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@Luqa
..."sparita" l'ho messo apposta tra virgolette (la piazza c'è, ma non è certo un bel segnale che la squadra più rappresntativa chiuda i battenti...).
In ogni caso hai messo in luce altre isole, virtuose, storiche, meritevolissime, ma pur sempre isole.
Non so se Munari voglia più CF.
Credo abbia semplicemente segnalato come il radicamento sul territorio sia, purtroppo, presente solo in alcune zone minoritarie del paese.
Non credo spetti a Munari trovare le soluzioni e la loro eventuale sostenibilità.
C'è gente eletta e pagata per questo.

Mi permetto un sommessa obiezione.

Munari , non ha parlato di radicamento.
Ha detto che quello che c'era (sottinteso - nel 1998 quando battevamo Irlanda, Scozia e Francia) ora non c'è più.

forse si riferiva al Milan...

jentu ha scritto:

Adryfrentzen ha scritto:

Garry ha scritto:Mi sorprende un’affermazione di Munari, solitamente preciso.
Tolto il Veneto e a parte Lombardia ed Emilia (ma non per qualità) non c’è più nulla.
Mi sembra un po’ un’osservazione spannometrica. Il Lazio se non ricordo male per numero di tesserati è vicino al Veneto

Però al di là del vivaio della Capitolina e le Fiamme non c'è moltissimo altro. Ad ogni modo penso che abbia più che 100 ragioni quando parla di formare dirigenti ma soprattutto allenatori e arbitri per far crescere il movimento. Secondo me è seriamente la priorità n°1 del nostro movimento. E' lì che la FIR deve dare almeno una linea guida.

Un altro che non conosce e scrive

Ragazzi come si effettua un versamento da forum? Perché voglio farne uno per jentu. Bello cospicuo eh, così da comprarsi una bella medaglia che potrà sfoggiare a chiunque.
Intendevo ad alto livello (Top12?). Non c'è forse una radicazione nel Veneto? Per il resto guardando la formazione di ragazzi mi pare che passino bene o male dai soliti centri (Roma, Benevento...), non leggo moltissimo di altre realtà soprattutto del Sud. Oh, questa è la mia impressione se poi mi sbaglio f*ga scusami, non mi pare di aver fatto il fenomeno.

Un momento, facciamo a capirci.

Premesso che , come calcolato da un consigliere del comitato veneto, i numeri dichiarati sono ben diversi da quelli concreti. Sia in Veneto che altrove.
le squadre che ogni fine settimana scendono in campo (escluse le franchigie ed incluse le federali e le seconde) sono poco più di 300, mi pare 315.
Ma fanno capo a non più di 280-290 società

Analogamente si possono cercare i dati dei campionati U14-U16-U18 e capire dove sono i numeri, e quali difficoltà possano esserci ad uscire da certe sedi piuttosto che da altre.

Ecco , quella sulla discutibile trasparenza dei dati su tesseramenti, e pratica nelle giovanili e nelle seniores è una critica forte che secondo me va fatta alla federazione.

Adryfrentzen ha scritto:

jentu ha scritto:

Adryfrentzen ha scritto:

Garry ha scritto:Mi sorprende un’affermazione di Munari, solitamente preciso.
Tolto il Veneto e a parte Lombardia ed Emilia (ma non per qualità) non c’è più nulla.
Mi sembra un po’ un’osservazione spannometrica. Il Lazio se non ricordo male per numero di tesserati è vicino al Veneto

Però al di là del vivaio della Capitolina e le Fiamme non c'è moltissimo altro. Ad ogni modo penso che abbia più che 100 ragioni quando parla di formare dirigenti ma soprattutto allenatori e arbitri per far crescere il movimento. Secondo me è seriamente la priorità n°1 del nostro movimento. E' lì che la FIR deve dare almeno una linea guida.

Un altro che non conosce e scrive

Ragazzi come si effettua un versamento da forum? Perché voglio farne uno per jentu. Bello cospicuo eh, così da comprarsi una bella medaglia che potrà sfoggiare a chiunque.
Intendevo ad alto livello (Top12?). Non c'è forse una radicazione nel Veneto? Per il resto guardando la formazione di ragazzi mi pare che passino bene o male dai soliti centri (Roma, Benevento...), non leggo moltissimo di altre realtà soprattutto del Sud. Oh, questa è la mia impressione se poi mi sbaglio f*ga scusami, non mi pare di aver fatto il fenomeno.

