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Garry ha scritto: 21 ott 2021, 15:47

parega1 ha scritto: 21 ott 2021, 15:32

30 min ha scritto: 20 ott 2021, 19:54

Garry ha scritto: 20 ott 2021, 11:19 Per me, quelle evidenziate dalla lettera sono negative. Se non ci sono soldi in cassa non si sarebbero dovute creare nuove figure (a volte doppie) dirigenziali (sia tecniche che amministrative) in federazione.

Da quello che dicono qui https://www.youtube.com/watch?v=cTjfnTfB_cc dal min 25.40 Gavazzi ha rinnovato tutta una serie di contratti subito prima delle elezioni. Capisco che Innocenti, che ha il diritto/dovere di mettere in pratica il suo progetto, a questo scopo abbia affiancato uomini suoi a quelli rinnovati dal predecessore.

Mi riferivo a questo
Tutti dovrebbero ringraziare gavazzi !!!

Però anche ringraziare Innocenti in anticipo come fai tu non è molto corretto...
Quindi sei d'accordo con la svolta che vuole dare al percorso degli atleti verso l'alto livello?

Vista la presenza di Smith come responsabile dell'alto livello, è chiaramente una domanda a trabocchetto

Dalle informazioni che sono arrivate anche sulla nostra pagina fb sembrerebbe che in Calabria+Basilicata esista davvero, in questa stagione, un solo club senior iscritto al campionato, il Rende (Cs). Calabria e Basilicata fanno insieme quasi 2.300.000 abitanti, più di metà della Nuova Zelanda.
A me sembra ancora strano che possa esserci un solo club attivo a livello senior (nessuno a Reggio, Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza?), ma se così fosse si tratterebbe proprio di un "buco nero" per il rugby italiano

Ilgorgo ha scritto: 22 ott 2021, 9:16 Dalle informazioni che sono arrivate anche sulla nostra pagina fb sembrerebbe che in Calabria+Basilicata esista davvero, in questa stagione, un solo club senior iscritto al campionato, il Rende (Cs). Calabria e Basilicata fanno insieme quasi 2.300.000 abitanti, più di metà della Nuova Zelanda.
A me sembra ancora strano che possa esserci un solo club attivo a livello senior (nessuno a Reggio, Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza?), ma se così fosse si tratterebbe proprio di un "buco nero" per il rugby italiano

Mi fa' troppo dispiacere vedere cosi' pochi club in regioni come calabria campania sicilia abruzzo, che una volta portavano tanti giocatori in nazionale
Spero che oltre alla spinta x l'alto livello ripartano gli aiuti x le regioni del sud cosi' tanto dimenticate da 20 anni a questa parte

Nel 2019 in Calabria vi era attiva a livello seniores la sola società di Rende.

Attive nel settore U12 e/o U14 il Rugby Cosenza ed il Cus Cosenza , e una società reggina il Bevacqua.
le società segnalate (anche se non attive) includevano poi 4 istituti scolastici cosentini, 1 reggino e una società catanzarese.

Ilgorgo ha scritto: 22 ott 2021, 9:16 Dalle informazioni che sono arrivate anche sulla nostra pagina fb sembrerebbe che in Calabria+Basilicata esista davvero, in questa stagione, un solo club senior iscritto al campionato, il Rende (Cs). Calabria e Basilicata fanno insieme quasi 2.300.000 abitanti, più di metà della Nuova Zelanda.
A me sembra ancora strano che possa esserci un solo club attivo a livello senior (nessuno a Reggio, Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza?), ma se così fosse si tratterebbe proprio di un "buco nero" per il rugby italiano

Provocazione: e se le risorse per il rugby a sette fossero aumentate e concentrate tutte al sud? Un grande ostacolo per la diffusione del rugby union è che ci vogliono tanti giocatori per fare una partita e ancora di più per fare una squadra. Nel sette ne servono molti di meno, il ché comporta anche minori costi per le società...

