Pagina 12 di 12

Re: carnivori o vegani?

Inviato: 23 ago 2016, 23:24
da tonione
certo, come dicevo, sarebbe interessante avere la prospettiva del batterio.

o addivenire ad una civiltà di stiliti. miliardi di cervelli seduti sullo sgabello, cervelli senza corpo, immortali, asessuati ed eterni. che provano piacere solo venendo accarezzati da una bava di vento. avendo disseminati per il corpo milioni di corpuscoli di krause tutto il corpo è glande o clitoride. siamo meduse, senza cuore, solo glanghi pulsanti.

Pelizzari ci va a caccia di pesci. provate anche voi. vi munite di un fucile ad elastico, vi immergete, scegliete il pesce, sparate e lo mangiate.

Re: carnivori o vegani?

Inviato: 24 ago 2016, 8:20
da Garryowen
Non capisco la storia del batterio. Il batterio fa morire l'organismo che lo ospita, lo consuma, un po' come facciamo noi con la Terra, l'ambiente.
La prospettiva del batterio è la nostra stessa prospettiva. Ci siamo già.

Una precisazione. Quello che scrivo, anche quello che ho scritto più sopra, sono solo spunti per una riflessione, offerte di punti di vista diversi.
Non sono vegano, né mi sogno di pretendere nessun comportamento particolare dagli altri, o di offrire un'esperienza privata come modello.
Non lo sono però potrei arrivare a esserlo, nella ricerca di essere "meno batterio che posso". Ridurre l'impatto della mia presenza sull'ambiente, ridurre la quota di sofferenza e di morte che procuro direttamente o indirettamente.
Forse alla mia età bisognerebbe avere una weltanschauung più consolidata, già scolpita sulla pietra, non so. Per quanto mi riguarda, ci sto ancora lavorando su e sono lontano dal finire il lavoro... :lol:

Intanto trovo che una persona intelligente (anche solo mediamente intelligente, non un Einstein) che abbia una buona cultura e legga parecchio può giustificare qualsiasi cosa. Giustificarsi ed autoassolversi anche per le le cose peggiori o addirittura rivoltanti e odiose; non so, il cannibalismo, la pedofilia eccetera. Cose già lette in abbondanza

Re: carnivori o vegani?

Inviato: 24 ago 2016, 8:23
da Luqa-bis
Può essere interessante anche provare il punto di vista, forse primordiale del villico.

Re: carnivori o vegani?

Inviato: 24 ago 2016, 8:41
da Ilgorgo
Garryowen ha scritto:« È avvenuto tutto all'improvviso. Mi ero immerso in una secca poco lontana dal capo che protendendosi verso il mare aperto chiude a sud la baia di Siracusa. Quella mattina mi accadde di arpionare una cernia. Una cernia robusta, combattiva. Si scatenò sul fondo una vera e propria lotta titanica fra la cernia che pretendeva di salvare la sua vita e me che pretendevo di togliergliela. La cernia era incastrata in una cavità fra due pareti; cercando di rendermi conto della sua posizione passai la mano destra lungo il suo ventre. Il suo cuore pulsava terrorizzato, impazzito dalla paura. E con quel pulsare di sangue ho capito che stavo uccidendo un essere vivente. Da allora il mio fucile subacqueo giace come un relitto, un reperto archeologico impolverato nella cantina di casa mia. Era il 1967".
ENZO MAIORCA


La grande sfortuna dei pesci è di essere muti e di non avere un volto espressivo. Per arrivare a capire bisognerebbe attraversare un'esperienza come quella di Maiorca
Ne "La coscienza di Zeno" che sto leggendo c'è una breve riflessione dedicata proprio alla sofferenza dei pesci e alla loro sfortuna di non riuscire a comunicarci in modo evidente il proprio dolore: "se boccheggiano anche quando sono sani e salvi in acqua!" dice più o meno Zeno Cosini. Compare anche una riflessione simile su un gamberetto-esca
E' un libro molto interessante "La coscienza di Zeno". Avevo provato almeno due volte a leggerlo (la prima a scuola) e l'avevo sempre abbandonato perché la storia delle sigarette e l'accidioso cinismo del protagonista te ne tengono un po' lontano, ma più si va avanti nella lettura più si apprezzano la bravura della scrittura e l'intelligenza dello scrittore

Re: carnivori o vegani?

Inviato: 24 ago 2016, 11:19
da jpr williams
Io credo che il punto non sia tanto la metodologia utilizzata per uccidere, ma la funzione dell'uccidere.
Se uccido (o faccio uccidere mediante acquisto in macelleria: non cambia nulla) per nutrirmi non mi comporto in maniera affatto diversa da quella del predatore che caccia la preda per nutrirsene e lo fa per necessità, non per sfizio. La mia "umanità" dovrà consistere nel far si che venga utilizzata la metodologia più indolore e meno traumatica possibile nell'operazione (da qui, ad esempio, la mia feroce avversione per il trasporto di animali vivi per migliaia di km) perchè non ritengo lecito che all'atto estremo dell'uccisione si aggiungano sofferenze inutili che, a quel punto, sono solo espressione di pura crudeltà.
Uccidere creature, di terra o di acqua non vedo la differenza, solo per provare la sensazione piacevole di mangiare ciò che si è ucciso con le proprie mani (peraltro solo le mani bisognerebbe usare: tra un fucile improvvisato ed uno tecnologico di precisione c'è solo una differenza di efficienza, ma ontologicamente sono la stessissima cosa) per me è più vicino allo sfizio che non alla necessità.
Non pretendo di vietare ad altri i propri sfizi, ma non posso giudicarli diversamente che sfizi ed averne un giudizio negativo.
Giudizio che interessa solo me e chi la pensa come me; chi si sfizia con le uccisioni, com'è ovvio, ha tutto il diritto di fottersene.
Ma qui stiamo confrontando opinioni, non proposte di legge, quindi.

Re: carnivori o vegani?

Inviato: 26 ago 2016, 22:50
da tonione
mi sembra si ritorni quasi ai sofisti. perchè che cos'è una filosofia che lascia scivolare in secondo piano la questione della verità? lo so, è tutta colpa di Nietzsche, il furbastro, che sentendosi circondato dalla scienza ha pensato di inficiare il sospetto nella ricerca della verità scientifica.

inaugurando l'era della slealtà.