Serie A - Girone 2 - 2006/2007
Moderatore: Emy77
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egon
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Serie A, domenica il via. Le impressioni di Dell'Oste

Ci siamo. Nel fine settimana, riparte la stagione agonistica. I campionati di Serie A e Under 19 vedranno domenica prossima la partenza, e le squadre del Benevento si presentano agli appuntamenti con la voglia di fare molto bene.
Antares Benevento, disputerà il suo quinto campionato consecutivo in serie A. Da quando è stata promossa vincendo la serie B, la squadra bianco-celeste ha sempre migliorato la propria posizione in classifica, fino al quarto posto della passata stagione, che ha rappresentato il record di sempre.
La società non rinuncia ai suoi valori, e al dilettantismo come modo etico di praticare questo sport. Ovviamente per stare a certi livelli, bisogna procurarsi alcune professionalità che non si trovano in maniera volontaria. Ma a parte quelle eccezioni, il Benevento continua ad essere la società che non paga nessuno dei suoi atleti beneventani (che poi sono tutti tranne i 5 stranieri) né la stragrande maggioranza di tecnici e dirigenti.
Domenica, dicevamo, si riparte, e Antares esordirà in casa contro la neopromossa Ludom Avezzano.
Come è ormai prassi ad inizio di ogni campionato, abbiamo chiesto al capitano bianco celeste, Alfredo Dell’Oste (in foto, riceve dal Presidente Pedicini un premio), di parlarci della stagione che sta per iniziare.
Domanda: Alfredo, che sensazione hai avuto in questo pre-campionato?
Risposta: Le mie sensazioni sono molto positive. Ci siamo allenati bene, il gruppo è stato sempre compatto e concentrato e fortunatamente non abbiamo avuto infortuni in questa prima fase. Sento un bell’ambiente, quindi iniziamo nel migliore dei modi.
D.: Mentre la preparazione è stata tranquilla per i giocatori, l’inizio della stagione lo è stato un po’ meno per i dirigenti…
R.: Si, la società ha subito un cambio in parecchi ruoli chiave. Ho fiducia in questa nuova dirigenza, diamogli il tempo per lavorare.
D.: Nuovi giovani si aggiungono al gruppo, e c’è anche il ritorno di giocatori che avevano smesso per un po’.
R.: Beh, fortunatamente, il fatto che ogni anno ci siano giovani pronti ad entrare a far parte del gruppo della squadra maggiore, è ormai una abitudine. Le nostre squadre giovanili sfornano sempre degli ottimi giocatori. E poi, abbiamo anche il ritorno di alcuni atleti che si erano fermati per varie ragioni, e che sono tornati ad allenarsi con noi. E’ un fatto molto positivo, che ci aiuterà molto durante il campionato.
D.: Ecco, appunto, il campionato. Come te lo aspetti?
R.: Non ho notizie approfondite su tutte le squadre del nostro girone. L’impressione però è che il livello si sia un po’ allineato, non vedo sulla carta, tranne probabilmente Roma, squadre che partono per uccidere il campionato. E posso assicurare che noi siamo all’altezza di poter battere tutte, ma proprio tutte le squadre. Ovviamente dobbiamo prendere ulteriormente fiducia nei nostri mezzi e non ci devono essere incidenti di percorso, tipo infortuni o abbandoni.
D.: Cambio di allenatore e di filosofia di gioco, con l’arrivo di Luciano monti di scuola argentina; come sarà Antares in questo campionato?
R.: Si, il tipo di gioco che ci richiede Monti è diverso da quello al quale ci eravamo abituati con la gestione australiana. Probabilmente daremo più spettacolo e scateneremo di più la nostra componente di fantasia. Monti ha lavorato benissimo fin qui, sia sulla tecnica che sulle motivazioni. E sono pronto a scommettere che alcuni nostri reparti sono tra i più forti della serie A.
D.: Esordio in casa contro la neopromossa Avezzano. Che ne pensi?
R.: Innanzitutto, diamo il benvenuto in serie A agli amici abruzzesi. Non ho avuto modo di vederli all’opera. Ma alcune idee me le sono fatte. So che sono una squadra tenace, che non molla mai, sportivamente molto aggressiva e che ci mette molto cuore. Che poi sono le caratteristiche che sono proprie anche di Antares. Dovranno fare esperienza del salto di categoria e lottare fino alla fine per la salvezza, come successe a noi nei primi due anni di serie A. Noi ci tenevamo ad esordire in casa, cosa che non succedeva da molti anni, ma nessuno pensi che contro Avezzano sarà una passeggiata.
Fonte: http://www.beneventorugby.it/news/preview.asp?id=28

Ci siamo. Nel fine settimana, riparte la stagione agonistica. I campionati di Serie A e Under 19 vedranno domenica prossima la partenza, e le squadre del Benevento si presentano agli appuntamenti con la voglia di fare molto bene.
Antares Benevento, disputerà il suo quinto campionato consecutivo in serie A. Da quando è stata promossa vincendo la serie B, la squadra bianco-celeste ha sempre migliorato la propria posizione in classifica, fino al quarto posto della passata stagione, che ha rappresentato il record di sempre.
