Da quello che ho letto Griffen ieri è stato il migliore della sua squadra. Uno spettatore/forumista ne ha scritto in tono ammirato dicendo di aver saputo solo a fine partita che quel numero 10 che lo aveva colpito era il vecchio Paul GriffenLaporte ha scritto:Ragaziz ma che ccosa vi aspettate da un asquadra con Griffen .. grande giocatroe ma dieci anni fa....
1° Giornata Challenge Cup
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Ilgorgo
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
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giotroni
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Ma secondo voi, invece di questa ridicola mattanza, non sarebbe meglio proporre solo una o due rappresentative/franchigie?
Magari di Calvisano o Parma così dondazzi e gavondi sono contenti
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Squilibrio
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Beh qualcuno difensore a priori della fir, di gavazzi e timido oppositore di treviso due giorni fa diceva che queste partite sono utili e si imparano tante cose.... Mi piacerebbe che insegnamenti hanno avuto Calvisano e Rovigo.... quelli che avrà il mogliano quest'oggi?
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s6tefano71
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Hai ragione Laporte!Laporte ha scritto:Ragaziz ma che ccosa vi aspettate da un asquadra con Griffen .. grande giocatroe ma dieci anni fa....
La verità e che il ivello complessivo del rugby italiano è CROLLATO....
Dodici anni di sforzi solo per l'altro livello, hanno fatto sì xche alla fine abbiamo una squadra decente a livello Europeo, uan mediocre (zebre) e il resto è impresentabile...
Csa si pensava di fare ? Che facendo giocare 30 giocatori italiani nella CL, si facesse crescere ilk movimento ?
Bast acon questa idea demente che basti fareuna suqadra di alto livello e zac tutto il movimento va a ruota... basta !!!!!
Noi da Rovigo sosteniamo da sempre questa posizione. Il Rugby italiano non è la Nazionale che fa 80 mila spettatori a S.Siro per vedere gli All Blak, ma quello che si vede tutte le domeniche in campionato e quando ci sono le "Coppe Europee".
E' da 12 aanni a questa parte che è stato sbagliato tutto, con l'entrata nel 6N solo perche avevamo battuto una volta la Francia e perchè avevamo una buona apertura e un discreto pacchetto di mischia. E il risultato del calvisano ce lo dimostra: i Rumeni sono più forti di noi, magari più casinisti, ma più forti fisicamente in cattiveria, lo dimostra il fatto che i loro migliori giocatori giocano in Francia o Inghilterra, anche i nostri, ma loro hanno un movimento rugbystico mille volte meno sviluppato e povero da un punto di vista economico e di tesserati! E lo stesso dicasi per la Georgia!
Ma come si fa a pretendere di giocare contro squadre che schierano 6, dico 6!, Nazionali Inglesi e poi altri giocatori titolari nelle rispettive Nazioni di origine, come il Worcester Warriors, e noi possiamo schierare al massimo 4 stranieri a referto! e con un apertura che deve essere per forza di formazione o nazionalità italiana?
Senza considerare la sperequazione economica portata avanti da dodici anni a questa parte dalla FIR e con l'entrata in CL ancora aumentata, con una mancanza di un equo criterio distributivo del budget federale e di tutte le sponsorizzazioni a favore di tutto il movimento che vede privilegiati solo pochi e puntiformi settori (Nazionale-Accademie-CL) e discriminati i tanti che invece sono i veri produtttori della "materia prima" che alimenta tutto il sistema, parlo delle Società e dei loro vivai in tutta Italia.
Non la voglio buttare in politica, ma i contorni di tutta la faccenda sono gli stessi dell'ingiustizia che si vede tutti i giorni (e che si spera finalmente finisca quanto presto) dove pochi detengono soldi-potere-privilegi e si fanno i propri interessi invece di pensare alla società, a scapito del popolo che è costretto a tirare la cinghia e molto spesso a tirare a campare con quello che ha.
I Test Macth, il 6N, la CL: sono solo specchietti per le allodole, per attirare sponsor-interessi economici dei quali sonolo pochi (e i soliti noti) potranno godere.
Tornando al rugby giocato: persistendo le sopra citate queste condizioni il 90-3 di ieri del Rovigo e la sconfitta del Calvisano (con Griffen migliore in campo, grande vecchio che dimostra che i giovani delle Accademie non valgono una cippa) a Bucarest NON MERAVIGLIANO PIU' DI TANTO!
