Re: Razzismo al Benetton
Inviato: 22 dic 2022, 19:53
Ah, in URC ha creato disdoro che la banana fosse rotten.
Non è nemmeno tanto nascosto. Luther Burrell ha denunciato praticamente le stesse cose di Traorè appena qualche mese fa, solo che non ha fatto riferimento ad avvenimenti riconoscibili o persone precise. C'è stata un'indagine interna della RFU da cui ovviamente non è scaturito nulla perché Burrell non è entrato nello specifico. Traorè ha avuto le palle per farlo, la figura di palta ce la becchiamo noi (e non ce ne possiamo lamentare, giustamente) e loro continueranno a fare i maestrini puritani (di questo invece direi che ci si può lamentare).stmod ha scritto: 22 dic 2022, 19:44 E posso garantirvi che in UK, il razzismo esiste. E' solo strisciante e nascosto.
E non dimentichiamo l'oddio che riceve Megan Markle dai giornali di destra e quello che a detto Jeremy ClarksonSilverShadow ha scritto: 22 dic 2022, 20:15Non è nemmeno tanto nascosto. Luther Burrell ha denunciato praticamente le stesse cose di Traorè appena qualche mese fa, solo che non ha fatto riferimento ad avvenimenti riconoscibili o persone precise. C'è stata un'indagine interna della RFU da cui ovviamente non è scaturito nulla perché Burrell non è entrato nello specifico. Traorè ha avuto le palle per farlo, la figura di palta ce la becchiamo noi (e non ce ne possiamo lamentare, giustamente) e loro continueranno a fare i maestrini puritani (di questo invece direi che ci si può lamentare).stmod ha scritto: 22 dic 2022, 19:44 E posso garantirvi che in UK, il razzismo esiste. E' solo strisciante e nascosto.
bravo jpr. molto razionale e condivisibile.jpr williams ha scritto: 22 dic 2022, 14:10 Alla fine resta l'amaro in bocca per quella che probabilmente è un'occasione sprecata. Sprecata soprattutto per l'ansia tutta aziendalistica e ruffiana della società di chiudere la vicenda con un comunicato burocratico in stile relazioni esterne aziendali.
Puro fariseismo ipocrita. Per tutelare il brand o qualche altra stronzata di marketing. Schei, insomma,.
Si poteva invece una volta tanto concretizzare il motto "ex malo bonum", cioè approfittare di una brutta, bruttissima vicenda di stupidità vera e razzismo inconsapevole (e forse per questo più grave perchè significa che è un comportamento socialmente accettato e derubricato a pura goliardia) per mettere un punto fermo e decidere da che parte schierarsi da parte di una squadra che rappresenta anche un grande gruppo economico.
Si poteva punire, per non dare l'impressione di tenere la cosa in non cale (che è ciò che è successo) e lanciare un messaggio educativo: noi non ci riconosciamo in quel comportamento e lo dimostriamo coi fatti punendo il responsabile e dandogli la possibilità di riconoscere la colpa, pagarne le conseguenze e dimostrare di potersi redimere.
Invece niente: aumma aumma, panni sporchi da lavare in famiglia e un comunicato ipocrita in aziendalese da ufficio marketing.
Con la ciliegina della torta di Traorè in qualche modo "caldamente invitato" a ritirare un post che aveva già fatto il giro del mondo e accettare le scuse di qualcuno che non si assume pubblicamente la responsabilità dei propri comportamenti e non ne paga le conseguenze.
Un'occasione sprecata.
Sacrificata sull'altare dell'aziendalismo.
Tutto very professional per gli stakeholders.
Concordo, ottima analisi. direi anche provincialismo di non sentirsi mai responsabili o comunque estranei anche se un fatto grave accade in casajpr williams ha scritto: 22 dic 2022, 14:10 Alla fine resta l'amaro in bocca per quella che probabilmente è un'occasione sprecata. Sprecata soprattutto per l'ansia tutta aziendalistica e ruffiana della società di chiudere la vicenda con un comunicato burocratico in stile relazioni esterne aziendali.
Puro fariseismo ipocrita. Per tutelare il brand o qualche altra stronzata di marketing. Schei, insomma,.
Si poteva invece una volta tanto concretizzare il motto "ex malo bonum", cioè approfittare di una brutta, bruttissima vicenda di stupidità vera e razzismo inconsapevole (e forse per questo più grave perchè significa che è un comportamento socialmente accettato e derubricato a pura goliardia) per mettere un punto fermo e decidere da che parte schierarsi da parte di una squadra che rappresenta anche un grande gruppo economico.
Si poteva punire, per non dare l'impressione di tenere la cosa in non cale (che è ciò che è successo) e lanciare un messaggio educativo: noi non ci riconosciamo in quel comportamento e lo dimostriamo coi fatti punendo il responsabile e dandogli la possibilità di riconoscere la colpa, pagarne le conseguenze e dimostrare di potersi redimere.
Invece niente: aumma aumma, panni sporchi da lavare in famiglia e un comunicato ipocrita in aziendalese da ufficio marketing.
Con la ciliegina della torta di Traorè in qualche modo "caldamente invitato" a ritirare un post che aveva già fatto il giro del mondo e accettare le scuse di qualcuno che non si assume pubblicamente la responsabilità dei propri comportamenti e non ne paga le conseguenze.
Un'occasione sprecata.
Sacrificata sull'altare dell'aziendalismo.
Tutto very professional per gli stakeholders.
Sono d'accordo con te: la comunicazione.SilverShadow ha scritto: 22 dic 2022, 15:32Se pensi che fare comunicazione sia essere ipocriti, insinceri e deresponsabilizzare non c'è nemmeno la base di partenza per instaurare un discorso serio. La comunicazione vera fa esattamente l'opposto, perché quello che veramente colpisce il pubblico è la trasparenza.
In che senso ribaltare? La realtà è quella e ribaltarla non si deve. Quello è marketing.SilverShadow ha scritto: 22 dic 2022, 15:32Per come la vedo io, l'unico modo per ribaltare la situazione dal punto di vista comunicativo sarebbe fare una conferenza stampa il giorno prima della partita
Più che contrariati, nel caso avrebbero dovuto scrivere che sono state portate alla luce delle falle nella cultura del club e delle mancanze a livello organizzativo, perché evidentemente il giocatore non ha ritenuto che la questione fosse risolvibile seguendo i processi interni attualmente esistenti.jpr williams ha scritto: 23 dic 2022, 14:32 Non vogliamo mentirvi: siamo contrariati del fatto che il giocatore abbia scelto di rendere pubblico un fatto che non giova alla nostra immagine e non abbia scelto di mantenere la cosa all'interno del gruppo chiedendo un nostro intervento in proposito.
Il marketing è uno strumento della comunicazione, non il contrario.jpr williams ha scritto: 23 dic 2022, 14:32
Sono d'accordo con te: la comunicazione.
Questo invece è marketing.