Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
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jentu
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
"Io dico che l'Italia non può permettersi più di una franchigia in Europa: è una questione tecnica ed economica. .....se vuoi la Nazionale devi giocare in Italia, se vai all’estero addio all’azzurro"
Ma come si fa a pensare che con una sola franchigia e senza giocatori all'estero si possa coprire tutto il calendario di VI N,Mondiali e test match, oltre al Pro 12? ma quanti giocatori dovresti avere in franchigia? e quanto giocherebbero a livello individuale? come farebbero a crescere i giovani e gli altri come prenderebbero il ritmo partita?
Mi sembrano frasi scritte solo per essere bastian contrari e senza costrutto, visto che vengono da un ex allenatore.
alimentare i campionati domestici: “L’importante è che poi investa sui campionati e i settori giovanili dei club: la ricetta è semplice”
Qui bisogna saper distinguere fra settori giovanili e seniores. Questi ultimi devono stare in piedi con le loro risorse di sponsor e se vogliamo tornare al finto professionismo straccione del super 10 con annessi fallimenti societari per me non è questa la strada. Meglio un sano dilettantismo di livello infarcito di giovani - come sta iniziando a venir fuori in serie A - con una Eccellenza ad 8 con giovani in uscita dalle giovanili con minutaggi obligatori o con numero minimo obbligatorio in lista gara.
Per il settore giovanile le due franchigie dovrebbero avere ognuna una accademia U20 o U21 collegata che effettua trasferte internazionali assieme ai seniores per partite in contemporanea o che in alternativa cede i propri ragazzi alle società di eccellenza ad essa legate con garanzia di minutaggio.
Poi io sono un nostalgico degli anni dispari, che chiudono meglio il percorso scolastico italiano, e qui un investimento sui costi delle trasferte con campionati più competitivi - almeno nella fase finale ampliata - può essere fatto riducendo il numero delle accademie a 6, max 8.
In sostanza l'intervento di Innocenti mi sembra parziale, a volte pericoloso, spesso non centrato sui problemi del rugby italiano.
Ma come si fa a pensare che con una sola franchigia e senza giocatori all'estero si possa coprire tutto il calendario di VI N,Mondiali e test match, oltre al Pro 12? ma quanti giocatori dovresti avere in franchigia? e quanto giocherebbero a livello individuale? come farebbero a crescere i giovani e gli altri come prenderebbero il ritmo partita?
Mi sembrano frasi scritte solo per essere bastian contrari e senza costrutto, visto che vengono da un ex allenatore.
alimentare i campionati domestici: “L’importante è che poi investa sui campionati e i settori giovanili dei club: la ricetta è semplice”
Qui bisogna saper distinguere fra settori giovanili e seniores. Questi ultimi devono stare in piedi con le loro risorse di sponsor e se vogliamo tornare al finto professionismo straccione del super 10 con annessi fallimenti societari per me non è questa la strada. Meglio un sano dilettantismo di livello infarcito di giovani - come sta iniziando a venir fuori in serie A - con una Eccellenza ad 8 con giovani in uscita dalle giovanili con minutaggi obligatori o con numero minimo obbligatorio in lista gara.
Per il settore giovanile le due franchigie dovrebbero avere ognuna una accademia U20 o U21 collegata che effettua trasferte internazionali assieme ai seniores per partite in contemporanea o che in alternativa cede i propri ragazzi alle società di eccellenza ad essa legate con garanzia di minutaggio.
Poi io sono un nostalgico degli anni dispari, che chiudono meglio il percorso scolastico italiano, e qui un investimento sui costi delle trasferte con campionati più competitivi - almeno nella fase finale ampliata - può essere fatto riducendo il numero delle accademie a 6, max 8.
In sostanza l'intervento di Innocenti mi sembra parziale, a volte pericoloso, spesso non centrato sui problemi del rugby italiano.
Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
E' un tipico discorso pre-elettorale da uomo politico.jentu ha scritto:"Io dico che l'Italia non può permettersi più di una franchigia in Europa: è una questione tecnica ed economica. .....se vuoi la Nazionale devi giocare in Italia, se vai all’estero addio all’azzurro"
Ma come si fa a pensare che con una sola franchigia e senza giocatori all'estero si possa coprire tutto il calendario di VI N,Mondiali e test match, oltre al Pro 12? ma quanti giocatori dovresti avere in franchigia? e quanto giocherebbero a livello individuale? come farebbero a crescere i giovani e gli altri come prenderebbero il ritmo partita?
