Scusami non ce l'ho con te ma hai sbagliato sessione. Qui siamo su Bravi giornalisti non su Fenomeni da barSergio Martin ha scritto:http://www.ilneroilrugby.it/2019/02/05/ ... la-realta/
Che gli vuoi dire?
Bravi giornalisti...
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Re: Bravi giornalisti...
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Garry
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Re: Bravi giornalisti...
...dopo il quinto spritz
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
- Sergio Martin
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Re: Bravi giornalisti...
Io dopo la partita di sabato sono andato di superalcolici- evitando il whisky...Garry ha scritto:...dopo il quinto spritz
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Luqa-bis
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Re: Bravi giornalisti...
Quello che avete fatto dopo la partita può essere un legittimo sfogo ed in fono il terzo tempo serve anche a questo.
Come si commenta una partita assai meno.
E soprattutto chi si atteggia a competente, deve illustrare la via alternativa:
"L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" se lo poteva permettere solo uno, ma aveva vinto in Francia più di una volta, e aveva salvato qualcuno dai lager.
Si, lui se lo poteva permettere.
Altri no.
Come si commenta una partita assai meno.
E soprattutto chi si atteggia a competente, deve illustrare la via alternativa:
"L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare" se lo poteva permettere solo uno, ma aveva vinto in Francia più di una volta, e aveva salvato qualcuno dai lager.
Si, lui se lo poteva permettere.
Altri no.
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Garry
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Re: Bravi giornalisti...
Il mio "dopo il quinto spritz" si riferiva allo pseudo commentatore in nero.
Sergio aveva detto che non eravamo in "Fenomeni da bar" e volevo dire che il tipo mi sembra un fenomeno da bar dopo aver alzato parecchio il gomito.
Non so nemmeno perché lo leggiate. Io lo evito come il nostro amico Lucarelli (il troll, non il giallista)
Sergio aveva detto che non eravamo in "Fenomeni da bar" e volevo dire che il tipo mi sembra un fenomeno da bar dopo aver alzato parecchio il gomito.
Non so nemmeno perché lo leggiate. Io lo evito come il nostro amico Lucarelli (il troll, non il giallista)
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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speartakle
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Re: Bravi giornalisti...
ho letto il nuemero di febbraio di ALLRugby.
oh io faccio un appello: Barca, Cimbrico, datevi una scantata, personalmente non se ne può più di questo vento di passatismo e nostalgia di un'epoca dell'oro che non esisteva. Quando arrivi a scrive cose come questa "Il rugby nacque come sport di paradossi, in un'epoca paradossale, l'inghilterra vittoriana, dove il disordinato sviluppo delle prime metropoli veniva chiamato progresso e l'abbandono delle campagne, con la sopressione dell'antico artigianato e la creazione di enormi masse di diseredati, conquistava nei libri di Storia il titolo di "civiltà industriale""
vuol dire che hai mitizzato il passato e che non capisci più quali sono le spinte che muovono l'uomo, non puoi neanche più capire i motivi che spingono allo sviluppo dello sport.
Emblematico l'articolo di chiusura di Cimbrico, un'elegia dello sporto esclusivo per chi è baciato dal talento, dall'eleganza, da chi non ha bisogno di allenarsi troppo ma può contare sulle doti innati dategli da madre natura. Una concezione da nobili, snob che schifano chi lo sport e il risultato sportivo lo cercano con tutta la forza e determinazione del possibile.
Un ragionamento simile lo facevo io quando ero in u14/u15, all'epoca avevo una bella squadra ed ero pure buono, nelle selezioni regionali, e avevamo come rivali un'altra squadra di una società strutturata e con i cash. Bene noi facevamo 3 allenamenti a settimana, loro 4 con una parte di attività propedeutica alla palestra/atletica ed io e i miei compagni di squadra ci dicevamo "beh facile vincere con i 4 allenamenti son buoni tutti così, noi invece si che siamo bravi veri che non ne abbiamo bisogno" ecco con il tempo ho capito che quella era pura invidia, che lo sport va praticato al massimo delle proprie disponibilità e accettare che la determinazione e la tenacia è parte fondate dello sport oltre alle doti atletiche e gestuali che madre natura ti da.