- doublegauss
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Non lo so. Bisogna prima mettersi d'accordo su come si misura "il livello complessivo del rugby italiano". Mi spiego: qualche anno fa, diciamo 5/10, c'era il Super10, con 4/5 squadre di livello grosso modo equivalente e budget grosso modo comparabili. Alcune di queste (Viadana soprattutto) erano piene zeppe di giocatori di formazione non italiana; è in quell'epoca che sono arrivate decine e decine di giocatori che nei loro paesi d'origine non erano abbastanza forti per fare i professionisti ma da noi sì. Qualcuno è andato via, qualcuno è diventato italiano, qualcuno ha lasciato qualcosa, di qualcun altro nessuna traccia (esempi dei due casi: i fratelli Persico).s6tefano71 ha scritto:Hai ragione Laporte!Laporte ha scritto: La verità e che il ivello complessivo del rugby italiano è CROLLATO....
Le squadre di super 10 erano, probabilmente, un po' più forti delle attuali squadre di Eccellenza, che però sono composte in larghissima maggioranza di giocatori di formazione italiana; un po' per il cambio delle regole, un po' per la crisi economica, un po' perché dall'Argentina non si fugge più. In compenso, abbiamo due squadre che sono molto più forti di quanto qualsiasi altra squadra italiana di club sia mai stata, con la possibile eccezione della Milano di Berlusconi, che era in pratica la nazionale con la maglietta cambiata più altri mostri. Anche le Zebre, messe nel super 10 di qualche anno fa, sarebbero come minimo la squadra favorita.
Le prospettive per un giocatore italiano bravo sono più o meno le stesse: chi è forte veramente può andare a giocare in un campionato internazionale. La generazione dei Bergamasco, dei Masi, dei Bortolami, dei Lo Cicero è andata in Francia ed in Inghilterra; la generazione dei Benvenuti, dei Venditti, dei Cittadini può farlo restando in Italia, se crede. Chi è forte, ma non così tanto, può fare il semi-professionista: ieri si chiamava "serie A1", oggi si chiama "Eccellenza", ma il livello è più o meno quello.
Le imbarcate tipo 90 a 3 avvenivano, ma meno spesso. Sicuramente sarebbero avvenute se in Challenge fossero state mandate allo sbaraglio le squadre di A1. Certo, il rugby italiano non si può permettere sei squadre nelle coppe europee.
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GiorgioXT
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Se mettessimo le Zebre nel Super 10 del 2008/2009 avrebbero il budget più alto in assoluto ed il maggior numero di nazionali insieme con la Benetton, sicuramente sarebbero fra i favoriti... questo per dire semplicemente che "senza grano non se masena farina" - le scorciatoie funzionano sempre per un periodo limitato, noi abbiamo ridotto il livello del massimo campionato , sottraendogli giocatori e soldi ed imponendo limitazioni, abbiamo ridotto e limitato i campionati giovanili e pretendiamo che il livello di competitività non ne abbia risentito? è da pazzi.doublegauss ha scritto: In compenso, abbiamo due squadre che sono molto più forti di quanto qualsiasi altra squadra italiana di club sia mai stata, con la possibile eccezione della Milano di Berlusconi, che era in pratica la nazionale con la maglietta cambiata più altri mostri. Anche le Zebre, messe nel super 10 di qualche anno fa, sarebbero come minimo la squadra favorita.
Una Federazione che avesse veramente a cuore lo sviluppo del rugby , e non la sopravvivenza del proprio staff e del proprio tesoretto, avrebbe iniziato da tempo una forte azione sui settori giovanili, cercando di aumentare sia il livello dei campionati che il numero degli stessi che i numeri dei giocatori, almeno nel giro di qualche anno si sarebbe potuto provare a vedere se con molti più rinforzi una selezione maggiore poteva essere fatta; visto che la situazione generale impedisce non di avvicinarsi ai budget dei nostri competitors (11.8 milioni € Agen, 6.9 € i London Welsh) ma anche di ritornare ai budget del S10 (1,8-2,6 milioni delle squadre medie, con Benetton , Calvisano e Viadana all'epoca più vicini ai 4 che ai 3 milioni) puntare sulla produzione nostrana è l'unica possibilità
E' stato fatto l'opposto, e quello che prevede il programma di Gavazzi peggiorerà ancor più la situazione, escludendo dalla possibilità di crescita più di 2/3° dei ragazzi della Under 16 e più di 4/5° della Under 19.