La società non rinuncia ai suoi valori, e al dilettantismo come modo etico di praticare questo sport. Ovviamente per stare a certi livelli, bisogna procurarsi alcune professionalità che non si trovano in maniera volontaria. Ma a parte quelle eccezioni, il Benevento continua ad essere la società che non paga nessuno dei suoi atleti beneventani (che poi sono tutti tranne i 5 stranieri) né la stragrande maggioranza di tecnici e dirigenti.
Domenica, dicevamo, si riparte, e Antares esordirà in casa contro la neopromossa Ludom Avezzano.
Come è ormai prassi ad inizio di ogni campionato, abbiamo chiesto al capitano bianco celeste, Alfredo Dell’Oste (in foto, riceve dal Presidente Pedicini un premio), di parlarci della stagione che sta per iniziare.
Domanda: Alfredo, che sensazione hai avuto in questo pre-campionato?
Risposta: Le mie sensazioni sono molto positive. Ci siamo allenati bene, il gruppo è stato sempre compatto e concentrato e fortunatamente non abbiamo avuto infortuni in questa prima fase. Sento un bell’ambiente, quindi iniziamo nel migliore dei modi.
D.: Mentre la preparazione è stata tranquilla per i giocatori, l’inizio della stagione lo è stato un po’ meno per i dirigenti…
R.: Si, la società ha subito un cambio in parecchi ruoli chiave. Ho fiducia in questa nuova dirigenza, diamogli il tempo per lavorare.
D.: Nuovi giovani si aggiungono al gruppo, e c’è anche il ritorno di giocatori che avevano smesso per un po’.
R.: Beh, fortunatamente, il fatto che ogni anno ci siano giovani pronti ad entrare a far parte del gruppo della squadra maggiore, è ormai una abitudine. Le nostre squadre giovanili sfornano sempre degli ottimi giocatori. E poi, abbiamo anche il ritorno di alcuni atleti che si erano fermati per varie ragioni, e che sono tornati ad allenarsi con noi. E’ un fatto molto positivo, che ci aiuterà molto durante il campionato.
D.: Ecco, appunto, il campionato. Come te lo aspetti?
R.: Non ho notizie approfondite su tutte le squadre del nostro girone. L’impressione però è che il livello si sia un po’ allineato, non vedo sulla carta, tranne probabilmente Roma, squadre che partono per uccidere il campionato. E posso assicurare che noi siamo all’altezza di poter battere tutte, ma proprio tutte le squadre. Ovviamente dobbiamo prendere ulteriormente fiducia nei nostri mezzi e non ci devono essere incidenti di percorso, tipo infortuni o abbandoni.
D.: Cambio di allenatore e di filosofia di gioco, con l’arrivo di Luciano monti di scuola argentina; come sarà Antares in questo campionato?
R.: Si, il tipo di gioco che ci richiede Monti è diverso da quello al quale ci eravamo abituati con la gestione australiana. Probabilmente daremo più spettacolo e scateneremo di più la nostra componente di fantasia. Monti ha lavorato benissimo fin qui, sia sulla tecnica che sulle motivazioni. E sono pronto a scommettere che alcuni nostri reparti sono tra i più forti della serie A.
D.: Esordio in casa contro la neopromossa Avezzano. Che ne pensi?
R.: Innanzitutto, diamo il benvenuto in serie A agli amici abruzzesi. Non ho avuto modo di vederli all’opera. Ma alcune idee me le sono fatte. So che sono una squadra tenace, che non molla mai, sportivamente molto aggressiva e che ci mette molto cuore. Che poi sono le caratteristiche che sono proprie anche di Antares. Dovranno fare esperienza del salto di categoria e lottare fino alla fine per la salvezza, come successe a noi nei primi due anni di serie A. Noi ci tenevamo ad esordire in casa, cosa che non succedeva da molti anni, ma nessuno pensi che contro Avezzano sarà una passeggiata.
Fonte: http://www.beneventorugby.it/news/preview.asp?id=28
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egon
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La FIR presenta le neopromosse.
