Pagina 11 di 30

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 11:44
da jpr williams
Soidog ha scritto:In Pro 14 penso che imparerebbe presto sul campo a non essere supponente ed ad essere sempre concentrato perché gli avversari sono in grado di approfittare all'istante di qualsiasi incertezza.
Spero che arrivi alle Zebre al più presto, Bradley è la persona giusta per fare di lui un giocatore di alto rendimento in una posizione dove in Nazionale c'è bisogno di avere più opzioni
Non sono d'accordo. Secondo me uno dovrebbe diventare pro quando ha dimostrato di valere quel livello e di poterci stare. Venditti, attualmente, non è a quel livello e non imparerebbe niente, così come un ragazzino non imparerebbe niente a giocare a tennis contro Federer.

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 11:55
da mauott
jpr williams ha scritto:
Soidog ha scritto:In Pro 14 penso che imparerebbe presto sul campo a non essere supponente ed ad essere sempre concentrato perché gli avversari sono in grado di approfittare all'istante di qualsiasi incertezza.
Spero che arrivi alle Zebre al più presto, Bradley è la persona giusta per fare di lui un giocatore di alto rendimento in una posizione dove in Nazionale c'è bisogno di avere più opzioni
Non sono d'accordo. Secondo me uno dovrebbe diventare pro quando ha dimostrato di valere quel livello e di poterci stare. Venditti, attualmente, non è a quel livello e non imparerebbe niente, così come un ragazzino non imparerebbe niente a giocare a tennis contro Federer.
A prescindere dal caso Venditti, a volte è necessario provare i giocatori ad un livello superiore per capire se lo valgono oppure no. Licata è un esempio, tutti i suoi tecnici sapevano che sarebbe stato buono in prospettiva ma nessuno voleva bruciarlo; è stato provato in sordina e tutti hanno capito che valeva già il livello... quello che voglio dire è che a volte è necessaria la prova empirica per capire il vero valore di qualcuno...

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 11:57
da Garryowen
Ma è così acerbo Venditti?
A Licata è bastato un mese di allenamenti o poco più.
A proposito, spero che almeno qualche allenamento con le Zebre glielo abbiano fatto fare.
Ma io vado controcorrente, voi guardate sempre avanti, per me troppo avanti. Nessuno parla mai di Krumov, per voi è solo un tappabuchi? Per me sta crescendo parecchio

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 12:04
da mauott
Garryowen ha scritto:Ma è così acerbo Venditti?
A Licata è bastato un mese di allenamenti o poco più.
A proposito, spero che almeno qualche allenamento con le Zebre glielo abbiano fatto fare.
Ma io vado controcorrente, voi guardate sempre avanti, per me troppo avanti. Nessuno parla mai di Krumov, per voi è solo un tappabuchi? Per me sta crescendo parecchio
A volte il problema non è tecnico ma mentale... intendo il saper gestire la pressione ad un livello più alto di quello a cui sei abituato... ovviamente non parlo di Venditti ma in generale... anche secondo me Krumov sta bene nel gruppo e non è un tappabuchi...

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 12:21
da Garryowen
tonione ha scritto:parlavi di mentalità superate dal punto di vista di Treviso. gli Irlandesi, come li chiami te, c'è un albione in plus, non possono essere così puerili da chiedere a Treviso di guardare gli avversari negli occhi. lo fanno da sempre. e hanno capito che non basta.

eravamo più coraggiosi qualche mese fa garry, non credi? ti sei instatischito?!
Non so se sono così superate, se quegli stessi giocatori poi quando si trovano in nazionale si fanno prendere dalla depressione. Io guardo le partite delle Zebre e mi diverto. Poi guardò le partite della nazionale e mi annoio più che al cinema durante la scena dei dinosauri di "The tree of life".

Invece mi dispiace questa tua avversione per le statistiche. Sono utilissime per capire. Solo a chi cerca di capire, naturalmente.

