La prima Italia di Brunel
Moderatore: Emy77
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pulici
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Re: La prima Italia di Brunel
I primi otto se la sono giocata con i francesi;
il 9 e il 10 c'han provato a tratti;
il 15 e' una quasi sicurezza anche se qualche placcaggino in piu' ci stava;
dal 11 al 14 al di sotto dei francesi nettamente ...ma forse mancava un po' di esperienza e furbizia, confido in miglioramenti e nel ritorno di Mirco per vedere qualche placcaggio in piu'.
In generale m'aspettavo peggio ma partivamo anche da una nostra vittoria precedente.
il 9 e il 10 c'han provato a tratti;
il 15 e' una quasi sicurezza anche se qualche placcaggino in piu' ci stava;
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Re: La prima Italia di Brunel
Lasciatemi dire finalmente un Italia che gioca a rugby !!!!
Abbiamo perso con i vicecamapioni del mondo , su errori individuali in difesa e in attacco lo Cicero che non sale a chiudere sulla prima meta, 5 placcaggi sbagliati su Malzieu, Mc Lean che va morbido su Fofana (ma eravamo in 14) Burton che non chiude una sua grande giocata ecc ecc..
Ma abbiamo attaccato abbiamo fatto gioco , un pacchetto degli avanti di grande forza continuiamo così la strada è buona.
Note negative Gori (con un pacchetto del genere devi fare una grande prestazione) , Venditti (manca di velocità e di reattività) e un MAsi troppo prevedibile (fa sempre lo stesso movimento quando riparte).
Forse non come con il galles ma mi sono divertito
Abbiamo perso con i vicecamapioni del mondo , su errori individuali in difesa e in attacco lo Cicero che non sale a chiudere sulla prima meta, 5 placcaggi sbagliati su Malzieu, Mc Lean che va morbido su Fofana (ma eravamo in 14) Burton che non chiude una sua grande giocata ecc ecc..
Ma abbiamo attaccato abbiamo fatto gioco , un pacchetto degli avanti di grande forza continuiamo così la strada è buona.
Note negative Gori (con un pacchetto del genere devi fare una grande prestazione) , Venditti (manca di velocità e di reattività) e un MAsi troppo prevedibile (fa sempre lo stesso movimento quando riparte).
Forse non come con il galles ma mi sono divertito
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aperturaestremo
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Re: La prima Italia di Brunel
Sator Arepo ha scritto:Pensa se ti capita il contrario...doublegauss ha scritto:io mi sposerei anche una col corpo di Angelina Jolie, il cervello di Margherita Hack
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aperturaestremo
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Re: La prima Italia di Brunel
Non per difendere Nick Mallett (non ne ha bisogno), ma noto una certa contraddizione nei primi due punti: nell'item a dici che l'Italia ha rinunciato alla difesa totale e asfissiante, che dal tuo tono tu consideri una cosa negativa, nell'item b parli della troppa facilita' con cui la Francia ci ha bucato.TommyHowlett ha scritto:MI vien da dire che:
- non è vero che nulla è cambiato rispetto alla gestione NM; per la prima volta da un po' di anni a questa parte si è vista una nazionale che almeno ha provato ad uscire dalla trincea, rinunciando alla difesa totale e asfissiante (per noi) di qualche tempo fa. Logico poi che non avendo avuto modo JB di mettere in pratica il suo credo in altre occasioni, le cose non siano andate per il meglio, ma quantomeno nel buio del non gioco si intravede una luce là in fondo.
- mi ha stupito negativamente la facilità con cui la Francia, palla in mano, ci ha bucato nelle prime tre mete; passino gli errori che ci possono stare (è successo anche a loro) nella trasmissione o in mischia, ma che gli avversari riescano a fare 60-70 metri di campo in una decina di secondi con solo due giocatori, dribblando come birilli immobili i nostri molli difensori (mete 2 e 3) oppure che il loro centro prenda palla e passi indisturbato in mezzo a una voragine quando si sapeva benissimo che i francesi avrebbero impostato la partite sulle vie centrali (meta 1), questo proprio no; una carenza di fondamentali su posizionamento e placcaggi di non facile soluzione, almeno nel breve periodo.
