TM Novembre 2018

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Man of the moment
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Man of the moment »

jpr williams ha scritto:Come detto basterebbe fare in modo che nelle competizioni vengano accettati solo coloro che hanno acquisito la cittadinanza in modo ordinario, cioè nello stesso modo in cui potrebbero farlo anche un ingegnere o un idraulico.
Esattamente, così bisogna fare e basta.
Anzi, porre un limite a chi acquisisce la cittadinanza "con uno stratagemma".
Faccio un esempio: a eurobasket la slovenia ha vinto, aveva dentro di non sloveno solo uno (per regola) cioè Randolph.
Noi avevamo Burns (a regola anche Abass e Biligha, ma abbiamo ottenuto la delega, perché abbiamo dimostrato che erano già cittadini italiani).
Sta cosa del rugby ha rotto le scatole dai
Man of the moment
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Man of the moment »

u1m2b3e4 ha scritto:
jpr williams ha scritto:@Big Lebovsky
Anche lì non sarebbe difficile: basterebbe accettare solo coloro che sono diventati cittadini seguendo le regole previste per le normali cittadinanze di quel paese. Se sei diventato cittadino nello stesso modo in cui lo potrebbe diventare chiunque in quello specifico paese, ok, altrimenti nisba.
A quel punto le scorciatoie non verrebbero accettate e credo che nessun paese sarebbe disposto (di questi tempi poi...) ad allargare le maglie a dismisura per raccattare qualche rugbysta qua e là.
nell'atletica paesi come la turchia, qatar andavano al supermercato in africa e cuba a vendere loro passaporti
Si ma non è che allora bisogna copiare da sport che sbagliano queste politiche
u1m2b3e4
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da u1m2b3e4 »

Man of the moment ha scritto:
u1m2b3e4 ha scritto:
jpr williams ha scritto:@Big Lebovsky
Anche lì non sarebbe difficile: basterebbe accettare solo coloro che sono diventati cittadini seguendo le regole previste per le normali cittadinanze di quel paese. Se sei diventato cittadino nello stesso modo in cui lo potrebbe diventare chiunque in quello specifico paese, ok, altrimenti nisba.
A quel punto le scorciatoie non verrebbero accettate e credo che nessun paese sarebbe disposto (di questi tempi poi...) ad allargare le maglie a dismisura per raccattare qualche rugbysta qua e là.
nell'atletica paesi come la turchia, qatar andavano al supermercato in africa e cuba a vendere loro passaporti
Si ma non è che allora bisogna copiare da sport che sbagliano queste politiche
la mia era una critica all'atletica… e un modo per dire che il tema non è cosi di facile soluzione. Serve una regola a livello mondiale perché se lasci la regola al singolo paese capitano casi come la turchia e qatar che danno la cittadinanza molto facilmente. E non penso sia distinguibile giuridicamente il modo in cui danno la cittadinanza come suggerisce jpr. Una volta che ha la cittadinanza a livello della federazione mondiale sei cittadino di quel paese
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Big Lebowski
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Big Lebowski »

jpr williams ha scritto:@Big Lebovsky
Anche lì non sarebbe difficile: basterebbe accettare solo coloro che sono diventati cittadini seguendo le regole previste per le normali cittadinanze di quel paese. Se sei diventato cittadino nello stesso modo in cui lo potrebbe diventare chiunque in quello specifico paese, ok, altrimenti nisba.
A quel punto le scorciatoie non verrebbero accettate e credo che nessun paese sarebbe disposto (di questi tempi poi...) ad allargare le maglie a dismisura per raccattare qualche rugbysta qua e là.
Perfetto. Abbiamo già la soluzione. Appoggio la mozione a pieni voti (cioè un voto solo).
Luqa-bis ha scritto:
Se, come pare si porterà il limite a 5 anni, nei fatti si porrà l'equiparato nei limiti (medi) delle regole per il conseguimento della cittadinanza per gli immigrati.
Se non erro il limite è stato portato a 5 anni già a partire da quest'anno.
Garry
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Garry »

Di “semplificatori” ne abbiamo già abbastanza al governo del nostro Paese.
Come è già stato scritto da altri, il tema è complesso, difficile. Perché bisogna anche cercare di essere giusti e prevedere il maggior numero possibile di casi.