Tutto questo passatismo, contro il running rugby, contro lo sport che si spinge oltre i propri limiti è la negazione stessa dello sport, della competizione agonistica. Una bella gistificazione per dire eh a noi ci frega il professionismo, altrimenti saremmo là a con le altre del 6 nazioni.
oh io faccio un appello: Barca, Cimbrico, datevi una scantata, personalmente non se ne può più di questo vento di passatismo e nostalgia di un'epoca dell'oro che non esisteva. Quando arrivi a scrive cose come questa "Il rugby nacque come sport di paradossi, in un'epoca paradossale, l'inghilterra vittoriana, dove il disordinato sviluppo delle prime metropoli veniva chiamato progresso e l'abbandono delle campagne, con la sopressione dell'antico artigianato e la creazione di enormi masse di diseredati, conquistava nei libri di Storia il titolo di "civiltà industriale""
vuol dire che hai mitizzato il passato e che non capisci più quali sono le spinte che muovono l'uomo, non puoi neanche più capire i motivi che spingono allo sviluppo dello sport.
Emblematico l'articolo di chiusura di Cimbrico, un'elegia dello sporto esclusivo per chi è baciato dal talento, dall'eleganza, da chi non ha bisogno di allenarsi troppo ma può contare sulle doti innati dategli da madre natura. Una concezione da nobili, snob che schifano chi lo sport e il risultato sportivo lo cercano con tutta la forza e determinazione del possibile.
Un ragionamento simile lo facevo io quando ero in u14/u15, all'epoca avevo una bella squadra ed ero pure buono, nelle selezioni regionali, e avevamo come rivali un'altra squadra di una società strutturata e con i cash. Bene noi facevamo 3 allenamenti a settimana, loro 4 con una parte di attività propedeutica alla palestra/atletica ed io e i miei compagni di squadra ci dicevamo "beh facile vincere con i 4 allenamenti son buoni tutti così, noi invece si che siamo bravi veri che non ne abbiamo bisogno" ecco con il tempo ho capito che quella era pura invidia, che lo sport va praticato al massimo delle proprie disponibilità e accettare che la determinazione e la tenacia è parte fondate dello sport oltre alle doti atletiche e gestuali che madre natura ti da.
Tutto questo passatismo, contro il running rugby, contro lo sport che si spinge oltre i propri limiti è la negazione stessa dello sport, della competizione agonistica. Una bella gistificazione per dire eh a noi ci frega il professionismo, altrimenti saremmo là a con le altre del 6 nazioni.
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Garry
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Re: Bravi giornalisti...
Grazie per l'informazione. Non lo leggerò.
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Re: Bravi giornalisti...
Opinioni legittime le tue. Le rispetto.speartakle ha scritto:ho letto il nuemero di febbraio di ALLRugby.
Credo sia altrettanto legittimo che le mie siano opposte. Mi piace la bellezza dei gesti e quella viene dal talento.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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speartakle
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Re: Bravi giornalisti...
anche a me piace la bellezza dei gesti, l'armonia, la classe ecc mica le schifo. Mi urta infinitamente il continuo e stucchevole rimando di Cimbrico and co a quella monodimensionale bellezza dello sport. Lo sport non è epico e bello o interessante o affascinante solo da quel punto di vista.jpr williams ha scritto:Opinioni legittime le tue. Le rispetto.speartakle ha scritto:ho letto il nuemero di febbraio di ALLRugby.
Credo sia altrettanto legittimo che le mie siano opposte. Mi piace la bellezza dei gesti e quella viene dal talento.
tutta la rivista è un continuo ripetersi di "ah i vecchi tempi senza i professionismo erano bellissimi tutto era bellissimo" c'è pochissima indagine "positiva" o voglia di sorprendersi su nuove tecniche nuovi approcci. é tutto un ricercare una fantomatica purezza passata del rugby che boh c'è mai stata??
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speartakle
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Re: Bravi giornalisti...
bah una letta se ne hai la possibilità dagliela non è solo quello. Però non so se ci sono o se ci fanno è tutto presentato in modo così deprimente che a mio avviso perde molto di appeal.Garry ha scritto:Grazie per l'informazione. Non lo leggerò.
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Garry
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Re: Bravi giornalisti...
Credo che a nessuno il talento faccia schifo, ma io in Italia siamo abituati a pensare al talento come al genio che dopo essersi ubriacato la sera prima e fumato cento sigarette, senza sforzo e con la massima leggiadria irride un avversario triste, che si allena come un matto e sputa sangue nel lavoro.
