La caduta finale dal Tier 1

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da 30 min »

Spear
Mi rendo conto che e’ molto difficile applicare quello che teorizzo io, ma qualcosa deve essere fatta. O aumenti il livello qualitativo o quello quantitativo, idealmente entrambi. Il secondo approccio richiede la creazione di strutture e infrastrutture con un costo e dei tempi molto superiori al primo. Dovrebbero arrivare a breve circa 19 milioni. Vorrei tanto che una parte di questi fondi andasse alla formazione, a tutti i livelli. E per questo devi rivolgerti a tecnici stranieri perche’ temo che i nostri, in generale, non siano adeguati.

Supermax e jpr
Anche l’ Argentina pero’ se ha voluto tenere il passo ha dovuto creare una franchigia e confrontarsi con i migliori
Squilibrio
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Squilibrio »

GrazieMunari ha scritto: 3 nov 2020, 22:14 Io penso ci manchi lo step successivo, che è poi imho quello che ti fa fare la differenza anche in nazionale: i nostri giocatori hanno abbastaza fame e voglia + sono abbastanza forti per giocare e per diventare protagonisti all'estero?
Qua la risposta è un NO palese.
Ed è questo che ti cambia la vita.

I georgiani ci stanno raggiungendo perchè hanno un campionato domestico di valore o perchè i più forti giocano e si allenano tutti i giorni coi migliori al mondo? Io dico la seconda.

La butto lì: invece di aumentare i soldi per Benetton e Zebre, si diminuiscano.
Si spingano i giocatori più forti e i giovani migliori ad andarsi a cercare gli ingaggioni all'estero, mentre i soldi risparmiati si spendano per formare ulteriormente i tecnici delle giovanili e importare tecnici stranieri giovani o in cerca di sfide per accademie e TOP12.
Per me sta qui il salto di qualità
A parte che i geiorgiani non ci stanno raggiungendo e i nostri sono abbastanza preparati per andare ad essere formati all'estero, quello che dici potrebbe andare in linea di massima bene per le nazionali ma affosserebbe il movimento interno e tolti 6 nazioni e tour novembrino il rugby in italia non lo filerebbe più nessuno. andare all'estero è proprio quel che ci vuole per far andare in crisi il movimento ed è quello che è successo nella nostra pallavolo da cui lentamente adesso ci stiamo riprendendo.

Lo scopo della celtic appunto era tra gli altri far rientrare gli italiani dall'estero ed arrestare l'esodo degli stessi verso francia ed inghilterra dove i nostri giocatori vengono spremuti per fare quello che non fanno con i loro giocatori nel giro della nazionale, ovvero giocare sempre e continuamente
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

30 min ha scritto: 4 nov 2020, 14:41Supermax e jpr
Anche l’ Argentina pero’ se ha voluto tenere il passo ha dovuto creare una franchigia e confrontarsi con i migliori
Adesso stupirò qualcuno.
Una soluzione di franchigia unica federale tipo Jaguares in cui giochino tutti i nazionali tranne quelli che giocano all'estero, nessuno straniero e nessun permit player mi andrebbe abbastanza bene, la approverei. Naturalmente dovrebbe coesistere con un forte e competitivo domestic che abbia una sua dignità e partecipi alla condivisione delle risorse del sistema.
Completo con le cose che ripeto in continuazione: le squadre del domestic non riceverebbero direttamente soldi: la fir sceglierebbe tecnici anche stranieri di provata competenza per i club e i soldi federali andrebbero direttamente a questi tecnici come stipendio. Così a nessuno viene in mente di insinuare che con quei soldi ci si comprano stranieri. Gli stranieri, appunto, non dovrebbero essere più di due per squadra ed ogni squadra dovrebbe sempre schierare almeno 8 u23.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
speartakle
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da speartakle »

jpr williams ha scritto: 4 nov 2020, 15:03 Completo con le cose che ripeto in continuazione: le squadre del domestic non riceverebbero direttamente soldi: la fir sceglierebbe tecnici anche stranieri di provata competenza per i club e i soldi federali andrebbero direttamente a questi tecnici come stipendio. Così a nessuno viene in mente di insinuare che con quei soldi ci si comprano stranieri. Gli stranieri, appunto, non dovrebbero essere più di due per squadra ed ogni squadra dovrebbe sempre schierare almeno 8 u23.
la FIR dovrebbe perlomeno imporre una struttura tecnica al club e standard sulla gestione anche dei settori giovanili perlomeno u18-u16.
Però ripeto, secondo te jpr quante sono le possibilità che una simile struttura sia accettata dai club/passi come riforma? che la FIR/Gavazzi non è che fa tutto tutto quello che vuole a prescindere dal sostegno politico...
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