-SERIE A, ZHERMACK BADIA, CARECA REGGIO, LUDOM AVEZZANO E ORVED SAN DONA' VERSO LA NUOVA AVVENTURA
-SERIE A, ZHERMACK BADIA, CARECA REGGIO, LUDOM AVEZZANO E ORVED SAN DONA' VERSO LA NUOVA AVVENTURA
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egon
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La Futura Park Rugby Roma lancia l'assalto al Super10
Lasciatasi alle spalle la rabbia per la finale-derby perduta contro la Capitolina al termine della scorsa stagione, il più blasonato club del rugby romano non fa mistero di puntare forte sull'obiettivo promozione. Il patron Abbondanza ha spiegato i termini del programma di sviluppo del progetto Rugby Roma: «Da qualche anno abbiamo scommesso sulle potenzialità del rugby convinti della possibilità che un sodalizio con questa tradizione possa produrre redditività. Poiché sappiamo — ha proseguito l'amministratore unico — che si può costruire solo partendo da basi solide, proseguiamo nel programma di sviluppo dell'area del Tre Fontane che deve diventare il punto di riferimento del rugby a Roma sud anche dal punto di vista commerciale. Da qui al 2009 vogliamo costruire lo stadio da 8000 posti, una foresteria, aprire il Rugby Roma cafè e rendere operativa la pista di pattinaggio sul ghiaccio, così da poter valorizzare l'impianto 365 giorni all'anno». Particolare attenzione verrà prestata alla ricostruzione del settore giovanile, un tempo fiorente e poi lasciato deperire dopo la sbronza dell'ultimo scudetto nel 2000. Ne è stata affidata la direzione a Roberto Fazzini, figura carismatica dell'ambiente bianconero: «In poco tempo abbiamo già accolto più di 100 ragazzi dall'U.9 fino all'U.13, e il numero è in costante crescita. Abbiamo poi avviato un programma di propaganda nelle scuole dei Municipi afferenti l'area dell'EUR, così da radicarci ancora di più nel territorio». Riguardo gli aspetti tecnici, alla guida della squadra (che comincerà il campionato domenica al Tre Fontane alle 15.30 contro il Lyons Piacenza) è stato confermato il francese Michel Ringeval che sarà assistito dal connazionale Nicolas Leroy. «Quello che vorrei non mancasse quest'anno è lo spirito che il team aveva nella passata stagione, quando si creò un gruppo solido capace di lottare per lo stesso obiettivo. La squadra di oggi — ha spiegato Ringeval — ha perduto alcuni giocatori importanti, ma altrettanti ne sono arrivati. La presenza di un calciatore affidabile come Anversa (la passata stagione 274 punti al piede nel Brescia), ad esempio, mi consentirà di schierare Freschi centro come secondo playmaker, svincolato dalla responsabilità dei calci. Anche l'arrivo di un professionista come Francesio è importante per il reparto arretrato». Qualche perplessità desta, semmai, il pack orfano di un fuoriclasse come Erasmus e di Persico: «In seconda e terza linea abbiamo fatto acquisizioni importanti - ha proseguito il coach francese - come Boscolo, Covassi, il sudafricano Ollivier. Piuttosto il campionato scorso ci ha detto che dobbiamo migliorare nelle fasi statiche in mischia chiusa». Molta curiosità intorno al possibile esordio del giapponese Shinomiya, elemento dalla grande velocità ma da testare a questi livelli, a detta dello stesso Ringeval. Il gruppo romano si presenta solido e si cementerà attorno all'esperienza e al peso di Wim Wisser, dei veterani Virgilio e De Luca esponenti della vecchia guardia, e, soprattutto, alla rabbia e alle motivazioni del capitano Giampiero Mazzi. L'immagine del mediano di mischia è stata scelta per promuovere la campagna di propaganda nelle scuole nell'anno in cui vorrà riprendersi quello che ha lasciato sul prato del Flaminio il pomeriggio della finale perduta.
Alessandro Fusco
Fonte: http://www.iltempo.it/approfondimenti/i ... ectionId=8
Lasciatasi alle spalle la rabbia per la finale-derby perduta contro la Capitolina al termine della scorsa stagione, il più blasonato club del rugby romano non fa mistero di puntare forte sull'obiettivo promozione. Il patron Abbondanza ha spiegato i termini del programma di sviluppo del progetto Rugby Roma: «Da qualche anno abbiamo scommesso sulle potenzialità del rugby convinti della possibilità che un sodalizio con questa tradizione possa produrre redditività. Poiché sappiamo — ha proseguito l'amministratore unico — che si può costruire solo partendo da basi solide, proseguiamo nel programma di sviluppo dell'area del Tre Fontane che deve diventare il punto di riferimento del rugby a Roma sud anche dal punto di vista commerciale. Da qui al 2009 vogliamo costruire lo stadio da 8000 posti, una foresteria, aprire il Rugby Roma cafè e rendere operativa la pista di pattinaggio sul ghiaccio, così da poter valorizzare l'impianto 365 giorni all'anno». Particolare attenzione verrà prestata alla ricostruzione del settore giovanile, un tempo fiorente e poi lasciato deperire dopo la sbronza dell'ultimo scudetto nel 2000. Ne è stata affidata la direzione a Roberto Fazzini, figura carismatica dell'ambiente bianconero: «In poco tempo abbiamo già accolto più di 100 ragazzi dall'U.9 fino all'U.13, e il numero è in costante