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Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 14:02
da bobo67
Patro ha scritto:Riprendo un attimo a scrivere dopo che ieri mi sono sconnesso dopo il match...
Vedo che però non sono l'unico che ha trovato assurda la sostituzione di Tebaldi nel primo tempo...ripeto manco a Bergamasco 2009 venne riservato tale trattamento...vabbe.
Comunque loro sono i migliori oggi e non dal canto nostro ci siamo messi d'impegno per farli sembrare ancora più forti. Le due mete?Per favore...loro avevano tirato i remi in barca, l'unica cosa che salvo del gioco di squadra è l'atteggiamento finale che ok, loro avevano mollato ma noi abbiamo cercato di placcare almeno dal 60 in poi.
Loro ce lo hanno permesso ma noi ci siamo impegnati a farlo.
Note individuali beh apparte Derbyshire 2 appunti. C'è chi dice che masi è stato inutile, è vero che non si è visto molto ma ha salvato una meta fatta che poteva essere la 7 (una in piu una in meno dite voi....)Poi Bocchino, non ha il fisico, in effetti è gracilino, ma paura 0...quanto basso è andato a cercare di placcare mi pare Bastareaud?Certo non l'ha ribaltato 5 metri dietro il punto di incontro ma ricordo (senza fare nomi...PxZ :D) gente che era meno molto coraggiosa al placcaggio...io gli dare delle chance in più (fra l'altro 2 calci ha fatto, non si può giudicare da questo ma sembravano discreti, meglio di Gower che al momento però non può essere in discussione come 10 azzurro).
Hai ragione è assurdo ........... che non lo abbia tolto prima

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 14:06
da bep68
grazie.difficile non essere d'accordo sopratutto leggendolo in sucessione al mio post precedente
Abr ha scritto:Per chi non vede tutto nero in Francia Italia:

http://rightrugby.blogspot.com/2010/03/ ... -agli.html

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 14:12
da bep68
il mediano di mischia che si fà "ucellare" quando è a far la guardia da una finta banale in due partite su quattro (irlanda e francia) non può essere considerato se non come un ragazzo che deve crescere.l'avevo già scritto ma sarebbe stato meglio inserire anche gori già nella prima squadra visto che gioca anche lui in topten e con ottimi risultati,visto che ha fatto molto bene con la 20.se poi doveva rompersi era meglio che si rompesse con la prima squadra
bobo67 ha scritto:
Patro ha scritto:Riprendo un attimo a scrivere dopo che ieri mi sono sconnesso dopo il match...
Vedo che però non sono l'unico che ha trovato assurda la sostituzione di Tebaldi nel primo tempo...ripeto manco a Bergamasco 2009 venne riservato tale trattamento...vabbe.
Comunque loro sono i migliori oggi e non dal canto nostro ci siamo messi d'impegno per farli sembrare ancora più forti. Le due mete?Per favore...loro avevano tirato i remi in barca, l'unica cosa che salvo del gioco di squadra è l'atteggiamento finale che ok, loro avevano mollato ma noi abbiamo cercato di placcare almeno dal 60 in poi.
Loro ce lo hanno permesso ma noi ci siamo impegnati a farlo.
Note individuali beh apparte Derbyshire 2 appunti. C'è chi dice che masi è stato inutile, è vero che non si è visto molto ma ha salvato una meta fatta che poteva essere la 7 (una in piu una in meno dite voi....)Poi Bocchino, non ha il fisico, in effetti è gracilino, ma paura 0...quanto basso è andato a cercare di placcare mi pare Bastareaud?Certo non l'ha ribaltato 5 metri dietro il punto di incontro ma ricordo (senza fare nomi...PxZ :D) gente che era meno molto coraggiosa al placcaggio...io gli dare delle chance in più (fra l'altro 2 calci ha fatto, non si può giudicare da questo ma sembravano discreti, meglio di Gower che al momento però non può essere in discussione come 10 azzurro).
Hai ragione è assurdo ........... che non lo abbia tolto prima
:oops: :oops: :oops: :oops:

