E' difficile dirlo perchè Carter, pur molto giovane e molto forte, è cresciuto avendo le opportunità di un grande movimento. In Italia in un MA oggi, ma io ricordo bene anche ai tempi di Coste, si guardano prima di tutto le doti di piazzatore e poi il resto creando degli ibridi incompleti. Carter oggi sarebbe una star , e lo è, ovunque, ma il Carter di 7-8 anni fa in Italia non sarebbe diventato bravo come il Carter attuale. Forse addirittura gli avrebbero fatto fare il mediano di mischia o l'ala. In un MA credo si debba trovare una buona tecnica all'interno della quale apprezzo nell'ordine:old.e.sagg ha scritto:Non credo di essere preparato come altri che leggo, però vedo le partite e faccio i confronti. Da ex MA (anni 70 e serie C, quindi volo basso) mi piace Dan Carter (scusate la modestia della scelta) perché ha buone mani, del piede non parliamo nemmeno, ottimo difensore, sempre pronto al sostegno, non disdegna attaccare la linea e ogni tanto non azzecca la partita (e questo ci tranquillizza). Vederlo farsi letteralmente soffiare la palla dalle mani, finale Super14, lo rende umano tra i marziani ma comunque nessuno lo mette in discussione. In partita lo si vede sempre nel vivo dell'azione, mentre Sabato scorso ho notato la presenza di Buso in campo solo quando ha sbagliato un calcio. in Italia, secondo voi, come sarebbe considerato un Carter però italiano?
1) Capacità lettura del gioco (capire propri e altrui punti di forza e di debolezza)
2) Capacità di attacco alla linea
3) Capacità di adattamento del ritmo
4) Placcaggio
5) Passaggio
6) Calci di spostamento
7) Piazzati
Forse sono un po' Mallettiano, ma anche in base a questi parametri capisco perchè il CT fatica a trovare aperture di suo gradimento. McLean oggi è solo un buonissimo estremo, ma deve dimostrare ancora molto. Speriamo che Marcato possa giocare di piu' .
pilonegrosso