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E' incredibile, sono d'accordo quasi su tutto con Calep... Solo penso che Benettin potesse andare meglio ad estremo (ma solo perchè per due anni agli Aironi lo hanno messo li, ma magari sbagliava Phillips), anche solo per sfruttare meglio Sinoti.

giangi2 ha scritto:E' incredibile, sono d'accordo quasi su tutto con Calep... Solo penso che Benettin potesse andare meglio ad estremo (ma solo perchè per due anni agli Aironi lo hanno messo li, ma magari sbagliava Phillips), anche solo per sfruttare meglio Sinoti.

quando l'anno schierato tra i centri anch'io mi sono meravigliato, in fondo prima dell'infortunio che l'ha tenuto lontano dai campi, giocava anche apertura!
Poi mi sono andato a rileggere al sua scheda; è alto 1,90 per più di 90 chili, insomma, non proprio un fuscello, inoltre in partita ha evidenziato una discreta rabbia agonistica che per un centro non è certo fuori luogo. Infine, è anche possibile che Gajan punti a giocare con un assetto, per così dire, a doppia apertura o, comunque, con centri muniti di buona visione e buon handling (anche Chiesa ha tali caratteristiche, oltre a saper attaccare la linea come pochi) in modo da poter alimentare meglio lo spostamento in orizzontale dell'ovale che sembrerebbe proprio caratterizzare il gioco delle Zebre.
Comunque, placaggi si, placaggi no, mi andrò a rivedere le immagini della partita, ma se dovessi dargli un voto non sarebbe certo insufficiente.

Una considerazione di carattere generale nata leggendo alcuni degli ultimi post.

Credo che molti di noi (e mi metto per primo) parlino senza conoscere alcune informazioni fondamentali.

Faccio un esempio: leggevo la scorsa settimana le dichiarazioni di Bocchino riprese da rugby1823 (che ammetto non è una delle mie letture preferite).

http://rugby1823.blogosfere.it/2012/09/ ... acune.html

Ci sono un paio di passaggi interessanti: "Dopo il tour mi era stata proposta la possibilità di andare alle Zebre, ma non ho condiviso il progetto" sarebbe bello capire cosa non avesse condiviso del progetto ma vabbè
Ancora più interessante il passaggio sul professionismo in Italia: "Qualche contatto dall'Eccellenza l'ho avuto, ma non vedo i presupposti di quello che viene definito professionismo: non penso sia sufficiente un impegno di due allenamenti al giorno in un sistema che, proprio perché lo definiamo tale, dovrebbe dare anche una certa sicurezza economica per il presente e in parte anche per il futuro. E questo, purtroppo, non può essere garantito dalle squadre dell'Eccellenza. A Prato, per quanto mi sia trovato bene, da marzo non ho più percepito lo stipendio fino a poco tempo fa e ancora stiamo andando avanti."

Tutte queste cose noi difficilmente le sappiamo (sempre di non essere addetti ai lavori). Ora, molti qui si scagliano sulle scelte di questo o di quest'altro giocatore senza sapere cose fondamentali tipo: quanto prende un giocatore di serie A, uno di Eccellenza, quali sono gli ingaggi in Celtic, quali sono i club che pagano, fino a quando pagano... e cose così.
Credo che i nostri giudizi, in alcuni casi, sarebbero un po' diversi.

Peccato non ci sia più in giro gente come pier12345 che ogni tanto squarciava il velo sulle misere vicende del nostro rugby.... certo, in maniera un po' scomposta, ma lo faceva...

Giandolmen

calep61 ha scritto: su Bacchetti temo sia stata fatta una forte disinformazione proprio da parte del suo attuale club, creando una forte pressione psicologica e bruciandogli un'ottima opportunità di giocare con le Zebre dopo la proposta fatta dal managment della nuova franchigia, convincendolo a rimanere a Rovigo dove, temo, farà invece una modesta stagione considerati i tanti problemi in casa rossoblu. Bel modo sincero di contribuire a far crescere i giocatori (ironico!). Cera anche chi giustificava la vicenda affermando la modestia del progetto Zebre; vedremo la qualità del progetto Rovigo 2012/2013!

