sandrobandito ha scritto:
Allora parla di scelte, quali sono quelle di Zatta che ti terrorizzano? quali le proposte che non condividi? dov'è la continuità di Gavazzi che ti conforta?
Te lo chiedo perchè le scelte che citi mi sembrano condivise dai contendenti, magari meno i modi e i metodi, ma i solchi son ben tracciati...
Premessa: Se a qualcuno quello che scrivo deve provocare rabbia, stizza od "amarezza", ditelo tranquillamente che vi saluto e amici come prima. Non ho interessi né partiti da difendere. Espongo i miei dubbi e le mie riflessioni (non certezze: come fai ad essere certo di qualche cosa, oggi, in Italia?)
Probabilmente le scelte sono condivise. Certo Zatta non può pensare di uscire dalla Celtic League perché i Benetton lo licenzierebbero su due piedi.
Però nella compagine che lo sostiene (ufficialmente per ora Veneto + Viadana) c'è una parte importante (es. Rovigo) cui la Celtic sta pesantemente sullo stomaco. Avranno avuto argomenti per convincerli.
La continuità di Gavazzi, l'abbiamo letto da più parti, per me è il passaggio di testimone ricevuto da Dondi. Ho letto che Gavazzi addirittura gli voleva dare un ruolo operativo che lui pare abbia rifiutato. Insomma, mi sembra inutile soffermarsi su questa cosa. La continuità NELLE SCELTE, NON NELLE PERSONE, che per me è una cosa positiva, per molti altri che scrivono qui è un aspetto negativo, ma nessuno - credo - ha mai messo in dubbio che Gavazzi rappresenti la continuità rispetto alla gestione Dondi.
La gestione Dondi. Con tutti i suoi difetti ha moltiplicato per venti (ripeto, per venti) il budget della FIR. Il Sei Nazioni e la Celtic sono arrivati grazie all'azione "diplomatica" ma soprattutto grazie alle imprese della nazionale.
Dondi ha dichiarato che non aiuterà un candidato diverso da Gavazzi. Questo è un grosso handicap sia per Amore che per Zatta, non c'è nulla da dire (magari si può dire qualcosa su questa presa di posizione di Dondi, certo)
Una delle cose che mi spaventano di Zatta (si fa per dire) è il fatto che indubbiamente porterà avanti le istanze del Benetton, il suo modo di intendere lo sviluppo del rugby italiano, e a me non piace.
Le franchigie sono state fatte per far crescere la Nazionale. Per il Benetton invece sono come squadre di club, che devono pensare al proprio successo innanzi tutto. Ecco le richieste di aumentare il numero degli stranieri in campo, ecco la richiesta di una seconda squadra in Eccellenza (che asfalterebbe tutte le altre), ecc...ecc... : non sono d'accordo
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria