forum.rugby.it

OT: Comunque Ricky Gervais è straordinario, eh... Non so se sia lui stesso a scrivere i testi

zappatalpa ha scritto: potremmo inaugurare uno spread tra calcio e rugby.

Campo mio, finalmente. Su valori così diversi dovresti fare il rapporto, la divisione, invece dello spread che è una sottrazione.

Poi quello che vorresti far tu, da quello che dici, è lo spread/ratio del valore presunto o calcolato, piuttosto che del prezzo.

Sei già lungo rugby e short calcio, non hai bisogno di aggiungere alle tue posizioni.

Luqa-bis ha scritto:
Lo speculatore benefattore mi mancava.

Lo speculatore è il predatore. Non vuole il tuo bene, ma il suo. Ma in realtà soffre per i suoi errori ma anche per i tuoi (nel senso di preda).

Dopo aver eliminato i predatori, si è scoperto che aiutavano le specie cacciate. Ed in molti casi è stato deciso di reintrodurli, per il bene delle prede.

Sul perchè gli speculatori sono tacciati di cose tremende, ti rimando al messaggio di Jpr, che lo spiega con cristallina brutalità..

Finalmente anche i britannici sbagliano.
Nel sito del Pro14 chiamano Zebre "Kieran Crowley's side"...

https://www.pro14rugby.org/2018/10/21/g ... l-victory/

@ Italos

Senza voler indulgere troppo sul fuori tema.

che il predatore possa avere un effetto di stimolo" per le prede, ci sta, ed è nelle cose.
La questione è per lo speculatore chi sono "le prede", e che margini hanno per "adattarsi".

Peraltro il paragone con i predatori rischia di essere pericoloso:

la tigre ed il leone son belli nei parchi, ammirati da chi non rischia di diventare ciccia sbranata (che non è un modo felice e incruento di crepare) e adesso condanniamo i safari perchè li fa chi è più predatore di loro.
Sugli stesis lupi ed orsi, in Italia, non è che manchi il dibattito (se legge la talpa tirolese...) eh?!

Ma senza Innocenti, Pronti al cambiamento cos'è?

https://ilgrillotalpa.com/2018/10/22/tr ... mbiamento/

Italos ha scritto:Sei già lungo rugby e short calcio, non hai bisogno di aggiungere alle tue posizioni.

Direi che su calcio e rugby non si può fare long/short.
Tutt'al più si potrebbe prendere una posizione di relative value sui rispettivi margini di crescita

Torno sull'argomento "ostilità verso il rugby" perché nel ricordare Gilberto Benetton scomparso oggi, Rugbymeet tira fuori questa vecchia intervista: https://www.rugbymeet.com/it/news/event ... -nel-rugby

Ecco, io credo siano anche queste le cose che danno fastidio al calcio (e in questo caso anche ad altri sport). Questi imprenditori che sono convinti di queste peculiarità del nostro ambiente (finché durano...)

Le prede sono coloro che si mettono in posizione di essere prede. Il leone non va a caccia del bufalo in salute, ma di quello messo male.
Lo speculatore non va sul titolo in salute, ma su quello in cui gli amministratori sono forse più bravi a parlare che a fare.

D'altronde, se non ti piace che il tuo titolo possa essere venduto basta far si che non possa essere acquistato..

Italos ha scritto:Le prede sono coloro che si mettono in posizione di essere prede. Il leone non va a caccia del bufalo in salute, ma di quello messo male.
Lo speculatore non va sul titolo in salute, ma su quello in cui gli amministratori sono forse più bravi a parlare che a fare..

Spiegazione esemplare. Ed al momento il BTP è il più acciaccato dei bufali...
Inoltre non ho mai capito perchè la speculazione "brutta" sarebbe solo quella dei ribassisti. Come se quelli che creano ad arte bolle finanziarie fossero l'esercito della salvezza!

Val la pena anche ricordardare che gli speculatori competono soprattutto tra di loro. Non è un gruppo organizzato che la sera si manda email di gruppo su chi attaccare il giorno dopo.

Variano per conoscenze ed abilità, per orizzonti temporali, per profili di rischio e per profondità delle tasche.

In gran parte dei casi ci saranno due speculatori ai due lati di una transazione e quando non è il caso, vuol dire che hanno dato liquidità ad un'altra categoria di investitori.

Il problema non viene quando hai uno speculatore pronto a punire il tuo primo errore, ma quando gli errori non vengono puniti e quindi diventano inevitabilmente troppo grandi, e quando i nodi vengono al pettine, le conseguenze sono gravi. Di solito, per arrivare a quel punto, c'è bisogno di regole e leggi passate quali emergenze.

Il modo migliore per evitare l'incendio che distrugge il bosco è di avere piccoli fuochi che bruciano la sterpaglia appena si forma. Se lasci che che sterpaglia e rami secchi si possano accumulare, quando l'incendio inevitabilmente inizia, diventa impossibile controllarlo.

ahahah, oggi alla Gazz il colmo del colmo. Il bravo Battaggia scrive un bel articolo sul "modello Verona" e ai bastardi non basta metterlo su una pagina a sinistra, addirittura tutto schiacciato nell'angolo da una pubblicità gigante, ma Gi-gan-te della stessa Gazza dei suoi inutili dischi omaggio di un cantante scomparso ora mille anni fa. Che buffoni! Con le tante pagine prima tutte sull'ingeneria delle scale mobili e su sconoscoutissimi afroamericani che non se li cagano nemmeno i più sf(i)egatati tifosi della palla arancione.

Ok , capisco.
Il mondo cambia se si guarda con gli occhi del leone, della iena o del bufalo.
La colpa del resto morì orfana, zitella e vedova.

Mettila così Luqa: è una jungla nella quale esistono prede e predatori, spazzini, parassiti e quant'altro.
Ed ognuno svolge una precisa ed utile funzione di talchè se manca qualche elemento gli squilibri aumentano paurosamente.

Italos ha scritto:Il modo migliore per evitare l'incendio che distrugge il bosco è di avere piccoli fuochi che bruciano la sterpaglia appena si forma. Se lasci che che sterpaglia e rami secchi si possano accumulare, quando l'incendio inevitabilmente inizia, diventa impossibile controllarlo.

Bellissima metafora. Ti scoccia se te la rubo per una delle mie presentazioni pubbliche?

Garry ha scritto:Torno sull'argomento "ostilità verso il rugby" perché nel ricordare Gilberto Benetton scomparso oggi, Rugbymeet tira fuori questa vecchia intervista: https://www.rugbymeet.com/it/news/event ... -nel-rugby

Ecco, io credo siano anche queste le cose che danno fastidio al calcio (e in questo caso anche ad altri sport). Questi imprenditori che sono convinti di queste peculiarità del nostro ambiente (finché durano...)

e anche queste sono le cose che danno fastidio agli "altri":