RISULTATI 27 NOV. SERIE C TRIVENETA
Moderatore: Emy77
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Veccio
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diegoflanker
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pacoTN
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Perdere 171-0 è umiliante, ti fa passare la voglia di andare a salutare gli avversari che ti dicono "bravo" anche se non escono dal campo neanche sudati.
<BR>Una C2 per noi sarebbe molto più stimolante.
<BR>
<BR>Ma finché ci saranno dirigenti ed allenatori che insegnano ad amare questo sport, a Trento ci sarà sempre qualcuno disposto a farsi macellare. Per poi vincere le partite da vincere.
<BR>Una C2 per noi sarebbe molto più stimolante.
<BR>
<BR>Ma finché ci saranno dirigenti ed allenatori che insegnano ad amare questo sport, a Trento ci sarà sempre qualcuno disposto a farsi macellare. Per poi vincere le partite da vincere.
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Bartlebooth
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Traduco, come aveva chiesto, il lungo e appassionato post dell'allenatore del Trento. Spero di non averne tradito la lettera, sono certo di non averne tradito lo spirito.
<BR>
<BR>Ieri è stato uno dei punti più bassi e oscuri della mia esperienza nel rugby. Ho passato gli ultimi 5 mesi lavorando con un gruppo di ragazzi che in larga maggioranza non hanno mai giocato a rugby. Dunque, oltre ad insegnare le tecniche di base e organizzare qualche genere di struttura di gioco non è rimasto molto tempo disponibile per nient’altro.
<BR>
<BR>Ieri ho dovuto sedere in panchina senza potermi sentire altro che impotente nel vedere i miei ragazzi farsi strappare l’anima e il cuore da una squadra che in tutta onestà stava 171 punti al di sopra di noi. Non potevamo conquistare la palla, e nelle rare occasioni in cui l’avevamo gli avversari ce la toglievano in tutta facilità.
<BR>
<BR>Così questo lunedì mi chiedo: “adesso come diavolo posso risollevare il morale dei ragazzi ?”. Cosa mai si può dire a una squadra che ha perso di tutti questi punti?
<BR>
<BR>Comunque penso che la questione sia un po’ più profonda…
<BR>
<BR>A Trento ci troviamo in una posizione insolita, più di 60 giocatori, un gruppo di giovani (più di 30) in crescita, ma sfortunatamente come altre due-tre squadre della serie C triveneto ci troviamo di fronte a quadre che sono molto più forti e con cui non c’è speranza di competere.
<BR>
<BR>Non ci mancano il coraggio o la passione, ci manca l’abilità per il fatto che il 99% dei giocatori hanno cominciato il rugby da adulti e non hanno avuto la possibilità di passare attraverso il mini e le giovanili in cui le tecniche di base diventano una seconda natura.
<BR>
<BR>Per essere competitivi dobbiamo giocare con squadre che ci permettono di esserlo: abbiamo combattuto duramente con West Verona e con Valpolicella, ma il problema resta: “Come la mettiamo con 16 partite di campionato che realisticamente non abbiamo la possibilità di vincere”?
<BR>
<BR>Giù il cappello di fronte a Villadose, che per me è una delle migliori squadre del campionato e merita realmente la sua posizione, ma mi piacerebbe sapere che vantaggi hanno ricavato dalla partita di ieri.
<BR>
<BR>Non mi sto lamentando, abbiamo perso meritatamente perché non eravamo competitivi, ma non è colpa dei miei ragazzi, che hanno fatto quello che potevano e non sono quasi mai mancati agli allenamenti. Danno sempre il 100%e per questo io sono orgoglioso di loro e li elogio.
<BR>
<BR>Non possiamo competere in serie C, non quest’anno e forse non il prossimo, ma quello che mi preoccupa di più è il DANNO che questa costante serie di sconfitte a senso unico farà al loro futuro nel rugby e alla loro voglia di giocare in futuro.
<BR>
<BR>Pongo la domanda agli utenti del forum
<BR>
<BR>Giochereste una partita che sapete già di perdere malamente? Come trovereste le ragioni di fare il meglio che potete in campo?
<BR>
<BR>La sola cosa che i miei ragazzi vogliono è essere in grado di competere onorevolmente e ottenere il rispetto degli avversari.
