forum.rugby.it

Capite perchè lo voglio sul comodino? Mi sveglio incazzato nero alla mattina, mi giro, lo guardo, lui mi racconta del rugby-H2O e la giornata diventa immediatamente fantastica!

un augurio sincero a tutti i protagonisti di questa pagina, un vero gioiello nascosto della rete... buon 2014

spero vi piaccia rivedere con me questa indimenticabile partita:
http://www.youtube.com/watch?v=__xcVTKZjE0

uuuuh grazie Zapata! che perla!

Sulla questione filologica "try-conversion" aggiungo che

1) All'eorigini si poteva segnare solo in tre modi tutti chiamati goal
- con la trasformazione ("goal") di una meta che si chiama try proprio per i motivi spiegati prima.
- con il drop goal
- con il goal from mark: ossia piazzando il calcio dopo aver raccolto e chiamato il mark. Sino al 1977 questo era possibile piazzare e si poteva chiamare il mark ovunque, in ogni zona del campo. Era comuqnue raro e l'ultimo goal from mark in campo internazionale risale al 1971 (Irimescu in Francia-Romania)

2) Solo attorno al 1880 si assegnò un punto per la meta (due per i goal), poi il regolamento si evolvette e negli anni 20-30 e sino al 48: si assegnavano 3p per la meta, due la trasformazione, tre per il mArk e ben 4 per il drop. Poi il drop passò a tre e nel 1972 la meta fu portata a 4, e nel 1992 a 5

3) La termimologia usata nei referti e "tabellini"per lungo tempo rimase per la meta trasformata: "goal of X for try of 1 Y"
(in argentina si usò sino agli anni '60)

4) "Meta" è una traduzione impropria introdotta negli anni 30 in italia : in realtà sarebbe "goal" a dover essere tradotto coN "meta"

5) Solo in ItaliA abbiamo fatto questa vaccata: in francia "try" è stato tradotto "essais" (saggio, prova) , in spagnolo si usa oltre a try (preferito in Argentina) il termine "ensajo", in romeno "eseu" (saggio).

zapata ha scritto:un augurio sincero a tutti i protagonisti di questa pagina, un vero gioiello nascosto della rete... buon 2014

spero vi piaccia rivedere con me questa indimenticabile partita:
http://www.youtube.com/watch?v=__xcVTKZjE0

80 minuti di appluasi !!!

Ma chi era il telecronista ?

Non mi sembra una "vaccata" la scelta di chiamare meta la meta, anzi mi pare una felice intuizione. Negli anni '30 gli italiani avevano capito che lo scopo del gioco era diventato portare la palla con le mani al di là dei pali, non più calciarla fra i pali; così ora il nostro termine "meta" è azzeccato, mentre quello delle altre nazioni è rimasto incagliato nel passato.
Grazie per il riassunto dell'evoluzione dei punteggi e dei termini; credo che tuttora da qualche parte in Asia (Hong Kong? Singapore? non ricordo bene) utilizzino il vecchio sistema. Cioè ad esempio per registrare nel tabellino una meta trasformata scrivono "23' goal Orquera" (senza scrivere il nome del marcatore della meta), mentre in caso di meta non trasformata scrivono come tutti "23' try Bortolami".
Molto bella la partita postata da Zapata, mi piace molto anche il commentatore tranquillo e competente. Credo però che non fosse un test match a tutti gli effetti: secondo almeno una fonte gli AB (che quattro giorni prima avevano vinto a Twickenham) scesero in campo come "New Zealand XV" e probabilmente non ricevettero il cap, al contrario degli azzurri. Comunque, e forse dico una cosa scontata, il rugby di vertice sembra più cambiato in questi ultimi 35 anni di quanto non fosse cambiato dal 1823 al 1979

18 a 12 con noi al loro livello. E poi la mischia ragazzi altro che tre o quattro tempi.
Quoto perla di rara bellezza.

zapata ha scritto:un augurio sincero a tutti i protagonisti di questa pagina, un vero gioiello nascosto della rete... buon 2014

spero vi piaccia rivedere con me questa indimenticabile partita:
http://www.youtube.com/watch?v=__xcVTKZjE0

Un vero regalo. Bellissimo!!!
Grazie e buon anno a te anche se in ritardo.

Laporte ha scritto:...

Ma chi era il telecronista ?

Dovrebbe essere Mirko Petternella.

MAX_AM ha scritto:

Laporte ha scritto:...
Ma chi era il telecronista ?

Dovrebbe essere Mirko Petternella.