Con questo problema si e' scontrato anche Mallett, ricordi il clamoroso in-avanti di Canale in Galles (si era sul 5-6, chissa' se avesse segnato...), solo davanti alla linea? E un altro in-avanti (Ghiraldini? non ricordo) sempre nel 2008 in Francia? E tante volte in cui siamo arrivati ad un passo dalla linea di meta avversaria -anche contro All Blacks e Argentina nei test match autunnali- senza concretizzare? Secondo me qui piu' che una questione tecnica (sono d'accordo che un'apertura piu' creativa aiuterebbe molto) e' una questione mentale, dobbiamo convincerci non di essere i piu' forti del mondo ma di poter segnare contro chiunque in determinate situazioni (che, mi conforta, creiamo con sempre maggior frequenza). E' questo il salto mentale di cui parlo.TommyHowlett ha scritto: - mi proccupa non poco la fragilità mentale dei nostri giocatori quando la linea di meta si avvicina sempre più; almeno tre mete già fatte sono state buttate per in-avanti a pochi passi dalla linea, un problema non da poco che potrebbe rivelarsi fatale in partite più equilibrate.
D'accordo con te, la nostra rimessa laterale ci ha tenuti a galla.TommyHowlett ha scritto: - la nostra touche è stata la notizia più positiva della giornata; mi aveva fatto spaventare all'inizio, ma ha avuto la forza di aggiustarsi quasi immediatamente per diventare un solido punto di riferimento nel corso della partita, di sicuro più della mischia chiusa, più volte in difficoltà; niente male per un reparto spesso criticatissimo nelle scorse edizioni.
Io gli darei anche 7, in alcune occasioni ha bucato la linea del vantaggio ed ha fatto movimenti interessanti, chiaro che deve crescere. Ma meglio lui sabato di Masi, per dire un veterano.TommyHowlett ha scritto: - per l'esordiente Venditti un 6-, considerata l'età e la... scenografia (Stade de France, mica lo Zaffanella), altri in passato hanno cannato di brutto; sia chiaro che non saranno più accettate però prestazioni del genere se vorrà garantirsi un posto fisso all'ala in Nazionale; da migliorare come per tanti altri la fase difensiva.
TommyHowlett ha scritto: - infine, se leggo ancora sui giornali cartacei e on line che Trinh Duc ha fatto un geniale passaggio col piede in occasione della terza meta, spacco tutto; quello si chiama FORTUNA, con la C maiuscola (la censura mi obbliga a occultare il vero termine)!
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aperturaestremo
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Re: La prima Italia di Brunel
Insomma.... la terza linea si' direi, anche la rimessa laterale ha tenuto, ma la loro mischia chiusa ci e' stata superiore, niente da dire.pulici ha scritto:I primi otto se la sono giocata con i francesi;
Ho difeso Gori, ma la mediana e' stata il nostro punto debole, anche se va detto che ne' Iachvili ne' Trinh-Duc dall'altra hanno fatto chissa' cosa.pulici ha scritto: il 9 e il 10 c'han provato a tratti;
Qui non sono d'accordo, forse la sua peggior partita in azzurro nel ruolo di estremo, forse deve abituarsi ai nuovi dettami di Brunel, ma ha pasticciato oltre il lecito, l'ho detto in diretta e lo ripeto dopo aver rivisto la partita, purtroppo per lui poi l'ho rivista dopo aver visto Scozia-Inghilterra e la prestazione, di tutt'altro livello, di Foden.pulici ha scritto: il 15 e' una quasi sicurezza anche se qualche placcaggino in piu' ci stava;
Io avevo detto una sconfitta di 15, e abbiamo perso di 18, quindi quanto mi aspettavo razionalmente, anche se il cuore sperava in un qualcosa di piu', visti anche i primi minuti della Francia.pulici ha scritto: dal 11 al 14 al di sotto dei francesi nettamente ...ma forse mancava un po' di esperienza e furbizia, confido in miglioramenti e nel ritorno di Mirco per vedere qualche placcaggio in piu'.