crescita. Abbiamo poi avviato un programma di propaganda nelle scuole dei Municipi afferenti l'area dell'EUR, così da radicarci ancora di più nel territorio». Riguardo gli aspetti tecnici, alla guida della squadra (che comincerà il campionato domenica al Tre Fontane alle 15.30 contro il Lyons Piacenza) è stato confermato il francese Michel Ringeval che sarà assistito dal connazionale Nicolas Leroy. «Quello che vorrei non mancasse quest'anno è lo spirito che il team aveva nella passata stagione, quando si creò un gruppo solido capace di lottare per lo stesso obiettivo. La squadra di oggi — ha spiegato Ringeval — ha perduto alcuni giocatori importanti, ma altrettanti ne sono arrivati. La presenza di un calciatore affidabile come Anversa (la passata stagione 274 punti al piede nel Brescia), ad esempio, mi consentirà di schierare Freschi centro come secondo playmaker, svincolato dalla responsabilità dei calci. Anche l'arrivo di un professionista come Francesio è importante per il reparto arretrato». Qualche perplessità desta, semmai, il pack orfano di un fuoriclasse come Erasmus e di Persico: «In seconda e terza linea abbiamo fatto acquisizioni importanti - ha proseguito il coach francese - come Boscolo, Covassi, il sudafricano Ollivier. Piuttosto il campionato scorso ci ha detto che dobbiamo migliorare nelle fasi statiche in mischia chiusa». Molta curiosità intorno al possibile esordio del giapponese Shinomiya, elemento dalla grande velocità ma da testare a questi livelli, a detta dello stesso Ringeval. Il gruppo romano si presenta solido e si cementerà attorno all'esperienza e al peso di Wim Wisser, dei veterani Virgilio e De Luca esponenti della vecchia guardia, e, soprattutto, alla rabbia e alle motivazioni del capitano Giampiero Mazzi. L'immagine del mediano di mischia è stata scelta per promuovere la campagna di propaganda nelle scuole nell'anno in cui vorrà riprendersi quello che ha lasciato sul prato del Flaminio il pomeriggio della finale perduta.
Alessandro Fusco
Fonte: http://www.iltempo.it/approfondimenti/i ... ectionId=8
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pressrugbyroma
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COMUNICATO STAMPA
Si alza il sipario sulla nuova stagione per la Futura Park Rugby Roma che domenica prossima, nella prima giornata del Campionato Italiano di serie A, affronterà il Lyons Piacenza.tra le mura amiche del “Rugby City Tre Fontane”.
“Siamo pronti ad iniziare con fiducia questo campionato, abbiamo svolto un ottimo ritiro, i ragazzi sono in buone condizioni, è chiaro però che non possiamo ancora essere al 100% – dichiara Michel Ringeval, allenatore del XV bianconero- iniziare bene significa soprattutto giocare una buona gara non sottovalutando l’avversario che avremo di fronte”.
Oggi alle ore 15 ultimo allenamento al “Rugby City Tre Fontane” prima della rifinitura prevista per domenica mattina. Da segnalare la prima convocazione ufficiale in maglia bianconeroverde dei nuovi arrivi Anversa, Boscolo, Covassi, Francesio, Lorenzini, Malipiero, Rota e del nipponico Yohei Shinomiya, mentre è ancora in dubbio la presenza della terza linea Todd Ollivier. Da valutare nel pre-gara le condizioni di Wim Visser. Non saranno sicuramente del match, il mediano di mischia Giampiero Mazzi e Sasha Virgilio che proseguono il programma di recupero.
L’incontro sarà arbitrato dal Sig. Laube di Milano.
Convocati: Aldridge, Anversa, Boscolo, Bricalli, Casasanta, Cecere, Covassi, De Luca, Francesio, Freschi, Giacci, Lorenzini, Malipiero, Martino, Murgier, Ollivier, Patrizi, Roldan, Rota, Russo, Scarnecchia, Shinomiya, Tacconi, Varani, Visser.
Infortunati: Mazzi, Virgilio.
Da valutare: Ollivier, Visser.
Settore Giovanile – Prima giornata di campionato anche per l’Under 19 allenata da Roberto Barilari che sarà impegnata, alle ore 12.00, sul difficile terreno del Benevento Rugby.
Roma, 22 settembre 2006
Si alza il sipario sulla nuova stagione per la Futura Park Rugby Roma che domenica prossima, nella prima giornata del Campionato Italiano di serie A, affronterà il Lyons Piacenza.tra le mura amiche del “Rugby City Tre Fontane”.
“Siamo pronti ad iniziare con fiducia questo campionato, abbiamo svolto un ottimo ritiro, i ragazzi sono in buone condizioni, è chiaro però che non possiamo ancora essere al 100% – dichiara Michel Ringeval, allenatore del XV bianconero- iniziare bene significa soprattutto giocare una buona gara non sottovalutando l’avversario che avremo di fronte”.
Oggi alle ore 15 ultimo allenamento al “Rugby City Tre Fontane” prima della rifinitura prevista per domenica mattina. Da segnalare la prima convocazione ufficiale in maglia bianconeroverde dei nuovi arrivi Anversa, Boscolo, Covassi, Francesio, Lorenzini, Malipiero, Rota e del nipponico Yohei Shinomiya, mentre è ancora in dubbio la presenza della terza linea Todd Ollivier. Da valutare nel pre-gara le condizioni di Wim Visser. Non saranno sicuramente del match, il mediano di mischia Giampiero Mazzi e Sasha Virgilio che proseguono il programma di recupero.
L’incontro sarà arbitrato dal Sig. Laube di Milano.
