Il Esodo : Positivo o Negativo per il Rugby Italiano?
Moderatore: Emy77
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ambo
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Francia e Brasile ( calcio ) con molti giocatori all'estero hanno vinto dei mondiali...
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<BR>concordo assolutamente!!! il campionato francese di calcio fa tendenzialmente cagare ma la nazionale ha vinto i mondiali ed è tra le prime al mondo costantemente. Io penso che la federazione (una volta tanto) faccia bene a puntare quasi tutto sui successi della nazionale (penalizzando S10 e Heineken cup), una nazionale vincente (o non perdente) trascinerà tutto il movimento, S10, e giovanili in particolare. uno dei problemi fondamentali delle giovanili è che ci sono POCHI ragazzi che giocano (il 90% gioca a calcio) e la pubblicità di una nazionale vincente non può che fare MOLTO bene
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<BR>concordo assolutamente!!! il campionato francese di calcio fa tendenzialmente cagare ma la nazionale ha vinto i mondiali ed è tra le prime al mondo costantemente. Io penso che la federazione (una volta tanto) faccia bene a puntare quasi tutto sui successi della nazionale (penalizzando S10 e Heineken cup), una nazionale vincente (o non perdente) trascinerà tutto il movimento, S10, e giovanili in particolare. uno dei problemi fondamentali delle giovanili è che ci sono POCHI ragazzi che giocano (il 90% gioca a calcio) e la pubblicità di una nazionale vincente non può che fare MOLTO bene
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pds
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Positivo solo se gestito come una prima fase di un progetto:
<BR>Se la nazionale vince i media iniziano a parlare di rugby, si allarga il bacino.
<BR>La Federazione deve però gestire quosta cosa iniziando a far crescere le strutture tecniche
<BR>Che a sua volta dovranno far crescere il bacino allargato di giocatori....
<BR>E' come una ruota, se hai i risultati hai i media quindi hai i soldi per costruire i risultati.
<BR>Da qalche parte bisogna iniziare.
<BR>L'mportante e che ci sia un disegno dietro.
<BR>Se la nazionale vince i media iniziano a parlare di rugby, si allarga il bacino.
<BR>La Federazione deve però gestire quosta cosa iniziando a far crescere le strutture tecniche
<BR>Che a sua volta dovranno far crescere il bacino allargato di giocatori....
<BR>E' come una ruota, se hai i risultati hai i media quindi hai i soldi per costruire i risultati.
<BR>Da qalche parte bisogna iniziare.
<BR>L'mportante e che ci sia un disegno dietro.
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Cane_di_Pavlov
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 22-02-2006 alle ore 12:59, Ivan_il_Terrone wrote:
<BR>Francia e Brasile ( calcio ) con molti giocatori all'estero hanno vinto dei mondiali...
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<BR>La nazionale olandese di volley, che aveva 11/12 dei giocatori nel campionato italiano, ha vinto pure l'Olimpiade, ma adesso, 10 anni dopo, è una squadretta.
<BR>
<BR>Questo perchè il Campionato olandese di volley fa schifo, mentre quelli francesi e brasiliani di Calcio non sono poi tanto male...
<BR>
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<BR> 22-02-2006 alle ore 12:59, Ivan_il_Terrone wrote:
<BR>Francia e Brasile ( calcio ) con molti giocatori all'estero hanno vinto dei mondiali...
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<BR>La nazionale olandese di volley, che aveva 11/12 dei giocatori nel campionato italiano, ha vinto pure l'Olimpiade, ma adesso, 10 anni dopo, è una squadretta.
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<BR>Questo perchè il Campionato olandese di volley fa schifo, mentre quelli francesi e brasiliani di Calcio non sono poi tanto male...
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THAKER
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Verissimo, il campionato francese di calcio è cresciuto tantissimo sull'onda dei successi della Nazionale (ma il Marsiglia vinceva cmq le Coppe Campioni usufruendo di stranieri di qualità!), mentre il campionato Brasiliano è il lancio di futuri campioni, ragazzi giovanissimi a cui viene concesso spazio.
<BR>Anche dal calcio ci sono cose che dovremmo imparare.
<BR>Anche dal calcio ci sono cose che dovremmo imparare.
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pam
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Argomento difficile, articolato e complesso.
<BR>Dichiarazione d'intenti: i buoni devono rimanere a giocare in Italia! Tutti d'accordo, salvo che poi tanto buoni, alla prova dei fatti, lo diventano dopo un'esperienza all'estero, salvo qualche rara eccezione.
<BR>Livello del campionato che scende: già oggi mi pare bassissimo e l'unico motivo di interesse può essere quello di farci finalmente giocare i giovani. Peraltro, vale l'osservazione fatta circa il campionato francese di calcio e i risultati della sua squadra nazionale.
