Re: Via dal sei nazioni
Inviato: 7 feb 2020, 10:51
Grandissimo!serfraleo ha scritto: 2 feb 2020, 20:30 Ho un cugino gallese..sono stanco di essere preso in giro..usciamo dal sei nazioni
Grandissimo!serfraleo ha scritto: 2 feb 2020, 20:30 Ho un cugino gallese..sono stanco di essere preso in giro..usciamo dal sei nazioni
Interessante, grazie.italicbold ha scritto: 7 feb 2020, 10:38Il mio ex presidente, del club dove ho giocato per anni come old, é il grande rivale di Bernard Laporte per la corsa alla presidenza della federazione francese di rugby. Ogni settimana, avendo il piacere di essere tra le sue conoscenze nei social networks ci trasmette i verbali dei consigli federali e le iniziative che si prendono.Hap ha scritto: 7 feb 2020, 10:05Cioè?italicbold ha scritto: 7 feb 2020, 9:20 La questione Italia si o Italia no sarà ben presto un lontano ricordo.
Tutta la questione sarà legata all'ingresso del fondo CVC nel torneo.
Da qualche tempo sta venendo fuori, ma credo se ne sia parlato anche adesso, il problema della cessione della gestione del torneo all CVC Capital Partners, un fondo d'investimento che ha già, in parte, il controllo della Premeirship inglese e sta entrando nel capitale della lega celtica.
Da settembre questo fondo é entrato in una contrattazione esclusiva con il board del 6 nazioni. A meno di non essere scesi dalla montagna del sapone é evidente che se un fondo d'investimento entra nella gestione del torneo (del rugby europeo in generale a questo punto) vorrà avere una voce in capitolo nell'organizzazione delle varie manifestazioni. Chi gioca, dove gioca, quando gioca eccetera.
Dal punto di vista del rugby francese, da sempre legato a realtà particolari, il rischio é che si snaturi l'aspetto popolare (forte e profondo da sempre) per privilegiare solo i grandi club.
Insomma una filosofia probabilmente non in linea con i valori che finora hanno guidato questo sport.
Ecco un link dove si può intuire il futuro possibile del rugby europeo.
https://www.sportspromedia.com/news/six ... 0.facebook
Lo scollamento esiste, le eccezioni rare e tendono ad essere espulse abbastanza rapidamente. Non so se hai mai parlato con una persona ricca (veramente ricca, dell'ordine delle centinaia di milioni di capitale personale) e gli hai mai chiesto perche' i poveri sono poveri, secondo lui.Ilgorgo ha scritto: 7 feb 2020, 9:53Dissento fortemente da questa posizione. E’ un po’ la posizione che contrasto anche su altri forumss. E’ come se ci fosse uno scollamento tra la popolazione e le supposte elite, che vengono sempre percepite come un branco di aridi lupi assetati di soldi e di potere,Consulente ha scritto: 6 feb 2020, 16:57 Se si partisse dall'idea che il rugby vuole espandersi per mettere le mani su piu' soldi ma chi ha il potere non ha alcun interesse a spartirli con chi non lo ha, sarebbe tutto piu' chiaro. Lo stesso vale per il 6N. State pur tranquilli che se giocare con il Burkina Faso raddoppiasse gli introiti, lo farebbero.
Lo sport professionistico e' "sportivo" quel tanto che basta per non perdere credibilita' con il pubblico; altrimenti e' business.
Non mi piace, ma e' cosi'.
se non capisco male tutte le federazioni del 6N vendono in blocco i diritti di tutte le partite delle proprie nazionali (6N m f u20+test match)?cyrano_guascone ha scritto: 7 feb 2020, 11:53 ... nel mentre
Comunicato stampa 6Nations: https://tinyurl.com/s5tx8tb
Sempre Vostro
Cyrano
Intendevano i porta-valorijpr williams ha scritto: 7 feb 2020, 12:14 Grazie Cyrano.