<BR>
<BR>Mentre cerchiamo di migliorare, la sola che ci può aiutare è la FEDERAZIONE. Non è un bene per il rugby vedere risultati di questo genere. Ristrutturare i campionati è sempre difficile, ma con più di 20 squadre nei due gironi di C del Triveneto è proprio così difficile organizzare un sistema più competitivo?
<BR>
<BR>Mi hanno detto che c’erano due serie: C1 e C2. In base al risultato di ieri direi che è il caso di tornare a qualcosa di simile.
<BR>
<BR>Forza Trento non mollare mai!!!!!!!
<BR>VVB!!!
<BR>
<BR>
<BR>Ieri è stato uno dei punti più bassi e oscuri della mia esperienza nel rugby. Ho passato gli ultimi 5 mesi lavorando con un gruppo di ragazzi che in larga maggioranza non hanno mai giocato a rugby. Dunque, oltre ad insegnare le tecniche di base e organizzare qualche genere di struttura di gioco non è rimasto molto tempo disponibile per nient’altro.
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<BR>Ieri ho dovuto sedere in panchina senza potermi sentire altro che impotente nel vedere i miei ragazzi farsi strappare l’anima e il cuore da una squadra che in tutta onestà stava 171 punti al di sopra di noi. Non potevamo conquistare la palla, e nelle rare occasioni in cui l’avevamo gli avversari ce la toglievano in tutta facilità.
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<BR>Così questo lunedì mi chiedo: “adesso come diavolo posso risollevare il morale dei ragazzi ?”. Cosa mai si può dire a una squadra che ha perso di tutti questi punti?
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<BR>Comunque penso che la questione sia un po’ più profonda…
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<BR>A Trento ci troviamo in una posizione insolita, più di 60 giocatori, un gruppo di giovani (più di 30) in crescita, ma sfortunatamente come altre due-tre squadre della serie C triveneto ci troviamo di fronte a quadre che sono molto più forti e con cui non c’è speranza di competere.
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<BR>Non ci mancano il coraggio o la passione, ci manca l’abilità per il fatto che il 99% dei giocatori hanno cominciato il rugby da adulti e non hanno avuto la possibilità di passare attraverso il mini e le giovanili in cui le tecniche di base diventano una seconda natura.
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<BR>Per essere competitivi dobbiamo giocare con squadre che ci permettono di esserlo: abbiamo combattuto duramente con West Verona e con Valpolicella, ma il problema resta: “Come la mettiamo con 16 partite di campionato che realisticamente non abbiamo la possibilità di vincere”?
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<BR>Giù il cappello di fronte a Villadose, che per me è una delle migliori squadre del campionato e merita realmente la sua posizione, ma mi piacerebbe sapere che vantaggi hanno ricavato dalla partita di ieri.
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<BR>Non mi sto lamentando, abbiamo perso meritatamente perché non eravamo competitivi, ma non è colpa dei miei ragazzi, che hanno fatto quello che potevano e non sono quasi mai mancati agli allenamenti. Danno sempre il 100%e per questo io sono orgoglioso di loro e li elogio.
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<BR>Non possiamo competere in serie C, non quest’anno e forse non il prossimo, ma quello che mi preoccupa di più è il DANNO che questa costante serie di sconfitte a senso unico farà al loro futuro nel rugby e alla loro voglia di giocare in futuro.
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<BR>Pongo la domanda agli utenti del forum
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<BR>Giochereste una partita che sapete già di perdere malamente? Come trovereste le ragioni di fare il meglio che potete in campo?
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<BR>La sola cosa che i miei ragazzi vogliono è essere in grado di competere onorevolmente e ottenere il rispetto degli avversari.
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<BR>Mentre cerchiamo di migliorare, la sola che ci può aiutare è la FEDERAZIONE. Non è un bene per il rugby vedere risultati di questo genere. Ristrutturare i campionati è sempre difficile, ma con più di 20 squadre nei due gironi di C del Triveneto è proprio così difficile organizzare un sistema più competitivo?
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<BR>Mi hanno detto che c’erano due serie: C1 e C2. In base al risultato di ieri direi che è il caso di tornare a qualcosa di simile.
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<BR>Forza Trento non mollare mai!!!!!!!
<BR>VVB!!!