Mi sembrano frasi scritte solo per essere bastian contrari e senza costrutto, visto che vengono da un ex allenatore.
Dice cose che lui stesso non condivide perché pensa che siano le cose che piacciono ai suoi potenziali elettori. Dico che lui stesso non le condivide perché, come dici tu, essendo un allenatore non può realmente pensare una cosa del genere.
Una franchigia sola non serve a nulla, a quel punto è meglio non averne neanche una.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Per lo sponsor è certamente un problema. Probabilmente uscirebbe del tutto dal rugby, però non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca...stilicone ha scritto:Beh, non so se sia un vero problema il nome dello sponsor sulla maglietta.
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Nella visione di Innocenti, chi gioca all'estero deve rinunciare alla nazionale.stilicone ha scritto: L'obiezione dei trenta soli giocatori professionisti è forte, però si dovrebbero aggiungere quella decina di "exiles" che giocheranno in Francia o in Inghlterra (qualcuno più ambizioso, o meritevole di ingaggi superiori, ci sarà sempre, immagino).
Anche questa è bella, non riescono a farlo nazioni che producono campioni a valanga...
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
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stilicone
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Io intendevo dire che non dovrebbe essere un problema se una squadra porta un nome sulla maglietta. Chi dovrebbe vietarlo e con quali argomenti? La Federazione? Le squadre avversarie?Garryowen ha scritto:Per lo sponsor è certamente un problema. Probabilmente uscirebbe del tutto dal rugby, però non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca...stilicone ha scritto:Beh, non so se sia un vero problema il nome dello sponsor sulla maglietta.
MEMENTO MAROCCO.
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stilicone
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Ho detto, nel mio intervento, che quella è una stupidata. Quindi su questo siamo d'accordo.Garryowen ha scritto:Nella visione di Innocenti, chi gioca all'estero deve rinunciare alla nazionale.stilicone ha scritto: L'obiezione dei trenta soli giocatori professionisti è forte, però si dovrebbero aggiungere quella decina di "exiles" che giocheranno in Francia o in Inghlterra (qualcuno più ambizioso, o meritevole di ingaggi superiori, ci sarà sempre, immagino).
Anche questa è bella, non riescono a farlo nazioni che producono campioni a valanga...
MEMENTO MAROCCO.
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Luqa-bis
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Mah, non concordo con Innocenti.
Quale è l'obiettivo finale?
La nazionale maggiore o i migliori club?
Vincere il 6N /vinciere il pro12 /vincere la ERC o cosa altro?
Adesso abbiamo:
- circa 20 atleti che giocano al'estero nei club di massima serie francesi, inglesi e celtici, quidi gocano ai massimi livelli e in squadre con budget che sono doppi rispetti alle nostre franchigie
- circa 70 atleti che giocano nelle franchigie di pro12, che occupano la coda della classifica, ma che valgono le 10me del campionato francese/inglese
- diciamo 300 atleti in Eccellenza, divisi tra 100 nei primi 5-6 club che possono aspirare ad essere permit player,
con società che in coppa vengono battute da romeni, russi, spagnoli, tedeschi,
Come la soluzione proposta porti ad avere maggiore abitudine a giocare ad alto livelo, togliendo giocatori daimigliori campionati, togliendoli al confronto internazionale, per andare laddove si gioca a livello inferiore, e dividendoli tra le varie squadre... non è chiaro.
Potrebbe essere un passo indietro per rilaniare il movimento partendo dai vivai, ma alora non ci se la cava consolo "risorse ai vivai" ma spiegando cosa si farà nel settore giovanile e come .
Perchè a me che sto sotto il 44°N puzza di gondar lombardo-veneto come proposta.
Quale è l'obiettivo finale?
La nazionale maggiore o i migliori club?
Vincere il 6N /vinciere il pro12 /vincere la ERC o cosa altro?
Adesso abbiamo:
- circa 20 atleti che giocano al'estero nei club di massima serie francesi, inglesi e celtici, quidi gocano ai massimi livelli e in squadre con budget che sono doppi rispetti alle nostre franchigie
- circa 70 atleti che giocano nelle franchigie di pro12, che occupano la coda della classifica, ma che valgono le 10me del campionato francese/inglese
- diciamo 300 atleti in Eccellenza, divisi tra 100 nei primi 5-6 club che possono aspirare ad essere permit player,
con società che in coppa vengono battute da romeni, russi, spagnoli, tedeschi,
Come la soluzione proposta porti ad avere maggiore abitudine a giocare ad alto livelo, togliendo giocatori daimigliori campionati, togliendoli al confronto internazionale, per andare laddove si gioca a livello inferiore, e dividendoli tra le varie squadre... non è chiaro.