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 14:56
da VivaVegas
IL PAGELLONE DI FRANCIA-ITALIA
Progetto statura e nani terribili, musichina tragicomica e zolle volanti, saccenti condivisibili e trofei inguardabili, apertura Salva-Italia e giovani tralasciati, Derby crescente e Sole calante. Da 0 a 10 il Pagellone di Francia-Italia
http://www.rugbyuniontimes.com/2010/03/ ... ia-italia/

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 16:15
da FRED1
Il giorno dopo nessuno ha commentato secondo me un fatto epocale, e cioè che il sudafricano s'è pubblicamente e sdegnosamente inca...to per la brutta partita di ieri.
Oh, finora sempre a far dichiarazioni di retroguardia, a spiegare che non eravamo adatti al rugby (al punto tale che lo stesso Perugini fece delle dichiarazioni allucinanti alla vigilia della sfida in casa contro l'Irlanda), invece ieri per la prima volta ha "mollato le menate" (alla Finardi degli anni '70), e si è incazzato con i suoi.
A me sembra un bel passo in avanti, eccome !!
E la sostituzione pre-intervallo per povero Tebaldi credo sia una mossa dura, cruda ma corretta: segnale forte, chi "sgarra" paga.
Mi sta bene, è una linea di condotta che si può condividere ma sempre meglio della marmellata dell'anno scorso dove beccavamo senza reagire quasi, infilzati come tordi allo spiedo senza pietà.
Certo, il 6N è un torneuccio che mentalmente stressa ed impegno parecchio ma non credo che i nostri non lo sappiano, credo invece che abbiamo giocato mentalmente scarichi e che stiamo aspettando il Millenium dove, dopo aver pareggiato, possiamo puntare a vincere.
Tiriamo le somme da sabato-domenica prossima ma dopo essere stato un accanito anti-Mallet, forse.....Forse...Sto cominciando a capire cosa vuole e dove vuole arrivare.... :wink:
Attenzione: non è certo detto sia la strada migliore ma almeno....

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 16:29
da VivaVegas
FRED1 ha scritto: Oh, finora sempre a far dichiarazioni di retroguardia, a spiegare che non eravamo adatti al rugby (al punto tale che lo stesso Perugini fece delle dichiarazioni allucinanti alla vigilia della sfida in casa contro l'Irlanda), invece ieri per la prima volta ha "mollato le menate" (alla Finardi degli anni '70), e si è incazzato con i suoi.
A me sembra un bel passo in avanti, eccome !!
straquoto

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 16:35
da Leinsterugby
mah secondo me c'è una costante pensate a tutte le partite cariche di aspettative degli azzurri nell'ultimo triennio, hanno sempre fallito l'approccio mentale.

Francia 2007: ci si aspettava molto dopo il 6 nazioni 2006 e finì 3 a 39 se non sbaglio
Irlanda 2007: dopo i due successi, beccammo 50 punti
Nuova Zelanda 2007: disastro
Inghilterra 2009: vedi sopra (qui anche a causa di Mallet)
Francia 2010: situazione per certi versi simile a Irlanda 2007.

Il gruppo azzurro che è sostanzialmente lo stesso , Gower a parte, sbaglia totalmente l'approccio alle partite in cui ci si aspetta un miglioramento...forse è un po' colpa dei giocatori?
o ancor peggio l'intero torneo è stato programmato in funzione della partita con la scozia per salvare le varie poltrone?

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 16:42
da FRED1
Sì, la Tua interrogazione è più che lecita.
Ma se sbagliano l'approccio la colpa è principalmente dello staff tecnico o del tecnico che deve trovare le giuste motivazioni, altrimenti posso anche andare io ad allenare l'Italia del rugby, eh ?!?!?
Credo che ci sia molto sia della prima versione e sia della seconda. :wink:

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 17:11
da Abr
Patro ha scritto:
bep68 ha scritto:grazie.difficile non essere d'accordo sopratutto leggendolo in sucessione al mio post precedente
Abr ha scritto:Per chi non vede tutto nero in Francia Italia:

http://rightrugby.blogspot.com/2010/03/ ... -agli.html
Veramente bell'articolo, uno dei pochi obiettivi...non siamo AB ma non facciamo nemmeno così schifo....
Grazie a entrambe. Serve sempre conservare un minimo di consapevolezza dei propri mezzi comparati a quelloi avversari: la francia di ieri ha fatto gridare ooohh anche alla sciovinista stampa britannica.