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Ted
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 28-11-2005 alle ore 16:50, Bartlebooth wrote:
<BR>Traduco, come aveva chiesto, il lungo e appassionato post dell'allenatore del Trento. Spero di non averne tradito la lettera, sono certo di non averne tradito lo spirito.
<BR>
<BR>Ieri è stato uno dei punti più bassi e oscuri della mia esperienza nel rugby. Ho passato gli ultimi 5 mesi lavorando con un gruppo di ragazzi che in larga maggioranza non hanno mai giocato a rugby. Dunque, oltre ad insegnare le tecniche di base e organizzare qualche genere di struttura di gioco non è rimasto molto tempo disponibile per nient’altro.
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<BR>Ieri ho dovuto sedere in panchina senza potermi sentire altro che impotente nel vedere i miei ragazzi farsi strappare l’anima e il cuore da una squadra che in tutta onestà stava 171 punti al di sopra di noi. Non potevamo conquistare la palla, e nelle rare occasioni in cui l’avevamo gli avversari ce la toglievano in tutta facilità.
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<BR>Così questo lunedì mi chiedo: “adesso come diavolo posso risollevare il morale dei ragazzi ?”. Cosa mai si può dire a una squadra che ha perso di tutti questi punti?
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<BR>Comunque penso che la questione sia un po’ più profonda…
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<BR>A Trento ci troviamo in una posizione insolita, più di 60 giocatori, un gruppo di giovani (più di 30) in crescita, ma sfortunatamente come altre due-tre squadre della serie C triveneto ci troviamo di fronte a quadre che sono molto più forti e con cui non c’è speranza di competere.
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<BR>Non ci mancano il coraggio o la passione, ci manca l’abilità per il fatto che il 99% dei giocatori hanno cominciato il rugby da adulti e non hanno avuto la possibilità di passare attraverso il mini e le giovanili in cui le tecniche di base diventano una seconda natura.
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<BR>Per essere competitivi dobbiamo giocare con squadre che ci permettono di esserlo: abbiamo combattuto duramente con West Verona e con Valpolicella, ma il problema resta: “Come la mettiamo con 16 partite di campionato che realisticamente non abbiamo la possibilità di vincere”?
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<BR>Giù il cappello di fronte a Villadose, che per me è una delle migliori squadre del campionato e merita realmente la sua posizione, ma mi piacerebbe sapere che vantaggi hanno ricavato dalla partita di ieri.
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<BR>Non mi sto lamentando, abbiamo perso meritatamente perché non eravamo competitivi, ma non è colpa dei miei ragazzi, che hanno fatto quello che potevano e non sono quasi mai mancati agli allenamenti. Danno sempre il 100%e per questo io sono orgoglioso di loro e li elogio.
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<BR>Non possiamo competere in serie C, non quest’anno e forse non il prossimo, ma quello che mi preoccupa di più è il DANNO che questa costante serie di sconfitte a senso unico farà al loro futuro nel rugby e alla loro voglia di giocare in futuro.
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<BR>Pongo la domanda agli utenti del forum
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<BR>Giochereste una partita che sapete già di perdere malamente? Come trovereste le ragioni di fare il meglio che potete in campo?
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<BR>La sola cosa che i miei ragazzi vogliono è essere in grado di competere onorevolmente e ottenere il rispetto degli avversari.
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<BR>Mentre cerchiamo di migliorare, la sola che ci può aiutare è la FEDERAZIONE. Non è un bene per il rugby vedere risultati di questo genere. Ristrutturare i campionati è sempre difficile, ma con più di 20 squadre nei due gironi di C del Triveneto è proprio così difficile organizzare un sistema più competitivo?
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<BR>Mi hanno detto che c’erano due serie: C1 e C2. In base al risultato di ieri direi che è il caso di tornare a qualcosa di simile.
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<BR>Forza Trento non mollare mai!!!!!!!
<BR>VVB!!!
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<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Io penso che è giusto così...
<BR>E' entusiasmante vedere queste squadre giocare e mettersi in confronto con chi è più forte ...
<BR>così si impara più velocemente...
<BR>tecniche... modi di fare....
<BR>e poi quello di perdere è l'unico inizio.
<BR>non credo che una nuova squadra compasta da neofiti possa vincere subito...
<BR>l'importante è crescere i risultati arriveranno..