Caspita devo dare ragione anche io a Calep.
Per un ragazzo di 23 anni che fa del rugby il suo attuale lavoro, rifiutare un'offerta da parte di una squadra (federale quindi FORSE soldi sicuri) che gioca in un signor campionato ed avere la possibilità di giocarsi meglio le possibilità di andare in nazionale è una cazz.ata.
Magari a Rovigo gli hanno offerto di più (dubito), ma se era solo per la maglia o per vincere lo scudetto di cartone, poteva benissimo farsi 2 anni di esperienza celtica e poi tornare nella sua amata rovigo.
Bocchino almeno la sua esperienza l'ha fatta, poi ha fatto una scelta di vita perchè giustamente vede che con il rugby non ci campa nemmeno oggi.

Credo che non sia un mistero che un giocatore di medio/basso livello per le categorie TOP (e questo vale per qualsiasi sport) guadagni di più scendendo di categoria e diventando giocatore di riferimento per la sua squadra/campionato (vado a buon senso ma qualche informazione, non dal rugby, ce l'ho). Credo che gli esempi di Griffen (quando Calvisano si è autoretrocessa) e di Wakarua oggi lo confermino. Certo Bocchino rappresenta un caso anomalo, visto che è giovane e nel giro della Nazionale. La mia opinione è che alle Zebre lo avrebbero preso, ma non potevano rinunciare ad Orquera per lui, quindi si sarebbe trovato nella solita situazione degli ultimi anni, con uno più quotato(o considerato) davanti e col rischio di entrare solo nei momenti di disperazione con annessa figuraccia in arrivo. Il problema è che anche in Eccellenza non sarebbe stato così chiaramente leader di una squadra e anche economicamente le offerte sono quelle che sono, quindi tanto vale prendere poco a casa tua, studiare e giocare veramente da "faro" della squadra. Qualche "ritorno eccellente" negli anni lo abbiamo visto, magari l'anno prossimo si ripresenta in Eccellenza e fa bella figura. Va anche detto che se negli ultimi anni non ha mai trovato spazio con regolarità, magari qualche colpa ce l'ha anche lui, non è che possiamo sempre appellarci al complotto giudoplutomassonico.

Il mio ragionamento vorrebbe andare oltre i casi Bocchino e Bachetti (che non conosco nei dettagli) e toccare temi quali il professionissmo ma anche la serietà dei club in Italia.

Il fatto che Prato abbia fatto regolare iscrizione e acquistato nuovi giocatori testimonia che agli occhi FIR è tutto regolare, quindi Bocchino avrà firmato le liberatorie necessarie o addirittura non ha fatto nulla e aspetta con fiducia di prendere i soldi che gli spettano. Escludo che possa avere detto una falsità nell'intervista. Non escludo che, almeno fino a qualche anno fa, i giocatori venissero pagati in parte in nero per risparmiare sulle contribuzioni (non pensate che sia esclusiva dell'Italia o del rugby, è solo che qualcuno lo fa meglio e qualcuno lo fa peggio).

giangi2 ha scritto:Il fatto che Prato abbia fatto regolare iscrizione e acquistato nuovi giocatori testimonia che agli occhi FIR è tutto regolare, quindi Bocchino avrà firmato le liberatorie necessarie o addirittura non ha fatto nulla e aspetta con fiducia di prendere i soldi che gli spettano. Escludo che possa avere detto una falsità nell'intervista. Non escludo che, almeno fino a qualche anno fa, i giocatori venissero pagati in parte in nero per risparmiare sulle contribuzioni (non pensate che sia esclusiva dell'Italia o del rugby, è solo che qualcuno lo fa meglio e qualcuno lo fa peggio).

le liberatorie sui debiti di questa stagione serviranno ,per le iscrizioni ai campionati stagione 2013/2014

Da quello che ho visto io della partita delle Zebre, tra i pro ci metto una bella "voglia", una bella carica agonistica, Van Schalkwyk e Pace, che all'ala mi pare un po' sprecato.
Nei contro ci metto una copertura imbarazzante della profondità e il "solito" Chillon: fantasia, velocità, grinta, ma un passaggio da perfezionare. Finché sei in eccellenza e a #10 gioca un funambolo come Walsh la cosa può passare, a questi livelli la palla la devi mettere lì, e non 30 cm più in qua o più in là. E se a #10 gioca Orquera la palla deve essere proprio lì lì lì...
A proposito: era impressione mia o Orquera stava molto lontano dai raggruppamenti?

