Come promesso vi allego il riassunto del dibattito, pero’ potevate dirmelo prima che dura 2 ore
Invitati:
Marzio Innocenti presidente FIR
Antonella Gualandri consigliera federale con delega alle responsabilita’ sociali
Riccardo Bonaccorsi presidente comitato Toscana
Maurizio Zaffiri manager Progetto Elite Giovanile
Giambattista Venditti manager logistico della nazionale
Stefano Romagnoli DS Colorno
Sergio Zorzi formatore Akkademia
Giornalisti:
Ludovico Guarneri (Fratelli di Rugby)
Fabrizio Sicignano (Rugbymeet)
Gianluca Barca (Onrugby)
Barca: Cosa fare per lo sport nelle scuole e come favorire reclutamento e formazione dei giovani?
Risposte
Innocenti: Per lo sport nelle scuole la FIR puo’ fare poco, ha fallito anche il CONI, occorrerebbe una riforma dalla scuola. Ora i giovani sono selezionati nei centri di formazione troppo presto. Se le societa’ mi hanno eletto e’ anche perche’ non condividevano l’ attuale strategia. Dall’ anno prossimo la formazione fino alla fine del ciclo scolastico si fara’ nei club, che dovranno replicare metodi e schemi dei centri. Per CdF e accademia la FIR spende 2.250.000 euro. Questi fondi verranno girati ai club vincolandoli alla formazione e in base al raggiungimento di specifici obiettivi. All’ inizio non saranno molti i club che risponderanno a questi criteri ma col tempo la federazione conta di allargare la platea. Confido nel lavoro di Zaffiri.
Zaffiri: Questo sara’ un anno di transizione. Quest’ anno l’ accademia si appoggera’ alle Zebre, dal prossimo ce ne saranno due, appoggiate alle franchigie. Dal 2008 ad oggi circa 1 milione di bambini in meno per il calo delle nascite.
Venditti: Il ruolo della FIR nei confronti dei giovani deve essere di servizio e supporto.
Bonaccorsi: A livello regionale dobbiamo coinvolgere la base, fidelizzare le famiglie.
Gualandri: Serve migliorare il rapporto tra FIR e club. Non essere precipitosi nella selezione dei migliori ma cercare di tenere i ragazzi insieme quanto piu’ possibile per contrastare l’ abbandono.
Romagnoli: Dobbiamo decidere cosa vogliamo, se il rugby professionistico o quello domestico. I centri di formazione ovviavano ai problemi di squilibrio nord-sud e a quelli relativi alle distanze delle trasferte delle giovanili. Erano comunque i tecnici dei club a segnalare i meritevoli ai CdF, non era un rubare i giovani. I ragazzi dell’ U20 di quest’ anno avevano delle competenze elevatissime, quindi il sistema funzionava.
Zorzi: Dobbiamo insegnare ai bambini non solo esercizi e tecniche ma anche emozioni e valori.
Replica di Innocenti: La federazione non puo’ focalizzarsi solo sull’ alto livello, bisogna far crescere i club. Il sud e’ stato abbandonato. Occorre allargare la disponibilita’ di prospetti per l’ alto livello, non solo quelli dell’ accademia. Si ‘ creato un elevato numero di tecnici federali, che ora dovranno muoversi sul territorio. Abbiamo allargato l’ alto livello al Top10 perche’ un domestico di alto livello e’ preferibile a due squadre di “professionismo”.
Guarneri: Come verranno sostituiti in pratica i CdF, soprattutto come faranno i club non al top.
Risposte
Zorzi: Ho girato 60 club e ho visto che manca una metodologia di lavoro. Bisogna fare tutoraggio sugli allenatori dei club.
Bonaccorsi: Non tutti i club arriveranno a fare formazione per l’ alto livello giovanile. Dovranno essere raggiunti degli obiettivi.
Innocenti: Stiamo definendo i dettagli e il tutto sara’ sottoposto al Consiglio.
Zaffiri: Questa stagione i CdF resteranno aperti. Saranno considerati: lavoro tecnico, lavoro fisico, videoanalisi, tutoraggio sportivo, parte medica. Sono i parametri che vengono attualmente seguiti nei CdF e che vogliamo estendere ai club.
Sicignano: Come puo’ il rugby essere elemento di riscatto sociale nel sud?
Risposte
Gualandi: Partira’ un “Progetto Sud” specifico, ma mi aspetto un atteggiamento proattivo da parte delle societa’ del sud.
Innocenti: il Comitato per il Sud dovra’ vedere come strutturare gli interventi per renderli applicabili alla realta’ meridionale, che e’ peculiare. E’ grave che nella U18 attualmente non vi siano giovani a sud di Roma. Cercheremo far giocare dei test match al sud, se ne deve occupare il Comitato Grandi Eventi con Bernabo’
Barca: Penso che ci saranno societa’ piu’ speciali di altre. Alla fine i prospetti piu’ bravi bisognera’ farli giocare insieme.
Risposte
Innocenti: Abbiamo due franchigie cui la Federazione da’ 4,8 e 5,5 milioni. Le potremmo usare per fare formazione per tecnici di alto livello e per giocatori U23. Oggi dei ragazzi non arrivano all’ alto livello perche’ non entrano nella selezione per i CdF. Se sostituiamo 4 CdF con 10 club avremo un serbatoio di giovani piu’ ampio da cui attingere. Saranno i tecnici a spostarsi, non i ragazzi.
Barca: Ma non e’ che il problema nasce dopo, quando usciti dall’ accademia i ragazzi non riescono a migliorare ulteriormente?
Risposte
Innocenti: Uno che e’ forte lo vedi da subito, come Garbisi. Il nostro problema e’ quantitativo, le altre nazioni hanno dei numeri di giovani promesse che noi non abbiamo. Vogliamo mettere in atto quanto promesso, ne riparleremo quando vedremo che risultati dara’.