Film sul Rugby, film del Rugby
Moderatore: Emy77
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alessandroviola
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Vi è mai capitato di concordare un cambio con l\'allenatore prima dell\'inizio della partita?
<BR>Magari non siete tanto in forma, o siete un po\' acciccati, o al rientro da un infortunio: l\'allenatore vi chiede uno sforzo \"solo per il primo tempo\"... normalmente in questi casi si entra in campo con una carica agonistica e nervosa ancora superiore al normale e, sempre normalmente, al momento del cambio concordato (e magari anche necessario, perché il tuo fisico è già abbondantemente in riserva...), dà un fastidio enorme tornare in panchina! la tua testa, se avesse sufficiente ossigeno per ragionare, ti direbbe che il tuo allenatore ha ragione e che si è comportato come concordato, ma qualcosa dentro di te è profondamente contrariato e si ribella a questo \"sopruso\"...
<BR>al contrario, se per infortuni concomitanti di altri giocatori, o altre scelte, vieni lasciato in campo fino alla fine \"a stringere i denti\", durante il terzo tempo, magari stravolto dalla fatica, lancerai qualche frecciatina contro chi ti ha \"costretto\" a farti tutti gli 80 minuti, ma sotto sotto sei profondamente soddisfatto di non essere uscito dal campo fino alla fine (specie se si è vinto...)
<BR>
<BR>Voi come vivette/avete vissuto queste situazioni?
<BR>Magari non siete tanto in forma, o siete un po\' acciccati, o al rientro da un infortunio: l\'allenatore vi chiede uno sforzo \"solo per il primo tempo\"... normalmente in questi casi si entra in campo con una carica agonistica e nervosa ancora superiore al normale e, sempre normalmente, al momento del cambio concordato (e magari anche necessario, perché il tuo fisico è già abbondantemente in riserva...), dà un fastidio enorme tornare in panchina! la tua testa, se avesse sufficiente ossigeno per ragionare, ti direbbe che il tuo allenatore ha ragione e che si è comportato come concordato, ma qualcosa dentro di te è profondamente contrariato e si ribella a questo \"sopruso\"...
<BR>al contrario, se per infortuni concomitanti di altri giocatori, o altre scelte, vieni lasciato in campo fino alla fine \"a stringere i denti\", durante il terzo tempo, magari stravolto dalla fatica, lancerai qualche frecciatina contro chi ti ha \"costretto\" a farti tutti gli 80 minuti, ma sotto sotto sei profondamente soddisfatto di non essere uscito dal campo fino alla fine (specie se si è vinto...)
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<BR>Voi come vivette/avete vissuto queste situazioni?
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alessandroviola
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capitolo superstizione.
<BR>io non sono particolarmente superstizioso, ma, per esempio, ho notato che \"preferisco\" entrare in campo per ultimo, in coda ai miei compagni, con la bocca piena d\'acqua. pensavo di non essere superstizioso, ma mi sono scoperto praticante di una certa forma di ritualità che, in definitiva può essere definita tale.
<BR>
<BR>naturalmente potrei essere testimone di vari casi piuttosto importanti di superstizione... un mio compagno di squadra non voleva assolutamente mettersi la maglia con il numero che portava una avolta che si è infortunato gravemente, anni fa, altri hanno i loro riti e le loro litanie/macumbe che recitano sul campo (il contenuto di tali frasi/litanie non verrà rivelato per rispetto della privacy...)...ecc... ecc... ecc...
<BR>
<BR>la superstizione si scatena al momento di battere i calci di punizione, azione altamente rituale, accompagnata da silenzi sacramentali e fragori altrettanto religiosi. il calciatore, preparandosi a calciare, esegue un\'azione rituale, simile alla preghiera di un monaco di qualche religione orientale, e raccoglie il suo spirito in meditazione, nel tentativo (tutto zen...) di far sparire tutto il mondo con l\'eccezione dell\'idea della palla, dei pali e dell\'anima del calciatore stesso. Tutti gli altri si raccolgono in un raccoglimento ancora più religioso, con lo stomaco che si stringe, appoggiando il loro modo di \"pregare\" a degli atteggiamenti e a dei modi rituali di dire che li avvicinano ancora di più al mondo del non sensibile, senza vergognarsi di quello che il vicino potrebbe pensare dei tuoi gesti e delle tue parole senza senso, se non ridicole od oltraggiose...
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<BR>voi, siete superstiziosi, in campo? se sì, cosa fate? se non troppo, siete testimoni di qualche esempio particolarmente lampante?
