mariemonti ha scritto:s6tefano71 ha scritto:
... perchè tu dovresti sapere la "risposta esatta"?
Perchè non ho il paraocchi.
La tua risposta, per esempio, è sbagliata.
Se avessero fatto un referendum i club, a larga maggioranza, avrebbero detto di NO, di non partecipare.
Vabbè, ormai ho detto la risposta. Giochino chiuso.
Non hai il paraocchi, ma hai la sfera di cristallo o sai usare i tarocchi, perchè per sapere l'opinione di un soggetto riguardo una cosa che non è successa bisogna essere solo dei maghi!
Comunque, a memoria, e con il supporto della cronaca degli eventi successi nei mesi che precipitosamente ci portarono all'infausta partecipazione (testimoniata da tutte le fonti giornalistiche-blog-e comunicati ufficiali delle società coinvolte) alla Celtic Leaghe, videro molti tra i soggetti più importanti dell'allora panorama rugbistico nazionale tutti molto interessati all'affare. la Rugby Roma di Abbondanza (un "furbetto del quartierino": con con il giochetto delle tre carte voleva far accollare al Comune di Roma (alla Provincia, alla Regione, e anche al Vaticano se ci fosse riuscito, si insomma a tutti tranne a lui) le spese di partecipazione della ipotetica franchigia dei Pretoriani, cosa che non accadde e dimostrò tanto scarso il valore dell'offerta di Abbondanza (cognome che non gli rende merito, perchè sicuramente non è riferibile a lui) quanto basso fu il livello che scese la società da egli presieduta, abbandonata, poi, con l'immancabile buco di bilancio. Il Calvisano: società di peso in Federazione e a livello agonistico nazionale puntò i piedi, e anch'essa con i propri emissari, reclamò diritto di avere una preferenza per la sede della ipotetica franchigia celtica a costo addiririttura di mettere sul piatto il proprio posto in Super10 (posto che poi perse, ma non per ricatto alla Federazione, ma perchè sperava con i soldi della torta celtica di ripianare i debiti che si erano creati dopo anni di spese pazze!). Il Viadana, l'unica ad avere tutti i requisiti (all'epoca ai MPS stavano facendo i giochini che adesso stiamo pagando tutti noi!) a posto per poter partecipare, tranne uno: nesuno appoggio Federale e il fatto di trovarsi in una località praticamente irrangiungibile, si insomma un paesino sperduto in mezzo alla campagna mantovana, su un'ansa del Po, si fa prima ad andare da Milano a Roma, che da Milano a Viadana! I Benetton: che dire, erano hanni che propugnavano un miglioramento qualitativo e competitivo del campionato che si era stancati di vincere sempre con delle squadre che andavano da vecchie glorie mezze derelitte (Rovigo-L'Aquila-Catania-le Romane a fasi alterne-Il Petrarca in chiaro-scuro) a nuove "proposte" che pretendevano e si arrogavano una nobiltà che gli spettava (Viadana-Calvisano-GranParma), il Overmach viaggiava tra queste due realtà difendendosi bene (poi avevano un certo Cavinato!). Le cosìddette parmensi: per inteso, un'arcipelago vasto di società, diverse più grandi e più storiche, e altre più piccole e con meno storia, che caratterizzava e caratterizza la (strana) Provincia di Parma, tutte perennemente in lotta una con l'altra e che solo un grande progetto ideato da un grande uomo, presidente della Federazione e di Parma, avrebbe potuto far terminare: la partecipazione di un'unica squadra di Parma alla Celtic Leaghe, tutta la galassia di società si sarebbero riunite attorno alla "tavola rotonda" felici di partecipare al banchetto e ringraziare il loro salvatore.
Poi non bisogna dimenticare che la Federazione, soprattutto durante la gestione Mallett della Nazionale ("rugby no buono per uomo italiano") e in seguito ai ripetuti suggerimenti del guru sudafricano in merito allo scarso valore dei giocatori azzurri perchè giocano in un campionato di m...a (sono parole sue), decise che era giunto il momento di cambiare il passo.
Ovvio che tutte le società dell'allora Super10, non coinvolte e non interessate al progetto, per ovvi motivi economici, videro spostarsi in avanti il nuovo paletto fissato dalla Federazione per poter trattenere i propri migliori giocatori con il conseguente rischio di farseli fuggire abbassamento così il livello qualitativo proprio e di tutto il campionato (cosa poi verificatasi, e se c'è ancora qualcuno che sostiene che il livello del campionato dall'entrata nella CL non si sia abbassato gli consiglio di darsi alle freccette-all'ippicca o al bandicton, quella cazzata di sport dove si fa scivolare una boccia schiacciata sul ghiaccio e uno scemo davanti gli lustra il ghiaccio). Ovvio che la magior parte delle società minori (storiche e non, non contava) avevano maggiore numerosità, ma minore peso "critico" delle più quotate Calvisano, Viadana, Benetton, Roma, Parmensi, in più il supporto della Federazione. Hai capito come stavano le cose, cosetto? Questo post dovresti stamparlo e leggerlo tre volte prima di addormentarti alla sera, e considerati fortunato che non ti chiedo i diritti d'autore.