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 12:37
da Soidog
mauott ha scritto:
Garryowen ha scritto:Ma è così acerbo Venditti?
A Licata è bastato un mese di allenamenti o poco più.
A proposito, spero che almeno qualche allenamento con le Zebre glielo abbiano fatto fare.
Ma io vado controcorrente, voi guardate sempre avanti, per me troppo avanti. Nessuno parla mai di Krumov, per voi è solo un tappabuchi? Per me sta crescendo parecchio
A volte il problema non è tecnico ma mentale... intendo il saper gestire la pressione ad un livello più alto di quello a cui sei abituato... ovviamente non parlo di Venditti ma in generale... anche secondo me Krumov sta bene nel gruppo e non è un tappabuchi...
Due commenti che fotografano la realtà alla perfezione.
Venditti ha tutte le qualità per entrare nel roster delle Zebre per la prossima stagione, il confrontarsi con avversari esperti e molto forti fisicamente gli darà motivazioni. Dato che fisicamente sono al suo livello, per imporsi dovrà lavorare intensamente sulla tecnica. Se Bradley ha saputo ottenere miglioramenti da Licata in tempi molto rapidi, di sicuro è in grado di portare ad alti livelli anche Venditti. Lo sta facendo molto bene con Krumov, lo ha fatto diventare un valido giocatore da Pro 14 e lo migliorerà ancora. Se continua così non è escluso che O'Shea possa portarlo nel tour estivo

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 14:55
da jpr williams
Continuo a non essere d'accordo. Un conto è il concetto di provare, come dice @mauott, e in questo caso può bastare l'impiego saltuario come permit player.
Seguendo la vostra logica al primo della classe delle medie gli facciamo fare direttamente la maturità liceale...
Secondo me voi siete traviati da un eccesso di pregiudizio nei confronti dell'eccellenza che giudicate una schifezza ed una perdita di tempo. Dovreste chiedere a tanti ragazzi che stanno facendo bene alle Zebre quanto hanno imparato in eccellenza.
Seguendo la vostra logica, poi, che dovrebbero mai imparare in una squadra di basso livello come le Zebre?
Mandiamoli direttamente ai Saracens, allora!
Garryowen ha scritto:Ma è così acerbo Venditti?
In una parola? Si.
Lo è tanto tatticamente quanto tecnicamente. Sul piano individuale, poi, pecca di eccessiva confidenza.
Un pò come Giammarioli al suo primo anno.

Re: RE: Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 15:06
da JosephK.
Garryowen ha scritto:
tonione ha scritto:parlavi di mentalità superate dal punto di vista di Treviso. gli Irlandesi, come li chiami te, c'è un albione in plus, non possono essere così puerili da chiedere a Treviso di guardare gli avversari negli occhi. lo fanno da sempre. e hanno capito che non basta.

eravamo più coraggiosi qualche mese fa garry, non credi? ti sei instatischito?!
Non so se sono così superate, se quegli stessi giocatori poi quando si trovano in nazionale si fanno prendere dalla depressione. Io guardo le partite delle Zebre e mi diverto. Poi guardò le partite della nazionale e mi annoio più che al cinema durante la scena dei dinosauri di "The tree of life".

Invece mi dispiace questa tua avversione per le statistiche. Sono utilissime per capire. Solo a chi cerca di capire, naturalmente.
Dai quello però era in film semplicemente meraviglioso.

Inviato dal mio Lenovo A6020a40 utilizzando Tapatalk

Re: RE: Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 15:41
da Garryowen
JosephK. ha scritto:
Garryowen ha scritto:
tonione ha scritto:parlavi di mentalità superate dal punto di vista di Treviso. gli Irlandesi, come li chiami te, c'è un albione in plus, non possono essere così puerili da chiedere a Treviso di guardare gli avversari negli occhi. lo fanno da sempre. e hanno capito che non basta.

eravamo più coraggiosi qualche mese fa garry, non credi? ti sei instatischito?!
Non so se sono così superate, se quegli stessi giocatori poi quando si trovano in nazionale si fanno prendere dalla depressione. Io guardo le partite delle Zebre e mi diverto. Poi guardò le partite della nazionale e mi annoio più che al cinema durante la scena dei dinosauri di "The tree of life".

Invece mi dispiace questa tua avversione per le statistiche. Sono utilissime per capire. Solo a chi cerca di capire, naturalmente.
Dai quello però era in film semplicemente meraviglioso.

