui la cosa che mi interessava era proprio stimolare la discussione e raccogliere pareri (particolarmente benvenuti quelli diversi dal mio, visto che sentirmi ripetere ciò che dico io mi aiuta poco a vedere altri aspetti della questione).

Calvisano in Pro14?
Immagine
No, grazie, stiamo bene così, non ci serve nulla... :)

Re: Pragmatismo britannico

Inviato: 17 ago 2017, 12:41
da supermax
Lo sport, in Italia, ha per lungo tempo pagato la "morte" del totocalcio, vero grande e rivoluzionario metodo di finanziamento della pratica sportiva, praticamente un unicum che avevamo solo noi. Quando altre modalità di giocare s'azzardo hanno soppiantato la mitica schedina, semplicemente non avevamo un "piano B" e molti sport ne hanno sofferto. Come nostro tratto peculiare, ma non siamo gli unici, restano i gruppi sportivi militari e l'assenza di un sistema educativo che dia la giusta importanza alla pratica sportiva. Anche i club di derivazione cattolica, come il Petrarca, o politica (Fiamma, ecc.) rappresentano una fetta della base. Il tutto non è inserito in un quadro organico ma si basa, come da nostra tradizione in tutto, in una serie di realtà locali che organizzano tutto da sole spesso senza chiare direttive dall'altro. Nell'atletica i risultati sono stati disastrosi, con atleti che si rifiutano di allenarsi nei centri federali ma solo vicino casa e non migliorano mai. Nella scherma, per esempio, no perché i migliori tecnici si sono concentrati nei 4-5 poli da cui escono quasi tutti i migliori. Il rugby per ora sembra una via di mezzo tra organizzazione verticistica (Accademie) e realtà locali che non sembrano né essere aiutate dal vertice né vogliose di essere aiutate.