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settimese
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
la volta scorsa prato ha preso 60 punti, questa volta, ha perso di un punto marcando 4 mete. la volta scorsa calvisano perde di poco marcando 4 mete contro una francese, questa volta ha perso contro la quasi nazionale romena, non proprio dei bunga bunga. per me queste partite ci vanno eccome. come te la fai l'esperienza internazionale?
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stilicone
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
A parte il problema delle giovanili nel quale non entro perchè non so niente, il post di sotefano secondo me contiene delle amare verità ma anche un errore d fondo.
Siccome non siamo meglio dei romeni, avremmo dovuto evitare di entrare nel 6N?
Mi sembra che cercare di migliorare e di competere a livelli sempre più alti sia una necessità umana fisiologica.
Forse abbiamo fatto il passo più lungo della gamba, sicuramente (di chiunque siano le colpe) in 12 anni siamo progrediti niente o quasi niente.
(che poi non è proprio vero. Treviso, schierando un 90% di italiani, fa buonissima figura. Le Zebre sono deboli, ma tutto sommato dignitose).
I risultati dicono che le Coppe europee non sono per le nostre squadre di Eccellenza. Io l'ho già scritto più volte qua sopra: dovremmo uscirne e basta.
Treviso in Hc e le Zebre in Challenge (dove per anni ha militato Connacht, senza che nessuno in Irlanda lo considerasse disonorevole).
Le nostre squadre di Eccellenza giochino il loro campionato,e cerchino di renderlo il più competitivo possibile. Leggo che ieri si è giocato un Petrarca - Viadana combattuto, davanti ad un buon pubblico. Anche questo è un valore positivo, spece dove si legge che in campo c'erano molti giovani italiani (e anche qualche vecchio marpone di passaporto incerto, ma tant'è).
Se ci sono in Italia società ambiziose, che vogliono crescere e magari un domani giocare con gli squadroni come fa attualmente Treviso, comincino a vincere il campionato italiano, poi, se riescono a trovar sponsor durevli e munifici come Benetton oppure cinquemila paganti fissi, potranno provare a pensare più in grande. Scorciatoie non ce ne sono, come (appunto) ci ha insegnato a livello di Nazionale questo decennio di 6N.
Siccome non siamo meglio dei romeni, avremmo dovuto evitare di entrare nel 6N?
Mi sembra che cercare di migliorare e di competere a livelli sempre più alti sia una necessità umana fisiologica.
Forse abbiamo fatto il passo più lungo della gamba, sicuramente (di chiunque siano le colpe) in 12 anni siamo progrediti niente o quasi niente.
(che poi non è proprio vero. Treviso, schierando un 90% di italiani, fa buonissima figura. Le Zebre sono deboli, ma tutto sommato dignitose).
I risultati dicono che le Coppe europee non sono per le nostre squadre di Eccellenza. Io l'ho già scritto più volte qua sopra: dovremmo uscirne e basta.
Treviso in Hc e le Zebre in Challenge (dove per anni ha militato Connacht, senza che nessuno in Irlanda lo considerasse disonorevole).
Le nostre squadre di Eccellenza giochino il loro campionato,e cerchino di renderlo il più competitivo possibile. Leggo che ieri si è giocato un Petrarca - Viadana combattuto, davanti ad un buon pubblico. Anche questo è un valore positivo, spece dove si legge che in campo c'erano molti giovani italiani (e anche qualche vecchio marpone di passaporto incerto, ma tant'è).
Se ci sono in Italia società ambiziose, che vogliono crescere e magari un domani giocare con gli squadroni come fa attualmente Treviso, comincino a vincere il campionato italiano, poi, se riescono a trovar sponsor durevli e munifici come Benetton oppure cinquemila paganti fissi, potranno provare a pensare più in grande. Scorciatoie non ce ne sono, come (appunto) ci ha insegnato a livello di Nazionale questo decennio di 6N.
MEMENTO MAROCCO.
- giuseppone64
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
e comunque 4 italiane in challange è ridicolo.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
mia moglie
Molti amici molto onore
Io
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Ilgorgo
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Quello che sto per dire suonerà forse retorico e demagogico, ma lo dico lo stesso.
