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jpr williams ha scritto:
E' un equilibrio molto difficile da trovare perché spiegazioni troppo pedanti farebbero perdere la pazienza agli "adepti", che poi sono il 90% o più dell'audience, mentre cronache solo per iniziati, similmente a quanto dicevo riguardo agli articoli giornalistici, sarebbero respingenti per i novizi che si sentirebbero esclusi.
Anzi, più che difficile mi sembra impossibile quell'equilibrio. Diciamo che l'ideale sarebbe per il novellino avere un amico adepto (e paziente tipo istruttore di scuola guida) con cui approcciare la visione delle prime partite.
Nel calcio (aridaje) sui canali sky c'è la possibilità di scegliere fra la telecronaca "normale" e quella "tifosa": sarebbe bello poter avere per il rugby un doppio audio, uno per novizi ed uno "normale".
Esatto. Pensa che Anna adesso conosce pure i giocatori per nome
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Forse il dubbio ce lo possono avere i neo-calciofili e nemmeno tutti.
E potrebbero peraltro avere meno dubbi dei vetero-calciofili che discuterebbero su come mai i difensori non seguano il loro marcatore.
@ Garry
Mah, a me pare che tu abbia un pregiudizio su chi segue il calcio che va oltre il ragionevole, anche facendo la tara alle iperboli.
@ jpr williams
Per la verità mi è parso spesso anche andando negli stadi e nei campi di rugby, che un commento tecnico didattico disturbi solo quelli che del rugby si sentono commentatori provetti quasi professionali se non accademici.
A me è capitato innumerevoli volte di sentire il vicino di gradinata chiedere "... ma che ha chiamato l'arbitro?" , perché non aveva visto bene l'evolversi del gioco o la gestualità dell'arbitro.
jpr williams ha scritto:
E' un equilibrio molto difficile da trovare perché spiegazioni troppo pedanti farebbero perdere la pazienza agli "adepti", che poi sono il 90% o più dell'audience, mentre cronache solo per iniziati, similmente a quanto dicevo riguardo agli articoli giornalistici, sarebbero respingenti per i novizi che si sentirebbero esclusi.
Anzi, più che difficile mi sembra impossibile quell'equilibrio. Diciamo che l'ideale sarebbe per il novellino avere un amico adepto (e paziente tipo istruttore di scuola guida) con cui approcciare la visione delle prime partite.
Nel calcio (aridaje) sui canali sky c'è la possibilità di scegliere fra la telecronaca "normale" e quella "tifosa": sarebbe bello poter avere per il rugby un doppio audio, uno per novizi ed uno "normale".
Esatto. Pensa che Anna adesso conosce pure i giocatori per nome
E tu, con la scusa di farle conoscere il rugby...
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Per la verità mi è parso spesso anche andando negli stadi e nei campi di rugby, che un commento tecnico didattico disturbi solo quelli che del rugby si sentono commentatori provetti quasi professionali se non accademici.
A me è capitato innumerevoli volte di sentire il vicino di gradinata chiedere "... ma che ha chiamato l'arbitro?" , perché non aveva visto bene l'evolversi del gioco o la gestualità dell'arbitro.
Anche a me. Anzi, a volte sono anche nei panni del richiedente.
Ma in tv è diverso: un frequentatore tipo di rugby.it che veda la partita in tv sentendosi dire che si può passare solo indietro e che il passaggio in avanti determina una mischia che è l'azione mediante la quale gli uomini di entrambe le squadre generalmente definiti come "avanti" e facilmente identificabili grazie alla numerazio..ne di yawn ehm magli roon fiiiiiiii
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
ma ecco, giusto per stuzzicare Zappatalpa, è nel pre partita che gente come Rubio potrebbe essere utile anche con qualche gag stupida, per spiegare certi principi.
Certi, perché come abbiamo letto, un calcio che sbatte su un palo diventa argomento di discussione teologica, nel rugby.
A me piace l’idea del doppio livello della telecronaca. Per neofiti e per “iniziati”. Sarebbe l’ideale, ma il rugby dovrebbe avere una potenza mediatica (seguito, sponsor, successi) che oggi non ha.
Comunque attenzione perché a volte in buona fede si può creare confusione.
Tornando a metabolik.