[\quote]
Al di sotto dei francesi, vero, non dimentichiamoci che i loro trequarti sono fra i migliori al mondo, la coppia di centri e' devastante (lo scorso anno al 6N Rougerie ridicolizzo' un certo Brian O'Driscoll, tanto per dirne una), mi aspettavo piu' personalita' e iniziativa dai due centri, ma, magari andando contro corrente, promuovo con una sufficienza piena Venditti, che piu' volte ha preso iniziative interessanti e ha mostrato di avere non solo un buon impatto nelle collisioni ma anche una buona lettura di certe situazioni tattiche. Parere personale: non vedo Mirco in questa squadra.
pulici ha scritto: In generale m'aspettavo peggio ma partivamo anche da una nostra vittoria precedente.
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Regbyforevar
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Re: La prima Italia di Brunel
Scusa, bene tutto, ma se come fai a dire, obbiettivamente, che la prestazione di Venditti e' stata da 7. O e' tuo fratello o dubito che si stia parlando dello stesso sport !aperturaestremo ha scritto: - per l'esordiente Venditti un 6-, considerata l'età e la... scenografia (Stade de France, mica lo Zaffanella), altri in passato hanno cannato di brutto; sia chiaro che non saranno più accettate però prestazioni del genere se vorrà garantirsi un posto fisso all'ala in Nazionale; da migliorare come per tanti altri la fase difensiva.
Io gli darei anche 7, in alcune occasioni ha bucato la linea del vantaggio ed ha fatto movimenti interessanti, chiaro che deve crescere. Ma meglio lui sabato di Masi, per dire un veterano.
Io non ho niente contro il ragazzo e generalmente sostengo sempre i giovani che vengono schierati, ma Venditti ha avuto una prestazione pessima e una diretta responsabilita' (di posizione, prima che di tecninca di placcaggio) su 1 meta, oltre ad altre forti responsabilita' difensive ed offensive.
Ma il punto e' la mancanza di reali capacita' tecniche e tattiche, altre alla macchinosita' delle sue partenze.
Sono molto piu' allineato a TommyHowlett nel dargli qualche attenuante alla prima partita e una seconda ed ultima possibilita' ... dimostrasse doti nascoste ...
Onestamente, ripensando alla partita e tenendo anche conto di eta', prima partita, etc.:
- la mischia, come detto, se la gioca e se la puo' giocare con tutte le squadre del 6N,
- la mediana ... non abbiamo stelle, ma tra alti e bassi puo' sopravvivere,
- i centri, giovani, con spazi di miglioramento, ma giocano,
- Masi, ok, con i piu' e meno che sappiamo avere, ma solido nei fondamentali,
- le ali ... lontano dalla sufficienza, entrambe, ma soprattutto Venditti, appunto. E servono non poco, nel rugby d'oggi, non solo per fare gli ultimi 10 metri lanciati a campo vuoto !
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JosephK.
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Re: La prima Italia di Brunel
Orpo, cioè se tra tre anni ci diventa il nuovo Lomu noi non lo schieriamo comunque?Regbyforevar ha scritto:aperturaestremo ha scritto:
Sono molto piu' allineato a TommyHowlett nel dargli qualche attenuante alla prima partita e una seconda ed ultima possibilita' ... dimostrasse doti nascoste ...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).
Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.
Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).
Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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TommyHowlett
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Re: La prima Italia di Brunel
Perché contraddizione se sono due cose differenti? La difesa asfissiante di NM era l'unica cosa che facevamo, e nemmeno tropo bene se è vero che dopo mezza partita crollavamo, distrutti da una continua opposizione mai avanzante, a tratti arretrante; e le mete attraverso i buchi fioccavano lo stesso (vedi su tutte Italia-Irlanda ai mondiali). Sabato abbiamo preso tre mete su grossi errori difensivi che dovranno giocoforza essere corretti ma senza necessariamente dover tornare al gioco di trincea. Questo è il mio ragionamentoaperturaestremo ha scritto:Non per difendere Nick Mallett (non ne ha bisogno), ma noto una certa contraddizione nei primi due punti: nell'item a dici che l'Italia ha rinunciato alla difesa totale e asfissiante, che dal tuo tono tu consideri una cosa negativa, nell'item b parli della troppa facilita' con cui la Francia ci ha bucato.TommyHowlett ha scritto:MI vien da dire che:
- non è vero che nulla è cambiato rispetto alla gestione NM; per la prima volta da un po' di anni a questa parte si è vista una nazionale che almeno ha provato ad uscire dalla trincea, rinunciando alla difesa totale e asfissiante (per noi) di qualche tempo fa. Logico poi che non avendo avuto modo JB di mettere in pratica il suo credo in altre occasioni, le cose non siano andate per il meglio, ma quantomeno nel buio del non gioco si intravede una luce là in fondo.
