ATHLONE ha scritto:Vedi c'è una sottile differenza tra la nostra situazione e quella dei paesi di tradizione: numero e qualità dei giocatori domestici.
Pacifico questo: l''obiettivo di una qualsiasi iniziativa volta genericamente a "alzare il livello" in un Paese con sessantamilioni di abitanti e non cinque, dovrebbe proprio essere quello di capillarizzarne la diffusione e non concentrarla. Bada bene, facendo leva dove si sviluppi da sè, dove c'è "mercato", non sulla buona volontà di sessantenni demiughi de'noantri armati di cartina geografica: otterranno gli stessi risultati dei nostri sagaci e intelligenti pianificatori delle espansioni urbane.
ATHLONE ha scritto:la CL ed il S10 hanno lo stesso numero di squadre, ma una occupa al 90% giocatori domestici, l'altro non arriva alla metà di quesa percentuale, anche perchè per mantenere una certa qualità (che è comunque inferiore!!!) si è scelto di immettere massicce dosi di giocatori foresti.
Come si possono migliorare i numeri e la qualità nel lungo periodo? allargando la base. E nel breve? lavorando su quello che c'è, depurato dei troppi stranieri (un pò servono, chiaro, ma non così tanti) e quindi amalgamando il vertice del movimento.
Dati poco corretti: la CL ha limitazioni certo più restrittive delle nostre (otto stranieri tesserati per team se non ricordo male, anche se Llanelli a un certo punto ruppe la regola), ma in franchigie come Cardiff o Leinster non mi pare ci sia il 90% di autoctoni. Per non parlare dei campionati francesi, dove peraltro viene introdotta da quest'anno una intelligente e progressiva norma volta a tutelare i giocatori di FORMAZIONE francese (non solo gli equiparati).
Ci avviciniamo al punto: come incrementare il numero di GIOCATORI autoctoni di livello, agevolando quindi il miglioramento del vertice del movimento. Ecco il perchè dell'esempio British&Irish Cup. Non il contrario che suona lievemente assurdo, cioè migliorare il vertice per poi attendere l'effetto "trascinamento", cioè inopinati miglioramenti per emulazione dal basso.
ATHLONE ha scritto:Ho il sospetto che, dal punto di vista della qualità, il torneo angloirlandeseA sarebbe sicuramente migliore di un torneo dove giocassero i soli italiani di S10 (Festuccia su la meta sostiene che la PRO D2 è migliore del S10 attuale): è per questo che non possiamo competere con loro con le loro armi!
A maggior ragione allora varrebbe per la CL, sicuramente di livello superiore al ProD2: che ci annamo affà? A parte quel che dice Festuccia, ricordo le vittorie l'anno scorso di Petrarca e Viadana su francesi come Bayonne e Bourgoin; e poi tutto è relativo: credo che ci sarebbero più possiblità di successo (e quindi di motivazione e di crescita) confrontandoci col campionato francese nr2, anche per affinità di gioco e logistica, che non campare sulle vittorie casalinghe col Connacht e "crescere" facendoci massacrare dalle riserve del Munster.
ATHLONE ha scritto:quello che possiamo fare è battere le strade già individuate da altri che non hanno i grandi numeri, ma i piccoli (avessimo oggi numero e qualità degli inglesi o dei francesi non staremmo a scervellarci, grandi numeri e grandi qualità = ampie competizioni per selezionare tanti giocatori, piccoli numeri e pochi eccellenti = lavorare sulla crescita di pochi).
Ecco qui il punto: quello che potremmo fare è smetterla con la decennale politica del dirigismo top down dei tempi delll'ingresso al 6nazioni. Quello che si potrebbe fare è finirla col "pianto una franchigia qui e un'altra là", coi soldi dei privati e indipendentemente da dove nascono i giocatori. Per spezzare una lancia a favore del Veneto ma anche del Lazio e dell'area parmigiana, bada bene.
Non se ne esce, delle due l'una: o sei l'Irlanda, pochi abitanti, un movimento solidamente inchiavardato nella scuola e la federazione piena di soldi, e allora fai le franchigie tantoil rugby si gioca lo stesso e vive nel cuore della gente anche se gli tolgi il club sotto casa, oppure hai sessanta milioni di abitanti, e allora DEVI affidarti all'iniziativa privata e lasciar fare ai club e al dawinismo del mercato, perchè nessuno ha più le risorse per rifare la Germania dell'Est.
Tertium (quello che cerca di fare la Fir) non datur. O meglio, tertium fallitur.
ciao, Abr