Sottolineavo l'inutilità dei luoghi comuni e dei giudizi basati solo sull'ex eccellenza ora Top 12, dove emergono le realtà che attingono a bacini più ampi delle loro giovanili.
Il rugby giovanile invece è più ampio e variegato di quanto si tende a pensare in Veneto.
Bisogna farsene una ragione, è vero che è a macchia di leopardo, ma l'Italia rugbistica è lunga e complessa.

Al di la di quel che dice Munari, a livello amatoriale e dilettantistico siamo sicuramente aumentanti in numeri e diffusione. A livello iperprofessionale abbiamo sicuramente aumentato il livello di alcune eccellenze (Benetton-Zebre, staff nazionale, accademie).
é tutto quello che sta in mezzo a quei due mondi che mi par in grossa difficoltà. Pure il pubblico e l'attenzione mediatica mi sembra in fase discretamente calante.

speartakle ha scritto:Al di la di quel che dice Munari, a livello amatoriale e dilettantistico siamo sicuramente aumentanti in numeri e diffusione. A livello iperprofessionale abbiamo sicuramente aumentato il livello di alcune eccellenze (Benetton-Zebre, staff nazionale, accademie).
é tutto quello che sta in mezzo a quei due mondi che mi par in grossa difficoltà. Pure il pubblico e l'attenzione mediatica mi sembra in fase discretamente calante.

Ottima analisi. Come in molti altri sport, e, mi pare, in molti altri paesi. Le Tv (o internet TV) tendono a canalizzare tutta l'attenzione al prodotto di punta

Non so tratta di spaccare il capello in quattro e di interpretare le parole di Munari.
Dico che da giornalista Munari non si può permettere un’affermazione da bar, approssimativa e categorica:
Tolto il Veneto e a parte Lombardia ed Emilia (ma non per qualità) non c’è più nulla.
Mi sembra che di non veneti ce ne sia un certo numero, fra Zebre e Benetton, e comunque dire che non c’è più nulla è offensivo

Garry ha scritto:Non so tratta di spaccare il capello in quattro e di interpretare le parole di Munari.
Dico che da giornalista Munari non si può permettere un’affermazione da bar, approssimativa e categorica:
Tolto il Veneto e a parte Lombardia ed Emilia (ma non per qualità) non c’è più nulla.
Mi sembra che di non veneti ce ne sia un certo numero, fra Zebre e Benetton, e comunque dire che non c’è più nulla è offensivo

a star con Padovani e Trevigiani alla fine la puzza sotto il naso ti rimane....

Garry ha scritto:Non so tratta di spaccare il capello in quattro e di interpretare le parole di Munari.
Dico che da giornalista Munari non si può permettere un’affermazione da bar, approssimativa e categorica:
Tolto il Veneto e a parte Lombardia ed Emilia (ma non per qualità) non c’è più nulla.
Mi sembra che di non veneti ce ne sia un certo numero, fra Zebre e Benetton, e comunque dire che non c’è più nulla è offensivo

Ciao Garry,

capisco la tua affermazione e penso che probabilmente anche Munari in questa occasione sia un po' cascato nel sensazionalismo da giornalista generalista.
Tuttavia, a mio parere è preoccupante che tra Pro 14 e Pro 12 ci siano 7 squadre venete su un totale di 14.
Per un neofita come me il rugby dal vivo è un altro sport (molto più bello e coinvolgente) rispetto a quello trasmesso in tv. Il contatto diretto per me è stato tutto ed io sono fortunato perché vivo in Veneto. Ma come può un residente calabro affezionarsi a questo sport se non ha modo in entrarvi direttamente in contatto?

Scusate è solo un mio pensiero

LeondeVenexia ha scritto:a mio parere è preoccupante che tra Pro 14 e Pro 12 ci siano 7 squadre venete su un totale di 14.
Per un neofita come me il rugby dal vivo è un altro sport (molto più bello e coinvolgente) rispetto a quello trasmesso in tv. Il contatto diretto per me è stato tutto ed io sono fortunato perché vivo in Veneto. Ma come può un residente calabro affezionarsi a questo sport se non ha modo in entrarvi direttamente in contatto?