<BR>
<BR> 28-11-2005 alle ore 16:50, Bartlebooth wrote:
<BR>Traduco, come aveva chiesto, il lungo e appassionato post dell'allenatore del Trento. Spero di non averne tradito la lettera, sono certo di non averne tradito lo spirito.
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<BR>Ieri è stato uno dei punti più bassi e oscuri della mia esperienza nel rugby. Ho passato gli ultimi 5 mesi lavorando con un gruppo di ragazzi che in larga maggioranza non hanno mai giocato a rugby. Dunque, oltre ad insegnare le tecniche di base e organizzare qualche genere di struttura di gioco non è rimasto molto tempo disponibile per nient’altro.
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<BR>Ieri ho dovuto sedere in panchina senza potermi sentire altro che impotente nel vedere i miei ragazzi farsi strappare l’anima e il cuore da una squadra che in tutta onestà stava 171 punti al di sopra di noi. Non potevamo conquistare la palla, e nelle rare occasioni in cui l’avevamo gli avversari ce la toglievano in tutta facilità.
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<BR>Così questo lunedì mi chiedo: “adesso come diavolo posso risollevare il morale dei ragazzi ?”. Cosa mai si può dire a una squadra che ha perso di tutti questi punti?
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<BR>Comunque penso che la questione sia un po’ più profonda…
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<BR>A Trento ci troviamo in una posizione insolita, più di 60 giocatori, un gruppo di giovani (più di 30) in crescita, ma sfortunatamente come altre due-tre squadre della serie C triveneto ci troviamo di fronte a quadre che sono molto più forti e con cui non c’è speranza di competere.
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<BR>Non ci mancano il coraggio o la passione, ci manca l’abilità per il fatto che il 99% dei giocatori hanno cominciato il rugby da adulti e non hanno avuto la possibilità di passare attraverso il mini e le giovanili in cui le tecniche di base diventano una seconda natura.
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<BR>Per essere competitivi dobbiamo giocare con squadre che ci permettono di esserlo: abbiamo combattuto duramente con West Verona e con Valpolicella, ma il problema resta: “Come la mettiamo con 16 partite di campionato che realisticamente non abbiamo la possibilità di vincere”?
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<BR>Giù il cappello di fronte a Villadose, che per me è una delle migliori squadre del campionato e merita realmente la sua posizione, ma mi piacerebbe sapere che vantaggi hanno ricavato dalla partita di ieri.
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<BR>Non mi sto lamentando, abbiamo perso meritatamente perché non eravamo competitivi, ma non è colpa dei miei ragazzi, che hanno fatto quello che potevano e non sono quasi mai mancati agli allenamenti. Danno sempre il 100%e per questo io sono orgoglioso di loro e li elogio.
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<BR>Non possiamo competere in serie C, non quest’anno e forse non il prossimo, ma quello che mi preoccupa di più è il DANNO che questa costante serie di sconfitte a senso unico farà al loro futuro nel rugby e alla loro voglia di giocare in futuro.
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<BR>Pongo la domanda agli utenti del forum
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<BR>Giochereste una partita che sapete già di perdere malamente? Come trovereste le ragioni di fare il meglio che potete in campo?
<BR>
<BR>La sola cosa che i miei ragazzi vogliono è essere in grado di competere onorevolmente e ottenere il rispetto degli avversari.
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<BR>Mentre cerchiamo di migliorare, la sola che ci può aiutare è la FEDERAZIONE. Non è un bene per il rugby vedere risultati di questo genere. Ristrutturare i campionati è sempre difficile, ma con più di 20 squadre nei due gironi di C del Triveneto è proprio così difficile organizzare un sistema più competitivo?
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<BR>Mi hanno detto che c’erano due serie: C1 e C2. In base al risultato di ieri direi che è il caso di tornare a qualcosa di simile.
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<BR>Forza Trento non mollare mai!!!!!!!
<BR>VVB!!!
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<BR>Io penso che è giusto così...
<BR>E' entusiasmante vedere queste squadre giocare e mettersi in confronto con chi è più forte ...
<BR>così si impara più velocemente...
<BR>tecniche... modi di fare....
<BR>e poi quello di perdere è l'unico inizio.
<BR>non credo che una nuova squadra compasta da neofiti possa vincere subito...