Convocati: Aldridge, Anversa, Boscolo, Bricalli, Casasanta, Cecere, Covassi, De Luca, Francesio, Freschi, Giacci, Lorenzini, Malipiero, Martino, Murgier, Ollivier, Patrizi, Roldan, Rota, Russo, Scarnecchia, Shinomiya, Tacconi, Varani, Visser.
Infortunati: Mazzi, Virgilio.
Da valutare: Ollivier, Visser.
Settore Giovanile – Prima giornata di campionato anche per l’Under 19 allenata da Roberto Barilari che sarà impegnata, alle ore 12.00, sul difficile terreno del Benevento Rugby.
Roma, 22 settembre 2006
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egon
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News da parte dell'Antares Benevento.
DOMANI PRESENTAZIONE DEL BENEVENTO
In attesa dell'esordio di domenica contro la matricola Ludom Avezzano, il Benevento si presenta domani (23 settembre), alle 10.30, presso la sala consiliare "Rocca dei Rettori". Per l'occasione saranno premiati da parte dell'Amministrazione provinciale i ragazzi della formazione Under 15 che hanno vinto il titolo Italiano di categoria lo scorso mese di giugno.
E se domenica debutta la prima squadra, lo stesso farà la squadra Under 19, vicecampione d'Italia, quest'anno sponsorizzata da Marsec, contro la Rugby Roma.
Fonte: http://www.air.it/modules.php?name=News ... &sid=10694
DOMANI PRESENTAZIONE DEL BENEVENTO
In attesa dell'esordio di domenica contro la matricola Ludom Avezzano, il Benevento si presenta domani (23 settembre), alle 10.30, presso la sala consiliare "Rocca dei Rettori". Per l'occasione saranno premiati da parte dell'Amministrazione provinciale i ragazzi della formazione Under 15 che hanno vinto il titolo Italiano di categoria lo scorso mese di giugno.
E se domenica debutta la prima squadra, lo stesso farà la squadra Under 19, vicecampione d'Italia, quest'anno sponsorizzata da Marsec, contro la Rugby Roma.
Fonte: http://www.air.it/modules.php?name=News ... &sid=10694
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egon
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News dal Modena Rugby.
SI PARTE! PRONTI AD UN ANNO DIFFICILE
Tutto è pronto per iniziare il difficile campionato 2006/2007, campionato che si annuncia con novità che lo renderanno particolarmente combattuto. Stiamo parlando della nuova fisionomia che dalla prossima stagione assumerà tutta la struttura dei campionati conseguenza della nuova riforma della serie A. Per rimanere in serie A sarà necessario arrivare tra le prime 6 del girone che insieme alle prime 6 del girone 1 formeranno la A1, altre 12 squadre formeranno la A2, chi retrocede quest’anno (ultime due) però finirà direttamente in B quindi un salto di due categorie, meglio non pensarci!
Il lavoro fin’ora svolto dalla squadra sotto l’esperta guida del nuovo allenatore Peter Michael è stato basato molto sulla tecnica individuale e sulla preparazione fisica è possibile siano necessarie ancora alcune settimane per cominciare ad intravedere l’anima di questa squadra, quindi domenica contro il San Donà servirà forse tanto cuore per non partire col piede sbagliato proprio di fronte al proprio pubblico. Oltre al nuovo acquisto Hope che arriverà ad ottobre, Michael dovrà rinunciare quasi certamente a Sola che non ha ancora ripreso la preparazione dopo l’infortunio nell’amichevole con Reggio, per il resto rosa al completo anche se non tutti al 100%. Il campionato che comincia domenica sarà l’ultimo a disputarsi sul vecchio campo di Via Gasparini dalla prossima stagione, dopo quasi 40 anni, il Modena giocherà le partite interne nel nuovissimo stadio di Collegarola dove sono già in funzione 3 campi d’allenamento e gli spogliatoi, altro motivo per augurarsi un buon campionato. Inizio ore 15.30 entrata gratuita
Fonte: http://www.modenarugby.it/
SI PARTE! PRONTI AD UN ANNO DIFFICILE
Tutto è pronto per iniziare il difficile campionato 2006/2007, campionato che si annuncia con novità che lo renderanno particolarmente combattuto. Stiamo parlando della nuova fisionomia che dalla prossima stagione assumerà tutta la struttura dei campionati conseguenza della nuova riforma della serie A. Per rimanere in serie A sarà necessario arrivare tra le prime 6 del girone che insieme alle prime 6 del girone 1 formeranno la A1, altre 12 squadre formeranno la A2, chi retrocede quest’anno (ultime due) però finirà direttamente in B quindi un salto di due categorie, meglio non pensarci!