Scusate è solo un mio pensiero

E' un pensiero che condivido. La capacità di attrazione del rugby dal vivo, del campo, è imparagonabile con quello visto in tv. E, davvero, la sproporzione fra la densità di società del Veneto e quella di altre regioni, soprattutto nel centrosud, Roma esclusa, non è un bene, senza per questo assolutamente voler male al Veneto. Anzi.
Ma ciò detto non vedo come sarebbe possibile modificare una simile situazione facendo aumentare l'attività nelle altre zone (non certo diminuendo quella veneta). E' una situazione che francamente non vedo modificabile e che, anzi, temo peggiorerà.

speartakle ha scritto:Al di la di quel che dice Munari, a livello amatoriale e dilettantistico siamo sicuramente aumentanti in numeri e diffusione. A livello iperprofessionale abbiamo sicuramente aumentato il livello di alcune eccellenze (Benetton-Zebre, staff nazionale, accademie).
é tutto quello che sta in mezzo a quei due mondi che mi par in grossa difficoltà. Pure il pubblico e l'attenzione mediatica mi sembra in fase discretamente calante.

Che il livello amatoriale aumenti, parliamone...scompaiono squadre un po' in tutte le regioni, in Sicilia poi quest' anno la C rischia di non raggiungere il numero minimo di partite in un anno. Anche in Toscana dai tre gironi dello scorso anno si è passati a 2.
Le cose vanno male, è inutile girarci intorno. Basta fare qualche chiaccherata con gli addetti ai lavori senza scomodare Munari

Mr Ian ha scritto:

speartakle ha scritto:Al di la di quel che dice Munari, a livello amatoriale e dilettantistico siamo sicuramente aumentanti in numeri e diffusione. A livello iperprofessionale abbiamo sicuramente aumentato il livello di alcune eccellenze (Benetton-Zebre, staff nazionale, accademie).
é tutto quello che sta in mezzo a quei due mondi che mi par in grossa difficoltà. Pure il pubblico e l'attenzione mediatica mi sembra in fase discretamente calante.

Che il livello amatoriale aumenti, parliamone...scompaiono squadre un po' in tutte le regioni, in Sicilia poi quest' anno la C rischia di non raggiungere il numero minimo di partite in un anno. Anche in Toscana dai tre gironi dello scorso anno si è passati a 2.
Le cose vanno male, è inutile girarci intorno. Basta fare qualche chiaccherata con gli addetti ai lavori senza scomodare Munari

Confermo anch'io

jentu ha scritto:

Mr Ian ha scritto:

speartakle ha scritto:Al di la di quel che dice Munari, a livello amatoriale e dilettantistico siamo sicuramente aumentanti in numeri e diffusione. A livello iperprofessionale abbiamo sicuramente aumentato il livello di alcune eccellenze (Benetton-Zebre, staff nazionale, accademie).
é tutto quello che sta in mezzo a quei due mondi che mi par in grossa difficoltà. Pure il pubblico e l'attenzione mediatica mi sembra in fase discretamente calante.

Che il livello amatoriale aumenti, parliamone...scompaiono squadre un po' in tutte le regioni, in Sicilia poi quest' anno la C rischia di non raggiungere il numero minimo di partite in un anno. Anche in Toscana dai tre gironi dello scorso anno si è passati a 2.
Le cose vanno male, è inutile girarci intorno. Basta fare qualche chiaccherata con gli addetti ai lavori senza scomodare Munari

Confermo anch'io

dell'amatoriale sinceramente non avevo contezza, dalle mie parti (Veneto) non mi sembrava ci fosse questa tendenza, ma sicuramente potrei sbagliarmi perchè non è che frequenti assiduamente la serie C. Noto invece un aumento dell'attività fuori FIR (Campionato Amatoriale UISP).
Quello su cui invece da addetto ai lavori mi par di vedere è che negli ultimi 10 anni a livello minirugby i numeri e le società siano aumentati (sempre una mia percezione in base a tornei, raggruppamenti ecc non numeri ufficiali).
Se a voi sembra diverso o avete riscontri numerici meglio, magari sono in una "bolla".