<BR>Accademie e altro: abbiamo già dscusso tanto altrove, e mi sto convincendo sempre di più che i maggiori ostacoli alla creazione delle accademie venga dai "grandi" club (poi se si vuole possiamo apprfofondire questo aspetto).
<BR>Livello dei tecnici delle giovanili: va un pò di pari passo con il punto delle accademie e, comunque, fino a livello di U19 le ns. figure non sono mai barbine.
<BR>In conclusione: l'onda è partita relativamente alle "fughe" all'estero, pensare di arrestarla mi sembrerebbe anti-storico, cercherei piuttosto di capitalizzare questo fatto: creiamo maggiori legami, scambi, ecc... con i club stranieri (che secondo me guardano al ns. vivaio con sempre maggiore interesse), facciamo sì che diventi un movimento trainante per tutti e le ricadute positive sul campionato saranno inevitabili (creare degli stage, degli scambi anche solo temporanei non può che giovarci, anche perchè chi espatria definitivamente rimane solo una sparuta minoranza). Molto, troppo, è affidato alla libera iniziativa dei club, che immediatamente diventano gelosi dei propri orticelli, mentre se la cosa fosse favorita, incentivata e supportata dalla FIR il tutto ne trarebbe giovamento. Qui, secondo ma, la FIR manca di apertura mentale e dinamismo.
<BR>pam
<BR>Dichiarazione d'intenti: i buoni devono rimanere a giocare in Italia! Tutti d'accordo, salvo che poi tanto buoni, alla prova dei fatti, lo diventano dopo un'esperienza all'estero, salvo qualche rara eccezione.
<BR>Livello del campionato che scende: già oggi mi pare bassissimo e l'unico motivo di interesse può essere quello di farci finalmente giocare i giovani. Peraltro, vale l'osservazione fatta circa il campionato francese di calcio e i risultati della sua squadra nazionale.
<BR>Accademie e altro: abbiamo già dscusso tanto altrove, e mi sto convincendo sempre di più che i maggiori ostacoli alla creazione delle accademie venga dai "grandi" club (poi se si vuole possiamo apprfofondire questo aspetto).
<BR>Livello dei tecnici delle giovanili: va un pò di pari passo con il punto delle accademie e, comunque, fino a livello di U19 le ns. figure non sono mai barbine.
<BR>In conclusione: l'onda è partita relativamente alle "fughe" all'estero, pensare di arrestarla mi sembrerebbe anti-storico, cercherei piuttosto di capitalizzare questo fatto: creiamo maggiori legami, scambi, ecc... con i club stranieri (che secondo me guardano al ns. vivaio con sempre maggiore interesse), facciamo sì che diventi un movimento trainante per tutti e le ricadute positive sul campionato saranno inevitabili (creare degli stage, degli scambi anche solo temporanei non può che giovarci, anche perchè chi espatria definitivamente rimane solo una sparuta minoranza). Molto, troppo, è affidato alla libera iniziativa dei club, che immediatamente diventano gelosi dei propri orticelli, mentre se la cosa fosse favorita, incentivata e supportata dalla FIR il tutto ne trarebbe giovamento. Qui, secondo ma, la FIR manca di apertura mentale e dinamismo.
<BR>pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.
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indubbaimente questo esodo è segno che c'è qualcosa che non va.
<BR>se guardiamo la nazionale solamente ogni anno dopo il 6 nazioni almeno 6 giocatori lasciano il super10 o (mediamente10) per andare altrove (orquera demarigny del fava parisse canale la scorsa estate), quest'anno nieto e castrogiovanni non escludo che qualcun'altro lasci l'italia.
<BR>certamente questo è presagio che qualcosa non va. giustamente un giocatore deve avere la possibilità di crescere l + possibile.
<BR>certamente il fatto di avere giocatori preparati a livello + alto agevola la nazionale ad ottenere risultati migliori.
<BR>cerdo che non potremmo dire ad un nazionale giochi in italia o non ti convochiamo..chi siamo gli allblacks?????
<BR>detto ciò per miglirare il livello ci vuole un miscuglio, sono convinto che l'incapacità di avere creato 4 squadre da mandare in celtic league sia un problema e che crare in super14 abbssi ancora di + il livello.
<BR>conosco abbastanza bene la realtà irlandese che per certi versi può essere paragonabile alla nostra. l'accesso alle selezioni per un giocatore di buone speranze è abbastanza facile, il livello della aib league è paragonabile al super10,o magari alla skoda cup.
<BR>se continuiamo a perdere le pedine di valore come faranno i nostri a crescere.
