TRATTO DAL SITO
WWW.VENEZIAMESTRERUGBY.IT una sempre più gradita sorpresa la società lagunare! Brai fioi, continuatecosì!
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<BR>IL DIARIO DEL RITIRO
<BR>VeneziaMestre Rugby a Le Corbier
<BR>domenica 7 agosto il Venezia Mestre è partito per il ritiro di Le Corbier
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<BR>MERCOLEDI 10 AGOSTO
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<BR>Le Corbier. L’aria è frizzante, ai 1600 m. di quest’angolo della Vallée de Maurienne incastrato nell’Alta Savoia ad un’ora di macchina dal Frejus.
<BR>Il paesaggio è quello tipico delle stazioni sciistiche francesi più moderne, con un agglomerato di impianti e grattacieli uniti in un dedalo di tunnel e passaggi tanto funzionali quanto decisamente fuori contesto per uno abituato all’armonia dello stile dolomitico. Niente fronzoli, niente discoteche, camere da quattro con colazione fai-da-te, pranzo e cena tutti assieme in uno chalet servito per l’occasione da “Chez Alexandre”, che non c’entra proprio nulla con “Chez Maxim”, il laccato ristorante parigino, visto che Alexandre è un ragazzone cordiale e alla mano che due volte al giorno si occupa di sfamare la squadra trasportando del cibo molto semplice ma molto abbondante con un camioncino dove campeggia un bel maialino rosa.
<BR>Il ritiro del Veneziamestre è questo, a detta del suo allenatore e dello staff al seguito la situazione ideale per creare gruppo senza il rischio di troppe distrazioni. “Saremmo potuti andare in mille altri posti di montagna in Italia – conferma Jean Michel Vuillemin – ma per noi in questo momento la cosa più importante è fare gruppo e sfruttare ogni secondo per lavorare sulla preparazione e sulla tecnica. Qui a Le Corbier i ragazzi non avranno né il fiato né l’occasione per pensare ad altro che a lavorare, lavorare e lavorare”.
<BR>Palestra dalle 8:30 alle 10:00, poi tecnica individuale fino alle 11 con lavoro differenziato per reparti, quindi 45 minuti di defaticamento e stretching prima del pranzo. Un po’ di riposo, ed ecco che alle 14:30 si fa vedere Cédric, un metro e sessantacinque di muscoli e nervi con il compito di far correre la squadra su e giù per le montagne dei dintorni, capaci di un dislivello fino ai 2300 m., dove l’ossigeno comincia a diventare merce rara specie se se ne abusa tra scatti e cambi di ritmo in salita. Cédric è tanto gentile in conversazione, quanto inflessibile quando si mette alla testa del gruppo, che tiene in stecca come un pastore belga con il suo gregge, e guai a chi resta indietro.
<BR>Cédric è, in questo momento, l’uomo più odiato di Francia. Intanto, per acclamazione, Enrico “Ito” Bortolato è stato rieletto capitano della squadra al termine di un conclave durato un’ora dopo cena. Il primo a complimentarsi è stato il Presidente Pipitone, ma su come abbia fatto a sapere della cosa 15 secondi dopo l’elezione c’è il mistero più fitto.
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<BR>GIOVEDI 11 AGOSTO
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http://www.veneziamestrerugby.it/fotori ... orbier.jpg"><!-- BBCode End -->Le Corbier. Le nuvole sono basse e viaggiano veloci, e quando vanno a sbattere contro i sei grattacieli di Le Corbier, spaccandosi in bolle d’acqua che bagnano i vestiti senza bisogno della pioggia, l’Italia dell’afa e dei 40 gradi non è poi un ricordo così fastidioso. Non è questa la migliore delle situazioni, ma gli allenamenti del Veneziamestre continuano a prescindere, perché il campionato è dietro l’angolo, ed ogni secondo diventa prezioso come l’oro in vista dell’esordio con annesso obbligo di vittoria contro Catania del 3 settembre. E se piove, tanto peggio.
<BR>Jean Michel Vuillemin continua il suo progetto di gioco a testa bassa, dividendosi tra avanti e trequarti con lo stesso piglio a metà tra il sergente di ferro e l’amicone con la pacca sulla spalla sempre pronta. “Ogni giorno che passa il gruppo è più gruppo, la confidenza reciproca tra i giocatori cresce e tutti i nuovi arrivati continuano ad integrarsi al meglio – conferma il coach di Perpignan -. Quando torneremo a Venezia, sotto questo punto di vista ci saremo portati avanti di almeno un paio di mesi, mentre sotto l’aspetto tecnico c’è ancora molto lavoro da fare”.
