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Ah, la pugna...

Iddio vide che il rugby avrebbe avuto troppo successo e per timore che ciò potesse insuperbirlo decise di affiancargli il rugby league, cugino rozzo di campagna abile nel trovare periodicamente spazio sui giornali con doping, scandali, risse e scontri, giusto per rovinare un po' la nomea del cugino maggiore
http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/a ... 214e2.html

Ilgorgo ha scritto:Iddio vide che il rugby avrebbe avuto troppo successo e per timore che ciò potesse insuperbirlo decise di affiancargli il rugby league, cugino rozzo di campagna abile nel trovare periodicamente spazio sui giornali con doping, scandali, risse e scontri, giusto per rovinare un po' la nomea del cugino maggiore
http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/a ... 214e2.html

l'italia batte gli usa 46 a 0.

provo un certo senso di impotenza, mischiato con l'acre odore di cose bruciate, di fronte alle visioni da analisi matematica dello, e nello, sport. molti anni fa credevo che l'analisi ci avrebbe permesso di avanzare, di progredire, che si sarebbe tutto risolto in un miglioramento collettivo per il solo fatto che una detta prestazione fosse stata analizzata, pensavo, il positivo e il negativo emergerà e trionferà il progresso. nello stesso momento guardavo e leggevo cose inquietanti sul futuro a venire, alcuni sognatori vedevano lungo e ci inserivano il virus del dubbio sulla verità analizzata scientificamente.

ora mi sono evoluto in un essere tendente a rifiutare la prima analisi, sia quella predittiva che quella consultiva. ho superato la fase agnostica perchè fondamentalmente grossolana ed apatica, muovendomi come uno braccato sono confluito verso un uso modico dell'analisi scientifica. ho cominciato a pensare che la scienza, e quindi l'intelligenza neo corticale dei codici binari e, in futuro, quantistici dovrebbe piegarsi ad alcune caratteristiche degli esseri umani e non viceversa.nel rugby, la cultura scientifica ha permesso un progresso enorme. in termini di velocità, potenza, atleticità, resistenza agli scontri,spettacolarità, lo sport moderno non ha eguali. siamo arrivati anche ad analizzare le conseguenze degli impatti e a modificare i regolamenti per questo motivo. abbiamo capito che il combattimento continuo produce logorio fisico e mentale e abbiamo cominciato a pensare agli atleti a 360 gradi.

a tutto questo manca l'essere umano. l'essere che sceglie di andare a sinistra o a destra, l'intuizione, la rabbia, la sofferenza. perciò, penso, le analisi preventive servono per lo più, mica tutte, a riempire spazi vuoti. quando si va al combattimento tutto può succedere e qualsiasi piano va a farsi benedire molto velocemente. quello che conta è l'essere umano che abbia voglia di combattere fino al punto finale.

tonione ha scritto:a tutto questo manca l'essere umano. l'essere che sceglie di andare a sinistra o a destra, l'intuizione, la rabbia, la sofferenza. perciò, penso, le analisi preventive servono per lo più, mica tutte, a riempire spazi vuoti. quando si va al combattimento tutto può succedere e qualsiasi piano va a farsi benedire molto velocemente. quello che conta è l'essere umano che abbia voglia di combattere fino al punto finale.

E meno male, aggiungo. Altrimenti cosa ci resta?

Sono d'accordo, per default, con l'analisi di Tonione, anche se per comprenderla ci entrerò io in analisi.

a forza di sprofondare questo argomento scompare.

guardatevi attorno. i vecchi di ottanta e novantanni hanno inscenato la vita, o la possibilità di essa a quell'età, senza contrapporsi ai giovani. eppure, i giovani di ventanni che solo da loro possono prendere esempio di cosa vuol dire combattere, li schifano. eppure solo da questi matusalemme possono apprendere l'arte e la vita nel combattimento. combattimento del restare vivi. vivi per sempre grazie al combattimento!

E se al posto di combattere si optasse per la gentilezza, un regno dell'armonia dove chi vuole combattere deve entrare un un campo verde con i pali a forma di acca a patto che tutto il resto della sua vita lo passi a voler bene al prossimo, ad amare tutti, compresi animali e piante?

per chi e-o per cosa combatti?
mi fanno pena coloro che hanno estromesso dalla loro vita l'idea del combattimento. non c'è la vita se non c'è il combattimento. la natura te lo mostra tutti i giorni. ogni erbetta. ogni pulviscolo. ogni microbo. entra in questa tragedia biologica. non c'è un paradiso biologico. solo una pausa per leccarsi le ferite.

tonione ha scritto:per chi e-o per cosa combatti?
mi fanno pena coloro che hanno estromesso dalla loro vita l'idea del combattimento. non c'è la vita se non c'è il combattimento. la natura te lo mostra tutti i giorni. ogni erbetta. ogni pulviscolo. ogni microbo. entra in questa tragedia biologica. non c'è un paradiso biologico. solo una pausa per leccarsi le ferite.

E' come la storia che tirano in ballo i carnivori: "...e la natura allora? I predatori?"
Noi abbiamo un'altra cosa, abbiamo la cultura, il sapere, l'empatia (se la si riesce a raggiungere), la sensibilità.
"Segui il tuo istinto!"
Seguire il mio istinto? Neanche per sogno

se ti viene un raffreddore non curarlo, allora. crepa pure senza combattere.

il concetto di specie in estinzione è un mito. tutte le specie sono in estinzione. è la biologia.

tonione ha scritto:il concetto di specie in estinzione è un mito. tutte le specie sono in estinzione. è la biologia.

Dai, questa è una battuta eh?
Io e un neonato dobbiamo entrambi morire, prima o poi, certo. Però forse è più probabile che muoia prima io. Forse lo si può affermare anche senza interpellare il Mago Otelma

lo sarà per te una battuta. ogni specie è destinata ad estinguersi. anche l'uomo!

l'estinzione delle specie non è una ragione intellettuale. questo è chiaro. non capisco perchè lo sia tra voi vegani.

tonione ha scritto:lo sarà per te una battuta. ogni specie è destinata ad estinguersi. anche l'uomo!

Su questo sono d'accordo anch'io.
Chiunque abbia mai letto e capito il dialogo fra la Natura ed un islandese sa che la Natura non ci odia, né ci ama. Nemmeno ci ignora, se è per quello: semplicemente non esistiamo.
Quindi la nostra esistenza sia come individui che come specie è del tutto irrilevante sulla grande tavolozza dell'Universo.
Basta questo per capire come combattere non serva a niente.