<BR>io non sono particolarmente superstizioso, ma, per esempio, ho notato che \"preferisco\" entrare in campo per ultimo, in coda ai miei compagni, con la bocca piena d\'acqua. pensavo di non essere superstizioso, ma mi sono scoperto praticante di una certa forma di ritualità che, in definitiva può essere definita tale.
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<BR>naturalmente potrei essere testimone di vari casi piuttosto importanti di superstizione... un mio compagno di squadra non voleva assolutamente mettersi la maglia con il numero che portava una avolta che si è infortunato gravemente, anni fa, altri hanno i loro riti e le loro litanie/macumbe che recitano sul campo (il contenuto di tali frasi/litanie non verrà rivelato per rispetto della privacy...)...ecc... ecc... ecc...
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<BR>la superstizione si scatena al momento di battere i calci di punizione, azione altamente rituale, accompagnata da silenzi sacramentali e fragori altrettanto religiosi. il calciatore, preparandosi a calciare, esegue un\'azione rituale, simile alla preghiera di un monaco di qualche religione orientale, e raccoglie il suo spirito in meditazione, nel tentativo (tutto zen...) di far sparire tutto il mondo con l\'eccezione dell\'idea della palla, dei pali e dell\'anima del calciatore stesso. Tutti gli altri si raccolgono in un raccoglimento ancora più religioso, con lo stomaco che si stringe, appoggiando il loro modo di \"pregare\" a degli atteggiamenti e a dei modi rituali di dire che li avvicinano ancora di più al mondo del non sensibile, senza vergognarsi di quello che il vicino potrebbe pensare dei tuoi gesti e delle tue parole senza senso, se non ridicole od oltraggiose...
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<BR>voi, siete superstiziosi, in campo? se sì, cosa fate? se non troppo, siete testimoni di qualche esempio particolarmente lampante?
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yeti
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- Iscritto il: 1 apr 2003, 0:00
- Località: Saarbruecken (Germania)
AleViola, di te si potrebbe dire come Gesù disse di San Giovanni
<BR>\"Voce di uno che grida nel deserto\".
<BR>Mi dispiace che la mia esperienza rugbystica è ancora allo stato embrionale. Ma mi riprometto di mettere per iscritto tutto quello che capita e che mi pare interessante.
<BR>Potrei raccontarti/vi questa.
<BR>L\'ultimo allenamento prima di Natale ho portato due bottiglie di vino. In particolare una era un Corbieres 1998, di cui avevo acquistato 4 bottiglie per provare, dato un presunto rapporto qualità/prezzo favorevolissimo (3.89 euro alla bottiglia). La sera dopo l\'allenamento si stappa prima il bordeaux (pas mal) e poi il Corbieres. L\'allenatore dei 3/4, Daniel si volta con gli occhi strabuzzati a gufo \"mmmmmmmm, putain. Sa s\'est bon\". Mi chiede quanto l\'ho pagato e dove l\'ho comprato....
<BR>Il 6 gennaio si torna agli allenamenti. Saluti e strette di mano. E Daniel che mi dice che il giorno dopo è andato da Cora e ne ha comprato 6 casse!!! E mi racconta che lo ha fatto provare a tutti, e che suo figlio che non beveva mai il vino lo ha assaggiato e tutti i giorni ne stappava una bottiglia e allora lui lo ha nascosto in cantina....In fondo era solo la terza volta che ci vedevamo.
<BR>Tutto ciò è semplicemente meraviglioso.
<BR>Domanda, Ale: miracoli del rugby...o miracoli del vino buono?
<BR>
<BR>G.
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<BR>\"Voce di uno che grida nel deserto\".
<BR>Mi dispiace che la mia esperienza rugbystica è ancora allo stato embrionale. Ma mi riprometto di mettere per iscritto tutto quello che capita e che mi pare interessante.
<BR>Potrei raccontarti/vi questa.
<BR>L\'ultimo allenamento prima di Natale ho portato due bottiglie di vino. In particolare una era un Corbieres 1998, di cui avevo acquistato 4 bottiglie per provare, dato un presunto rapporto qualità/prezzo favorevolissimo (3.89 euro alla bottiglia). La sera dopo l\'allenamento si stappa prima il bordeaux (pas mal) e poi il Corbieres. L\'allenatore dei 3/4, Daniel si volta con gli occhi strabuzzati a gufo \"mmmmmmmm, putain. Sa s\'est bon\". Mi chiede quanto l\'ho pagato e dove l\'ho comprato....