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Luqa-bis
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Luqa-bis »

Continuo a vedere dei mezzi orbi.

Non volete in nazionale i non cittadini ? OK , legittimo.
se ci sono, non sostenete la nazionale? OK, non condiviso del tutto , ma legittimo.

Volete che tutto il mondo si adatti al vs pensiero? Mah... un po' pretenzioso.

Volete che il mondo adotti per la cittadinanza lo stesso schema per tutti? Pia illusione, se perfino per i permessi di soggiorno c'è chi fa selezione, e fa già differenza tra l'ingegnere e l'idraulico.

E quindi le regole internazionali del rugby, che se permettete può anche decidere di non seguire calcio, pallacanestro o pallavolo , oppure si, sono:

1. Ius soli - ovvero per ambiente di crescita
2. Ius sanguini - ovvero per appartenenza familiare
3- Honesta missio - ovvero per consistente adesione all'ambiente

Su quel consistente si gioca molto, quasi tutto.

E per la particolare situazione della nostra legislazione, la (3) permette a quelli come Cherif Traorè di giocare per la nazionale italiana anche nella U18, mentre non sarebbero ancora cittadini italiani, anche se alcuni lo vorrebbero già dopo aver finito le scuole elementari o medie, e altri non lo accetterebbero mai.

E al contempo evita , sempre la (3) che alcuni paesi, in base alla loro legislazione mirata, per conversione o altro trasformino in cittadino dopo 6 mesi e poi va bene così.
JosephK.
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da JosephK. »

jpr williams ha scritto:
JosephK. ha scritto:Spesso giriamo attorno a questo punto.

Molti di noi, tra cui me medesmo, sono contro questa politica degli equiparati, abusata anche da nazioni che non ne avrebbero bisogno.

Le regole sono queste (e stanno cambiando).

Con queste regole, lamentarsi che ci sia la terza più in forma attualmente delle nostre squadre, nonché unico (forse con Traorè e Castello e in parte STeyn, in parte non perché non lo sia ma perché in azzurro spesso latita) ball carrier serio lo trovo poco sensato.

Poi sugli stranieri ci sarebbe un capitolone: Paul Griffen non è cittadino italiano ma lo riterreste a tutti gli effetti azzurro? Sisi è cittadino italiano e l'Italia la vede ora causa infortunio e pochi soldi delle Zebre. Quale dei due va meglio? Luus come lo classifichiamo? Qua spesso i limiti diventano difficili da chiarire e si finisce a fare distinzioni salvinistiche nella forma e nella sostanza.

Anche facendo giocare solo i cittadini avremmo casi di gente in nazionale, vista la nostra paradossale legislazione in merito, che l'Italia non l'ha mai vista e non sa l'Italiano. Mentre in under 17 non potrebbere giocare un italiano nato e vissuto qua, pensate l'assurdità (legata alle regole "politiche" italiane ovviamente)
Ma qui noi "patrioti" (mi vien da ridere a scriverlo) non ne facciamo né una questione tecnica, né giuridica, ma di passione, che poi è la cosa che ci fa stare attaccati a questo sport.
Il concetto di "nazionale" richiama i sentimenti, non la tecnica ed il diritto, ragion per cui per me tifoso diventa molto difficile identificarmi passionalmente con una nazionale in cui ci sono non nazionali.
E tu sai bene come la penso in campo politico, quindi...
Ma qui si parla, come ho detto millanta volte, di competizioni fra nazionali, non di altro!
Pensiamo che sia un concetto fuori moda? Benissimo, aboliamolo e quella con la maglia azzurra non sarà più "Italia", ma la squadra delle federazione italiana rugby. E va benissimo. Ma, per favore, Italia è un'altra roba: se ne può fare a meno benissimo, ma non adulterarla e trasformarla in altro.
Ma il fatto è che appena parli di "nazionale in cui ci sono non nazionali" presupponi un concetto di "nazionale". Nazionale è il cittadino italiano, bene, abbiamo legato il "nazionale" sportivo al "nazionale" giuridico, cosa che nel Regno Unito (sportivamente parlando) non possono fare.

