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Quello era il numero minimo garantito, nei derby e le partite di cartello si arrivava tranquillamente a 2000 o più...
Per un periodo, tolto il calcio, credo che i panthers fossero la squadra più seguita a parma.

Bologna invece fa da sempre storia a sé, è la Rovigo del football americano

Comunque il football che ricordo io faceva numeri maggiori rispetto all'attuale rugby domestico.
Da studente a Milano seguivo i Rhinos (ho anche provato un paio di allenamenti come flanker, ma non ero abbastanza veloce) e ricordo partite con veri pienoni, contro i Frogs di Gallarate o i Doves di Bologna (manco so se ci sono ancora queste squadre). Ha ragione quaros: si pagava pochissimo e c'era la consumazione e...le cheerleaders...

jpr williams ha scritto:Comunque il football che ricordo io faceva numeri maggiori rispetto all'attuale rugby domestico.
Da studente a Milano seguivo i Rhinos (ho anche provato un paio di allenamenti come flanker, ma non ero abbastanza veloce) e ricordo partite con veri pienoni, contro i Frogs di Gallarate o i Doves di Bologna (manco so se ci sono ancora queste squadre). Ha ragione quaros: si pagava pochissimo e c'era la consumazione e...le cheerleaders...

perfetto sport per i nostri chiaccheroni emiliani e la Bolzano italiana casapoundina, in campo poi ci andavano cmq gli "altri" haha

Ma ragazzi, adesso non vorrete mica dirmi che il football in Italia ha più tradizione e seguito del rugby? E' una domanda sincera, a me pare che il rugby bene o male quasi tutti lo conoscano, anche solo perché il 6 Nazioni è in chiaro da tanti anni e ha attirato parecchio interesse quando c'è stato il nostro ingresso e quando abbiamo cominciato a vincere qualche partita. Il football invece lo conoscono solo i pochi appassionati e quelli che hanno visto qualche film americano che ne parla, spesso non avendo neanche la più vaga idea di come funzioni

Chetto4 ha scritto:Ma ragazzi, adesso non vorrete mica dirmi che il football in Italia ha più tradizione e seguito del rugby?

Io non lo dico affatto. Mi limito a ricordare la situazione della Milano fine anni '80 prima metà dei '90 in cui studiavo là e giocavo a rugby. Mi avvicinai al football grazie ad un compagno universitario che giocava offensive guard nei Rhinos e facemmo una sorta di scambio: io prova i a farlo giocare a rugby (e non se la cavava male come seconda) e lui mi portò al football (capii immediatamente che non faceva per me). Però lo sport mi piaceva e cominciai a frequentare le partite. C'erano sempre almeno 1000/1200 persone e quasi il doppio nelle partite di cartello. Cifre così in top12 le vediamo solo ai playoff. E mi sembra che in media a Parma non siano molte di più.

jpr williams ha scritto:
Io non lo dico affatto. Mi limito a ricordare la situazione della Milano fine anni '80 prima metà dei '90 in cui studiavo là e giocavo a rugby. Mi avvicinai al football grazie ad un compagno universitario che giocava offensive guard nei Rhinos e facemmo una sorta di scambio: io prova i a farlo giocare a rugby (e non se la cavava male come seconda) e lui mi portò al football (capii immediatamente che non faceva per me). Però lo sport mi piaceva e cominciai a frequentare le partite. C'erano sempre almeno 1000/1200 persone e quasi il doppio nelle partite di cartello. Cifre così in top12 le vediamo solo ai playoff. E mi sembra che in media a Parma non siano molte di più.

Capito. Ma sbaglio io o anche il pubblico del campionato italiano di rugby era ben più numero allora rispetto ad adesso? Forse è tutto parte anche di un calo di spettatori che sta coinvolgendo un po' tutto il panorama sportivo italiano?

A Milano (come a Bologna)gli sport americani piacciono di default.
C'è (o c'era) anche una importante squadra di hockey sul ghiaccio.
Non ne trarrei deduzioni sulla diffusione del football americano in Italia.

stilicone ha scritto:A Milano (come a Bologna)gli sport americani piacciono di default.
C'è (o c'era) anche una importante squadra di hockey sul ghiaccio.
Non ne trarrei deduzioni sulla diffusione del football americano in Italia.

Infatti avevo puntualizzato che mi riferivo alla Milano della mia età di studente.
Peraltro a Milano frequentavo quasi tutti gli sport, dal football (nel senso di gridiron, non di calcio), al basket (era l'epoca mitica di Mike D'Antoni, Meneghin, McAdoo etc) all'hockey (i vipers); andavo persino allo sferisterio a vedere la pelota. C'era un sacco di bellissimo sport e con la tessera da studente pagavo un pipa di tabacco. Era fantastica quella tessera, ci entravo anche alla Scala per le prove generali delle opere quasi aggratis.
Chissà se gli studenti di oggi possono godere dello stesso bendidio.
Ma vado troppo OT, scusate la botta di nostalgia.

Seriamente?!?

ieri ricompro (2E sic!) la Gazza dopo forse un anno, perché ho visto che le prime pagine erano dedicate alla vittoria di Paris, beh, indovinate lo spazio dato a Treviso e alla fantastica prestazione di Belfast? Non ci arriverebbe neanche Metabolik: ultima pagina di sport, ultimo rettangolino, diciamo meno della metá della metá di un quarto di pagina = < un sedicesimo. Ad una notizia come la "scoperta una nuova varietá di melanzane che fanno correre piú veloce" davano piú risalto. Questo non é gombloddo ma semplicemente boicottaggio e basta.

Ehi, ma a casa del Moscio devono avere una dieta un po' monotematica, altrimenti non mi spiego questa fissa per le melanzane.
I fruttaroli di montagna non offrono alternative? Se fosse così sarebbe un buon soggetto per un bravo giornalista. La dieta monotona che ottunde le capacità cognitive

E il Sole, come al solito, fa un ottimo articolo.

eh si , se non proprio ottimo, è un buon articolo, misurato, con le giuste informazioni.
Bagnasco è un giornalista serio.

Zupo e Bortolami: http://zupo-mattinopadova.blogautore.re ... sul-rugby/

ruttobandito ha scritto:Zupo e Bortolami: http://zupo-mattinopadova.blogautore.re ... sul-rugby/

grazie
è sempre un piacere leggere questo blog