<BR>l'importante è crescere i risultati arriveranno..
<BR>
[url=http://www.rugbyaltovicentino.it]www.rugbyaltovicentino.it[/url]
lo schema di una squadra di rugby in campo è fatto come l’Italia con il N. 11 Sardegna e il 15 Sicilia. Peccato che l’Italia non sia fatta come il rugby
Ah Tedde, co' sto caldo me stà a sudà er paradenti! (JIMMY71)
lo schema di una squadra di rugby in campo è fatto come l’Italia con il N. 11 Sardegna e il 15 Sicilia. Peccato che l’Italia non sia fatta come il rugby
Ah Tedde, co' sto caldo me stà a sudà er paradenti! (JIMMY71)
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zorrykid
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- Località: mestre
Indubbiamente i campionati organizzati dal comitato triveneto fanno pena. Ci sono indubbiamente due livelli di gioco nella categoria e sarebbe logico organizzare una c1 e una c2. Invece si fanno due fasi in cui nella prima ti bacchi i punti e le multe nella seconda partcipa chi vuole. Ted è più entusiasmante giocare con i più forti? Allora un unico campionato, altro che serie ten, a, b e c!!!!
Vado bene per Rialto?-
Bartlebooth
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Capisco l'amarezza dei giocatori di Trento, ma non so se sono d'accordo sulla proposta delle due serie. Faccio loro comunque i miei migliori auguri.
<BR>
<BR>Penso che il rugby debba continuare ad essere differente per la sua capacità non retorica di trasmettere uno spirito sportivo autentico, e credo che i trentini il rispetto degli avversari lo abbiano sicuramente ottenuto. Mi piace il rugby anche se non ho mai giocato perchè mi pare che succeda veramente questo: che anche se tu ti sei dimostrato enormemente migliore di me in campo, appena fuori torniamo alla pari e ci si tratta da uomini, senza che perdere diventi mai umiliante, al di là delle proporzioni numeriche.
<BR>
<BR>Viene a propositoil risultato "anomalo", come dice Alvi, di ieri a Polcenigo. Credo (correggetemi se sbaglio) che quelli di ieri siano i primi due punti in classifica fatti dal Pedemontana nella sua storia. Tutti abbiamo sempre guardato con grande simpatia al Polcenigo per la loro generosità e costanza e coraggio anche se non hanno mai vinto una partita. Ma prima o poi la vinceranno. Ieri ci sono andati vicino, ed è chiaro che non sono particolarmente contento che lo abbiano fatto proprio contro l'Oderzo, ma poteva capitare e prima o poi capiterà anche una vittoria piena, e sarebbe stato da mandare giù e affrontare con coraggio pari al loro, visto che da tanto giocano e si impegnano senza risultati tangibili ma solo pensando in prospettiva ad un futuro che comunque non è scritto.
<BR>
<BR>Ricordo bene la soddisfazione di una tifosa del Polcenigo (bela tosa, tra l'altro) quando il loro estremo (che mi pare si chiami Timoteo, come il nemico di Braccio di Ferro) l'anno scorso a Oderzo ha messo due mete nel finale partendo dai ventidue. Va bene, partita già chiusa, difesa forse un po' rilassata, ma la soddisfazione c'era. E capisco anche che ieri abbiano festeggiato, come mi dicono.
<BR>Capisco anche i miei amici di Oderzo, che probabilmente non sono molto contenti di aver (forse) rischiato di perdere con una squadra che (per ora, dicevamo) non ha mai vinto, ma comunque alla fine sono contenti di avere vinto, non solo per aver giocato in condizioni difficili, con tanti assenti e metà squadra fuori ruolo (cosa che comunque fa parte del gioco e contro la quale non si può recriminare), ma soprattutto per aver vinto una partita che alla fine si è rivelata dura e difficile e che sul campo è stata aperta e combattuta. Credo che questo significhi comunque rispettare l'avversario. Io comunque sono sempre contento di vedere la mia squadra che gioca. Certo che perdere brucia, ma io sto a guardare mentre in campo ci vanno loro, a prenderle e a darle, e accettare il loro risultato, anche di fronte alla loro fatica mi pare la cosa più sensata da fare, ringraziandoli per le soddisfazioni e mandando giù i rospi che si devono mandare, senza supponenza e con consapevolezza.