<BR>Lo confermano i continui rimproveri ad alta voce che il vulcanico allenatore non fa mai mancare ai suoi ragazzi, che si tratti di mischia chiusa, di rimessa laterale o di schemi d’attacco e difesa sul gioco aperto. Salvo poi confessare che “in touche stiamo migliorando tantissimo, c’è un potenziale notevole”, piuttosto che “qua in mezzo ci sono delle gambe che possono fare davvero la differenza, oh là là”, ma a bassa voce, non sia mai che i ragazzi sentano e allentino un po’ la tensione.
<BR>In serata, dopo la solita cena a base di carne, patate e verdure, riunione tecnica con video e proiezioni da PC: decisamente il rugby dei tempi romantici, quello tutto birra, fango e placcaggi, esiste solo nei racconti di qualche cariatide. Nulla è lasciato al caso nello studio sulle dinamiche di spinta o sui movimenti difensivi, per non parlare di dietetica e di preparazione fisica: scienza e sport, ormai, parlano per molti aspetti la stessa lingua.
<BR>“Ito” Bortolato, intanto, commenta la sua rielezione con molti sorrisi e qualche preoccupazione in più: “Essere il capitano della squadra che per la prima volta rappresenterà Venezia nel Super 10 – commenta il terza linea miranese – è una responsabilità davvero importante, ma che mi riempie di orgoglio e di stimoli per dare il massimo. I ragazzi hanno voluto rinnovarmi la fiducia ricevuta negli ultimi due anni, e tutti i nuovi, stranieri compresi, hanno assecondato questa scelta dimostrando di volersi sentire parte di un gruppo unito e senza primedonne, come qui da noi è sempre stato”. Dovesse conservarsi così per tutta la stagione, questa armonia potrebbe davvero diventare il sedicesimo giocatore in campo.
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<BR>VENERDI\' 12 AGOSTO
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http://www.veneziamestrerugby.it/fotori ... he%203.jpg"><!-- BBCode End --> Le Corbier. Il sole è tornato alto sulla Val de Maurienne, dopo essere stato annunciato prima del tramonto da un arcobaleno magnifico che andava a cadere giusto giusto tra due dei sei grattacieli che formano il nucleo del paese.
<BR>Dopo quattro giorni iper-intensivi, la mattinata libera di ieri ha permesso ai giocatori di passare una serata senza l’assillo del coprifuoco alle 22:30, il che si è immediatamente tradotto in un terzo tempo ad oltranza fatto di birra, birra, gara di strip-tease maschile in discoteca (per la gioia delle giovani turiste del posto), cori da caserma e ancora birra fino alle tre del mattino. Perfino Verling, “l’irlandese che non sapeva sorridere”, ci dava dentro alla grande, svettando dall’alto dei suoi due metri e di un vocione da boscaiolo su tutto il resto del gruppo.
<BR>Nel pomeriggio seduta di rugby giocato per impostare la squadra che <!-- BBCode Start --><B>questa sera, alle 18:30, affronterà la formazione di Chambéry, club di terza divisione francese che dopo la cancellazione d’ufficio del Grénoble da parte del tribunale sportivo per irregolarità fiscali (pensa un po’, da queste parti chi trucca i bilanci paga per davvero, e tutta l’opinione pubblica è perfino convinta che sia giusto così… certi paesi sono proprio strani…) è diventato meta di migrazione privilegiata da parte di molti dei suoi atleti, che per inciso giocavano fino a qualche mese fa in PRO D2 (la Serie A francese, ma con le dovute proporzioni).</B><!-- BBCode End -->
<BR>Ospite del Veneziamestre per tutta la giornata l’allenatore del Lyon Jean-Henri Thubert, PRO D2, che si è detto sorpreso del livello organizzativo della società lagunare: “Non pensavo che il vostro progetto di gioco ed i programmi di preparazione atletica in funzione dei vari ruoli e delle varie situazioni in campo potessero essere così all’avanguardia – ha affermato il coach transalpino. Conosco Jean Michel (Vuillemin, ndr) e so che è un tecnico preparato e con grande carisma, ma davvero non mi aspettavo questo livello specie da un club di cui in Francia non si sa assolutamente nulla, se non che rappresenta la città più bella del mondo. Vi faccio i migliori auguri per la stagione, ma credo davvero che abbiate le basi per fare molto bene e per farvi presto conoscere anche all’estero”.
<BR>Questq sera, intanto, il Sindaco ed i rappresentanti della comunità hanno voluto ringraziare la società amaranto-oro per aver scelto Le Corbier come sede del ritiro: l’incontro, dopo i discorsi di rito, le foto con i turisti e lo scambio di doni, si è concluso con un mega-barbecue che ha sancito l’ottima riuscita anche di immagine di quest’esperienza francese. E’ infatti in elaborazione un progetto, tra la sezione marketing amaranto-oro ed il locale ufficio del turismo, che vorrebbe far divenire la località dell’Alta Savoia partner privilegiato per la preparazione estiva della prima squadra, ed il club lagunare il principale veicolo promozionale della stazione sciistica francese.