- mi ha stupito negativamente la facilità con cui la Francia, palla in mano, ci ha bucato nelle prime tre mete; passino gli errori che ci possono stare (è successo anche a loro) nella trasmissione o in mischia, ma che gli avversari riescano a fare 60-70 metri di campo in una decina di secondi con solo due giocatori, dribblando come birilli immobili i nostri molli difensori (mete 2 e 3) oppure che il loro centro prenda palla e passi indisturbato in mezzo a una voragine quando si sapeva benissimo che i francesi avrebbero impostato la partite sulle vie centrali (meta 1), questo proprio no; una carenza di fondamentali su posizionamento e placcaggi di non facile soluzione, almeno nel breve periodo.
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Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
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aperturaestremo
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Re: La prima Italia di Brunel
Venditti non e' mio fratello, ma e' stato l'unico trequarti a prendere iniziative interessanti e a bucare la linea del vantaggio francese. Questo alla sua prima presenza in nazionale. 7 e' esagerato, lo ammetto, quasi provocatorio, ma mi secca leggere sul forum solo commenti negativi alla sua prestazione. Sono d'accordo che ha sbagliato su una loro meta, ma che dire allora di Ghiraldini e Lo Cicero sulla meta di Rougerie o di Parisse (grave) e Gori (meno grave) sulla stessa meta di Malzieu? Le sue partenze sono state macchinose, ma una volta partito era difficile da buttare giu'. Tu hai scritto che i "centri giocano". Ora, con tutto il rispetto -io sono da sempre un estimatore di Benvenuti- sabato Venditti ha giocato decisamente meglio dei due centri, molto opachi, privi di personalita', al limite dell'inconcludente, a volte sembravano volersi nascondere. Ok, la mediana non e' stata il massimo, Burton e Gori non hanno valorizzato i centri, qualcuno lo ha gia' scritto, ma a) i due centri, Burton e Gori sono compagni di squadra e b) dove finisce la causa e dove l'effetto, cioe' cosa hanno attivamente fatto i centri per far giocare Burton? La mediana deve crescere, e molto, se vogliamo fare il salto di qualita'. Di Masi dici ok, immagino per stima, sabato ha fatto per 4 volte la stessa cosa (sbagliata), ignorando in almeno due occasioni compagni liberi, ha fatto "perdere la pazienza" perfino a Munari, per me ampiamente al di sotto della sufficienza, anche se non molla mai e nel secondo tempo due volte ha fatto belle corse. Tra l'altro Venditti meglio di McLean, anche lui un po' opaco. La mischia, che tu scrivi se la puo' giocare con tutti, sabato e' andata decisamente peggio di altre volte, ammetto che siamo abituati bene, (anche se nell'ultima partita prima di questa l'Irlanda ci aveva disossato), ma sabato abbiamo molto sofferto la mischia chiusa francese. Io direi che e' andata bene la rimessa laterale, Barbieri e' stato ottimo (Parisse e Zanni meno di altre volte, ma in compenso buona terza linea), ma che tra i trequarti l'unico ad aver giocato ben sopra la sufficienza e' stato proprio Venditti, questa e' la mia opinione, vedremo con la formazione anti-Inghilterra cosa ne avra' pensato Brunel.Regbyforevar ha scritto:Scusa, bene tutto, ma se come fai a dire, obbiettivamente, che la prestazione di Venditti e' stata da 7. O e' tuo fratello o dubito che si stia parlando dello stesso sport !aperturaestremo ha scritto: - per l'esordiente Venditti un 6-, considerata l'età e la... scenografia (Stade de France, mica lo Zaffanella), altri in passato hanno cannato di brutto; sia chiaro che non saranno più accettate però prestazioni del genere se vorrà garantirsi un posto fisso all'ala in Nazionale; da migliorare come per tanti altri la fase difensiva.