<BR>
<BR>Saluti e auguri ancora ai ragazzi di Trento (non c'è tra voi anche uno di Oderzo che studia lì? Mi pare...)
<BR>
<BR>
<BR>Penso che il rugby debba continuare ad essere differente per la sua capacità non retorica di trasmettere uno spirito sportivo autentico, e credo che i trentini il rispetto degli avversari lo abbiano sicuramente ottenuto. Mi piace il rugby anche se non ho mai giocato perchè mi pare che succeda veramente questo: che anche se tu ti sei dimostrato enormemente migliore di me in campo, appena fuori torniamo alla pari e ci si tratta da uomini, senza che perdere diventi mai umiliante, al di là delle proporzioni numeriche.
<BR>
<BR>Viene a propositoil risultato "anomalo", come dice Alvi, di ieri a Polcenigo. Credo (correggetemi se sbaglio) che quelli di ieri siano i primi due punti in classifica fatti dal Pedemontana nella sua storia. Tutti abbiamo sempre guardato con grande simpatia al Polcenigo per la loro generosità e costanza e coraggio anche se non hanno mai vinto una partita. Ma prima o poi la vinceranno. Ieri ci sono andati vicino, ed è chiaro che non sono particolarmente contento che lo abbiano fatto proprio contro l'Oderzo, ma poteva capitare e prima o poi capiterà anche una vittoria piena, e sarebbe stato da mandare giù e affrontare con coraggio pari al loro, visto che da tanto giocano e si impegnano senza risultati tangibili ma solo pensando in prospettiva ad un futuro che comunque non è scritto.
<BR>
<BR>Ricordo bene la soddisfazione di una tifosa del Polcenigo (bela tosa, tra l'altro) quando il loro estremo (che mi pare si chiami Timoteo, come il nemico di Braccio di Ferro) l'anno scorso a Oderzo ha messo due mete nel finale partendo dai ventidue. Va bene, partita già chiusa, difesa forse un po' rilassata, ma la soddisfazione c'era. E capisco anche che ieri abbiano festeggiato, come mi dicono.
<BR>Capisco anche i miei amici di Oderzo, che probabilmente non sono molto contenti di aver (forse) rischiato di perdere con una squadra che (per ora, dicevamo) non ha mai vinto, ma comunque alla fine sono contenti di avere vinto, non solo per aver giocato in condizioni difficili, con tanti assenti e metà squadra fuori ruolo (cosa che comunque fa parte del gioco e contro la quale non si può recriminare), ma soprattutto per aver vinto una partita che alla fine si è rivelata dura e difficile e che sul campo è stata aperta e combattuta. Credo che questo significhi comunque rispettare l'avversario. Io comunque sono sempre contento di vedere la mia squadra che gioca. Certo che perdere brucia, ma io sto a guardare mentre in campo ci vanno loro, a prenderle e a darle, e accettare il loro risultato, anche di fronte alla loro fatica mi pare la cosa più sensata da fare, ringraziandoli per le soddisfazioni e mandando giù i rospi che si devono mandare, senza supponenza e con consapevolezza.
<BR>
<BR>Saluti e auguri ancora ai ragazzi di Trento (non c'è tra voi anche uno di Oderzo che studia lì? Mi pare...)
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<BR> 28-11-2005 alle ore 17:41, zorrykid wrote:
<BR>Indubbiamente i campionati organizzati dal comitato triveneto fanno pena. Ci sono indubbiamente due livelli di gioco nella categoria e sarebbe logico organizzare una c1 e una c2. Invece si fanno due fasi in cui nella prima ti bacchi i punti e le multe nella seconda partcipa chi vuole. Ted è più entusiasmante giocare con i più forti? Allora un unico campionato, altro che serie ten, a, b e c!!!!
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>hahahaha
<BR>probabilmente non riesco a spiegarmi....
<BR>
<BR> 28-11-2005 alle ore 17:41, zorrykid wrote:
<BR>Indubbiamente i campionati organizzati dal comitato triveneto fanno pena. Ci sono indubbiamente due livelli di gioco nella categoria e sarebbe logico organizzare una c1 e una c2. Invece si fanno due fasi in cui nella prima ti bacchi i punti e le multe nella seconda partcipa chi vuole. Ted è più entusiasmante giocare con i più forti? Allora un unico campionato, altro che serie ten, a, b e c!!!!