Attenzione ai dati lucani.
Per la scarsità di società, le 4 soecità lucane esistenti al 2019 (una è un istitut scolastico) sono raggruppate nel comitatao pugliese.

Vi erano 2 squadre a Potenza e 2 a Matera.
Attività seniores solo a Potenza.

È stato istituito un gruppo di lavoro per il Sud. Non so quanti euri possa gestire, ma ne servirebbero tanti

SilverShadow ha scritto: 22 ott 2021, 10:22 Provocazione: e se le risorse per il rugby a sette fossero aumentate e concentrate tutte al sud? Un grande ostacolo per la diffusione del rugby union è che ci vogliono tanti giocatori per fare una partita e ancora di più per fare una squadra. Nel sette ne servono molti di meno, il ché comporta anche minori costi per le società...

Per certi versi potrebbe portare benefici, per altri credo che rischierebbe di creare un "ghetto" dove almeno nei primi anni si gioca sì più a 7s ma ancor meno di prima a XV.
Pochi anni fa sembrava che la Federazione avesse individuato in Napoli una base per la nazionale 7s. Mi era parsa una bella idea: il campo era grazioso con pini marittimi e vista sul mare, la zona geografica offriva la possibilità di effettuare stage ed eventualmente mini-tornei in condizioni meteo non rigide anche d'inverno e Napoli, così popolosa e comunque non digiuna di rugby, poteva essere il posto giusto per attirare nuovi talenti, per il 7s e poi eventualmente per il XV. E poi era una giusta ri-distribuzione geografica, visto che gli stage delle nazionali azzurre si svolgono quasi sempre al nord o a Roma. Ma già prima della pandemia e prima del cambio di dirigenza quel progetto sembrava essere stato dimenticato, o comunque non seguito con la regolarità che mi aspettavo e auguravo

Garry ha scritto: 22 ott 2021, 10:27 È stato istituito un gruppo di lavoro per il Sud. Non so quanti euri possa gestire, ma ne servirebbero tanti

Se non vado errato Giovannelli si è dimesso dalla commissione perchè in rotta con Innocenti.
Giova durante la campagna elettorale era il catalizzatore su fb dei nostalgici degli anni 90-00 era un continuo di critiche, polemiche. Ora tutto tace. Vediamo se durante questi test match riprenderà a fare analisi (pessime) delle partite con tono polemico, come con gavazzi o in tono più conciliatorio come durante l'ultimo 6N...

Intervista di Marelli a Zanovello, neo presidente di PalC. Io l'ho trovato interessante, il succo comincia dopo i primi 10-12 minuti e per perdere meno tempo lo si può ascoltare tranquillamente a velocità 1.5x. Ho apprezzato le domande, che cercano di andare dritti al punto, ma anche la franchezza delle risposte di Zanovello. Avviso ai naviganti: è evidente una critica di sottofondo a Innocenti, che pare non sia molto aperto a consigli.

https://www.youtube.com/watch?v=a01JZsVUyQA

Piano piano c'è chi sta cambiando idea (e che è abbastanza intelligente da farlo) eh...
Pronti al cambiamento diventerà "Pronti al mantenimento"

SilverShadow ha scritto: 22 ott 2021, 12:31 a Innocenti, che pare non sia molto aperto a consigli.

Non lo avrei mai immaginato

Ma tu pensa, anche il Giovannelli

Ho ascoltato il video di Zanovello, dal minuto 10 in poi; mi sembra una persona in gamba, capace di ragionare e interessata più alla salute del rugby italiano che a mettersi in mostra (ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale). Mi ha colpito soprattutto la risposta a questa domanda, che, come aveva già detto Silver, sembra contenere soffusamente una critica alla capacità del presidente in carica di ascoltare il resto del mondo del rugby italiano

https://youtu.be/a01JZsVUyQA?t=1702

Per essere di un movimento che sostiene Innocenti e che esprime due consiglieri federali anche con incarichi importanti, mi sembra la pensi in modo abbastanza diverso dal presidente.
Credo che comincerò a seguire le loro iniziative