Quindi l idea che i club fossero il male del rugby italiano era assolutamente infondata..che i formatori in Italia per essere i migliori non devono per forza indossare i panni della federazione.Garry ha scritto: 8 ott 2019, 10:41Credo che questa situazione sia proprio il punto a cui voleva arrivare la FIR. Per me è uno dei segnali del miglioramento e fa sorridere che sia vista in negativo.jaco ha scritto: 8 ott 2019, 10:14 Il Nero può piacere o meno.
Io lo leggo, come leggo ogni cosa, cartecea od online, che mi passa a tiro, di qualunque colore sia... poi faccio la cernita di quello che è buono, meno buono o spazzatura, di quello che condivido e quello che noncondivido in base al mio senso critico e alla mia scala di valori. Il rifiutare "a prescindere" non mi è mai piaciuto.
Il Nero può piacere o meno, dicevo, però quando sottolinea questa cosa:
La cosa che però salta all’occhio nel comunicato stampa FIR sono i soliti “famigerati” asterischi. Da anni vengono posti a fianco dei nomi dei giocatori per evidenziare che quel ragazzo è cresciuto in Accademia FIR.
Da anni ad ogni comunicato stampa con una lista “azzurra”, convocazione, formazione annunciata ci fanno vedere e ci sottolineano questi asterischi * per dimostrarci la forza del progetto e del vivaio federale, per farci vedere che ce la giochiamo con i nostri giovani raccolti e cresciuti direttamente dalla FIR.
La partita della vita contro il Sudafrica ha in campo solo 5 asterischi su 15 giocatori, altri 3 sono in panchina, in tutto solo 8 su 23 totali,. Solo 8 giocatori dell’Italia vengono dall’Accademia FIR, il numero di stranieri è superiore agli asterischi, i trentenni dentro e fuori dal campo sono 6 su 23.
E' difficile dargli torto. Il progetto accademie ormai va avanti da abbastanza tempo per poter dare un giudizio.
Sì la U20 negli ultimi tempi ha dimostrato qualcosa di buono (stiamo parlando, comunque, sempre di 8i e 9i posti mondiali, bene eh, percarità, ma basta una vittoria per 1 punto per arrivarci... non vorrei perdessimo di vista il valore reale di queste pur positive prestazioni), però anche fossimo campioni del mondo in U20, se poi per essere competitivi (quanto poi?) nella maggiore dobbiamo pescare a piene mani da un'accademia sì... ma del Gloucester, beh qualcosa si è inceppato nella filiera... chi ci sta lavorando da lustri su questo progetto, forse dovrebbe spiegare qualcosa...
Anche in nazionale U20 si vedono sempre meno asterischi. Io credo che quegli atleti giochino in squadre seniores. Serie A, Top12, e qualcuno è addirittura permit player in Pro14.
Credo anche che il 95% di quei giocatori sia comunque passato dai Centri di Formazione federali.
Chiedo: non è che per caso non hanno l'asterisco solo perché sono passati direttamente in prima squadra nel loro club?
In caso di risposta affermativa, non è questo un segnale di crescita?
Io sul discorso asterischi o meno non ho mai prestato molta attenzione, però se penso a quanti potenziali talenti abbiamo tappato le ali solo perchè qualcuno non li ha selezionati, un pò mi fa irrigidire e pensare che l eccesso di rigidità in questi anni è quello che forse più ci ha penalizzati.
Anche perchè ancora oggi facciamo la guerra ai giovani che decidono di andare a formarsi all estero....
La verità è che forse non abbiamo mai capito fino in fondo cosa volevamo fare da grandi.