Giandolmen ha scritto: toccare temi quali il professionissmo ma anche la serietà dei club in Italia.

hai deciso di accompagnarmi nel girone dantesco degli Ignavi?

ForrestGump ha scritto:Da quello che ho visto io della partita delle Zebre, tra i pro ci metto una bella "voglia", una bella carica agonistica, Van Schalkwyk e Pace, che all'ala mi pare un po' sprecato.
Nei contro ci metto una copertura imbarazzante della profondità e il "solito" Chillon: fantasia, velocità, grinta, ma un passaggio da perfezionare. Finché sei in eccellenza e a #10 gioca un funambolo come Walsh la cosa può passare, a questi livelli la palla la devi mettere lì, e non 30 cm più in qua o più in là. E se a #10 gioca Orquera la palla deve essere proprio lì lì lì...
A proposito: era impressione mia o Orquera stava molto lontano dai raggruppamenti?

la questione della precisione del passaggio del MM è un leitmotiv che sta, a mio avviso, perdendo di priorità, nel senso che rimane uno skill fondamentale di un MM, insieme a rapidità d'esecuzione e, se vogliamo, una certa potenza nel lancio, ma come spesso capita, nel complesso bagaglio di competenze di un MM non credo sia più importante di una buona capacità di variazione del lancio (spesso chi ha grande esplosività e precisione ha meccanizzato un gesto che fatica a variare con forte alternanza) e velocità/frenesia in esecuzione, piuttosto che una buona capacità di gestione del proprio movimento attorno ed in uscita dalla ruck da dove sempre più spesso si imposta l'azione, saltando anche lo spot dell'apertura e se per eseguire con efficacia quest'ultimo skill, in particolare, si perde un po' in precisione credo che sia un sacrificio accettabile. In fondo, nei campionati competitivamente più elevati si gioca a tali ritmi che la precisione diventa veramente difficile ottenerla sempre e, quello che conta, semmai, è una bassa e accettabile percentuale di errori, mettiamola così.
In quanto a precisone, forse è anche più falloso Tebaldi di Chillon, anche se l'estrosità e la poliedricità che il nocetano spesso riesce a mettere in campo compensano abbondantemente (il Cooper italiano? )

Giandolmen ha scritto: Peccato non ci sia più in giro gente come pier12345 che ogni tanto squarciava il velo sulle misere vicende del nostro rugby.... certo, in maniera un po' scomposta, ma lo faceva...

Concordo

le zebre attualmente valgono i primissimi aironi:credo che se chiuderanno il campionato con piu di una vittoria sarà un miracolo. felicissimo di sbagliare.

Turch ha scritto:

Giandolmen ha scritto: Peccato non ci sia più in giro gente come pier12345 che ogni tanto squarciava il velo sulle misere vicende del nostro rugby.... certo, in maniera un po' scomposta, ma lo faceva...

Concordo

E aveva ragione.

calep61 ha scritto:...la questione della precisione del passaggio del MM è un leitmotiv che sta, a mio avviso, perdendo di priorità...

Intervento sensato, ma vedo di spiegarmi meglio. Definisco impreciso il passaggio che obbliga chi lo riceve a perdere, per domare il pallone, del tempo che non ha.
Più di qualche volta Chillon ha messo il ricevente nella condizione di domare il pallone mentre l'avversario lo assaltava, e ti assicuro che era così anche a Padova, dove Walsh, più agile e funambolico, si trovava meglio con Chillon e Hickey, più compassato e legnoso, preferiva la maggior precisione di Travagli.
Poi, sul confronto Chillon vs Tebaldi...è lunga, diciamo che il miglior Tebaldi vale più del miglior Chillon, ma il miglior Tebaldi non si fa vedere così spesso...