Leggo spesso in varie sezioni di questo forum giudizi negativi e inappellabili sulla FIR basati sulle difficoltà delle nostre squadre in Europa o su alcuni risultati negativi della nostra nazionale.
Io penso che il compito principale di una federazione non sia vincere coppe con la nazionale o far vincere coppe ai club ma sia conservare e cercare di aumentare il numero di praticanti. Che la nazionale e i club siano competitivi è, a mio avviso, importante ma secondario.
Per dirla in modo un po' esagerato, preferisco che il Rugby Reggio quest'anno retroceda e aumenti di un bimbo il settore minirugby piuttosto che si salvi ma perda un tesserato.
Non ho particolare simpatia per Dondi, che a volte mi ha dato l'impressione di muoversi con un poco di arroganza, ma se davvero il numero di praticanti in questi anni è aumentato così tanto come dicono i dati dell'IRB e della FIR, ebbene allora il lavoro svolto dalla giunta di Dondi è stato ottimo. Il fatto che le italiane perdano il 90% delle partite nelle coppe europee conta poco, in relazione.
L'importante è che la gente giochi a rugby e tifi per il rugby; se poi le squadre degli altri paesi sono più forti, beh, bravi loro e noi ci impegneremo per raggiungerli.
Così almeno la vedo io. Questo non vuol dire che occorra accettare con contentezza anche il 3-90 di Rovigo contro Worcester, ma solo che bisogna capire che quel risultato non può essere preso come una bocciatura tout court del movimento.
L'entrata nel Sei Nazioni secondo me è stata un traguardo enorme, per i benefici in termini di popolarità e per i soldi che ha portato al rugby italiano. Se sia stata merito di Dondi o se sarebbe avvenuta comunque non lo so, e forse non importa. E sono favorevole anche alle regole che limitano l'utilizzo di stranieri; so che anche i giocatori stranieri hanno tutti i diritti di giocare e di prendere qualche soldo, però una squadra formata da italiani (magari del luogo) ha sicuramente più seguito e più futuro delle arche di Noè piene di giocatori dell'emisfero australe che si vedevano non molti anni fa anche nelle categorie minori.
Leggo spesso in varie sezioni di questo forum giudizi negativi e inappellabili sulla FIR basati sulle difficoltà delle nostre squadre in Europa o su alcuni risultati negativi della nostra nazionale.
Io penso che il compito principale di una federazione non sia vincere coppe con la nazionale o far vincere coppe ai club ma sia conservare e cercare di aumentare il numero di praticanti. Che la nazionale e i club siano competitivi è, a mio avviso, importante ma secondario.
Per dirla in modo un po' esagerato, preferisco che il Rugby Reggio quest'anno retroceda e aumenti di un bimbo il settore minirugby piuttosto che si salvi ma perda un tesserato.
Non ho particolare simpatia per Dondi, che a volte mi ha dato l'impressione di muoversi con un poco di arroganza, ma se davvero il numero di praticanti in questi anni è aumentato così tanto come dicono i dati dell'IRB e della FIR, ebbene allora il lavoro svolto dalla giunta di Dondi è stato ottimo. Il fatto che le italiane perdano il 90% delle partite nelle coppe europee conta poco, in relazione.
L'importante è che la gente giochi a rugby e tifi per il rugby; se poi le squadre degli altri paesi sono più forti, beh, bravi loro e noi ci impegneremo per raggiungerli.
Così almeno la vedo io. Questo non vuol dire che occorra accettare con contentezza anche il 3-90 di Rovigo contro Worcester, ma solo che bisogna capire che quel risultato non può essere preso come una bocciatura tout court del movimento.
L'entrata nel Sei Nazioni secondo me è stata un traguardo enorme, per i benefici in termini di popolarità e per i soldi che ha portato al rugby italiano. Se sia stata merito di Dondi o se sarebbe avvenuta comunque non lo so, e forse non importa. E sono favorevole anche alle regole che limitano l'utilizzo di stranieri; so che anche i giocatori stranieri hanno tutti i diritti di giocare e di prendere qualche soldo, però una squadra formata da italiani (magari del luogo) ha sicuramente più seguito e più futuro delle arche di Noè piene di giocatori dell'emisfero australe che si vedevano non molti anni fa anche nelle categorie minori.
