Da dove si riparte?
Moderatore: Emy77
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acarraro306
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Re: Da dove si riparte?
Finora la FIR ha sempre ridotto negli anni passati il lìvello di competizione dei giovani.
Però dobbiamo fidarci della dirigenza attuale e delle sue promesse - nemmeno esplicitate - e diffidare di chi invece ha sempre obiettato e chiesto un sistema diverso , non autoreferenziale ed aperto alla competizione.
Però dobbiamo fidarci della dirigenza attuale e delle sue promesse - nemmeno esplicitate - e diffidare di chi invece ha sempre obiettato e chiesto un sistema diverso , non autoreferenziale ed aperto alla competizione.
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
Parlando di cose concrete, cosa ne pensi del nuovo staff tecnico?
Già bocciato prima di iniziare?
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"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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acarraro306
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Re: Da dove si riparte?
Senza cambiare il meccanismo che deve portare i giocatori fino in nazionale , non credo che possano essere tanto diversi da quelli di Brunel e Mallet .
Per avere risultati differenti ci sono due strade, l'importazione di giocatori formati altrove -ma non abbiamo né soldi né appetibilità-
Oppure ricostruire una filiera di formazione che produca giocatori.
Fare questo è impossibile senza smontare il sistema di potere che ha garantito prima Dondi e poi Gavazzi
Per avere risultati differenti ci sono due strade, l'importazione di giocatori formati altrove -ma non abbiamo né soldi né appetibilità-
Oppure ricostruire una filiera di formazione che produca giocatori.
Fare questo è impossibile senza smontare il sistema di potere che ha garantito prima Dondi e poi Gavazzi
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
Dovrebbero essere lasciati liberi di lavorare.acarraro306 ha scritto:Senza cambiare il meccanismo che deve portare i giocatori fino in nazionale , non credo che possano essere tanto diversi da quelli di Brunel e Mallet .
Per avere risultati differenti ci sono due strade, l'importazione di giocatori formati altrove -ma non abbiamo né soldi né appetibilità-
Oppure ricostruire una filiera di formazione che produca giocatori.
Fare questo è impossibile senza smontare il sistema di potere che ha garantito prima Dondi e poi Gavazzi
La novità rispetto ai precedenti, però, è che hanno preso anche un responsabile della formazione, dello sviluppo dei giovani. Lo stesso O'Shea ha esperienze in questo senso, ma soprattutto questo Aboud deve essere proprio bravo, se in Irlanda hanno scritto che "lascerà un vuoto che sarà difficile colmare". Un bel biglietto da visita, per me.
Se sprechiamo questi jolly che ci sono capitati per le mani vuol dire che non siamo bravi nemmeno a Scala 40
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
giocatori li "producono" anche ora. ma non sono all'altezza di quelli che "producono" in Galles, un c##so dove vivere (scusate:-)), con metá abitanti del Veneto e pochissimi money.acarraro306 ha scritto: Oppure ricostruire una filiera di formazione che produca giocatori.
Per esempio la societá S.Doná (nomino quella piú virtuosa, vale per tutti), che fino a ieri non sapeva neanche di avere un sito internet per comunicare con il mondo, che da dieci anni porta 500-600 spettatori sulle "tribune", puó mai essere in grado di formare una ventina di ragazzi ogni due anni, di cui 3 - 4 per l'altissimo livello, dicasi Pro12? No, non lo puó essere.
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
Un'altra risposta perché in questo contesto internazionale non puoi aspettare le societá a formare per l'altissimo livello, la si puó trovare nella seguente domanda: Anche se la societá fosse capace, perché dovrebbe investire tanti soldi e tempo nella formazione dei ragazzi? Per alimentare la squadra di un campionato che non produce nessun giro ulteriore giro di affari ed interesse?
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jentu
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Re: Da dove si riparte?
Sono daccordo con GarryowenGarryowen ha scritto:Dovrebbero essere lasciati liberi di lavorare.acarraro306 ha scritto:Senza cambiare il meccanismo che deve portare i giocatori fino in nazionale , non credo che possano essere tanto diversi da quelli di Brunel e Mallet .
Per avere risultati differenti ci sono due strade, l'importazione di giocatori formati altrove -ma non abbiamo né soldi né appetibilità-
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La novità rispetto ai precedenti, però, è che hanno preso anche un responsabile della formazione, dello sviluppo dei giovani. Lo stesso O'Shea ha esperienze in questo senso, ma soprattutto questo Aboud deve essere proprio bravo, se in Irlanda hanno scritto che "lascerà un vuoto che sarà difficile colmare". Un bel biglietto da visita, per me.