Io gli darei anche 7, in alcune occasioni ha bucato la linea del vantaggio ed ha fatto movimenti interessanti, chiaro che deve crescere. Ma meglio lui sabato di Masi, per dire un veterano.
Io non ho niente contro il ragazzo e generalmente sostengo sempre i giovani che vengono schierati, ma Venditti ha avuto una prestazione pessima e una diretta responsabilita' (di posizione, prima che di tecninca di placcaggio) su 1 meta, oltre ad altre forti responsabilita' difensive ed offensive.
Ma il punto e' la mancanza di reali capacita' tecniche e tattiche, altre alla macchinosita' delle sue partenze.
Sono molto piu' allineato a TommyHowlett nel dargli qualche attenuante alla prima partita e una seconda ed ultima possibilita' ... dimostrasse doti nascoste ...
Onestamente, ripensando alla partita e tenendo anche conto di eta', prima partita, etc.:
- la mischia, come detto, se la gioca e se la puo' giocare con tutte le squadre del 6N,
- la mediana ... non abbiamo stelle, ma tra alti e bassi puo' sopravvivere,
- i centri, giovani, con spazi di miglioramento, ma giocano,
- Masi, ok, con i piu' e meno che sappiamo avere, ma solido nei fondamentali,
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GiorgioXT
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Re: La prima Italia di Brunel
Il limite di Venditti è che lo stesso errore di posizionamento che ha fatto su Malzieu lo ha fatto in molte altre partite ; un ala in difesa non deve sbagliare la posizione, non gli si chiede molto altro.aperturaestremo ha scritto:[
Venditti non e' mio fratello, ma e' stato l'unico trequarti a prendere iniziative interessanti e a bucare la linea del vantaggio francese. Questo alla sua prima presenza in nazionale. 7 e' esagerato, lo ammetto, quasi provocatorio, ma mi secca leggere sul forum solo commenti negativi alla sua prestazione. Sono d'accordo che ha sbagliato su una loro meta, ma che dire allora di Ghiraldini e Lo Cicero sulla meta di Rougerie o di Parisse (grave) e Gori (meno grave) sulla stessa meta di Malzieu?
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aperturaestremo
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Re: La prima Italia di Brunel
Ho gia' scritto che contro la Francia abbiamo preso 4 mete a 0, esattamente come contro Irlanda e Australia ai mondiali, quindi noto piu' continuita' che cambiamento. Pero', dimenticando i mondiali, allo scorso 6N solo l'Inghilterra era riuscita a segnare (almeno) 4 mete contro di noi, la difesa azzurra mi sembrava piu' solida. Non ho nulla contro Brunel, anzi, pero' ricordo il suo Perpignan vincere uno scudetto (2009) giocando piu' o meno alla Mallett con certamente piu' qualita' nei trequarti, nel 2010 in finale il Perpignan di nuovo imposto' tutta la partita sugli avanti, ma la disgraziata giornata dalla piazzola di Porical diede il titolo a Clermont. E non ho visto grandi cambiamenti rispetto a Mallett, anche se ammetto che e' presto per dirlo, l'anno scorso alla prima partita del 6N giocammo molto bene -e non solo difensivamente- di fronte all'Irlanda. Al di la' della vittoria, la partita al Flaminio contro i francesi rimane un'ottima partita di rugby, con un gran bilanciamento tra avanti e trequarti. Aspetto fiducioso, puo' essere davvero che Brunel cambiera' il rugby italiano e dara' alla nazionale un gioco spumeggiante (ci aveva provato anche Kirwan, dopo aver sistemato la nostra mischia ordinata, senza successo), ma per ora e' presto per dirlo, ripeto, non ho visto grandi cambiamenti, semmai ho notato troppe amnesie difensive ed una certa mollezza (il campo gelato?) nei placcaggi.TommyHowlett ha scritto:
Perché contraddizione se sono due cose differenti? La difesa asfissiante di NM era l'unica cosa che facevamo, e nemmeno tropo bene se è vero che dopo mezza partita crollavamo, distrutti da una continua opposizione mai avanzante, a tratti arretrante; e le mete attraverso i buchi fioccavano lo stesso (vedi su tutte Italia-Irlanda ai mondiali). Sabato abbiamo preso tre mete su grossi errori difensivi che dovranno giocoforza essere corretti ma senza necessariamente dover tornare al gioco di trincea. Questo è il mio ragionamento
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Ale_86
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Re: La prima Italia di Brunel
La guardavo al pub con due amici che non han mai visto una partita di rugby, circondati da un gruppo di francesi, sia giovani che veterani, serviti da un barista inglese e col proprietario irlandese che tra una birra e l'altra sfotteva i francesi. Il commento spontaneo e unanime di tutta quell'ala del pub, niubbi e stagionati, di ogni lingua e nazionalitá é stato - liberamente tradotto rispettando la censura - "Anubi che fondoschiena".TommyHowlett ha scritto: - infine, se leggo ancora sui giornali cartacei e on line che Trinh Duc ha fatto un geniale passaggio col piede in occasione della terza meta, spacco tutto; quello si chiama FORTUNA, con la C maiuscola (la censura mi obbliga a occultare il vero termine)!