speartakle ha scritto: 4 nov 2020, 15:10la FIR dovrebbe perlomeno imporre una struttura tecnica al club e standard sulla gestione anche dei settori giovanili perlomeno u18-u16.
Però ripeto, secondo te jpr quante sono le possibilità che una simile struttura sia accettata dai club/passi come riforma? che la FIR/Gavazzi non è che fa tutto tutto quello che vuole a prescindere dal sostegno politico...
Sono d'accordo con te sulla struttura: ogni club dovrebbe avere settori giovanili. L'ho scritto più volte, stavolta no, ma sennò divento prolisso. Questi settori giovanili dovrebbero essere sussidiati dalla fir. La fir potrebbe anche pagare alcuni dei "costi vivi" alle società (trasferte, logistica, etc.) a piè di lista dietro presentazione di fatture.
Quanto al resto io la vedo molto semplice: per quanto riguarda numero di stranieri limitato e obbligo di schierare gli u23 basta metterlo come requisito di partecipazione al torneo. Per l'aspetto finanziario, come detto la fir non darebbe soldi direttamente ai club, gli proporrebbe dei pool tecnici o approverebbe pool proposti dalle società Chi non ci sta semplicemente si arrangia e si paga i tecnici che vuole, si paga il settore giovanile e perde il contributo per i costi vivi. E' ora di dare una sterzata robusta prima che sia troppo tardi. La fir impone tante idiozie (tipo il ridicolo protocollo sanitario), una volta tanto imporrebbe qualcosa di davvero strutturale per rivoluzionare un movimento che sta palesemente sottoperformando rispetto a quelli con cui pretendiamo di competere.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Luqa-bis »

Se è vero che le case si fanno dalle fondamenta , vediamo ste fondamenta .

Nel segmento U14/U16 bene/male ?
I ragazzi acquisiscono le abilità gestuali di base?
Abbiamo una base atleticamente preparata?
Numericamente?

A livello U18 ?
Il sistema con 4 CFP funziona?
Nel dobbiamo ricreare altri?
Possiamo riservare tali CFP ai giovani delle società meno strutturate , imponendo (con finanziamenti condizionati) azioni precise alle società maggiori ?

Le accademie. Una basta? O Dobbiamo allargare il numero di giovani formati?

A questo punto la questione del passaggio professionale o del tentativo di farlo (e dove sembra si concentri la domanda di soldi , che invece è in parte prima).
A che livello puntare per il campionato domestico.
Quali meccanismi per stimolarne la crescita tecnica.
Quale percorso per i debuttanti
Quali passaggi per gli U23, quale futuro per i 27-28 enni che non hanno sfondato .
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Luqa, io parlavo di settori giovanili delle società di TOP10 (l'averli potrebbe essere inserito fra i requisiti per la partecipazione al campionato) sussidiati dalla federazione e posti sotto il coordinamento della federazione stesso. Ecco un bel compito per il tanto decantato Aboud! Una struttura che coordini le attività giovanili dei club inviandovi i propri tecnici per stage e supervisione.

Le accademie dovrebbero essere almeno 3/4 diffuse sul territorio per accogliere i migliori prospetti provenienti dai club e completarne la formazione per poi distribuirli fra i club, magari con un sistema di draft.

Il livello del campionato domestico sarebbe chiaramente superiore a quello attuale, un vero semipro sopra il quale potrebbe non stonare una sola franchigia federale stile Jaguares senza stranieri e permit.
In un campionato così i 27-28 enni ci starebbero benissimo, come pure gli u23 cui riserverei almeno 8 posti in campo.

Per carità sono idee grezze, bisognerebbe lavorarci sopra, ma, insomma, quando dico di abbandonare il fallimentare sistema attuale non gli vedo come alternativa l'attuale TOP10, ma un sistema da ricostruire su basi nuove.
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Mr Ian
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Mr Ian »

Intanto il Sud Africa si dice che dovrebbe allungare di 10 anni la sua permanenza in sanzaar, ergo il posto dell Italia nel 6N non dovrebbe essere in discussione, almeno per ora
Consulente
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Consulente »

Deformazione professionale:
quanti soldi la FIR dovrebbe dare a ciascuna squadra (a certe condizioni come si diceva sopra)?
suddivisi per quali attivita'?
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Consulente ha scritto: 4 nov 2020, 16:07 Deformazione professionale:
quanti soldi la FIR dovrebbe dare a ciascuna squadra (a certe condizioni come si diceva sopra)?
suddivisi per quali attivita'?
Parto dalla fine, ma mi sembrava di essere stato chiaro: la fir dovrebbe pagare direttamente (ripeto: direttamente, senza dare i soldi ai club) gli staff tecnici per le prime squadre, i costi vivi a piè di lista e i costi dei settori giovanili. Su questi settori giovanili ci sarebbe la supervisione della struttura di Aboud, ma questa sarebbe appunto una struttura federale.
Non ho un'idea precisa di quanto sarebbe in soldoni: posso immaginare un milione o qualcosa in più a società. Ma magari mi sbaglio. Sentiamo se c'è qualcuno più bravo di me a prezzare i costi.
Come detto le mie sono idee grezze, su cui lavorare compatibilmente con le risorse a disposizione. E' chiaro che non avremmo più due franchigie e un pò di soldi in più sarebbero disponibili.
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da RigolettoMSC »

jpr williams ha scritto: 4 nov 2020, 15:39 Luqa, io parlavo di settori giovanili delle società di TOP10 (l'averli potrebbe essere inserito fra i requisiti per la partecipazione al campionato)
.............
Nel calcio l'obbligo di avere un settore giovanile parte addirittura dalla Prima Categoria, puoi non farlo ma ti costa un bel po' di quattrini (4000,00 € in Prima), e più su che vai con le categorie più la cosa deve essere strutturata con obbligo di squadre di differenti età e più costa non farle. Le categorie più giovani, con le scuole calcio a pagamento, sono perfino fonte di guadagno per le Società.
Riccardo
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da 30 min »