<BR>quando come nazionale siamo cresciuti (93-97) c'erano un casino di nz, aussie e samoani che giocavano da noi durnate le pause dei loro campionati ciò dava maggiore spessore al campionato.
<BR>oggi non si può +....
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<BR>se guardiamo la nazionale solamente ogni anno dopo il 6 nazioni almeno 6 giocatori lasciano il super10 o (mediamente10) per andare altrove (orquera demarigny del fava parisse canale la scorsa estate), quest'anno nieto e castrogiovanni non escludo che qualcun'altro lasci l'italia.
<BR>certamente questo è presagio che qualcosa non va. giustamente un giocatore deve avere la possibilità di crescere l + possibile.
<BR>certamente il fatto di avere giocatori preparati a livello + alto agevola la nazionale ad ottenere risultati migliori.
<BR>cerdo che non potremmo dire ad un nazionale giochi in italia o non ti convochiamo..chi siamo gli allblacks?????
<BR>detto ciò per miglirare il livello ci vuole un miscuglio, sono convinto che l'incapacità di avere creato 4 squadre da mandare in celtic league sia un problema e che crare in super14 abbssi ancora di + il livello.
<BR>conosco abbastanza bene la realtà irlandese che per certi versi può essere paragonabile alla nostra. l'accesso alle selezioni per un giocatore di buone speranze è abbastanza facile, il livello della aib league è paragonabile al super10,o magari alla skoda cup.
<BR>se continuiamo a perdere le pedine di valore come faranno i nostri a crescere.
<BR>quando come nazionale siamo cresciuti (93-97) c'erano un casino di nz, aussie e samoani che giocavano da noi durnate le pause dei loro campionati ciò dava maggiore spessore al campionato.
<BR>oggi non si può +....
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well it's hard to be happy - in a world that's so cruel - where the weak just get weaker - where the powerful feud
where the children go hungry - while the soldiers stand by - lay down your weapons - take hold of your lives - and when will we learn - that it's hate that breeds hate - only love is the cure - don't leave it too late - get up, and feel it - the truth that won't wait
if we choose to do nothing - then we take all the blame. Fat Freddy's drop
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marcofk
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Non credo che dove vadano a giocare i giocatori giá fatti e finiti sia un grosso problema: si vede in tutti gli altri sport di squadra che nazioni con un debole movimento di base riescono ad avere nazionali piuttosto forti pur senza avere un campionato competitivo (vedasi Olanda nel calcio e pallavolo, Danimarca nel calcio, Israele nel basket, Grecia nel calcio eccetera...). Il problema nasce nel momento in cui si guardano le strutture di base: quelle nazioni non avranno delle squadre particolarmente forti a livello di club (con l'eccezione dell'Olanda, il cui campionato di calcio somiglia molto al campionato italiano di rugby con due o tre squadre a fare da padrone), ma hanno una struttura sportiva comunque evoluta dove i giovani vengono formati, e poi se hanno stoffa vanno a giocare altrove. Il nostro problema, a mio avviso, non é il livello del campionato, bensí la formazione dei giovani. Se ci fossero delle accademie vere, dove i migliori talenti nazionali venissero FORMATI, e non allenati per vincere il torneo under19 e ritirarsi a 20 anni, il problema di dove vanno a giocare una volta che la loro formazione é completa non é davvero un problema. Ma perché la loro formazione sia completa nel sistema attuale i clubs dovrebbero pensare a lavorare su un giocatore per almeno una decina d'anni, pensando soprattutto alla sua maturazione e non a fargli bruciare le tappe fino alla pensione anticipata.
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<BR>Un'idea sarebbe imporre un salary cap molto basso ai clubs professionistici che sarebbero costretti a ingaggiare meno professionisti stranieri (dal salario elevato) e pagare qualche gettone di presenza in piú ai giocatori del proprio vivaio (inteso come under21 o under23). Un limite del genere avrebbe il vantaggio di ridurre la differenza fra i clubs piú ricchi e gli altri, con i soldi usati oggi per gli stipendi dei vari argentini e sudafricani che sarebbero a disposizione dei settori giovanili, da dove sarebbero costretti a prendere i giocatori di prima squadra, e che quindi dovrebbero crescere in qualitá perché i risultati della prima squadra dipenderebbero soprattutto da loro. Questo se certi clubs continuassero ad opporsi alle accademie. La domanda é: la Federazione le ha le palle per imporre un aut aut?