Potrebbe essere un passo indietro per rilaniare il movimento partendo dai vivai, ma alora non ci se la cava consolo "risorse ai vivai" ma spiegando cosa si farà nel settore giovanile e come .
Perchè a me che sto sotto il 44°N puzza di gondar lombardo-veneto come proposta.
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Non mi sono spiegato bene. Di sponsor sulla maglietta se ne possono avere finché se ne vuole. Il problema nasce quando una squadra ha il nome di uno sponsor ("Benetton Treviso" è l'unica) quando quello sponsor non è il maggior finanziatore del club.stilicone ha scritto:Io intendevo dire che non dovrebbe essere un problema se una squadra porta un nome sulla maglietta. Chi dovrebbe vietarlo e con quali argomenti? La Federazione? Le squadre avversarie?Garryowen ha scritto:Per lo sponsor è certamente un problema. Probabilmente uscirebbe del tutto dal rugby, però non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca...stilicone ha scritto:Beh, non so se sia un vero problema il nome dello sponsor sulla maglietta.
Quello che sborsa più soldi potrebbe avere qualcosa da ridire.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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JosephK.
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- Iscritto il: 28 ago 2007, 18:19
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Dal mio punto di vista la franchigia unica ha senso se il campionato è molto più breve e sotto hai un campionato professionistico altrettanto di valore che magari si tiene nel periodo in cui la "celtic breve" è ferma, intercettando anche qui giocatori (sul modelo australe, per intendersi). Non a caso in Giappone è così e pure in Argentina.
Altrimenti finisce che non puoi concorrere con i campionati esteri dove molti giocatori si farebero due conti se giocare campando o giocare non campando o ritirarsi. Già ora perdiamo gente per strada per queste ragioni. Pensate a quando scriveva Fazzari sui social che aveva problemi per l'affitto perché manco arrivavano i pochi soldi concordati (non alle Zebre, quando tornò in Eccellenza).
Possiamo anche immaginare un'Eccellenza più forte, ma resta allo stato attuale e nel medio periodo, appunto, immaginazione.
Che poi abbiamo due team, purtroppo slegati dal territorio, questo purtroppo è parte del problema. Se le Zebre qualcosa hanno cercato di fare, magari di facciata, in termini di partecipazione e "fusione" in un progetto (non so se sta continuando la cosa e come concretamente si è sviluppata) da parte Treviso è rimasto il club di una città. I Dogi sono sulla carta e se Innocenti vuole un solo club celtico ed è lo stesso che ha propugnato la nascita dei Dogi non si capisce il senso anche dell'operazione Dogi. Vuole cancellare Parma e tenere solo i Dogi del veneto? E il resto d'Italia?
Altrimenti finisce che non puoi concorrere con i campionati esteri dove molti giocatori si farebero due conti se giocare campando o giocare non campando o ritirarsi. Già ora perdiamo gente per strada per queste ragioni. Pensate a quando scriveva Fazzari sui social che aveva problemi per l'affitto perché manco arrivavano i pochi soldi concordati (non alle Zebre, quando tornò in Eccellenza).
Possiamo anche immaginare un'Eccellenza più forte, ma resta allo stato attuale e nel medio periodo, appunto, immaginazione.
Che poi abbiamo due team, purtroppo slegati dal territorio, questo purtroppo è parte del problema. Se le Zebre qualcosa hanno cercato di fare, magari di facciata, in termini di partecipazione e "fusione" in un progetto (non so se sta continuando la cosa e come concretamente si è sviluppata) da parte Treviso è rimasto il club di una città. I Dogi sono sulla carta e se Innocenti vuole un solo club celtico ed è lo stesso che ha propugnato la nascita dei Dogi non si capisce il senso anche dell'operazione Dogi. Vuole cancellare Parma e tenere solo i Dogi del veneto? E il resto d'Italia?
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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stilicone
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Ok Garry, quindi le difficoltà nascerebbero con la FIR.
Naturalmente è possibile, però io ipotizzavo (sono forse sogni mostruosamente proibiti...) compagini societarie nuove, diverse dal Benetton che a quanto sembra sta mollando (a meno che non rilanci, viste le ultime notizie su Crowley - se sono vere le illazioni).