Credo che possiamo essere tutti d’accordo su una cosa: per raccontare il rugby a un ignorante, per dargli una spiegazione a prova d’imbecille, non è indispensabile chiamare in causa il calcio (per me è deleterio, ma diciamo pure che non sia indispensabile).
Allora perché lo fanno? Perché questo “nel calcio sarebbe...”? Non si chiarisce un bel niente!
Molto meglio una bella infarinatura di regolamento
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
jpr williams ha scritto:
E' un equilibrio molto difficile da trovare perché spiegazioni troppo pedanti farebbero perdere la pazienza agli "adepti", che poi sono il 90% o più dell'audience, mentre cronache solo per iniziati, similmente a quanto dicevo riguardo agli articoli giornalistici, sarebbero respingenti per i novizi che si sentirebbero esclusi.
Anzi, più che difficile mi sembra impossibile quell'equilibrio. Diciamo che l'ideale sarebbe per il novellino avere un amico adepto (e paziente tipo istruttore di scuola guida) con cui approcciare la visione delle prime partite.
Nel calcio (aridaje) sui canali sky c'è la possibilità di scegliere fra la telecronaca "normale" e quella "tifosa": sarebbe bello poter avere per il rugby un doppio audio, uno per novizi ed uno "normale".
Esatto. Pensa che Anna adesso conosce pure i giocatori per nome
E tu, con la scusa di farle conoscere il rugby...
Lo so, sono una persona spregevole...
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
ma ecco, giusto per stuzzicare Zappatalpa, è nel pre partita che gente come Rubio potrebbe essere utile anche con qualche gag stupida, per spiegare certi principi.
Così il buon zappa me lo mandi su tutte le furie e...apriti cielo!
Comunque si, parafrasando Faber (dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior), magari una cialtronata di Rubio, personaggio mediaticamente noto, può attirare dentro uno stadio di rugby uno che viene per farsi due risate e poi incontra qualcosa di meraviglioso.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Hap ha scritto:Lo so, sono una persona spregevole...
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Più che faber un vecchio proverbio.. due piccioni e una ...
Si sa che nel prepartita c'è Rubio che racconta che nel rugby si passa all'indietro per andare avanti usando salsicce, sugo e camionisti che si chiedono perchè non c'è il portiere
perché fare sgambetto significa rosso
e se sbatacchi per terra uno, e un tuo compare gli va sopra scuoterlo, a volte ti danno punizione .
Garry non ha mai sentito Jacopo Volpi che ammiccando chiese a, mi pare Bergamasco o Parisse, dopo un tackle da dietro.. "beh, questo per voi, nel rugby... robetta, eh?"
ma ecco, giusto per stuzzicare Zappatalpa, è nel pre partita che gente come Rubio potrebbe essere utile anche con qualche gag stupida, per spiegare certi principi.
Così il buon zappa me lo mandi su tutte le furie e...apriti cielo!
Comunque si, parafrasando Faber (dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior), magari una cialtronata di Rubio, personaggio mediaticamente noto, può attirare dentro uno stadio di rugby uno che viene per farsi due risate e poi incontra qualcosa di meraviglioso.
Purtroppo sono d'accordo, ormai Rubio é molto noto e andrebbe bene per quelle cose lí. Insopportabile la parlata burina romana, ma il fine giustifica i mezzi. Basta che non mettano di nuovo la nonna
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
Luqa-bis ha scritto:
Garry non ha mai sentito Jacopo Volpi che ammiccando chiese a, mi pare Bergamasco o Parisse, dopo un tackle da dietro.. "beh, questo per voi, nel rugby... robetta, eh?"
E infatti era Jacopo Volpi, mica Paolo Rosi.
Sono tutte prove a mio vantaggio
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
zappatalpa ha scritto:
Purtroppo sono d'accordo, ormai Rubio é molto noto e andrebbe bene per quelle cose lí. Insopportabile la parlata burina romana, ma il fine giustifica i mezzi. Basta che non mettano di nuovo la nonna
Madre mia, per favore no. Questa idea che il rugby vada presentato come una festa di paese è abominevole e non aiuta per niente ad aumentarne la popolarità.
Jacopo Volpi nel rugby? Anche Umberto Eco probabilmente avrebbe fatto una figura grama parlando di rugby. Non generalizziamo
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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