Inviato dal mio Lenovo A6020a40 utilizzando Tapatalk
OT: Con alcuni opportuni tagli sarebbe meraviglioso.

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 17:06
da Soidog
jpr williams ha scritto:Continuo a non essere d'accordo. Un conto è il concetto di provare, come dice @mauott, e in questo caso può bastare l'impiego saltuario come permit player.
Seguendo la vostra logica al primo della classe delle medie gli facciamo fare direttamente la maturità liceale...
Secondo me voi siete traviati da un eccesso di pregiudizio nei confronti dell'eccellenza che giudicate una schifezza ed una perdita di tempo. Dovreste chiedere a tanti ragazzi che stanno facendo bene alle Zebre quanto hanno imparato in eccellenza.
Seguendo la vostra logica, poi, che dovrebbero mai imparare in una squadra di basso livello come le Zebre?
Mandiamoli direttamente ai Saracens, allora!
Garryowen ha scritto:Ma è così acerbo Venditti?
In una parola? Si.
Lo è tanto tatticamente quanto tecnicamente. Sul piano individuale, poi, pecca di eccessiva confidenza.
Un pò come Giammarioli al suo primo anno.
Io non denigro niente e nessuno, esprimo il mio parere punto e stop.
Dopo anni passati ad ascoltare pareri dei massimi esperti Italiani che dicevano che ci voleva prima una stagione per farsi il fisico, poi una per ambientarsi al livello facendo qualche apparizione sul campo, prima di giocare con continuità...quest'anno abbiamo visto quello che Bradley ha saputo fare con Licata. Nessuno lo riteneva possibile, lo dimostra la situazione nella quale si è trovato il giocatore dovendo conciliare carriera sportiva ed il corso in Polizia.
Venditti affidato alle cure di Bradley ha la possibilità di fare altrettanto ? Da come la vedo io sarebbe uno spreco non provarci. Non significa mica denigrare l'Eccellenza pensare che la velocità del percorso di formazione di un giocatore possa essere gestita caso per caso, specialmente in questo periodo dove ci sono giovani talenti con ottime prospettive.

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 17:14
da Garryowen
Soidog ha scritto: Dopo anni passati ad ascoltare pareri dei massimi esperti Italiani che dicevano che ci voleva prima una stagione per farsi il fisico, poi una per ambientarsi al livello facendo qualche apparizione sul campo, prima di giocare con continuità...quest'anno abbiamo visto quello che Bradley ha saputo fare con Licata. Nessuno lo riteneva possibile, lo dimostra la situazione nella quale si è trovato il giocatore dovendo conciliare carriera sportiva ed il corso in Polizia.
Venditti affidato alle cure di Bradley ha la possibilità di fare altrettanto ? Da come la vedo io sarebbe uno spreco non provarci. Non significa mica denigrare l'Eccellenza pensare che la velocità del percorso di formazione di un giocatore possa essere gestita caso per caso, specialmente in questo periodo dove ci sono giovani talenti con ottime prospettive.
Anche questo è vero.
E' un passaggio di mentalità che all'estero hanno già fatto da qualche anno. Noi stiamo cominciando adesso.
Una buona percentuale dei nazionali under 20, soprattutto in queste ultime stagioni, dovrebbe avere un bagaglio tecnico sufficiente per essere testati a livello professionistico. Quelli che vengono dall'accademia in pratica hanno fatto i professionisti anche da under 20

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 18:10
da stilicone
Però nel caso specifico di Venditti credo che jpr abbia ragione.
Io l'ho guardato con curiosità in TV più volte, da quando qualche anno fa Bergamauro aveva detto che un talento fisico così non si vedeva da 20 anni (ed è vero, credo).
Visto nella partita di Eccellenza la settimana scorsa, non mi è sembrato in nulla cambiato rispetto a quando due anni fa giocava (e qualche volta non giocava...) nella Nazionale U20.
Dà un'impressione (magari sarà solo superficiale, ma insomma) di indolenza e supponenza.
In tutti gli sport è pieno di ragazzi che, essendo dotatissimi fisicamente, non si allenavano come si deve.
Poi, arrivati all'alto livello, sono scomparsi.
Insomma, ci andrei piano. Mandarlo direttamente in Pro14 senza neanche fargliela sospirare un po' potrebbe anche essere controproducente, chissà?