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Parlare e scrivere sono due attività umane differenti
I fatti degli altri sono solo opinioni, le mie opinioni sono fatti (cit. omen nomen)
Non discutere mai con un idiota: ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza (cit. Incertae sedis)
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- Sergio Martin
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Re: Da dove si riparte?
Da qualche parte, le franchigie dovranno prenderli 'sti benedetti giocatori...meglio che andare in giro a prendere pirogatori del Pacifico ed ex-giocatori in transito...zappatalpa ha scritto:ho letto che su non-rugby stanno sparando nomi per ripartire l'anno prossimo: buscema, azzolini, menniti, ecc ecc
rido per non piangere!! a 22-23 anni ancora non emergono in eccellenza, come diavolo puoi pensare di andare con questi a dublino o belfast e non prenderle sonoramente? basta, non prendiamoci piú in giro, della generazione che sta ora in eccellenza non verrà fuori un bel niente, forse 3-4 rincalzi per le franchigie.
Piuttosto, andiamo a vedere quale formazione viene impartita loro e quale minutaggio possono fare all'ombra dello straniero di turno, magari venuto qua a svernare. E questo non solo in Eccellenza, ma anche in serie A. L'altro giorno mi stavano parlando di una squadra di serie A in girone retrocessione che, per salvarsi, ha chiamato un ragazzetto sudafricano, con buoni skills, ma non molto volenteroso; unico stipendiato in una squadra di dilettanti, sarà venuto per fare un'esperienza in Italia, senza impegnarsi troppo... Nel frattempo, magari, in una squadra di Eccellenza, nello stesso ruolo, ci sarà un italiano in panchina che avrebbe potuto essere prestato e servire adeguatamente allo scopo...A volte si predilige la "scorciatoia"...
- Sergio Martin
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Re: Da dove si riparte?
Questo è il vero problema... E quanti Canna ci saranno in giro per l'Italia, che se li metti vicino ai giocatori della Nazionale, possono fare il salto di qualità? Quanti Benetti che, invece di mettere dentro un piazzato dietro l'altro all'Olimpico o a Twickenham, hanno lasciato e fanno gli agenti di polizia, o altro?zappatalpa ha scritto:...come siamo messi adesso dobbiamo scoprire un Canna o recuperare due Odiete piú per disperazione che per programmazione.
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
Credo che il profilo (la "giob descrision" come ha detto Gavazzi in un'intervista) dei tecnici sia abbastanza chiara in questo senso.
Mi sembra abbastanza esplicativa di un'impostazione che il miglior allenatore del mondo, se non ha fatto quelle esperienze, non avrebbe potuto soddisfare.
La ciliegina sulla torta sarebbe che la FIR incentivasse in qualche modo i club dell'Eccellenza per dotarli un uno "skills coach". Un ragazzo dell'Accademia lo puoi sbattere tranquillamente in Eccellenza e lasciarlo lì a vivacchiare facendo il suo dovere e facendosi tutto il suo percorso sportivo vivendo di rendita sulle sue qualità. E' quello che sta succedendo adesso per quelli che non vanno nelle franchigie. Invece dovrebbero essere seguiti ancora per 2-3 o 4 anni sui fondamentali. Non è possibile avere degli internazionali tipo Sarto o Venditti che non sanno calciare o uomini di mischia che si prendono calci di punizione a ogni bd
Mi sembra abbastanza esplicativa di un'impostazione che il miglior allenatore del mondo, se non ha fatto quelle esperienze, non avrebbe potuto soddisfare.
La ciliegina sulla torta sarebbe che la FIR incentivasse in qualche modo i club dell'Eccellenza per dotarli un uno "skills coach". Un ragazzo dell'Accademia lo puoi sbattere tranquillamente in Eccellenza e lasciarlo lì a vivacchiare facendo il suo dovere e facendosi tutto il suo percorso sportivo vivendo di rendita sulle sue qualità. E' quello che sta succedendo adesso per quelli che non vanno nelle franchigie. Invece dovrebbero essere seguiti ancora per 2-3 o 4 anni sui fondamentali. Non è possibile avere degli internazionali tipo Sarto o Venditti che non sanno calciare o uomini di mischia che si prendono calci di punizione a ogni bd
Ultima modifica di Garryowen il 28 mar 2016, 17:02, modificato 1 volta in totale.
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
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zappatalpa
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Re: Da dove si riparte?
Te lo dico io: Altri 2 o 3 al massimo di una intera generazione di giocatori ('83-'92), e non so neanche chi realmente possano essere.Sergio Martin ha scritto: E quanti Canna ci saranno in giro per l'Italia, che se li metti vicino ai giocatori della Nazionale, possono fare il salto di qualità?