Io concordo sulla definizione di passione per la "nazionale" ma chi ci gioca in quella nazionale va regolato in modo "tecnico", va data una definizione. Se la definizione (finis, confine) è la cittadinanza italiana cadiamo nell'assurdo che Sisi è italiano (sportivo) un ragazzino di 17 anni e 11 mesi nato qua, che parla perfettamente italiano e che magari non ha mai visto il MArocco, no. E questo mi pare francamente assurdo. Allo stesso modo che un Gower possa venire qua perché cittadino dato dall'essere trisnipote di un emigrato mentre impediamo poi ad un equiparato, non cittadino, ma che magari come Steyn si definisce addirittura "trevigiano" e che ha abbracciato in pieno Italia, Club, nazionale ecc. mi pare parimenti strano...

Quello che voglio dire è che è un discorso spinoso e se ne esce solo dando regole sportive chiare, che il più possibile evitino gli abusi che soprattutto i grandi team hanno fatto, non avendone nemmeno bisogno...

Naturalmente questo discorso non è rivolto a te, è un discorso generale sul tema che viene dibattuto dall'età del bronzo...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

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JosephK.
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da JosephK. »

Domanda secca: vi appassionerebbe di più una nazionale di Gower o una di Griffen?

Luqa comunque ha espresso quanto penso in merito. Ritengo che èassare ai 5 anni possa già essere un passo avanti. Si potrebbe refolare il numero di equiparati anche la ranking.

Dal punto di vista strettamnte sportivo: Tuivati è l'8 più simile ad essere un 8 bello potente di sfondamento, alto, rognoso. Può spostarsi a flanker. E' la soluzione attualmente migliore se non può giocare Parisse, a 8, nello stato di forma attuale e nel precisissimo momento di ora e qui, è la scelta migliore.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da JosephK. »

Cosa intendo per regolare il numero degli equiparati (anche) al ranking. Prime 5 posizioni nessun equiparato, dalla 6 alla 10 1 equiparato, dalla 11 alla 15 due equiparati e via.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

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Garry
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Garry »

JosephK. ha scritto:Cosa intendo per regolare il numero degli equiparati (anche) al ranking. Prime 5 posizioni nessun equiparato, dalla 6 alla 10 1 equiparato, dalla 11 alla 15 due equiparati e via.
Questa è una proposta difficilmente percorribile per mille interessi e motivi.
Però è un'idea intelligente, perché compenserebbe una palese aberrazione: una possibilità (quella di equiparare) introdotta per aiutare i Paesi emergenti, con movimenti ancora poco sviluppati, a colmare il gap con i Tier 1, in realtà si è trasformata uno strumento per amplificare questo gap.
Gli equiparati migliori sono di gran lunga quelli che giocano per le federazioni più forti

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Mr Ian
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Mr Ian »

Io oggi su espn ho visto le statistiche di Tuivaiti, tutto sto sfondamento purtroppo non c'è ed i metri in avanzamento non sono tanti di più dei compagni di reparto. In compenso ha buoni numeri sui difensori battuti e sui placcaggi fatti.
Sul discorso equiparati tutta la vita di accordo con luqa
italicbold
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da italicbold »

Comunque credo che tecnicamente, nel rugby, al contrario di altri sport, la selezione rappresenti la federazione e non il paese.
Questo, probabilmente, é dovuto anche all'anomalia irlandese dove la RFU comprende tutte le province dell'isola, compreso l'Ulster che é territorio britannico.
Garry
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Garry »

italicbold ha scritto:Comunque credo che tecnicamente, nel rugby, al contrario di altri sport, la selezione rappresenti la federazione e non il paese.
Questo, probabilmente, é dovuto anche all'anomalia irlandese dove la RFU comprende tutte le province dell'isola, compreso l'Ulster che é territorio britannico.
No, dai...
Se metti sul piatto anche la questione irlandese fai scatenare l'inferno... :-]

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Hap
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da Hap »

Pienamente d'accordo con gli ultimi messaggi di Luqa e Joseph.
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
JosephK.
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Re: TM Novembre 2018

Messaggio da JosephK. »

italicbold ha scritto:Comunque credo che tecnicamente, nel rugby, al contrario di altri sport, la selezione rappresenti la federazione e non il paese.
Questo, probabilmente, é dovuto anche all'anomalia irlandese dove la RFU comprende tutte le province dell'isola, compreso l'Ulster che é territorio britannico.
Sì, è così. Ma per dire anche Gibilterra gioca come stato autonomo.
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

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