Quanto a Mallett, non e' la prima volta che "sbrocca" pubblicamente contro i suoi e boccia qualcuno: successe nello scorso 6N ("in campo scendono loro non io ..."). Cmq. s'e' pentito e ha tagliato corto, mollando il mic di Moreno Molla appena s'e' reso conto che l'atteggiamento british del coach che si dichiara "disappointed" non e' cosa per latini; a onor del vero subito prima aveva comunque detto: "non dimentico che questi che sto criticando sono gli stessi delle belle prestazioni precedenti" o giu' di li'.

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 17:47
da Giangian
Caro ABR, l'articolo mi è piaciuto molto, al punto che ritengo utile quotarlo in chiaro:

lunedì 15 marzo 2010
6 Nations: lezioni di rugby latino

Le considerazioni sul 46-20 di Francia Italia meritano per una volta post dedicato invece del solito "quattro mani". Non tanto per dettagliare un minimo di cronaca - in fondo trovate gli highlights ma la partita l'han vista tutti - ma soprattutto perchè le considerazioni da fare sono diverse, alcune delle quali decisamente controcorrente.

Iniziamo dalla fine: se non ancora matematicamente, la Francia ha in tasca il Trofeo delle Sei Nazioni 2010.
Ora Les Bleus sono a otto punti e +64 nella differenza punti contro i sei e il +14 dell'Irlanda: la Francia potrebbe perdere il torneo solo se l'Inghilterra vincesse Le Crunch di settimana prossima e contemporaneamente l'Irlanda schiantasse la Scozia con uno scarto di 51 punti meno il margine guadagnato dagli inglesi: ad es. con almeno 31 punti di margine se gli inglesi vincessero a Parigi con 20 punti di scarto (!!!).
Realisticamente quindi, all'ultima giornata rimane solo da stabilire se lo sconfinato orgoglio e "mastineria" albionici riusciranno a negare ai Continentali il fin troppo mitizzato Grand Slam (dai commentatori interessati al sensazionalismo: quel che resta in bacheca è il Trofeo, come lo si conquisti è cronaca o al meglio statistica).
Un altro verdetto da sancire nell'ultima giornata riguarda l'Italia: dato per poco probabile una vittoria scozzese a Dublino, giocherà al Millennium contro il concorrente diretto Galles per il quarto posto, cioè il miglior piazzamento di sempre già ottenuto nel 2007. Scusate se è poco.

Entriamo quindi nella partita: cos'è mai successo?
Enunciamo subito la nostra tesi per esser chiari: non sono i nostri a essere regrediti, ci siamo trovati di fronte una grandissima squadra, non solo se paragonata alle nostre forze ma a quelle di tutte le altre europee. Una boccata d'aria fresca rispetto a tutto quanto visto sinora, titola molto significativamente la critica inglese. Siamo (orgogliosamente) difformi in questa conclusione da gran parte della critica locale - esclusi Raimondi e Munari, va detto, ma inclusi gli illustri opionionisti Sky.
Molti infatti si allineano alla lettura-sfogo di Mallett: l'Italia è stata deludente, la peggiore vista quest'anno, ha fatto un passo indietro rispetto alle prime tre partite, sono riapparsi tutti i difetti difensivi di un tempo, tutti i titolari sono da bocciare esclusi Bergamauro e Craig Gower, le due mete segnate contano poco perchè era già garbage time e la Francia aveva oramai abbassato le difese immunitarie.
La nostra umile opinione di inesperti e fuori dai giri che contano è difforme.
Chiariamo: non si tratta del banale "l'ha detto Mallett quindi è sbagliato per definizione"; al contrario, crediamo che il compito del coach e del suo staff sia proprio di giudicare guardando solo ed esclusivamente in casa propria. Quindi si giustifica. Altro discorso è se sia il caso di lavare i panni sporchi in pubblico, ma la sincerità dell'emozione va apprezzata.
Il compito della critica invece, anche quella italiana di parte, dovrebbe essere più orientato alla oggettività e all'analisi, tenendo presente che nello sport come nella fisica tutto è relativo: le prestazioni non sono mai assolute ma dipendono (a) dagli avversari e non da una somma di individualità tipo staffetta 4x4 perchè è (b) uno sport di squadra. Altro che pagelle!
Cadere nella trappola è un attimo: comprensibile per un coach come Kirwan o per uno in pectore come Domingues; a livello di critica tutte le opinioni han ovviamente diritto di cittadinanza, incluse quelle più classicamente "tifoserecce" stile odio-amore, tutto bene o tutto male senza vie di mezzo; il nostro approccio invece vuol rivolgersi a chi desideri letture più analitiche e razionali, per quanto nelle nostre possibilità.