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<BR>Un'idea sarebbe imporre un salary cap molto basso ai clubs professionistici che sarebbero costretti a ingaggiare meno professionisti stranieri (dal salario elevato) e pagare qualche gettone di presenza in piú ai giocatori del proprio vivaio (inteso come under21 o under23). Un limite del genere avrebbe il vantaggio di ridurre la differenza fra i clubs piú ricchi e gli altri, con i soldi usati oggi per gli stipendi dei vari argentini e sudafricani che sarebbero a disposizione dei settori giovanili, da dove sarebbero costretti a prendere i giocatori di prima squadra, e che quindi dovrebbero crescere in qualitá perché i risultati della prima squadra dipenderebbero soprattutto da loro. Questo se certi clubs continuassero ad opporsi alle accademie. La domanda é: la Federazione le ha le palle per imporre un aut aut?
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
- ciccibaliccio
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Io credo che per dare visibilità ed un conseguente maggiore interesse al tutto il movimento servano i successi della Nazionale (vedi il volley) perciò se dai vari campionati esteri avessimo giocatori più preparati ed ottenere qualche sonante vittoria ,in questo momento farebbe da traino a tutto il movimento rugbystico nazionale (interessi dei media e di conseguenza degli sponsor) e con il tempo avremmo anche campionati all'altezza.
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Cane_di_Pavlov
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 22-02-2006 alle ore 18:51, ciccibaliccio wrote:
<BR>Io credo che per dare visibilità ed un conseguente maggiore interesse al tutto il movimento servano i successi della Nazionale (vedi il volley)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>mmmhh esempio sbagliato... i successi del volley vengono dal basso... dalla presenza capillare del volley nelle scuole: in Emilia tutti i ragazzini hanno giocato a scuola a pallavolo.
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<BR> 22-02-2006 alle ore 18:51, ciccibaliccio wrote:
<BR>Io credo che per dare visibilità ed un conseguente maggiore interesse al tutto il movimento servano i successi della Nazionale (vedi il volley)
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>mmmhh esempio sbagliato... i successi del volley vengono dal basso... dalla presenza capillare del volley nelle scuole: in Emilia tutti i ragazzini hanno giocato a scuola a pallavolo.
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- ciccibaliccio
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Si è vero , però per far vedere il volley in Tv , c'è voluta una nazionale vincente. Da quando l'italia e nel sei nazioni, nonostante che abbia vinto solo tre partite , almeno nella mia regione, il rugby è lo sport che registra percentualmente il più alto incremento di tesserati , ovviamente i nuovi tesserati sono i bambini ed i giovani, non credi che una nazionale vincente possa moltiplicare il loro numero e creare solidi basi per il futuro? Ciao C.di Pavlov , grazie per avermi risposto.
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MT
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<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 22-02-2006 alle ore 19:53, ciccibaliccio wrote:
<BR>Si è vero , però per far vedere il volley in Tv , c'è voluta una nazionale vincente. Da quando l'italia e nel sei nazioni, nonostante che abbia vinto solo tre partite , almeno nella mia regione, il rugby è lo sport che registra percentualmente il più alto incremento di tesserati , ovviamente i nuovi tesserati sono i bambini ed i giovani, non credi che una nazionale vincente possa moltiplicare il loro numero e creare solidi basi per il futuro? Ciao C.di Pavlov , grazie per avermi risposto.
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<BR>il numero di tesserati può pure aumentare...ma quale futuro hanno questi bambini (rugbysticamente parlando)?
<BR> 22-02-2006 alle ore 19:53, ciccibaliccio wrote:
<BR>Si è vero , però per far vedere il volley in Tv , c'è voluta una nazionale vincente. Da quando l'italia e nel sei nazioni, nonostante che abbia vinto solo tre partite , almeno nella mia regione, il rugby è lo sport che registra percentualmente il più alto incremento di tesserati , ovviamente i nuovi tesserati sono i bambini ed i giovani, non credi che una nazionale vincente possa moltiplicare il loro numero e creare solidi basi per il futuro? Ciao C.di Pavlov , grazie per avermi risposto.
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<BR>il numero di tesserati può pure aumentare...ma quale futuro hanno questi bambini (rugbysticamente parlando)?
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madameweb
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i campioni devono giocare nelle grandi squadre. E' così in tutti gli sport. Visto che in Italia di grandi squadre non ce ne sono, è normale che i migliori vadano altrove.
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<BR>Se tra qualche anno il rugby avrà piu visibilità in italia, la situazione potrebbe essere diversa. Ora come ora dobbiamo accontentarci di essere come il campionato brasiliano di calcio, per riprendere un esempio che è stato fatto in precedenza: una vetrina dove i piu bravi possono fasi notare
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<BR>Se tra qualche anno il rugby avrà piu visibilità in italia, la situazione potrebbe essere diversa. Ora come ora dobbiamo accontentarci di essere come il campionato brasiliano di calcio, per riprendere un esempio che è stato fatto in precedenza: una vetrina dove i piu bravi possono fasi notare