<BR>Il 6 gennaio si torna agli allenamenti. Saluti e strette di mano. E Daniel che mi dice che il giorno dopo è andato da Cora e ne ha comprato 6 casse!!! E mi racconta che lo ha fatto provare a tutti, e che suo figlio che non beveva mai il vino lo ha assaggiato e tutti i giorni ne stappava una bottiglia e allora lui lo ha nascosto in cantina....In fondo era solo la terza volta che ci vedevamo.
<BR>Tutto ciò è semplicemente meraviglioso.
<BR>Domanda, Ale: miracoli del rugby...o miracoli del vino buono?
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<BR>G.
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alessandroviola
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- Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 12-01-2004 alle ore 12:19, yeti wrote:
<BR>Domanda, Ale: miracoli del rugby...o miracoli del vino buono?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>miracolo di un\'atmosfera famigliare e franca, senza fronzoli nè vanterie, nell\'ambito della quale basta pochissimo per creare complicità, se non fraternità di sangue... comunque il buon vino non guasta mai, forse cambia la sincerità e la franchezza con cui si mostra o meno di gradirlo...
<BR> 12-01-2004 alle ore 12:19, yeti wrote:
<BR>Domanda, Ale: miracoli del rugby...o miracoli del vino buono?
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>miracolo di un\'atmosfera famigliare e franca, senza fronzoli nè vanterie, nell\'ambito della quale basta pochissimo per creare complicità, se non fraternità di sangue... comunque il buon vino non guasta mai, forse cambia la sincerità e la franchezza con cui si mostra o meno di gradirlo...
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alessandroviola
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- Iscritto il: 24 gen 2003, 0:00
<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 15-01-2004 alle ore 08:33, egon wrote:
<BR>In realtà però qualche idea mi é venuta, così di primo acchito, seguendo quelle che sono le mie emozioni, le mie sensazioni. Magari se ne potrà riparlare....
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>se non ora, quando?
<BR> 15-01-2004 alle ore 08:33, egon wrote:
<BR>In realtà però qualche idea mi é venuta, così di primo acchito, seguendo quelle che sono le mie emozioni, le mie sensazioni. Magari se ne potrà riparlare....
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
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<BR>se non ora, quando?
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Eck
- Messaggi: 102
- Iscritto il: 2 ott 2003, 0:00
Intanto benvenute Eleonora e Egon, la discussione si anima e devo trovare lo spazio e le parole per nutrirla.
<BR>
<BR>Sono d\'accordo con Eleonora sull\' importanza delle donne nel rugby e sullo scetticismo, prova ne è il tuo atteggiamento difensivo Egon.
<BR>L\'osservazione di Alessandro è più che pertinente.
<BR>Il lemma in mano ce l\'hai già, sei tu, la tua anima e i tuoi pensieri il tuo essere artista con le tue contraddizioni e paure, con i pensieri e le emozioni nascoste. E\' proprio quello che accade nella struttura drammatica, si svela l\'intimo agli altri ci si dona interamente e, senza retorica, trovo grande affinità nel rugby, perlomeno nella sua dimensione iperuranica a cui legittimamente aspiriamo.
<BR>Forza Egon fai sentire la tua voce, forte e chiara, è delle persone come te che abbiamo bisogno e tutti gli altri, voi che guardate e tacete, che aspettate che qualcun altro raccolga quel pallone che spetta a voi... è forse la paura di prendere qualche calcio?
<BR>Bene, non è quello che ci ferma, per quello siamo uomini e donne di rugby.
<BR>
<BR>Sono d\'accordo con Eleonora sull\' importanza delle donne nel rugby e sullo scetticismo, prova ne è il tuo atteggiamento difensivo Egon.
<BR>L\'osservazione di Alessandro è più che pertinente.
<BR>Il lemma in mano ce l\'hai già, sei tu, la tua anima e i tuoi pensieri il tuo essere artista con le tue contraddizioni e paure, con i pensieri e le emozioni nascoste. E\' proprio quello che accade nella struttura drammatica, si svela l\'intimo agli altri ci si dona interamente e, senza retorica, trovo grande affinità nel rugby, perlomeno nella sua dimensione iperuranica a cui legittimamente aspiriamo.
<BR>Forza Egon fai sentire la tua voce, forte e chiara, è delle persone come te che abbiamo bisogno e tutti gli altri, voi che guardate e tacete, che aspettate che qualcun altro raccolga quel pallone che spetta a voi... è forse la paura di prendere qualche calcio?
<BR>Bene, non è quello che ci ferma, per quello siamo uomini e donne di rugby.