Un esempio di cosa intendiamo: se si imputa la meta di Andreu ma anche quella di Jauzion (uguale è) a un errore di posizione di Garcia, si è formalmente corretti e Mallett deve vederla così per migliorarlo, ma non si spiega cos'è successo davvero.
Proviamo a spiegarlo: chiamiamo "ore sei" la direzione tra Trinh Duc con la palla e il mezzo dei nostri pali; Marty taglia diretto a ore sette, Andreu cala a ore cinque e Palisson verso ore tre. Tutti vicini, tutti veloci, tutti nella zona presidiata da Garcia. Il quale deve fare UNA SCELTA e come la fa è fregato: sceglierà Marty e lo pagheremo caro, ma se anche andasse su Andreu il rapido Trinh Duc avrebbe (almeno) altre due opzioni di offload disponibili e non è detto che Gower scalando ci arrivasse o Canale tenesse l'altra ala.
Il segreto di questi attacchi francesi non è il dribbling di un Ronaldinho, un singolo taglio da indovinare: sta nel numero di alternative disponibili, nella costante polifonia. Per tenere attacchi così ben articolati servirebbero meccanismi difensivi sinora mai testati, nè contro i conservativi irlandesi nè tantomeno contro gli sconnessi scozzesi o gli inglesi timorosi che partivano da lontano. Questa insomma non è una "regressione" difensiva, è l'improvviso e doloroso incontro con il rugby perfetto.
Gli "errori" dei nostri 10, 12 e 13 arrivavano oltretutto da lontano: dall'assorbimento delle nostre terze linee e del mediano da parte del superbo pack avversario, oltre che dalla perfezione nel rischierare in mezzo al campo un estremo senza paura, due numeri undici e due centri dinamicissimi (Marty al posto di Bastareaud è stata la pietra tombale per l'Italia, non a caso ha segnato due mete).
Si parla di placcaggi sbagliati dai nostri: le statistiche recitano 97 placcaggi italiani di cui 7 sbagliati contro 63 placcaggi francesi di cui 5 sbagliati, quindi percentualmente ne han mancati di più loro; infatti su tale tipo di errore abbiamo segnato due mete contro una (la seconda di Marty). Le altre sono arrivate dalla loro netta superiorità tattica, dalla loro capacità di presentare per un'ora quesiti multiple choice ai nostri difensori.
Errori marchiani individuali ne abbiamo fatti, certo, soprattutto nelle prime due mete, ma si trattava di errori forzati dagli avversari più che incapacità o distrazione. Erano i più forti individualmente ed erano più squadra, punto e fine della discussione.