Lo sport è anche fatica, sacrificio, palestra. Nel rugby di oggi quel “talento” ha vita breve. Chiedete a Minozzi quanto si allena o se conduce una vita sregolata
Lo sport è anche fatica, sacrificio, palestra. Nel rugby di oggi quel “talento” ha vita breve. Chiedete a Minozzi quanto si allena o se conduce una vita sregolata
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Re: Bravi giornalisti...
Non solo nello sport. La furbizia è ammirata molto più dell'intelligenza, per esempio.Garry ha scritto:Credo che a nessuno il talento faccia schifo, ma io in Italia siamo abituati a pensare al talento come al genio che dopo essersi ubriacato la sera prima e fumato cento sigarette, senza sforzo e con la massima leggiadria irride un avversario triste, che si allena come un matto e sputa sangue nel lavoro.
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Garry
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Re: Bravi giornalisti...
Certo, lo sport è solo un aspetto della vita, mentre quell’atteggiamento colpisce a 360 gradi.doublegauss ha scritto:Non solo nello sport. La furbizia è ammirata molto più dell'intelligenza, per esempio.Garry ha scritto:Credo che a nessuno il talento faccia schifo, ma io in Italia siamo abituati a pensare al talento come al genio che dopo essersi ubriacato la sera prima e fumato cento sigarette, senza sforzo e con la massima leggiadria irride un avversario triste, che si allena come un matto e sputa sangue nel lavoro.
Tempo fa avevo nella mia “firma” una citazione di Giuseppe D’Avanzo che parlava proprio di questo atteggiamento
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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Re: Bravi giornalisti...
Una delle cose che il professionismo, o meglio l'iperprofessionismo che considero una degenerazione del professionismo, ci ha tolto è proprio la bellezza. Non parlo solo del rugby,anzi, ci sono sport in cui la cosa è ancora più evidente. Il tennis per esempio.speartakle ha scritto:anche a me piace la bellezza dei gesti, l'armonia, la classe ecc mica le schifo. Mi urta infinitamente il continuo e stucchevole rimando di Cimbrico and co a quella monodimensionale bellezza dello sport. Lo sport non è epico e bello o interessante o affascinante solo da quel punto di vista.
tutta la rivista è un continuo ripetersi di "ah i vecchi tempi senza i professionismo erano bellissimi tutto era bellissimo" c'è pochissima indagine "positiva" o voglia di sorprendersi su nuove tecniche nuovi approcci. é tutto un ricercare una fantomatica purezza passata del rugby che boh c'è mai stata??
Il fatto che con lo sport si possano guadagnare moltissimi soldi, persino in quantità immorali (secondo me naturalmente) ha avvicinato allo sport anche chi non aveva talento, ma sapeva che con la feroce applicazione poteva supplire. Inoltre ha moltiplicato la quantità degli appuntamenti. Ed io sono convinto che fra quantità e qualità ci sia un rapporto di correlazione inversa.
Nel tennis un sublime artista come John McEnroe (il tennista che più ho amato) oggi verrebbe spazzato via da questi maratoneti con due spalle da scaricatore di porto e racchette come kalashnikov. Naturalmente so che non si tornerà indietro. Continuo a seguire il tennis e continuerò. Ma non mi diverto più come con Mac. E non credo c'entri il fatto che allora ero più giovane. E' che proprio la bellezza di quel che si poteva vedere era diversa.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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ruttobandito
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Re: Bravi giornalisti...
Chissà come mai quando si parla di bellezza del rugby moderno vs antico, mi vengono in mente le tette, e la distanza che passa tra quelle naturali e quelle artificiali.
Sono tutte belle in modo diverso? Non necessariamente direi. Perché, ad esempio, per quanto possa avere anche un senso, un uomo con le tette è sempre un uomo con le tette, e io quelle non riesco proprio a classificarle, né belle né brutte.
Con questo cosa volevo dire? Che finché c'è rugby c'è speranza. Speranza che non ci sia sotto qualcos'altro.
Sono tutte belle in modo diverso? Non necessariamente direi. Perché, ad esempio, per quanto possa avere anche un senso, un uomo con le tette è sempre un uomo con le tette, e io quelle non riesco proprio a classificarle, né belle né brutte.
Con questo cosa volevo dire? Che finché c'è rugby c'è speranza. Speranza che non ci sia sotto qualcos'altro.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
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