La mia idea é che se anche sfrutti tutto questo al 100% non basta piú per competere in Pro12. I giocatori devono arrivare a 18-20 anni giá con i ritmi e le idee giuste.
Anche quello degli stranieri che occupano il posto agli italiani é un problema molto parziale, per non dire un falso problema.
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Laporte
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Re: Da dove si riparte?
La csoa interessante, che abbiamo invertito la rotta. Basta con il profeta straniero che deve fare i miracoli con il materiale scarso che abbiamo !!!
Finalmente... adesso di profeti dall'estero su cui ci illuderemo per l'ennesima volta, ne abbiamo addirittura tre o quattro (Ho perso il conto).... che passo avanti.
Intanto come la Gergia abbiamo finito il sei nazioni con una apertura che gioca ogni tanto in pro-D2 francese... Vabbe che al Georgia il suo sei nazioni lo ha vinto... però...
Mi chiedo che miracoli possano fare,,,,
Finalmente... adesso di profeti dall'estero su cui ci illuderemo per l'ennesima volta, ne abbiamo addirittura tre o quattro (Ho perso il conto).... che passo avanti.
Intanto come la Gergia abbiamo finito il sei nazioni con una apertura che gioca ogni tanto in pro-D2 francese... Vabbe che al Georgia il suo sei nazioni lo ha vinto... però...
Mi chiedo che miracoli possano fare,,,,
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Garryowen
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Re: Da dove si riparte?
Ecco uno che avrebbe voluto il profeta italiano...

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- Sergio Martin
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Re: Da dove si riparte?
Ma io non sarei cosí drastico... Di Canna si diceva bene anche quando giocava nelle FFOO, ma non tutti erano d'accordo sulle sue possibilità di ambientarsi in Nazionale e nelle Zebre. È stato chiamato per disperazione, è stato tre mesi con la Nazionale nella preparazione ai Mondiali e adesso sono tutti d'accordo sulle sue capacitá. Lo stesso potrebbe accadere anche con molti altri. Gli skills dovrebbero acquisirli negli anni e, se questo ora non accade ai livelli degli altri, bisogna capire perchè e lavorarci sopra. Il ritmo, che pure altrove hanno piu' di noi a 19/20 anni, perchè lavorano con i piú anziani, si può acquisire in un contesto professionale come quello della franchigia. Sono d'accordo sul fatto che bisognerebbe eliminare questo "scalino" e rendere piu omogeneo il percorso. Qui è un discorso di organizzazione. Partiamo con un gap che va colmato, e dovremmo essere più bravi degli altri. Pensiamo agli Argentini, ma anche a cosa stanno facendo i Giapponesi: oggi stavo vedendo gli highlights dei Sunwolves e sono rimasto impressionato. Sul fatto che gli stranieri siano un falso problema, non sono assolutamente d'accordo. La presenza di tutti quegli stranieri nei nostri campionati è il segno evidente che la formazione o non funziona, o non è accreditata di funzionare. E, quindi, si ricorrre a una scorciatoia, o presunta tale, per poi spesso far giocare il Ratuvou di turno o altri personaggi impalpabili, mentre giovani italiani che potrebbero essere fatti crescere scaldano la panchina.zappatalpa ha scritto:Te lo dico io: Altri 2 o 3 al massimo di una intera generazione di giocatori ('83-'92), e non so neanche chi realmente possano essere.Sergio Martin ha scritto: E quanti Canna ci saranno in giro per l'Italia, che se li metti vicino ai giocatori della Nazionale, possono fare il salto di qualità?
La mia idea é che se anche sfrutti tutto questo al 100% non basta piú per competere in Pro12. I giocatori devono arrivare a 18-20 anni giá con i ritmi e le idee giuste.
Anche quello degli stranieri che occupano il posto agli italiani é un problema molto parziale, per non dire un falso problema.
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pierrebi
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- Iscritto il: 8 ago 2007, 11:21
Re: Da dove si riparte?
faccio una domanda forse banale, ma la Nazionale, al completo, sarebbe competitiva, potrebbe vincere il Pro12?
no? e allora che ci giochiamo a fare nel 6nazioni?
si? e allora che aspettiamo a convocare in nazionale solo chi gioca il Pro12 e costruiamo una squadra che in tre anni prova a vincere e in primavera si allena nel 6 nazioni e al prossimo mondiale ben figura?
no? e allora che ci giochiamo a fare nel 6nazioni?
si? e allora che aspettiamo a convocare in nazionale solo chi gioca il Pro12 e costruiamo una squadra che in tre anni prova a vincere e in primavera si allena nel 6 nazioni e al prossimo mondiale ben figura?