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 19:21
da Hap
Garryowen ha scritto:
Soidog ha scritto: Dopo anni passati ad ascoltare pareri dei massimi esperti Italiani che dicevano che ci voleva prima una stagione per farsi il fisico, poi una per ambientarsi al livello facendo qualche apparizione sul campo, prima di giocare con continuità...quest'anno abbiamo visto quello che Bradley ha saputo fare con Licata. Nessuno lo riteneva possibile, lo dimostra la situazione nella quale si è trovato il giocatore dovendo conciliare carriera sportiva ed il corso in Polizia.
Venditti affidato alle cure di Bradley ha la possibilità di fare altrettanto ? Da come la vedo io sarebbe uno spreco non provarci. Non significa mica denigrare l'Eccellenza pensare che la velocità del percorso di formazione di un giocatore possa essere gestita caso per caso, specialmente in questo periodo dove ci sono giovani talenti con ottime prospettive.
Anche questo è vero.
E' un passaggio di mentalità che all'estero hanno già fatto da qualche anno. Noi stiamo cominciando adesso.
Una buona percentuale dei nazionali under 20, soprattutto in queste ultime stagioni, dovrebbe avere un bagaglio tecnico sufficiente per essere testati a livello professionistico. Quelli che vengono dall'accademia in pratica hanno fatto i professionisti anche da under 20
Quoto entrambi.

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 20:19
da Garryowen
stilicone ha scritto:Però nel caso specifico di Venditti credo che jpr abbia ragione.
Io l'ho guardato con curiosità in TV più volte, da quando qualche anno fa Bergamauro aveva detto che un talento fisico così non si vedeva da 20 anni (ed è vero, credo).
Visto nella partita di Eccellenza la settimana scorsa, non mi è sembrato in nulla cambiato rispetto a quando due anni fa giocava (e qualche volta non giocava...) nella Nazionale U20.
Dà un'impressione (magari sarà solo superficiale, ma insomma) di indolenza e supponenza.
In tutti gli sport è pieno di ragazzi che, essendo dotatissimi fisicamente, non si allenavano come si deve.
Poi, arrivati all'alto livello, sono scomparsi.
Insomma, ci andrei piano. Mandarlo direttamente in Pro14 senza neanche fargliela sospirare un po' potrebbe anche essere controproducente, chissà?
Certo, io parlavo in generale. Venditti l'ho visto solo un paio di volte, ma mi aveva impressionato positivamente. Però è troppo poco (e non sapevo del giudizio di Bergamasco)

Re: 6 nazioni 2018: quale Italia?

Inviato: 13 gen 2018, 20:45
da jentu
stilicone ha scritto:Però nel caso specifico di Venditti credo che jpr abbia ragione.
Io l'ho guardato con curiosità in TV più volte, da quando qualche anno fa Bergamauro aveva detto che un talento fisico così non si vedeva da 20 anni (ed è vero, credo).
Visto nella partita di Eccellenza la settimana scorsa, non mi è sembrato in nulla cambiato rispetto a quando due anni fa giocava (e qualche volta non giocava...) nella Nazionale U20.
Dà un'impressione (magari sarà solo superficiale, ma insomma) di indolenza e supponenza.
In tutti gli sport è pieno di ragazzi che, essendo dotatissimi fisicamente, non si allenavano come si deve.
Poi, arrivati all'alto livello, sono scomparsi.
Insomma, ci andrei piano. Mandarlo direttamente in Pro14 senza neanche fargliela sospirare un po' potrebbe anche essere controproducente, chissà?
Io penso proprio il contrario.
A parte tutto nell'ultima partita con Calvisano è partito in II linea, poi è passato a III centro per finire la gara da flanker. Quando si è scocciato dei suoi che non riuscivano ad entrare in meta ha battuto la punizione da solo ed è entrato in meta con l'uomo attaccato addosso.
Prima sarà stato utilizzato come ballcarrier una 50ina di volte e più di una volta si è mosso in campo aperto: non ha mai perso una palla.
Ma che volete da un giocatore di mischia?