Leggo:
Ben Morel, Direttore generale del Sei Nazioni, ha dichiarato: “Grazie alla stretta collaborazione tra di noi, al coordinamento del nostro approccio relativo a tutti gli aspetti operativi e all’armonizzazione dei diritti mediatici, il Sei Nazioni sarà in grado di accelerare lo sviluppo del gioco. Tutto questo sarà fatto nel rispetto dei nostri valori, e con l’obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio. Questa è da tempo una delle nostre priorità strategiche e siamo molto lieti di poterlo annunciare oggi.”
In che senso "accelerare lo sviluppo del gioco"?
"sarà fatto nel rispetto dei nostri valori"-Qualche anno fa sono andato ad assistere ad una convention di una banca di cui evito di fare il nome e che mi aveva invitato per cercare si convincermi a lavorare con loro. Non avevo nessuna intenzione di passare da loro, ma la convention era in una location invitante e il trattamento alberghiero molto attrattivo, per cui ci sono andato con lo spirtito della vacanza gratuita. Durante i discorsi ho sentito frequenti richiami ai "loro valori". Oggi credo che nessuno di quei personaggi circoli liberamente...
Diciamo che non lo so come andrà a finire.Hap ha scritto: 7 feb 2020, 10:56 Interessante, grazie.
Tu quindi dici che, vista l'impronta evidentemente spinta verso il fatturare il più possibile, l'Italia può stare tranquilla nel 6N finché garantiremo l'introito economico che generiamo attualmente?
Non un particolare dramma nel RL, ove l'elite è costituita da principalmente da 3 squadre - Ing, Aus e NZ - e da poche altre competitive - Fiji, Papua, Tonga, Libano. Solo in Ing e Aus ci sono leghe forti economicamente e come seguito di pubblico, tutto il resto gira intorno a loro. La Francia ha fatto discreti sforzi per promuovere il RL, creando una franchigia che gioca nella Super League inglese e cercando di dare forza alla nazionale, ma rimangono chiaramente una Tier 2, anche se sono certamente i favoriti di questo nuovo torneo.Ilgorgo ha scritto: 7 feb 2020, 16:34 Annotazione a margine: il rugby league ha appena istituito un campionato europeo che assomiglia al Sei Nazioni e che avrà promozioni e retrocessioni.
Manca solo l'Inghilterra (probabilmente troppo forte per il resto delle partecipanti), al suo posto la Spagna.
Nella prima edizione con questa formula, quest'autunno, la categoria sommitale sarà costituita da
Francia, Galles, Scozia, Irlanda, Italia e Spagna
La seconda categoria è costituita da Serbia, Russia e Grecia. Poi ci sono anche una terza e quarta categoria.
Insomma, una delle home unions, come già accaduto nei Mondiali U20 di rugby union, potrebbe finire retrocessa
concordo sulla fuffa dei valori jpr, ma qui credo che abbiano tradotto in fretta e game vada inteso con la G maiuscola quindi come "sport/disciplina"jpr williams ha scritto: 7 feb 2020, 12:14 Grazie Cyrano.
Leggo:
Ben Morel, Direttore generale del Sei Nazioni, ha dichiarato: “Grazie alla stretta collaborazione tra di noi, al coordinamento del nostro approccio relativo a tutti gli aspetti operativi e all’armonizzazione dei diritti mediatici, il Sei Nazioni sarà in grado di accelerare lo sviluppo del gioco. Tutto questo sarà fatto nel rispetto dei nostri valori, e con l’obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio. Questa è da tempo una delle nostre priorità strategiche e siamo molto lieti di poterlo annunciare oggi.”
In che senso "accelerare lo sviluppo del gioco"?
"sarà fatto nel rispetto dei nostri valori"-Qualche anno fa sono andato ad assistere ad una convention di una banca di cui evito di fare il nome e che mi aveva invitato per cercare si convincermi a lavorare con loro. Non avevo nessuna intenzione di passare da loro, ma la convention era in una location invitante e il trattamento alberghiero molto attrattivo, per cui ci sono andato con lo spirtito della vacanza gratuita. Durante i discorsi ho sentito frequenti richiami ai "loro valori". Oggi credo che nessuno di quei personaggi circoli liberamente...