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porcorosso
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Quando ero piccolo giocavo ad Hockey su pista (in porta, che legnate!!!) ed un anno smistarono due squadre di due anni diversi creandone una con gli elementi forti e una con gli elementi deboli (dove inspiegabilmente finii anch'io pur essendo un campione
). Il girone di andata ne beccammo tante, ma tante, ma tante che era diventata una PENITENZA. In breve eravamo diventati lo zimbello di tutto il club ... ... ... il girone di ritorno le abbiamo VINTE TUTTE!!!
Ora una squadretta giovanile è ben diversa dal nostro Rugby, ma davvero mi stupisce leggere che la soluzione per migliorare nelle competizioni sia quello di uscirne o far giocare gli altri ... MA (in culo la netiquette) DA DOVE c4$$o PRENDETE TUTTA STA PASSIONE PER L'ARRESA???
Ci sono meno risorse di prima e la vostra soluzione è quella di rinunciare ai fondi ERC!
Ci sono meno occasioni di scontri competitivi e la vostra soluzione è quella di abbandonare i pochi rimasti!
Ci sono meno giocatori validi (perché destinati al PRO12) e la vostra soluzione è di toglierne altri e far scendere il campionato al terzo livello!
Ma poi con che coraggio andate a tifare per la vostra squadra, se le chiedete di abbandonare le strade difficili?
Credete poi che oggi rinunciate a 4 posti in Challenge e domani quando ritornerete turgidi ve li ridaranno così su due piedi? Ma 'ndemo dai!
La soluzione (o le soluzioni) NON è ritirarsi - neanche momentaneamente. Ma LAVORARE e pretendere di migliorare!
Per le possibili e fattibili proposte di miglioramento, consultare quelle elencate - a più riprese - da Giorgio XT che sono esaustive, complete e condivisibili.
Saluti PR-WSM

Ora una squadretta giovanile è ben diversa dal nostro Rugby, ma davvero mi stupisce leggere che la soluzione per migliorare nelle competizioni sia quello di uscirne o far giocare gli altri ... MA (in culo la netiquette) DA DOVE c4$$o PRENDETE TUTTA STA PASSIONE PER L'ARRESA???
Ci sono meno risorse di prima e la vostra soluzione è quella di rinunciare ai fondi ERC!
Ci sono meno occasioni di scontri competitivi e la vostra soluzione è quella di abbandonare i pochi rimasti!
Ci sono meno giocatori validi (perché destinati al PRO12) e la vostra soluzione è di toglierne altri e far scendere il campionato al terzo livello!
Ma poi con che coraggio andate a tifare per la vostra squadra, se le chiedete di abbandonare le strade difficili?
Credete poi che oggi rinunciate a 4 posti in Challenge e domani quando ritornerete turgidi ve li ridaranno così su due piedi? Ma 'ndemo dai!
La soluzione (o le soluzioni) NON è ritirarsi - neanche momentaneamente. Ma LAVORARE e pretendere di migliorare!
Per le possibili e fattibili proposte di miglioramento, consultare quelle elencate - a più riprese - da Giorgio XT che sono esaustive, complete e condivisibili.
Saluti PR-WSM

Porcorosso - Mediano da Salotto
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franzele
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Quoto in totoporcorosso ha scritto:Quando ero piccolo giocavo ad Hockey su pista (in porta, che legnate!!!) ed un anno smistarono due squadre di due anni diversi creandone una con gli elementi forti e una con gli elementi deboli (dove inspiegabilmente finii anch'io pur essendo un campione). Il girone di andata ne beccammo tante, ma tante, ma tante che era diventata una PENITENZA. In breve eravamo diventati lo zimbello di tutto il club ... ... ... il girone di ritorno le abbiamo VINTE TUTTE!!!
Ora una squadretta giovanile è ben diversa dal nostro Rugby, ma davvero mi stupisce leggere che la soluzione per migliorare nelle competizioni sia quello di uscirne o far giocare gli altri ... MA (in c*** la netiquette) DA DOVE c4$$o PRENDETE TUTTA STA PASSIONE PER L'ARRESA???
Ci sono meno risorse di prima e la vostra soluzione è quella di rinunciare ai fondi ERC!
