ItalianRugbyFriends ha scritto:giongeffri ha scritto:Dieci anni fa la nazionale italiana era molto più forte di quella attuale. Si vinceva con la Francia (in Francia) e con l'Irlanda.
gion, fino a dieci anni fa il campionato italiano poteva permettersi di avere David Campese o Naas Botha, che giocavano quotidianamente a fianco dei nostri Giovannelli o Cuttitta. Oggi, senza offesa, ma non vedo cosa possano imparare un Castrogiovanni o un Bortolami, ma anche un Favaro o un Bocchino, dagli stranieri che ci sono in Italia. Anche se la Fir passasse i soldi per tenere gli italiani, io fossi un giovane italiano accetterei le proposte francesi o inglesi! Anche a parità di stipendio.
Pensare che la nazionale di Coste e Fourcade abbia ottenuto quei risultati grazie agli stranieri che giocavano nei club mi sembra poco giusto nei confronti di quella generazione italiana e del preprofessionismo OCULATO (a differenza di quello che successe dopo) posto dalla FIR.
Oltre al clichè/pregiudizio del "Super10 campionato orribile" adesso abbiamo anche quello degli "stranieri tutti mediocri", alla faccia di Mercier, Little, Basson, Hore, Cribb, Mahoney, Louw, Waters, Van Zyl, etc.
Parlo della piazza che conosco bene, ossia Rovigo, invitandoti a chiedere (esempio) a Bacchetti se non ha imparato tantissimo negli ultimi due anni da Basson e Calanchini, cosiccome a Favaro e De Marchi da Mahoney, Britz ed Immelman.