Inviato: 14 mar 2005, 9:55
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 14-03-2005 alle ore 09:16, yeti wrote:
<BR>Un allenatore francese non può essere vicino alla ns. mentalità. Basta vedere come giocano le squadre francesi, dal campionato alle nazionali. O come fanno i formaggi. Tutti molli e puzzoni. Non sanno cos\'è il formaggio a pasta dura (tipo parmigiano) o quello a pasta filata. Loro hanno inventato il gotico, noi abbiamo avuto il rinascimento. Sono passati dalla barbarie alla frivolezza senza conoscere l\'eleganza. Vivaldi e Rameau? Come il diavolo e l\'acquasanta. Loro hanno avuto i romanzieri, noi no. Loro non hanno il prosciutto crudo, la pizza, la farinata, la pasta. Hanno la nouvelle cousine, il patè de fois gras, le cruditée da invertebrati.
<BR>Hanno gli stilisti e si vestono male, fanno una birra generalmente pessima, hanno avuto Edith Piaf e Yves Montand mentre da noi imperversava Natalino Otto con il trio Lescano. Da loro è nato il realismo, il decadentismo, il simbolismo, il surrealismo, il futurismo in ogni sua forma e tutta una serie di -ismi. Noi abbiamo avuto la Scapigliatura, il Crepuscolarismo e il Puntinismo. Baudelaire e Verlaine si disfavano di assenzio al Quartiere Latino, Boito, Cremona e gli altri si incontravano nelle osterie sui navigli e bevevano Botticello Folonari. Lautremont è morto misteriosamente con Parigi in rivolta, Rimbaud è morto per cancro ad una gamba dopo aver vissuto inimitabilmente, Tranquillo Cremona è morto da imbecille per un cancro al braccio sul quale si mescolava i colori per i suoi quadri (ma si può, dico io?). Loro hanno avuto Napoleone e Robespierre, noi Re Tentenna e i fratelli Bandiera.
<BR>Sono 150 anni che tentiamo di imitare i francesi perchè assomigliano a noi. Ma non ci riusciamo, perchè siamo noi.
<BR>Io gioco in Francia. Li vedo, li conosco, non capisco cosa abbiano in comune con me e con la mia mentalità.
<BR>Mentalità uguale. Vecchio discorso. Troppo vecchio. Pressochè inutile.
<BR>
<BR>G.
<BR>
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Yeti, io ti seguirò ovunque!
<BR>
<BR>E sono convinto che il problema italico per eccellenza sia quello che è scritto nell\'inno: popolo deriso da sempre perchè fatto di mille reami e principati, con in mezzo un Papa...
<BR>
<BR>Ma quando si inizierà a pensare italico?
<BR>
<BR>Ragazzi un po\' di orgoglio! Siamo il popolo più straordinario del pianeta, non abbiamo bisogno di imitare nessuno, perchè il mondo cerca di imitare noi!
<BR>
<BR>JK, a mio modo di vedere, aveva pienamente ragione quando parlava del gioco di rebi italico che doveva essere come la nostra guida, perchè abbiamo così tanta identità nazionale da non dover andare a scopiazzare gli altri, se pur pieni di tradizioni e storia rugbistica.
<BR>
<BR>Il giorno che perderemo la paura di non essere sufficientemente francesi o gallesi o neozelandesi forse potremo anche imporci come ITALIANI.
<BR>
<BR>
<BR>....e dire che non sono mai stato molto nazionalista....mah...
<BR> 14-03-2005 alle ore 09:16, yeti wrote:
<BR>Un allenatore francese non può essere vicino alla ns. mentalità. Basta vedere come giocano le squadre francesi, dal campionato alle nazionali. O come fanno i formaggi. Tutti molli e puzzoni. Non sanno cos\'è il formaggio a pasta dura (tipo parmigiano) o quello a pasta filata. Loro hanno inventato il gotico, noi abbiamo avuto il rinascimento. Sono passati dalla barbarie alla frivolezza senza conoscere l\'eleganza. Vivaldi e Rameau? Come il diavolo e l\'acquasanta. Loro hanno avuto i romanzieri, noi no. Loro non hanno il prosciutto crudo, la pizza, la farinata, la pasta. Hanno la nouvelle cousine, il patè de fois gras, le cruditée da invertebrati.
<BR>Hanno gli stilisti e si vestono male, fanno una birra generalmente pessima, hanno avuto Edith Piaf e Yves Montand mentre da noi imperversava Natalino Otto con il trio Lescano. Da loro è nato il realismo, il decadentismo, il simbolismo, il surrealismo, il futurismo in ogni sua forma e tutta una serie di -ismi. Noi abbiamo avuto la Scapigliatura, il Crepuscolarismo e il Puntinismo. Baudelaire e Verlaine si disfavano di assenzio al Quartiere Latino, Boito, Cremona e gli altri si incontravano nelle osterie sui navigli e bevevano Botticello Folonari. Lautremont è morto misteriosamente con Parigi in rivolta, Rimbaud è morto per cancro ad una gamba dopo aver vissuto inimitabilmente, Tranquillo Cremona è morto da imbecille per un cancro al braccio sul quale si mescolava i colori per i suoi quadri (ma si può, dico io?). Loro hanno avuto Napoleone e Robespierre, noi Re Tentenna e i fratelli Bandiera.
<BR>Sono 150 anni che tentiamo di imitare i francesi perchè assomigliano a noi. Ma non ci riusciamo, perchè siamo noi.
<BR>Io gioco in Francia. Li vedo, li conosco, non capisco cosa abbiano in comune con me e con la mia mentalità.
<BR>Mentalità uguale. Vecchio discorso. Troppo vecchio. Pressochè inutile.
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<BR>G.
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<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>Yeti, io ti seguirò ovunque!
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<BR>E sono convinto che il problema italico per eccellenza sia quello che è scritto nell\'inno: popolo deriso da sempre perchè fatto di mille reami e principati, con in mezzo un Papa...
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<BR>Ma quando si inizierà a pensare italico?
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<BR>Ragazzi un po\' di orgoglio! Siamo il popolo più straordinario del pianeta, non abbiamo bisogno di imitare nessuno, perchè il mondo cerca di imitare noi!
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<BR>JK, a mio modo di vedere, aveva pienamente ragione quando parlava del gioco di rebi italico che doveva essere come la nostra guida, perchè abbiamo così tanta identità nazionale da non dover andare a scopiazzare gli altri, se pur pieni di tradizioni e storia rugbistica.
<BR>
<BR>Il giorno che perderemo la paura di non essere sufficientemente francesi o gallesi o neozelandesi forse potremo anche imporci come ITALIANI.
<BR>
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<BR>....e dire che non sono mai stato molto nazionalista....mah...