Il lavoro fin’ora svolto dalla squadra sotto l’esperta guida del nuovo allenatore Peter Michael è stato basato molto sulla tecnica individuale e sulla preparazione fisica è possibile siano necessarie ancora alcune settimane per cominciare ad intravedere l’anima di questa squadra, quindi domenica contro il San Donà servirà forse tanto cuore per non partire col piede sbagliato proprio di fronte al proprio pubblico. Oltre al nuovo acquisto Hope che arriverà ad ottobre, Michael dovrà rinunciare quasi certamente a Sola che non ha ancora ripreso la preparazione dopo l’infortunio nell’amichevole con Reggio, per il resto rosa al completo anche se non tutti al 100%. Il campionato che comincia domenica sarà l’ultimo a disputarsi sul vecchio campo di Via Gasparini dalla prossima stagione, dopo quasi 40 anni, il Modena giocherà le partite interne nel nuovissimo stadio di Collegarola dove sono già in funzione 3 campi d’allenamento e gli spogliatoi, altro motivo per augurarsi un buon campionato. Inizio ore 15.30 entrata gratuita
Fonte: http://www.modenarugby.it/
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korufern
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LIBERTA' di sabato 23 settembre 2006 > Sport
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Banca Farnese, Deltrovi prenota il colpaccio
«Roma favorita, ma le sorprese alla prima giornata non mancano mai... »
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PIACENZA - Per Claudio Deltrovi questa è la sesta stagione sulla panchina dei Lyons, nei panni di primo allenatore, e probabilmente sarà anche l'ultima, data la sua dichiarata intenzione a prendersi un periodo di riposo dopo trent'anni consecutivi passati in bianconero, prima come giocatore e poi come allenatore. Ma prima di lasciare il campo Deltrovi intende compiere l'ennesima impresa della sua carriera: condurre i Lyons alla conquista di uno tra i primi sei posti messi in palio per accomodarsi, nella stagione ventura, nel salotto buono del rugby italiano.
«Non sarà facile piazzarsi tra le prime sei squadre del girone - conferma Deltrovi - visto che i primi due posti sono già stati prenotati da coloro che intendono avvalersene per tentare il salto di categoria già da quest'anno. Restano quindi quattro piazze per altrettante squadre allestite allo scopo di centrare l'obiettivo e ritengo che i Lyons possiedano le carte in regola per rientrare in questo gruppo».
Le intenzioni bianconere sono peraltro confermate dalla vivacità di una campagna acquisti che riporta la memoria indietro di quasi 20 anni, quando nei Lyons comparvero i primi giocatori argentini. «Ricordo bene i vari Minoldo, Cuminetti, Tomalino e Faggi, ma anche oggi, così come allora, diventa necessario adeguarsi alle necessità imposte dalla concorrenza. Ci siamo rinforzati in mischia, acquisendo qualche saltatore in più per la touche e garantendo un ricambio di qualità sia in prima che in terza linea. Il reparto dei trequarti ha perso quattro titolari in un sol colpo (Rossi, Ferretti, Casalini e Grangetto, ndc) e pertanto siamo dovuti intervenire per colmare il gap numerico creatosi. Ritengo che gli arrivi di Manawatu e Monteagudo abbiano risolto il problema non solo sotto l'aspetto quantitativo, ma direi soprattutto qualitativo».
Un po' per scelta e in parte per imposizione (regolamento Fir, ndc): si legge così l'inserimento di parecchi giovani nella rosa della prima squadra.
«L'asse portante delle nostre formazioni è costituito da giocatori provenienti dal nostro vivaio, assecondando una tradizione che ci accompagna da sempre e daremo fiducia ai nostri giovani anche in questa nuova stagione. Mi rifaccio all'esempio di Gianluca Cammi, un ragazzo con buone prospettive che, se manterrà le proprie ambizioni, non potrà che migliorare, avendo a modello un giocatore come Manawatu dal quale imparare, tanto e bene. E lo stesso potrei dire per tante altre giovani promesse del nostro vivaio».
La formazione tipo presentata nelle ultime stagioni appare, oggi, molto rinnovata. È possibile che nelle prime uscite di campionato possa trovare qualche difficoltà per quanto riguarda l'intesa anche se, dopo una prima analisi, le amichevoli disputate contro Asti, Colorno e Shannon tendono a riferire il contrario.
«Le amichevoli servono a registrare la squadra e sotto questo aspetto direi che siamo a buon punto. Nel match con lo Shannon la squadra ha inoltre dimostrato carattere e una buona disposizione tattica, tanto che nella ripresa ho chiesto di rischiare un po' di più. È chiaro che in campionato le priorità sono altre, il risultato innanzitutto, cercando di correre meno rischi possibile. L'esordio avviene con la Roma, una società che soltanto sei anni fa guadagnava il suo quinto scudetto nel massimo campionato. Inutile aggiungere che il pronostico non pende a nostro favore ma si sa che all'inizio del campionato le sorprese non mancano mai, specialmente quando ad affrontarsi sono una piccola e una grande squadra».
Potrà anche essere la sua ultima stagione, ma Claudio Deltrovi ha deciso di affrontarla come tutte le altre: da combattente.