Verso il fondo di questo link si trova una breve biografia: http://www.comune.rovigo.it/portal/page ... _id=981642

Visto che in gennaio il rugby internazionale latita (si stanno giocando solo tornei 7s in Sud America) oggi parleremo di arte, geografia e letteratura

Ottorino Mancioli - Uno dei più bravi illustratori di rugby è stato l'italiano Ottorino Mancioli, ispirato dal futurismo. Il suo stile è molto efficace e ancora attuale. Piccola dimostrazione: il suo manifesto forse più bello, quello del 1929 con il rugbista in maglia azzurra e caschetto bianco, è tuttora utilizzato come sfondo dai siti web delle federazioni catalana e iraniana. Ecco qui sotto quattro illustrazioni, risalenti al 1929, 1929, 1930 e 1977. L'ultima si chiama "Plackage sur bargellini" e non ho capito se "bargellini" è un cognome o cosa.

Sito ufficiale: http://www.ottorinomancioli.com/official/

Io odio i rugbisti dell'Illinois! - Spesso mentre facciamo all'amore ci capita di domandarci se esistono nel mondo altre città che si chiamano Rugby, oltre a quella originale. La risposta è sì, ne esistono molte. Ecco una carrellata parziale.



1 Rugby, Tennessee. 2 Rugby Junction, Wisconsin. 3 Rugby, Kalahari desert, Sud Africa. 4 Lago Rugby in Nord Carolina. 5 Rugby, Nord Dakota (è il baricentro geografico del Nord America). 6 Rugby, NSW, Australia. 7 Monte Rugby in Tasmania. 8 La scuola della comunità di Rugby in Tennessee, creata dallo scrittore T.Hughes della vecchia Rugby. 9 La Rugby originale, nel Warwickshire. Apparentemente in nessuna delle nuove Rugby esiste un campo da rugby.

Sherlock Holmes - Come forse già sapete, una delle tante indagini di Holmes riguardò un giocatore di rugby, scomparso alla vigilia di un'importante partita. Il racconto si chiama http://en.wikipedia.org/wiki/The_Advent ... ee-Quarter Pensavo di aver trovato, in un altro racconto dell'investigatore inglese, un nuovo possibile riferimento al rugby; mi sbagliavo completamente, ma ve lo racconto lo stesso. In "The Musgrave ritual" Sherlock cita velocemente un caso passato, il caso di "Ricoletti of the clubfoot and his abominable wife". Ho pensato che Ricoletti fosse un giocatore italiano di un club di football (magari di football rugby, speravo) e che la moglie fosse la classica moglie di calciatore viziata, nonostante in effetti a fine '800 i calciatori italiani ingaggiati nel campionato inglese non dovessero essere molto numerosi. Invece ho scoperto che "clubfoot" indica una malformazione dei piedi, che rimangono girati all'interno come il piede di una mazza da golf. E il Ricoletti del racconto non era un calciatore emigrato ma un semplice signore italiano, il cui cognome fu forse ispirato da Rigoletto, storpio come lui. Da notare che a risolvere il caso del tre quarti scomparso fu un cagnolino di nome Pompey, forse anche questo un omaggio all'Italia.

Anche a mia memoria quella partita non fu classificata Italia-All Blacks da loro, ma Italia- Xv di Nuova Zelanda.
Mi pare che la prima squadra IRB ad affrontare l'italia sia stata l'Australia nel 1983.

Comunque , uno sport diverso: rimesse senza ascensore e mischie con tempi di preparazione ed ingaggio ridottissimi.
E fisici diversi e diversificati.

E pnesare che avevo suggerito questa partita per una collana.

Grazie comunque all'utente (che non mi pare italiano) che ha messo il fimato sul "tubo catodico virtuale"

Ancora sulla questione del nome delle marcature:

1. meta indicava in origine, se ben ricordo , delle pietre poste a confine di punti sacri o impoortanti
2. nelle gare di ippica romane, bighe, quadrighe e cocchi giravano attorno a due mete,

quindi giungere alla meta era da considerare giungere alla fine di un percorso da cui si ricominciava, o al giro di boa, e in effetti l'invenzione degli anni '30, la trovo, per una volta, molto calzante.
Solo dopo ha raggiunto il significato di "obiettivo finale, definitivo".

Può anche darsi che sul significato successivo , abbiano avuto effetto la volata ed il calcio storic ofiroentino che prioprio negli anni '30 venivano sperimentati/riscoperti: nel calcio storico raggiungere la meta (il try) diventava l'obiettivo finale che si ocnsgeuiva solo dopo aver portato la palla dentro la porta (area) avversaria. Il tremine usato era ed è "caccia" (come nel pallone elastico, dove si usa "trasformare le cacce")ma la rassomiglianza tra meta e caccia come obiettivo e bottino da perseguire mi pare evidente.

