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quindi padovani torna?

Ecco, io aspeterei d ivedere se il segnale di fumo indica che sotto c'è un arrosto.

Poi si deciderà il perché.
perché può anche essere che chi ha consigliato al giocatore di accettare l'offerta provenzale, abbia poi riflettuto che una annata in panchina come terza-quarta scelta potrebbe preludere ad un congedo a fine anno, ed allora se capita una soluzione meno remunerativa ma più affidabile (e più gradita al gruppo della nazionale) meglio concludere un amore non sbocciato.

Non solo le società adesso devono fare i conti con una gestione parossistica .
in tempi di speed dating, divorzi rapidi, e lavori a chiamata...

sandrobandito ha scritto:

Garryowen ha scritto:

Big Lebowski ha scritto:

sandrobandito ha scritto:

jpr williams ha scritto: Mi associo. Quegli s*****i di miliardari ce lo stanno rovinando. Spero vadano in malora.

Ma và là, che se invece gli diceva bene avevamo fatto un affare.
Piuttosto mi vien da pensare che la restituzione si potrebbe inquadrare nell'accordo per il voto alla Francia per i mondiali...

Concordo con Sandro. Se andava bene sarebbe stato un bell'affare ma visto come stanno le cose al momento meglio che torni e che giochi con continuità alle Zebre.
Sulla cosa del voto, interessante, non c'avevo pensato, potrebbe anche essere.

Ma siete seri? Non sono mica franchigie federali stiamo parlando di un club privato che ha un budget

No, cazzeggiavamo. In effetti non prendono un soldo dalla loro federazione perché li prendono dalla lega. Mica come le zecche nostrane.

Ma la lega non aveva investito in Tanzania? [emoji13][emoji23]

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Colpaccio di mercato degli Ospreys che portano via Scott Williams agli Scarlets.
E' come se il Treviso prendesse Castello dalle Zebre...

Garryowen ha scritto:Colpaccio di mercato degli Ospreys che portano via Scott Williams agli Scarlets.
E' come se il Treviso prendesse Castello dalle Zebre...

ancora di più...Scott era agli Scarlets dall età di 15 anni, ancora prima faceva il raccattapalle alle partite. Il padre, che conosco, è uno dei più fedeli tifosi Scarlets che ci siano in zona...allora perchè?!?!?! Semplicemente una scelta di vita per stare più vicino alla sua famiglia che vive a Swansea, Scott da poco è diventato padre e per il bene di tutti, andare agli Ospreys è sembrata la scelta migliore. Da un punto di vista sportivo forse aveva bisogno di una nuova sfida, forse sentiva troppo la pressione di doversi costantemente giocare il posto da titolare con Parkes e Davies. Sta di fatto che è stata una scelta alquanto strana..cmq da Osprelya arriva in cambio Fonotia, buon centro di 30 anni...ma spero che qualche nome importante venga annunciato a breve, troppi big sono partiti e non è detto che Scott sia l ultimo....

Chiedo scusa se arrivo drammaticamente in ritardo e OT.
Ho visto poco fa per la prima volta la maglia delle Zebre di quest'anno.

WTF?

Raramente ho visto qualcosa di più orrendo. Ma da dove salta fuori?

Lo inserisco qui. E' un po' o.t., ma potrebbe riguardare comunque il futuro delle nostre franchigie.

Su Facebook seguo una pagina di un giornalista, denominata "Leggo la Gazzetta alla rovescia". Incentrata sugli sport cosiddetti "minori", in pratica tutti gli sport che non siano il calcio.

Il suo creatore oggi ha pubblicato questo post un po' sibillino:

Luciano Benetton, intervistato da Francesco Merlo su Repubblica, parla di crisi (81 milioni di euro, passivo 2016) e aggiunge che il 2017 sarà anche peggio.
"Ci siamo sconfitti da soli. I negozi, che erano pozzi di luce, sono diventati bui e tristi come quelli della Polonia comunista. E parlo di Milano, Roma, Parigi... Abbiamo chiuso in Sudamerica e negli Usa. Hanno smesso di fabbricare i maglioni. È come se avessero tolto l’acqua a un acquedotto".
Non c'entra con lo sport?
C'entra, c'entra...

Non è che si possa capire molto. Avrà parlato di sport nella sua intervista?
Qualcuno ha letto questo articolo?

Non ho letto l'articolo della Gazzetta ma si può leggere questo qui de Il Post che riprende l'intervista che tu citi (http://www.ilpost.it/2017/11/30/luciano ... i-da-soli/).
Non si fa riferimento allo sport ma al ritorno di Luciano alla guida dell'azienda deluso da quanto portato avanti dal gruppo di manager che ha preso il controllo dell'azienda negli ultimi anni. In pratica vuole riportare il marchio Benetton allo splendore degli anni in cui dominava sul mercato.

Nonostante non ci siano dettagli non la vedo per forza come una cosa negativa per la squadra di Rugby. In fondo ai tempi in cui il marchio andava bene anche la squadra di rugby godeva di investimenti e attenzione da parte della famiglia trevigiana.

Nel frattempo è stato rinnovato Crowley fino al 2020.

E' per quello che vorrei leggere quell'intervista (che è su La Repubblica). Perché potrebbe portare a due opposte conclusioni.
Se un imprenditore vuole rilanciare una società dovrebbe rilanciare gli investimenti promozionali, magari anche in altri sport che hanno più appeal in quei Paesi dove la società è in crisi.
Viceversa ci potrebbe anche essere la soluzione del "braccino corto"

Volteggiano gli avvoltoi, ululano gli sciacalli.
Il vecchio cowboy cavalca solitario verso il tramonto all'orizzonte.
Dissolvenza.

<Una camomilla , grazie. >

ma solo a Roma sappiamo che i benetton i soldi non li facevano con i maglioni?

Benetton (inteso come abiti) è una parte minima del fatturato dei Benetton.
81 milioni di passivo di BEnetton (abiti), 400 milioni di utile netto della holding. Parliamo del 2016, dati wikipedia, beneficio del dubbio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Edizione_(azienda)

JosephK. ha scritto:Benetton (inteso come abiti) è una parte minima del fatturato dei Benetton.
81 milioni di passivo di BEnetton (abiti), 400 milioni di utile netto della holding. Parliamo del 2016, dati wikipedia, beneficio del dubbio.
https://it.wikipedia.org/wiki/Edizione_(azienda)

Sicuramente. La holding, che si chiama Edizione, sta andando molto bene ed è tranquillamente in grado di assorbire i debiti generati dal gruppo Benetton (abbigliamento). (Qui un articolo se si volesse approfondire http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... HeoHL.html ).
Per questo un rilancio del settore abbigliamento potrebbe passare anche per qualcosa di buono sul lato sportivo. Le società sportive hanno sempre rappresentato la parte abbigliamento della società, non certo le autostrade o il settore immobiliare.

Io non sono uno che fa shopping, è proprio una cosa che odio, ma dalla mia bassissima frequentazione mi pare di vedere che tra i negozi Benetton e quelli di alcuni concorrenti c'è una differenza non solo di prezzo ma anche di come ti segue il personale (penso a Celio) o di come sono fatti i negozi (ha ragione Luciano B. anonimi, dovrebbero veramente essere molto rinnovati).
A me viene in mente anche il paragone con Alitalia, Benetton mi sembra rimasta un po' indietro a livello di tante cose (modo di presentarsi, offerta di prodotti, rapporto con la clientela un po' freddino), come Alitalia. Solo che ora la concorrenza è spietata.