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TommyHowlett
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Re: La prima Italia di Brunel
Due tipologie di partite differenti; con Irlanda e Australia si è partiti con la più strenua difesa ad oltranza contro le sfuriate avversarie, un sistema di gioco che pian piano ha logorato i nostri uomini, crollati fisicamente e quindi mentalmente nel secondo tempo. Con la Francia invece si è assistito alla messa in pratica di un gioco più vario o almeno si è tentato di farlo: i risultati, conti alla mano, dirai tu sono stati equivalenti ma se pensiamo al fatto che sabato abbiamo retto fisicamente fino allo scadere, che bene o male vicini all'area di meta ci siamo arrivati, che le loro mete sono arrivate per svarioni difensivi frutto più di errori individuali che collettivi (tranne forse la prima), e considerando che JB deve ancora mettere mano materialmente sulla squadra, non avendo avuto più di qualche reduno per impostare la sua filosofia di gioco, io dico che si può tranquillamente parlare di cambiamento, quantomeno avviato. Poi, ritengo anche che correggere in un giocatore da nazionale gli errori di posizionamento e placcaggio sia impresa ardua, almeno nell'immediato, così come mettere in campo ali degne di quel nome pescando nel serbatoio italiano, ma tant'è, l'importante è cominciare.aperturaestremo ha scritto: Ho gia' scritto che contro la Francia abbiamo preso 4 mete a 0, esattamente come contro Irlanda e Australia ai mondiali, quindi noto piu' continuita' che cambiamento.
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Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
- Burbero
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Re: La prima Italia di Brunel
Ah, l'ottimismo: non so se succede anche a voi, quando la palla ovale mi procura bruciori di stomaco e persistenti mal di testa mi vado a cercare i post di TommyHowlett... non scherzo!
“They showed resilience and they showed bravery, and above all that they showed ability. And they went after Scotland with accuracy and flair, and delivered the big scores when they needed… and in the end so often it’s swung against them but not on this day in Rome. Not on this day! They have held firm...” o qualcosa del genere in lingua vernacula Britannica. Nell'etere, 9 marzo 2024, intorno a las cinco de la tarde.
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Luqa-bis
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Re: La prima Italia di Brunel
Io invece mi ricordo che dietro a questi 30 non èche ci sia una folal che scalpita:
Puoi cambiare l'inetra prima linea: Rizzo-D'Apice-Cittadini
Puoi mettere Pavanello in seconda
Puoi mettere Derbyshire e Favaro in terza
Puoi mettere in mediana Semenzato e Botes
Puoi mettere all'ala Toniolatti e Nitoglia
Ma grosso modo il valore che esprimiamo è più o meno quello: ci vuole tempo, umiltà, convinzione, determinazione.
Non che Brunel c'ha le stimmate e parla con gli animali eh...
Puoi cambiare l'inetra prima linea: Rizzo-D'Apice-Cittadini
Puoi mettere Pavanello in seconda
Puoi mettere Derbyshire e Favaro in terza
Puoi mettere in mediana Semenzato e Botes
Puoi mettere all'ala Toniolatti e Nitoglia
Ma grosso modo il valore che esprimiamo è più o meno quello: ci vuole tempo, umiltà, convinzione, determinazione.
Non che Brunel c'ha le stimmate e parla con gli animali eh...