Interessante potrebbe essere se meta vada usato con l'espressione

arrivare/andare a meta
raggiungere la meta
arrivare/andare/entrare in meta

forse

Grazie Luqa, sei sempre esaustivo.
Qualche notizia di gennaio

Sud America - Gennaio è tempo di rugby a sette in Sud America. Nello scorso weekend si è giocato a Punta del Este (Uru): ha vinto la Sud Africa Academy davanti ad alcuni club argentini; quinti sono arrivati gli Argentina Pampas, sesto l'Uruguay e buon decimo il Brasile; in totale erano iscritte 21 squadre. Questo fine-settimana si gioca a Mar del Plata (Arg): nel torneo maschile solo club, nel torneo femminile in campo Argentina, Uruguay, Cile, Brasile e Paraguay.

Nord America - Il campionato nord-americano 2014 (inizio il 10 maggio con Usa S.-Bermuda ad Atlanta) sarà diviso in due fasce. Le vincitrici delle pool 1 (nord e sud) si incontreranno nella gran finale, mentre l'ultima classificata di ogni pool 1 affronterà nello spareggio salvezza/pomozione la vincitrice della pool 2 corrispondente.
Girone 1 Nord: Usa South, Bermuda, Cayman.
Girone 1 Sud: Guyana, T&Tobago, Barbados.
Girone 2 Nord: Bahamas, Giamaica, Messico, T&Caicos.
Girone 2 Sud: Curacao, S.V.Grenadines, Vergini Britanniche., S.Lucia.
Non partecipanti: Canada, Cuba, Haiti, Rep.Dominicana, Porto Rico, Guadalupa, Martinica, Vergini Americane, Aruba, Grenada, Antigua e Barbuda, Dominica, S.Kitts e Nevis, S.Marteen, S.Martin, Anguilla.

San Marino - Peccato, la nazionale di San Marino sembra aver rinunciato agli Europei 7s di quest'anno. Nelle liste delle partecipanti figura un'altra debuttante, la Bielorussia, ma non la nazionale biancazzurra. A livello ufficioso i sammarinesi hanno però già esordito nel maggio 2013 nel Benidorm 7s, torneo per club, perdendo tutte e sei le partite ma riuscendo a segnare 6 mete, la prima e storica delle quali fu realizzata da Bastianelli. Questa la loro formazione: Bacciocchi, Bastianelli, Conti, Di Biseglie, Garavini, Giardi, Gobbi, Maiani Fr., Maiani Fa., Matteini, Soldati, Terenzi; riserve Rossi e Tonelli, allenatore Urbani.
Una bellissima mappa realizzata dalla Nasa con le nazioni degli Europei 7s 2014: http://s22.postimg.org/50h12ue01/fira_2 ... _copia.jpg

Kenya - Il Kenya parteciperà quest'anno alla sudafricana Vodacom Cup, in sostituzione dei Pampas. La notizia è stata ufficializzata dalla federazione chegniota. Speriamo bene, io temo che le buschino sode.

Snervante Camerun - Il 28 dicembre è stato eletto un nuovo consiglio direttivo della federazione camerunese di rugby, da più di un anno sospesa dalle competizioni internazionali per sospetti malaffari. Potrebbe essere la svolta per la palla ovale del Camerun, ma il ministero dello sport del paese ha fatto sapere di non essere stato informato di questa elezione e di non ritenerla dunque valida.

il kenia è una squadra di terza fascia, ne prende 60-70 dalla namibia. la vedo proprio dura.

Forse il Kenya ne prende un po' meno dalla Namibia (se ricordo bene le ultime volte ha perso tipo 20-50 più o meno), però se già i namibiani stazionavano in fondo alla classifica della Vodacom Cup non so cosa potranno fare loro. Di sicuro impareranno molto, ma temo che soprattutto gli avanti possano arrivare a fine torneo (e quindi alla vigilia delle qualificazioni ai Mondiali 2015) tutti mezzi rotti. Magari però la partecipazione keniana invoglierà un po' di più la popolazione nera ad avvicinarsi al rugby, chissà.

Volevo postare due belle immagini apparse oggi, una pubblicata da Vanity Fair e l'altra creata da un brillante artista sconosciuto.
Sono Pippa M. e Peppa P., entrambe impegnate per la prima volta con una palla da rugby. Brave tutte e due

The future queen's sister

Peppa Rug!