Altro aspetto tattico importante, pur avendo noi cercato di limitare le cessioni di palla - solo il 40% dei nostri possessi è stato calciato, percentuale bassa per noi - loro il possesso se lo sono preso e tenuto. Poitrenaud, meritato Man of The Match e vera "arma segreta" di questa Francia rinovata e completata, non calcia ma assalta, e non l'ha fatto solo con noi. Sul controllo del possesso (15 minuti contro 6 nei primo tempo, 11 contro 9 nel secondo) i francesi han costruito anche il controllo del territorio: 22 minuti contro 19 nella metà campo avversaria nel primo tempo, 23 contro 18 nel secondo. Bussa e ribussa alla porta, se non aprono prima o poi la sfondi.
All'inizio li aspettavamo al largo e ci hanno trafitto vicino al pack; poi abbiamo stretto le maglie mediana - pack e ci hanno perforato al centro ... Va ammesso onestamente invece che dar la caccia all'untore in casa: come titolava il Socio, attualmente Les Bleus sono troppo forti tatticamente, fisicamente, individualmente, per ogni singolo reparto e soprattutto come intelligenza in campo rispetto ai nostri. Ma anche rispetto a tutti gli altri.
L'abbiamo già detto, l'attuale Sei Nazioni vede due fasce di squadre: la Francia con (staccata) l'Irlanda poi tutte le altre, con il Galles eccentrico. Quest'ultima come i francesi gioca sequenziale con offload sistematici ma non possiede la stessa capacità di scegliere la giugulare più indifesa dell'avversario e nemmeno la flessibilità di cambiare vena in corso d'opera; in tal senso con il Galles per noi potrebbe essere più facile, ma ne riparleremo più avanti.

Quanto all'Italia, partiamo da un dato: venti i punti segnati alla Francia è quanti ne ha saputi fare il Galles in casa sua; le altre glie ne hanno infilati solo nove (Scozia) e dieci (Irlanda), una meta in due partite.
E non veniteci a dire che abbiamo marcato le nostre mete quando oramai erano rilassati: problemi loro se abbassano la guardia! Il rugby è come il pugilato, chi si rilassi compiacente rischia grosso. Crediamo al contrario che forzare al massimo la "pesca italiana" fosse uno degli obiettivi primari dei francesi, al fine di mettersi al sicuro da ogni possibile ritorno irlandese e dalla rabbia inglese di sabato prossimo.
Quindi onore al merito dei nostri che hanno raddoppiato le mete segnate nel torneo; un po' meno a chi ha fatto quadruplicare quelle subite ...
Onore al merito quindi di chi è entrato "tardi": Paul Derbyshire ammirevole per sicurezza, una rivelazione, ma anche Riccardo Bocchino, prodottosi in un paio di placcaggi su Bastareaud da fanteria d'arresto. Anche Aguero s'è fatto rispettare, Ongaro e soprattutto Del Fava han dato il loro contributo. Ottimo non solo l'attacco ma anche la difesa finale degli avanti, della linea e contro le maul: non ci hanno schiantati. Non siamo comunque tra quelli che fanno i confronti individuali sulla base di dieci o quindici minuti: i giovanotti sono il futuro, oggi sono solo ottimi rincalzi da impiegare gradualmente sia pur più sistematicamente, come fossero piloni.
Caso diverso è quello di Pablo Canavosio: non è il miglior mediano del mondo e infatti s'era giocato il posto qualche tempo fa, ma oggi è in un momento di forma straordinaria e in fase d'attacco è unico nell'esser sempre presente a proporsi dietro al portatore di palla. Meritava il posto di titolare già da questa gara, l'ha ribadito entrando alla mezz'ora a Tebaldi bocciato - fregato da Parra nella prima meta, autore del mancato placcaggio a Harinordoquy nella seconda; il ragazzo avrà tempo per rifarsi, rimanendo un po' in panchina a farsi esperienza.