Leonardo Piriti
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Banca Farnese, Deltrovi prenota il colpaccio
«Roma favorita, ma le sorprese alla prima giornata non mancano mai... »
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PIACENZA - Per Claudio Deltrovi questa è la sesta stagione sulla panchina dei Lyons, nei panni di primo allenatore, e probabilmente sarà anche l'ultima, data la sua dichiarata intenzione a prendersi un periodo di riposo dopo trent'anni consecutivi passati in bianconero, prima come giocatore e poi come allenatore. Ma prima di lasciare il campo Deltrovi intende compiere l'ennesima impresa della sua carriera: condurre i Lyons alla conquista di uno tra i primi sei posti messi in palio per accomodarsi, nella stagione ventura, nel salotto buono del rugby italiano.
«Non sarà facile piazzarsi tra le prime sei squadre del girone - conferma Deltrovi - visto che i primi due posti sono già stati prenotati da coloro che intendono avvalersene per tentare il salto di categoria già da quest'anno. Restano quindi quattro piazze per altrettante squadre allestite allo scopo di centrare l'obiettivo e ritengo che i Lyons possiedano le carte in regola per rientrare in questo gruppo».
Le intenzioni bianconere sono peraltro confermate dalla vivacità di una campagna acquisti che riporta la memoria indietro di quasi 20 anni, quando nei Lyons comparvero i primi giocatori argentini. «Ricordo bene i vari Minoldo, Cuminetti, Tomalino e Faggi, ma anche oggi, così come allora, diventa necessario adeguarsi alle necessità imposte dalla concorrenza. Ci siamo rinforzati in mischia, acquisendo qualche saltatore in più per la touche e garantendo un ricambio di qualità sia in prima che in terza linea. Il reparto dei trequarti ha perso quattro titolari in un sol colpo (Rossi, Ferretti, Casalini e Grangetto, ndc) e pertanto siamo dovuti intervenire per colmare il gap numerico creatosi. Ritengo che gli arrivi di Manawatu e Monteagudo abbiano risolto il problema non solo sotto l'aspetto quantitativo, ma direi soprattutto qualitativo».
Un po' per scelta e in parte per imposizione (regolamento Fir, ndc): si legge così l'inserimento di parecchi giovani nella rosa della prima squadra.
«L'asse portante delle nostre formazioni è costituito da giocatori provenienti dal nostro vivaio, assecondando una tradizione che ci accompagna da sempre e daremo fiducia ai nostri giovani anche in questa nuova stagione. Mi rifaccio all'esempio di Gianluca Cammi, un ragazzo con buone prospettive che, se manterrà le proprie ambizioni, non potrà che migliorare, avendo a modello un giocatore come Manawatu dal quale imparare, tanto e bene. E lo stesso potrei dire per tante altre giovani promesse del nostro vivaio».
La formazione tipo presentata nelle ultime stagioni appare, oggi, molto rinnovata. È possibile che nelle prime uscite di campionato possa trovare qualche difficoltà per quanto riguarda l'intesa anche se, dopo una prima analisi, le amichevoli disputate contro Asti, Colorno e Shannon tendono a riferire il contrario.
«Le amichevoli servono a registrare la squadra e sotto questo aspetto direi che siamo a buon punto. Nel match con lo Shannon la squadra ha inoltre dimostrato carattere e una buona disposizione tattica, tanto che nella ripresa ho chiesto di rischiare un po' di più. È chiaro che in campionato le priorità sono altre, il risultato innanzitutto, cercando di correre meno rischi possibile. L'esordio avviene con la Roma, una società che soltanto sei anni fa guadagnava il suo quinto scudetto nel massimo campionato. Inutile aggiungere che il pronostico non pende a nostro favore ma si sa che all'inizio del campionato le sorprese non mancano mai, specialmente quando ad affrontarsi sono una piccola e una grande squadra».
Potrà anche essere la sua ultima stagione, ma Claudio Deltrovi ha deciso di affrontarla come tutte le altre: da combattente.
Leonardo Piriti
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LIBERTA' di sabato 23 settembre 2006 > Sport
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Rugby A - Il presidente: il progetto di collaborazione con tutta la provincia ha ancora ampi margini di sviluppo
«La Termoraggi c'è. Vediamo gli altri»
Mazzoni: il Piacenza resta competitivo. La città ci stia vicino
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PIACENZA - «Siamo forti almeno come l'anno scorso. Andiamo a scoprire di che pasta è la concorrenza». Carlo Mazzoni toglie anche l'ultimo velo alla sua Termoraggi. Il conto alla rovescia è finito: domani si comincia a fare mischie al Beltrametti contro il Segni.
Il Piacenza Rugby e un'adunata all'ora dell'aperitivo al ristorante "La Meridienne" di via San Siro. Un'immagine di compattezza, quasi un terzo tempo anticipato, una sorta di vetrina attira-simpatia a cui Vittorio Schiavi, presidente dell'Old Rugby, ha voluto portare l'ideale saluto di tutti i vecchi amici della palla ovale.
«Il Piacenza merita tutta la nostra simpatia. Vederlo sempre al vertice della serie A rappresenta uno dei segnali più importanti per tutto il movimento».