Una compagine di soci come quella di Parma, ad esempio, si presenta alla gara indetta alla FIR con un bel progettone quadriennale, e in più uno sponsor principale da 1 milione di euri l'anno (che già mi sembra tanto, per le attuali condizioni dello sport italiano). La FIR punterebbe i piedi per il nome della squadra?
Naturalmente è possibile, però io ipotizzavo (sono forse sogni mostruosamente proibiti...) compagini societarie nuove, diverse dal Benetton che a quanto sembra sta mollando (a meno che non rilanci, viste le ultime notizie su Crowley - se sono vere le illazioni).
Una compagine di soci come quella di Parma, ad esempio, si presenta alla gara indetta alla FIR con un bel progettone quadriennale, e in più uno sponsor principale da 1 milione di euri l'anno (che già mi sembra tanto, per le attuali condizioni dello sport italiano). La FIR punterebbe i piedi per il nome della squadra?
MEMENTO MAROCCO.
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stilicone
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- Iscritto il: 22 nov 2008, 19:40
Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Sì, è giusto precisare che io immagino scenari futuri, slegati dal momento attuale.
Ma qui si parla appunto di ricette.
L'anno prossimo c'i sono le elezioni. Una nuova presidenza FIR potrebbe avere idee diverse. Se facessero quello che io ho immaginato, i quattro milioni annui non sarebbero una potente leva per cambiare l'attuale stato di cose?
Tornando a terra, anch'io ho l'impressione che Innocenti sia un po' troppo focalizzato sul Veneto. Loro perorano la causa dei club, perchè lì nel nord-est (aggiungiamoci Lombardia ed Emilia) ci sono i club più strutturati d'Italia, è evidente.
Però il dirigismo centralista di questa Amministrazione uscente ha dato frutti?
Per quanto riguarda l'alto livello, dove noi tifosi possiamo dire la nostra, direi sinora di no.
Numero di praticanti? Qualcuno ha un dato oggettivo e confrontabile con quello del 2011?
Ma qui si parla appunto di ricette.
L'anno prossimo c'i sono le elezioni. Una nuova presidenza FIR potrebbe avere idee diverse. Se facessero quello che io ho immaginato, i quattro milioni annui non sarebbero una potente leva per cambiare l'attuale stato di cose?
Tornando a terra, anch'io ho l'impressione che Innocenti sia un po' troppo focalizzato sul Veneto. Loro perorano la causa dei club, perchè lì nel nord-est (aggiungiamoci Lombardia ed Emilia) ci sono i club più strutturati d'Italia, è evidente.
Però il dirigismo centralista di questa Amministrazione uscente ha dato frutti?
Per quanto riguarda l'alto livello, dove noi tifosi possiamo dire la nostra, direi sinora di no.
Numero di praticanti? Qualcuno ha un dato oggettivo e confrontabile con quello del 2011?
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- jpr williams
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Premesso che l'ostracismo in nazionale agli "espatriati" è una cacchiata ed oltre tutto una cacchiata che altri si possono permettere con il loro "bacino", ma noi no, con la franchigia unica si seguirebbe il modello, credo opportuno, seguito ad esempio dalla UAR con la creazione dei Jaguares. Forse l'ho già detto, ma io copierei tutto dall'Argentina, il paese da cui avremmo più da imparare quanto a rugby senza pretendere di scimmiottare modelli da noi economicamente e socialmente improponibili.Garryowen ha scritto:Permettetemi di dissentire.
Come fa ad essere una sola franchigia? In pratica il nome della franchigia dovrebbe essere "Nazionale-azzurra-senza-emigrati". In pratica è la nazionale. Al posto di tenere a un livello professionistico 60-70 giocatori, ne terresti solo 30. Ha un senso?
Quanto alla location e alla struttura della franchigia unica io credo che l'unica alternativa attuale e possibile a Parma sia Roma, l'unico spostamento che avrebbe un senso. Il fatto è che è meglio, quando si hanno poche risorse, concentrarle e fare una cosa buona anzichè due (o peggio 3) stortignaccole e malferme. Purtroppo nella situazione attuale la franchigia non può che essere federale. Invece di 3 franchigie da 4 milioni l'una molto meglio una sola da 12, che non potrebbero che essere "federali". Se poi un privato vuol tirare fuori una cifra del genere, ben venga, foss'anche per portare la squadra a Orgosolo.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Lasciamo per un attimo da parte il fatto che le altre celtiche non so se accetterebbero di avere la nazionale azzurra nel Pro12, ma se succedesse diventerebbe davvero una forzatura, in un torneo in cui sono faticosamente riusciti a realizzare il concetto di franchigia (a parte le italiane, una in corso di costruzione e un'altra "club" in tutto e per tutto, ma è più facile cambiare questa situazione, se si vuole).