Quanto alla "delusione" di tutti gli altri titolari Mauro e Gower esclusi, effettivamente nessuno ha brillato. Dopo aver ribadito che i meriti avversari sopravanzano i demeriti dei nostri, va riconosciuto che ancora una volta gli Azzurri devono essere entrati in campo con la mentalità sbagliata: troppo scarica e fatalista stavolta, ben evidenziata dalla risposta di Castro. alla domanda su cosa ci servisse per battere i Galletti ("una botta di culo"). Ma poco cambiava.
Analizzando i reparti, a veder la partita m'era parsa disastrosa la rimessa e in generale tutte le fonti di gioco (i primi 5 insomma), ma la statistica non conferma: 11 vinte e 4 perse le nostre rimesse, 9 e 3 quelle francesi. Evidentemente abbiamo perso "solo" quelle importanti dentro ai 22m avversari, dove Bortolami è stato ridicolizzato come una debuttante da qualche spintarella esperta e da un immenso Harinordoquy in marcatura a uomo; molto meglio quando variamo il lancio su Sole o quando Ghira. sbaglia misura e centra Perugini ...
Quando alla fine abbiamo smesso di sognare di passare al largo, fermandoci regolarmente alla terza fase col calcio di liberazione che riconsegnava il possesso a Incubus-Poitrenaud, quando la pressione del pack francese s'è un filo allentata e sono entrate in azione le terze linee Azzurre in attacco (e mettiamoci anche la seconda con DelFava), con un mediano capace di star dietro e proporsi per gli offload e i ricicli, allora s'è visto cosa son capaci di fare Zanni, Derbyshire, Aguero come ball carrier e dove starebbe il nostro vero tesssoro sfruttabile in fase d'attacco.
Anche nella disciplina siamo stati solo lievemente insufficienti vista la pressione e l'arbitraggio, giallo a parte (ma Garcia è oramai un target arbitrale, tipo Muntari dell'Inter): 14 punizioni concesse contro 10 prese e Bergamirco autore di un gran 100% sui calci piazzati; l'arbitro Lewis ha iniziato "alla australe" ed ha proseguito all'insegna della confusione, limitata negli effetti nefasti solo dalla esemplare correttezza in campo e dalla manifesta superiorità fisica francese, che li portava a dominare non solo gran parte delle collisioni ma anche, se ci avete fatto caso, in molte delle palle aeree (qui impreciso Zanni) e vaganti.

In conclusione, una sconfitta per ventisei punti e tre mete subite per tempo non è sicuramente presentabile come un bicchiere mezzo pieno, ma non è la tregenda che altri vi spacciano. Non è stata la peggior partita dei nostri al Sei Nazioni 2010, con buona pace di chi vorrebbe Davide vincente su Golia sempre e non come eccezione; piuttosto troviamo avesse ragione Mallett, quando alla vigilia aveva dichiarato: "questa partita servirà per capire se siamo migliorati molto o sono Inghilterra e Scozia a giocar male". E' la seconda che ha detto: non siamo "regrediti", al limite siamo rimasti fermi. Non sono stati i nostri placcaggi sbagliati quindi, ma la loro capacità di premere dove la nostra coperta era più corta.
Quel parziale di ventiquattro a diciassette nel secondo tempo, di 14 a zero in dieci minuti, quei venti punti segnati alla di gran lunga miglior squadra europea, andrebbero considerati un buon punto di partenza contro il Galles, (brutta) copia di questa Francia nell'approccio giocato ma non nell'efficacia e nella qualità diffusa. Se invece, complice la critica miope e poco oggettiva, iniziamo a autinfliggerci le solite giaculatorie, ancora una volta non ci passerà più.

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 19:01
da diddi
Avrei parecchio da dire, ma per il momento mi limiterò ad analizzare le mete subite.

Mi sembra strano che nessuno abbia avuto gran che da ridire sulla regolarità della prima meta. Certo, dopo averne subite 6 c'è poco da recriminare; ma in quel momento stavamo ancora sullo 0-0. Vi chiedo soltanto di andare a riguardare l'azione (qualcuno l'ha postata nel thread) e di astrarre dal resto e soffermarsi sul movimento di Jauzion. Lo racconto per chi non volesse farlo: venendo dalla ruck precedente, Jauzion si rialza e trotterella verso il raggruppamento; non si mette in linea, non si mette dietro il famoso "hindmost foot", ma staziona allegramente a fianco della mischia aperta, semmai leggermente dalla parte italiana in modo da rompere gli zebedei alle guardie; e Lewis (che magari stava guardando che non mettessimo mani in ruck o che non partissimo in fuorigioco) zitto. Quindi Parra tira fuori l'ovale e gira volontariamente intorno a Jauzion, in modo da sfuggire alla guardia (Zanni). Intendiamoci, pollo comunque Tebaldi, perché sapeva benissimo che Jauzion stava lì e che Zanni sarebbe stato impossibilitato a coprire la sua salita. Però il centro francese non fa semplicemente velo, ma se ne sta in palese fuori gioco per secondi interi nella totale indifferenza dell'arbitro e, grazie alla sua posizione irregolare, crea un impedimento illegittimo alla nostra difesa. Per me un crasso errore arbitrale da parte di un arbitro che reputo comunque tra i più onesti. Spero che riveda l'azione e ne faccia ammenda in vista di future occasioni. Per inciso e per ribadire che non sono pregiudizialmente contro gli arbitri, lo ringrazio per averci regalato tre punti in occasione del fuori gioco inesistente fischiato a Marty (che stava pure per andare in meta).