Ancora Mazzoni: «Le speranze sono le solite: farci onore su tutti i campi d'Italia e rappresentare al meglio la città. Franchi ha a disposizione una squadra competitiva, che reputo in grado di darci grandi soddisfazioni. I ragazzi che sono arrivati attraverso il mercato estivo sono tutti di valore, soprattutto hanno dimostrato di avere grandi potenzialità e ottimi margini di miglioramento. Quel che non conosciamo è il valore della concorrenza. Non c'è più una formazione ammazza-campionato come lo è stato nell'ultima stagione la Capitolina e questo è senz'altro un aspetto importante. Per il resto, bisognerà aspettare almeno fino alla sosta natalizia per capire chi potrà davvero puntare alla promozione nel Super Ten. Piacenza compreso».
Prima squadra punta di un iceberg... «Di trecento tesserati - il presidente gonfia il petto d'orgoglio - la maggior parte giovanissimi, neofiti della palla ovale, a cui vogliamo dare ancor più sostegno».
In ossequio a quel "Progetto Piacenza" che ora più che mai rappresenta un imprescindibile caposaldo per la famiglia Mazzoni.
«Vogliamo essere sempre di più un punto di riferimento per l'intera provincia. Di passi in questa direzione ne stiamo compiendo diversi. Gli attestati di stima e di collaborazione sono sempre di più».
In settimana coach Franchi ha promesso un Piacenza il più divertente possibile, strada maestra per affollare un po' di più il Beltrametti.
Il presidente rilancia: «Giochiamo per la nostra maglia, ma giochiamo anche per la città. Stiamo provando a sentirla un po' più vicina a noi».
L'affetto della città: un atto probabilmente dovuto verso una società che tra qualche settimana festeggerà sessant'anni. «Sarà la nostra festa, certo, ma soprattutto sarà quella di chi ha a cuore il rugby in città e in provincia».
Domani Mazzoni in tribuna, certamente. «Con la speranza di stringere la mano a qualche nostalgico del rugby che magari non vediamo al Beltrametti da tempo».
Carlo Danani
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Rugby A - Il presidente: il progetto di collaborazione con tutta la provincia ha ancora ampi margini di sviluppo
«La Termoraggi c'è. Vediamo gli altri»
Mazzoni: il Piacenza resta competitivo. La città ci stia vicino
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PIACENZA - «Siamo forti almeno come l'anno scorso. Andiamo a scoprire di che pasta è la concorrenza». Carlo Mazzoni toglie anche l'ultimo velo alla sua Termoraggi. Il conto alla rovescia è finito: domani si comincia a fare mischie al Beltrametti contro il Segni.
Il Piacenza Rugby e un'adunata all'ora dell'aperitivo al ristorante "La Meridienne" di via San Siro. Un'immagine di compattezza, quasi un terzo tempo anticipato, una sorta di vetrina attira-simpatia a cui Vittorio Schiavi, presidente dell'Old Rugby, ha voluto portare l'ideale saluto di tutti i vecchi amici della palla ovale.
«Il Piacenza merita tutta la nostra simpatia. Vederlo sempre al vertice della serie A rappresenta uno dei segnali più importanti per tutto il movimento».
Ancora Mazzoni: «Le speranze sono le solite: farci onore su tutti i campi d'Italia e rappresentare al meglio la città. Franchi ha a disposizione una squadra competitiva, che reputo in grado di darci grandi soddisfazioni. I ragazzi che sono arrivati attraverso il mercato estivo sono tutti di valore, soprattutto hanno dimostrato di avere grandi potenzialità e ottimi margini di miglioramento. Quel che non conosciamo è il valore della concorrenza. Non c'è più una formazione ammazza-campionato come lo è stato nell'ultima stagione la Capitolina e questo è senz'altro un aspetto importante. Per il resto, bisognerà aspettare almeno fino alla sosta natalizia per capire chi potrà davvero puntare alla promozione nel Super Ten. Piacenza compreso».
Prima squadra punta di un iceberg... «Di trecento tesserati - il presidente gonfia il petto d'orgoglio - la maggior parte giovanissimi, neofiti della palla ovale, a cui vogliamo dare ancor più sostegno».
In ossequio a quel "Progetto Piacenza" che ora più che mai rappresenta un imprescindibile caposaldo per la famiglia Mazzoni.
«Vogliamo essere sempre di più un punto di riferimento per l'intera provincia. Di passi in questa direzione ne stiamo compiendo diversi. Gli attestati di stima e di collaborazione sono sempre di più».
In settimana coach Franchi ha promesso un Piacenza il più divertente possibile, strada maestra per affollare un po' di più il Beltrametti.
Il presidente rilancia: «Giochiamo per la nostra maglia, ma giochiamo anche per la città. Stiamo provando a sentirla un po' più vicina a noi».
L'affetto della città: un atto probabilmente dovuto verso una società che tra qualche settimana festeggerà sessant'anni. «Sarà la nostra festa, certo, ma soprattutto sarà quella di chi ha a cuore il rugby in città e in provincia».
Domani Mazzoni in tribuna, certamente. «Con la speranza di stringere la mano a qualche nostalgico del rugby che magari non vediamo al Beltrametti da tempo».
Carlo Danani
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