Ci sono meno occasioni di scontri competitivi e la vostra soluzione è quella di abbandonare i pochi rimasti!
Ci sono meno giocatori validi (perché destinati al PRO12) e la vostra soluzione è di toglierne altri e far scendere il campionato al terzo livello!
Ma poi con che coraggio andate a tifare per la vostra squadra, se le chiedete di abbandonare le strade difficili?
Credete poi che oggi rinunciate a 4 posti in Challenge e domani quando ritornerete turgidi ve li ridaranno così su due piedi? Ma 'ndemo dai!
La soluzione (o le soluzioni) NON è ritirarsi - neanche momentaneamente. Ma LAVORARE e pretendere di migliorare!
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Saluti PR-WSM
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Ilgorgo
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
https://twitter.com/waspsrugby
Sul twitter della squadra londinese c'è la cronaca della partita di Mogliano. 2000 spettatori circa e 0-0 per ora
Sul twitter della squadra londinese c'è la cronaca della partita di Mogliano. 2000 spettatori circa e 0-0 per ora
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s6tefano71
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Re: 1° Giornata Challenge Cup
Non sono d'accordo. O meglio: sono d'accordo con il partecipare alle Coppe Europee, ma non sono d'accordo a parteciparvi a queste condizioni. Ma lo sai che le seconde linee del Perpignan erano 2 metri per 126Kg! Il 6 era 1,95 m per 140 kg! Senza parlare delle loro capacità atletiche. Molti di questi poi avevano evidenti segni da "facies acromegalica"! Devo aggiungere altro? Anche a me piacerebbe che non esistesse la crisi economica, che ci fosse la piena occupazione, magari lavorare la metà e guadagnare sempre uguale, avere più tempo libero, ma purtroppo il mondo dei sogni non esiste!porcorosso ha scritto:Quando ero piccolo giocavo ad Hockey su pista (in porta, che legnate!!!) ed un anno smistarono due squadre di due anni diversi creandone una con gli elementi forti e una con gli elementi deboli (dove inspiegabilmente finii anch'io pur essendo un campione). Il girone di andata ne beccammo tante, ma tante, ma tante che era diventata una PENITENZA. In breve eravamo diventati lo zimbello di tutto il club ... ... ... il girone di ritorno le abbiamo VINTE TUTTE!!!
Ora una squadretta giovanile è ben diversa dal nostro Rugby, ma davvero mi stupisce leggere che la soluzione per migliorare nelle competizioni sia quello di uscirne o far giocare gli altri ... MA (in c*** la netiquette) DA DOVE c4$$o PRENDETE TUTTA STA PASSIONE PER L'ARRESA???
Ci sono meno risorse di prima e la vostra soluzione è quella di rinunciare ai fondi ERC!
Ci sono meno occasioni di scontri competitivi e la vostra soluzione è quella di abbandonare i pochi rimasti!
Ci sono meno giocatori validi (perché destinati al PRO12) e la vostra soluzione è di toglierne altri e far scendere il campionato al terzo livello!
Ma poi con che coraggio andate a tifare per la vostra squadra, se le chiedete di abbandonare le strade difficili?
Credete poi che oggi rinunciate a 4 posti in Challenge e domani quando ritornerete turgidi ve li ridaranno così su due piedi? Ma 'ndemo dai!
La soluzione (o le soluzioni) NON è ritirarsi - neanche momentaneamente. Ma LAVORARE e pretendere di migliorare!
Per le possibili e fattibili proposte di miglioramento, consultare quelle elencate - a più riprese - da Giorgio XT che sono esaustive, complete e condivisibili.
Saluti PR-WSM
Però ci si può almeno avvicinare togliendo le ingiustizie, e una delle più grandi ingiustizie che c'è nel rugby è il competere ad armi impari come avviene nelle Coppe Europee e il fatto che i core-businness di tutto il movimento sia in mano a pochi e agli altri restino le briciole. Non vedo altra soluzione se non quella di ridistribuire in maniera democratica e meritocratica il budget federale alle società e togliere le regole assurde di restrizione di ingaggio di giocatori stranieri.
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giangi2
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- Iscritto il: 25 lug 2006, 9:00
Re: 1° Giornata Challenge Cup
Quoto giorgioXT e PR con un solo appunto: la CL non toglie sponsor all'eccellenza. Le risorse sono calate per la crisi economica