Su questa ultima parte, vi vorrei raccontare una cosa che ho toccato con mano diretta.speartakle ha scritto: 10 nov 2021, 10:26 Approcciate all'articolo di quindici come me, come un biologo o un dottore analizzerebbe le feci per ricavarne alcuni indizi o parti di verità sul paziente, così ho letto questo post:
https://quindici.altervista.org/il-disa ... 6prnBhvQxc
Come sempre muove accuse da insider, che però ovviamente senza una intervista ai diretti interessati non può venir smentita. in particolare mi sono parsi interessanti questi rimasugli:al di là del decantare le virtù dell'Ufficio Eventi, è pensabile che la gestione del personale sia così miope/sconclusionata?Semplicemente perchè è mancato l’ingrediente fondamentale : il lavoro dell’Ufficio Eventi. Sì perché per reperire le sedi di partite internazionali bisogna lavorare mesi prima, individuare le città e aprire i rapporti con i comuni proprietari degli stadi, stabilire relazioni con i club di calcio che, in genere, li gestiscono. [...] tutte cose che negli anni pre-Covid sono sempre state svolte brillantemente con ottimi risultati per la FIR da una squadra che oggi non c’è più. Oggi in quell’Ufficio c’è solo un generale senza soldati, il Responsabile che ormai non potrà più godere del supporto del lavoro dei dipendenti federali che in questi mesi sono stati affidati ad altri incarichi.
poi un paio di passaggi che condivido in parte:che il Plebiscito non penso tenga 10.000 persone oggi (ovviamente scorretto fare il confronto fra il minimo del Monigo e il massimo non più fattibile del Plebiscito) però di primo acchito è una cosa che anche a me non piace, cavolo al Plebiscito un duemila persone in più si potevano tenere, magari non è così "bello" e nuovo come Monigo, ma penso come quantità fosse meglio.La qualità e la lungimiranza della programmazione dei test è testimoniata dal confronto tra un’Italia – Argentina disputata al sabato in un impianto con una capienza da 5000 posti con un’ Italia A – Uruguay disputato alla domenica in uno stadio da 10.000.
Magari i biglietti non finivano in un giorno e potevo pensare di prenderne uno anch'io![]()
Il fatto è che il messaggio verso l'esterno per le scelte delle sedi dei due TM (Argentina e Uruguai) è tutto interno al movimento (Treviso e PArma le due franchigie ecc) quando qualcosa di un po' più esterno poteva esserci.
Per un assessorato in un comune del Veneto, si venne a creare una situazione particolare, dove l'assessore passava da una forza politica all'altra in corso di mandato.
Il cambio di colore andò liscio come l'olio a livello di assessore, ma incontrammo una resistenza feroce tra i dirigenti comunali e gli impiegati dell'assessorato. Tanto che fummo costretti ad assumere personale in più per mandar avanti il lavoro.
Questo avviene in misura più meno identica in ogni luogo dove venga cambiato il vertice ma la base rimanga la stessa.
Vi sono dei meccanismi di lavoro, dei legami instaurati con la precedente dirigenza e delle frizioni tra i lavoratori stessi che entrano in competizione. Tutti questi fattori si inaspriscono sempre quando il settore è quello pubblico [e la FIR può esservi comparata].
Ciò non significa che non ci siano metodi e misure con i quali trattare per giungere velocemente a un nuovo equilibrio. Pur tuttavia è impensabile che anche in FIR sia in atto una cosa del genere.
La dirigenza attuale non viene da Marte e rappresenta pur sempre la base che 5 anni fa votò Gavazzi, non sono andati via dei microcefali e non sono arrivati dei premi Nobel.
Condite tutto con pandemia e mille altre rogne.
Avreste saputo fare di meglio?
Io no.
Questo non significa che non abbiano fatto cose errate o che non siano esenti da critiche, ma scontiamo, e sconteremo ancora per un po', il cambio di guardia.
Saluti PR-WSM