Ma può essere una cosa superabile, se l'hanno ottenuto i rumeni per le coppe europee.
Il problema in realtà è il tornare indietro e tornare a restringere in gruppo dei professionisti da 60-70 a 30-35. Il rischio è che, come succedeva un tempo, se qualche titolare della nazionale si infortunasse, venga sbattuto in maglia azzurra un tizio che è un vero pesce fuor d'acqua. Se ci penso mi sembra ieri, e sono già passati un bel po' di anni...
Ma può essere una cosa superabile, se l'hanno ottenuto i rumeni per le coppe europee.
Il problema in realtà è il tornare indietro e tornare a restringere in gruppo dei professionisti da 60-70 a 30-35. Il rischio è che, come succedeva un tempo, se qualche titolare della nazionale si infortunasse, venga sbattuto in maglia azzurra un tizio che è un vero pesce fuor d'acqua. Se ci penso mi sembra ieri, e sono già passati un bel po' di anni...
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(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Garryowen
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Può andare anche bene copiare gli argentini, però bisogna farlo cum grano salis. Iniziamo a copiare partendo dal basso, non dall'alto, se ne abbiamo la forza, la capacità e l'intelligenza. Non si può iniziare dal vertice della piramide, pena impoverirsi ulteriormente.
Il rischio di copiare è sempre quello di ripetere l'eterna storia di Olivella e Maria Rosa (per chi guardava Carosello...)
Il rischio di copiare è sempre quello di ripetere l'eterna storia di Olivella e Maria Rosa (per chi guardava Carosello...)
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- jpr williams
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Re: Ricetta:Nuovo Rugby Italiano
Con Olivella e Maria Rosa, lo ammetto, mi hai schiantato
Non sono d'accordo che una sola franchigia ridurrebbe il numero dei professionisti; gli effetti negativi di cui parli si produrrebbero nel caso si applicasse quella che ho definito una cacchiata, cioè l'ostracismo agli espatriati. Quelli bravi potrebbero continuare ad avere un mercato sia "domestico" che "transfrontaliero". Nemmeno penso che la franchigia dovrebbe essere il camuffamento della nazionale. Nella franchigia unica ci potrebbero essere anche stranieri che, ovviamente, a quel punto sarebbero solo di alta qualità (niente gente alla Christie, per intenderci). La "guida economica" federale sarebbe sufficiente come, diciamo così, "calmiere" per evitare che si esageri: pochi stranieri e davvero di primo livello. Inoltre con un budget corposo si potrebbe anche creare uno staff tecnico di alto standing in cui inserire un tecnico italiano (inutile dirti chi viene in mente a me, ma non farei certo barricate su questa scelta: basta che sia uno sveglio e con voglia di imparare) che, lavorando a contatto con gente di elevato livello, potrebbe migliorarsi ed essere un futuribile tecnico azzurro.
Certo, anche a me ne piacerebbero tre di franchigie, ma vogliamo tre franchigie che lottino per il terz'ultimo posto? Molto meglio una sola che lotti almeno per il centroclassifica e poi, magari...
Non sono d'accordo che una sola franchigia ridurrebbe il numero dei professionisti; gli effetti negativi di cui parli si produrrebbero nel caso si applicasse quella che ho definito una cacchiata, cioè l'ostracismo agli espatriati. Quelli bravi potrebbero continuare ad avere un mercato sia "domestico" che "transfrontaliero". Nemmeno penso che la franchigia dovrebbe essere il camuffamento della nazionale. Nella franchigia unica ci potrebbero essere anche stranieri che, ovviamente, a quel punto sarebbero solo di alta qualità (niente gente alla Christie, per intenderci). La "guida economica" federale sarebbe sufficiente come, diciamo così, "calmiere" per evitare che si esageri: pochi stranieri e davvero di primo livello. Inoltre con un budget corposo si potrebbe anche creare uno staff tecnico di alto standing in cui inserire un tecnico italiano (inutile dirti chi viene in mente a me, ma non farei certo barricate su questa scelta: basta che sia uno sveglio e con voglia di imparare) che, lavorando a contatto con gente di elevato livello, potrebbe migliorarsi ed essere un futuribile tecnico azzurro.
Certo, anche a me ne piacerebbero tre di franchigie, ma vogliamo tre franchigie che lottino per il terz'ultimo posto? Molto meglio una sola che lotti almeno per il centroclassifica e poi, magari...
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