Secondo me la FIR dovrebbe aiutare i settori giovanili di tutti i club, non solo quelli di eccellenza.
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jpr williams
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da jpr williams »

Le scuole rugby a pagamento sono un bel sogno: significherebbe che sono molto ambite.
Per intanto mi accontenterei che le squadre fossero obbligate ad averle per partecipare al campionato e che la FIR compartecipasse ai costi. Che considerando di cosa parliamo non sarebbero costi, ma investimenti.
Qui vorrei fare un punto: quale dovrebbe essere l' "oggetto sociale" di un ente pubblico o parapubblico sportivo come la FIR?
Sostenere l'alto livello?
Avere una nazionale vincente?
Favorire la diffusione più ampia possibile e diffusa sul territorio della pratica sportiva?
In un mondo ideale si potrebbe dire: tutte e tre! Magari.
Dovendo fare una sorta di triage (so già che il mio amico - posso chiamarti così? - Consulente penserà l'opposto per i motivi non privi di logica che ha spesso ribadito) io metterei al primo posto la terza cosa: mi sembra l'obiettivo più consono per un ente sportivo affiliato al CONI. Poi diversamente da Consulente io penso che se uno sport è molto praticato in maniera strutturata presto o tardi viene anche il resto. ma questa, lo ammetto, è una mia indimostrata idea.
Ma parlare di quale dovrebbe davvero essere la mission della fir mi sembrerebbe una bella tematica, non credete?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Soidog »

Garry ha scritto: 4 nov 2020, 13:38
jpr williams ha scritto: 4 nov 2020, 13:28
Adryfrentzen ha scritto: 3 nov 2020, 19:12Minozzi è arrivato alle Zebre che non sapeva fare neanche la O col bicchiere. Poi mago Bradley trac l'ha trasformato in cigno.
Minozzi quando arrivò a Calvisano era ritenuto una specie di scartina. Brunello ha creduto in lui, trasformandolo anche da apertura in ala/estremo. Alle zebre ha giocato molte meno partite che a Calvisano.
Certo a Calvisano non c'era Bradley e questo cambia tutto: il tocco di Bradley evidentemente trasforma le ciofeche in gnocche. Manco fosse il visagista delle dive. :-]
Certo, Brunello è il mago Zurlì e con la bacchetta magica ha trasformato Richetto in Jonah Lomu... Un momento, peccato che non ci fosse Guidi, chissà cosa sarebbe diventato nelle mani dell'Helenio Herrera del rugby... :lol:

Non date retta alla leggenda metropolitana creata da jpr novello Luca Morisi.
Minozzi era così uno scartino che la FIR investì su di lui mantenendolo per due anni in Accademia. Due anni in pratica di rugby a tempo pieno...

Ma è sempre così, quando sboccia un campione, è tutto un coro di "L'ho scoperto io!" :lol:
Fra un po' mi aspetto di veder comparire un topic dal titolo "Bradley, un allenatore che rovina i giocatori" ....
Luqa-bis
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Re: La caduta finale dal Tier 1

Messaggio da Luqa-bis »

Il rugby di vertice ha una ripartizione diversa da quello di sviluppo giovanile.

A livello giovanile (in fondo seguito sino alla serie B) si ha un sistema a 4 province (Alpi, Serenissima, Appennini, Tre Mari) che in fondo seleziona 8 società che si disputano il titolo nazionale.
È un sistema interessante che però a livello serie A (e se vogliamo ipotetiche franchigie) vira su un sistema a 3 aree: Veneto, Nordovest, Centro Sud.

Primo questione - se la necessità è fare migliorare le qualità tecniche e la disponibilità di giocatori da formare poi a livelli di eccellenza, allora gli investimenti vanno nelle società della U18, impostando poi dei CFP con spazi maggiori per i giocatori delle società minori (quelli delle U18 regionali ) , e portare i CFP (nella forma attuale o di stage periodici ) anche nei territori meno "prolifici" quindi ritornare a TO/GE, a BN, a CT, insomma dove ci sia da seminare e far serra.

Seconda questione- supponendo che lo sforzo di cui al punto primo sia coronato da successo, serve poi il passaggio alla formazione di alto livello, e qui secondo me l'obiettivo è puntare ad un sistema di accademie "provinciali" , quindi 3 o 4.

Terzo livello il passaggio professionale adulto.
E quindi organizzare un draft su un campionato di I livello che organizzerei in "conference" provinciali.
Tendere a sviluppare società e giocatori.

Ma ciascuno dei tre step: giovanili, accademie, campionato ha dei costi che vanno quantificati.
Per decidere se sacrificare o meno una franchigia o la partecipazione al Pro?
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