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>hahahaha
<BR>probabilmente non riesco a spiegarmi....
<BR>
[url=http://www.rugbyaltovicentino.it]www.rugbyaltovicentino.it[/url]
lo schema di una squadra di rugby in campo è fatto come l’Italia con il N. 11 Sardegna e il 15 Sicilia. Peccato che l’Italia non sia fatta come il rugby
Ah Tedde, co' sto caldo me stà a sudà er paradenti! (JIMMY71)
lo schema di una squadra di rugby in campo è fatto come l’Italia con il N. 11 Sardegna e il 15 Sicilia. Peccato che l’Italia non sia fatta come il rugby
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amorugby
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- Iscritto il: 6 lug 2005, 0:00
Ted,
<BR>
<BR>Posso dirti che dopo 10 anni di crescita non ancora avremmo la capacita' technicamente di battere una squadra come villadosa.
<BR>
<BR>Io penso come te, con crescita' i risultati dovrebbero arrivare ma in un campionato cosi forte non posso pretendere che i risultati contro Petrarca, Villadose, Valsugana etc etc pou' essere positivi per noi. E veramente un caso di fare una settimana di preparazione per limitare i danni col punteggio!!
<BR>
<BR>Nostra crescita e stata provata con due risulatati positivi, una sconfitta 10 - 5 e una vittoria 22 - 5. Questi sono stati le partite piu positivi per noi perche' abbiamo giocato con il possesso, potevammo provare alcune scheme e soppratutto ci siamo divertiti.
<BR>
<BR>No c'e dubbio che contro le squadre molto piu' forte i miei ragazzi fanno fattica di alzare la morale. Non molliamo mai in questo campionato, sto per chiedere soltanto se la federazione pou' considerare un alternativo per le squadre come noi. Se non pou' allora amen e andiamo in avanti, pero' la crescita' e sviluppo di Rugby a Trento per seniores sara' sotto pressione sempre.
<BR>
<BR>Posso dirti che dopo 10 anni di crescita non ancora avremmo la capacita' technicamente di battere una squadra come villadosa.
<BR>
<BR>Io penso come te, con crescita' i risultati dovrebbero arrivare ma in un campionato cosi forte non posso pretendere che i risultati contro Petrarca, Villadose, Valsugana etc etc pou' essere positivi per noi. E veramente un caso di fare una settimana di preparazione per limitare i danni col punteggio!!
<BR>
<BR>Nostra crescita e stata provata con due risulatati positivi, una sconfitta 10 - 5 e una vittoria 22 - 5. Questi sono stati le partite piu positivi per noi perche' abbiamo giocato con il possesso, potevammo provare alcune scheme e soppratutto ci siamo divertiti.
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<BR>No c'e dubbio che contro le squadre molto piu' forte i miei ragazzi fanno fattica di alzare la morale. Non molliamo mai in questo campionato, sto per chiedere soltanto se la federazione pou' considerare un alternativo per le squadre come noi. Se non pou' allora amen e andiamo in avanti, pero' la crescita' e sviluppo di Rugby a Trento per seniores sara' sotto pressione sempre.
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niccolo
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E' vero che perdere fa esperienza, ma non così. Perdere 171a 0 non è costruttivo per nessuno. Nè per i ragazzi del Villadose che hanno vinto, a cui faccio i complimenti per il gioco fantastico che hanno fatto, nè per noi che abbiamo perso. Per me personalmente era disarmante vedere la facilità con cui andavano in meta e per quanto tutti e 22 (riserve comprese) ci mettessimo l'anima, non riuscivamo a fermarli. Serve a qualcosa questo?non penso, personalmente. Tutti i nostri dirigenti del Trento ci stanno aiutando tanto, il nostro allenatore ci ha veramente insegnato tanto, tantissimo, il suo entusiasmo è favoloso, dubito che questa sconfitta provocherà un crollo delle presenze in squadra. Però non penso neanche che sia costruttiva. Poi magari mi sbaglio, questo è il mio punto di vista. Per me è stato veramente brutto, e ho giocato solo metà partita; non voglio pensare per quelli che se la sono fatta tutta in campo. Sono stati veramente bravissimi a reggere.