Seconda e terza meta sono figlie dell'inferiorità numerica e di due errori al calcio. In un caso McLean tenta di esplorare la profondità dal lato debole (quello con meno giocatori) e mal gliene incoglie, perché i francesi riescono a coprirla e si lanciano in praterie aperte. Alla fine un blitz mal riuscito di Canale fa il resto. Nel secondo caso Mirco fa un chip troppo lungo preso al volo dall'estremo francese, col risultato che lui e McLean, che gli era andato in sostegno, sulla rigiocata da mark sono costretti ad astenersi dal contrasto o a regalare una punizione, optano per la prima soluzione e loro ci infilano.

Fin qui, una meta irregolare e due in inferiorità numerica, ci può stare.

Ora comincia lo show di Andreu. Tutti a lamentarsi dei centri. Ma possibile che nessuno si sia detto: che kaiser c'entra l'ala destra lì, in mezzo ai centri? Riguardatevi il filmato: I centri si incrociano davanti ai loro dirimpettai, vengono giustamente marcati perché a questi non puoi regalare due centimetri che ti fanno secco, e dietro a loro compare il "terzo uomo" in superiorità numerica. Yeti dice: di chi era? In teoria, di Mirco, il quale però non può abbandonare la sua posizione dietro la mischia/touche, perché lasciandola sguarnita rischia di lasciare un facile guadagno al piede o di esporsi a giocate improvvise sulla chiusa. Magari poteva accentrarsi prima? Forse, ma allora i franzosi che cosa avrebbero fatto? Ora che conosciamo lo schema, forse riusciremo a trovare una contromisura, ma chissà la prossima volta che cosa si inventeranno... :roll:

Sulla sesta meta c'è poco da dire: Zanni, messo in condizioni di equlibrio precario, liscia il placcaggio e loro entrano profondamente. Canale, scottato dalle precedenti esperienze, non aggredisce ma corre all'indietro; alla fine, li accompagnamo dentro la nostra area di meta. Ma a quel punto lo scoramento era ormai pressoché totale.

Per autoincensarmi devo dire che avevo predetto che, qualora Lievremont avesse voluto/dovuto schierare la mediana Yachvili-Parra, con Gower ne avremmo visto delle belle. Non sono stato deluso, anche grazie a un sorprendente Derbyshire. Ragazzi, questo è uno che è un piacere vederlo giocare! Una proposta, date le sue qualità di ball-handling: perché non riproporlo centro?
Naaaaa, fantascienza!... (per inciso, Mallett alla BBC ha dichiarato che i francesi hanno Malzieu che è "bigger than my flankers", chissà a chi si riferiva?... :lol: ).

