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ayr ha scritto: 19 dic 2025, 22:52

tonione ha scritto: 19 dic 2025, 21:27 l'unico regbi che conta è quello amatoriale, questa è la Nuova teoria di jpr.

Non e' una nuova teoria di jpr, ma la teoria di base del rugby (union) fino a pochi anni fa...

Mica tanto pochi, eh...

Garry ha scritto: 20 dic 2025, 0:06 Niente di meglio dei risultati internazionali, per favorire la massima diffusione.
Vedere tennis

Aridangate!

- Le vittorie di Rossi nel motomondiale non hanno portato nessun sviluppo di tesserati alla fim
- stessa cosa dicasi per le vittorie di shumacher e Ferrari, più Benetton (team anglo italiano), e alfa Romeo nel turismo
- prendiamo il football americano che ha costi irrisori confrontati a quelli richiesti per le giovanili del rugby, stessa cosa, con vittorie dell’europeo, podio ai mondiali flag ecc ecc


Il problema? Se alla base non c’è ricettività, se c’è una rampa di ingresso troppo ripida o addirittura un muro la gente non arriva.
Nel rugby, tolti rari e felici casi, c’è un muro. Va ripensato e riequilibrato il sistema.

Quaros, se volevi essere spiritoso, paragonando il rugby all'automobilismo, ci sei riuscito, mi hai fatto sorridere.

Quanto si è diffuso il baseball in Italia grazie ai ripetuti successi internazionali della squadra di una città che credo tu conosca?

ayr ha scritto: 19 dic 2025, 22:52

tonione ha scritto: 19 dic 2025, 21:27 l'unico regbi che conta è quello amatoriale, questa è la Nuova teoria di jpr.

Non e' una nuova teoria di jpr, ma la teoria di base del rugby (union) fino a pochi anni fa. Il rugby (union - a XV) e' stato cosi' fino agli anni ottanta (e in parte anche novanta) e il rugby "con i soldi" era il vituperato rugby league (a XIII).

Grazie di averlo ricordato.
Anche se un po' mi lusingava l'idea di essere guru di una nuova teoria.
Anzi, di una Nuova teoria.
Mi è andata male anche qua.

tonione ha scritto: 19 dic 2025, 22:58 l'anno del cambiamento è stato il 1995. il motivo vero del cambiamento è stato Rupert Murdoch attraverso sky.

E direi che qui posso essere d'accordo.
Se poi si possa farsene un vanto non saprei dire

jpr williams ha scritto: 20 dic 2025, 8:39 Quanto si è diffuso il baseball in Italia grazie ai ripetuti successi internazionali della squadra di una città che credo tu conosca?

Nella mia città giocano perfino i sassi. Con i club che ci sono in provincia potrebbero fare un campionato a parte.
Non ho detto che i successi siano l'unico fattore ma che siano la conditio sine qua non, a meno che non sia uno sport praticabile a scuola, possibilmente in palestra.
Certo devi farli fruttare, i successi sportivi.
Però che non si dica che per giocare a rugby devi essere ricco di famiglia

Infatti gente come Altigieri o Bollesan usciva dalla ricca borghesia
Comunque seguendo il tuo ragionamento il rugby si diffonde solo in Veneto così come il baseball a Parma.
Veneto in cui era già discretamente diffuso.
Ecco, appunto.

jpr williams ha scritto: 20 dic 2025, 8:51 Infatti gente come Altigieri o Bollesan usciva dalla ricca borghesia

Infatti.

Se non vogliamo parlare del tennis, perché implica un certo impegno economico per le famiglie, guardiamo il boom dell'atletica leggera. E in federazione anche qui non è che non ci siano i magna-magna...

Puoi guardare a tutti gli sport che vuoi. Rimane il fatto che nel rugby succede il contrario e le società del territorio languono e falliscono. Altro che prosperare.
Se è questo il tipo di diffusione cui mirano gli aedi del rugby business direi che la strada è bene avviata.

jpr williams ha scritto: 20 dic 2025, 9:01 Puoi guardare a tutti gli sport che vuoi. Rimane il fatto che nel rugby succede il contrario...

Ma come facciamo a saperlo? Non abbiamo mai raggiunto quella condizione di cui parlavo. Non in modo stabile. I singoli episodi servono a poco.
Ad ogni modo, sia il benvenuto chiunque abbia la formula magica per rilanciare il tesseramento in uno sport (sport duro, in cui ci si infortuna, per non parlare degli strascichi fisici post-attività) che come mette il naso fuori dai confini viene preso a schiaffoni

Rilanciare il tesseramento come obiettivo di un progetto nato dalla mente di Rupert Murdoch (come correttamente riconosciuto da tonione) lo vedo uno sviluppo complicato.

Il rugby è quello sport che meno di tutti riesce ad adattarsi ai cambi nella Società quotidiana. Da un lato lo vediamo anche in campo, oggi meno, ma prima dell arrivo di Quesada e Crowley, i nostri facevano cose che gli altri già ci erano arrivati anni prima.
Il rugby nello specifico è uno sport culturale, o ti appartiene a livello sociale, vedi specifiche zone d Italia, oppure devi essere brava tu come società a soddisfare i bisogni che oggi la società richiede in termini di reclutamento di bambini, ovvero che bisogni oggi devo soddisfare ai genitori in modo che mi mollino i bambini al campo e soprattutto come posso fidelizzare proprio i genitori, al giorno d oggi i bambini sono un riflesso ancora più accentuato della volontà genitoriale, quello che rimane della loro volontà individuale, spesso viene annullato con l utilizzo precoce dei dispositivi computer e cellulari.
Se una società una volta cambiava aspetto ogni 10 anni, oggi siamo vicini ai 5 anni, sono studi sociologici, niente di inventato..
Come club nei territori, siamo pronti a questo dinamismo? E attenzione che oggi tra le tante esigenze che hanno le famiglie, anche se vengono al club, il focus dalla performance sportiva si sta allontando sempre di più.

A Parma il baseball è sempre stato popolare dai tempi dove Cotton batteva i fuoricampo in Cittadella, il boom avvenne con la crescita dei ragazzetti di Via Isola che il parroco aveva avviato a questo sport.
Nei primi anni '70 si potevano vedere i bambini giocarlo non appena c'era uno spazio vagamente utilizzabile.
Non si è mai diffuso al di fuori di poche aree perché quando lo si sarebbe potuto lanciare per davvero non veniva mai trasmesso in televisione e così rimase confinato.
Per fare un esempio che rende l'idea pensiamo a cos'era il basket prima che la Rai a fine anni '60, inizio anni '70 cominciasse a trasmettere tutte le domeniche una partita di campionato alle 15.00.
In TV non c'era altro da vedere e così il pubblico cominciò a seguire con interesse quello sport.
Quando passava in TV il V Nazioni commentato da Paolo Rosi, allo stesso modo lo guardavano in tanti.
Il rugby non sfruttò pienamente quell' opportunità che il baseball non ebbe mai. Il basket ne ricavò la sua fortuna

A me su questo sito vanno bene tutte le idee e tutte le teorie: hanno tutte la loro dignita', che io sia d'accordo o meno.
Quello che non mi va tanto bene e' mancare di rispetto o buttarla sul personale con chi ha idee diverse.