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 19:28
da yeti
diddi ha scritto: che kaiser c'entra l'ala destra lì, in mezzo ai centri? Riguardatevi il filmato: I centri si incrociano davanti ai loro dirimpettai, vengono giustamente marcati perché a questi non puoi regalare due centimetri che ti fanno secco, e dietro a loro compare il "terzo uomo" in superiorità numerica. Yeti dice: di chi era? In teoria, di Mirco, il quale però non può abbandonare la sua posizione dietro la mischia/touche, perché lasciandola sguarnita rischia di lasciare un facile guadagno al piede o di esporsi a giocate improvvise sulla chiusa. Magari poteva accentrarsi prima? Forse, ma allora i franzosi che cosa avrebbero fatto?
D'accordissimo Diddi, tranne in un particolare. Questo schema con inserimento dell'ala chiusa tra primo e secondo centro o dopo il secondo centro lo facevamo anche noi un paio di anni fa a Forbach (anzi, ora che mi viene in mente....vuoi vedere che ci hanno copiato?). Questo fatto mi permette di fare un paio di considerazioni:
1. Per effettuare correttamente il movimento bisognava che l'ala cominciasse a muoversi quando il tallonatore lasciava il pallone al momento del lancio, o tramite un segnale dato da mischia, comunque un paio di secondi prima che il 9 facesse uscire il pallone dalla mischia. Di tempo per vedere il movimento e seguire, il dirimpettaio (= in questo caso Bergamirko) ne ha. Tu sostieni che una situazione del genere avrebbe liberato l'opzione per un facile guadagno al piede o per penetrazioni dalla chiusa (dove però l'8 e il 9 che di proposito non segue il 9 avversario dalla sua parte possono bloccare facilmente). Le contromisure che allenavamo erano due:
- il 9 resta dietro al pacchetto, l'ala segue il suo avversario e appena non si dà il caso di ripartenza, il 9 indietreggia a coprire il lato dell'ala col sostegno della terza centro.
- Più semplice e forse più efficace: l'ala resta al suo posto. E' il 9 che segue il 14, lasciando a flanker e 8 l'incombenza di coprire le ripartenze intorno al pacchetto, scivola appena dietro la linea dei 3/4 e si va a cercare di coprire il canale che inevitabilmente si apriva (anche se noi non usavamo un gioco di incroci, ma semplicemente una corsa dei due centri leggermente verso l'interno a impegnare i due centri avversari).

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 19:31
da diddi
Proseguo.

Passi per la touche, in cui Bortolami si è incaponito a chiamarsi palloni quando tutti sapevano che li avrebbe presi lui e i francesi gli avevano appioppato alle costole Harinordoquy.
Passi per la maul, che sono da rifondare.
Ma come fate a dire che la prestazione in mischia è stata negativa? Abbiamo subito un calcio contro per ingaggio anticipato, così come loro. A Castro è stato fischiato un crollo che per me era uno scivolone (ma qui entriamo nel campo delle opinioni). Del resto, abbiamo fatto i primi tra punti perché Dusautoir si è slegato prematuramente da una mischia. A meno che non dimentichi qualcosa, siamo indietreggiati raramente e alcune volte abbiamo vinto nettamente. Per me si è trattato di una buona prestazione contro uno dei pack più forti del torneo.

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 19:36
da diddi
yeti ha scritto:- il 9 resta dietro al pacchetto, l'ala segue il suo avversario e appena non si dà il caso di ripartenza, il 9 indietreggia a coprire il lato dell'ala col sostegno della terza centro.
- Più semplice e forse più efficace: l'ala resta al suo posto. E' il 9 che segue il 14, lasciando a flanker e 8 l'incombenza di coprire le ripartenze intorno al pacchetto, scivola appena dietro la linea dei 3/4 e si va a cercare di coprire il canale che inevitabilmente si apriva (anche se noi non usavamo un gioco di incroci, ma semplicemente una corsa dei due centri leggermente verso l'interno a impegnare i due centri avversari).
Se l'ala segue il suo avversario, c'è invariabilmente un momento in cui lo spazio dietro la mischia è sguarnito (Andreu non partiva da destra, ma da dietro i centri), sai i francesi come te lo esplorano...
Se Canavosio avesse seguito Andreu e Hari fosse ripartito da mischia, chi avrebbe marcato Parra? Mirco, certo, ma da 5 metri dietro la mischia, quando ormai è tardi...

Re: Francia-Italia: Il match

Inviato: 15 mar 2010, 19:39
da PilonePalermitano
Patro ha scritto:
bep68 ha scritto:grazie.difficile non essere d'accordo sopratutto leggendolo in sucessione al mio post precedente
Abr ha scritto:Per chi non vede tutto nero in Francia Italia:

http://rightrugby.blogspot.com/2010/03/ ... -agli.html
Veramente bell'articolo, uno dei pochi obiettivi...non siamo AB ma non facciamo nemmeno così schifo....
Meno male, mi sento meno solo da quando ho scritto il precedente post...