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Parlando ( e non l'ho introdotto io ) di Andrew Howe, chi dice che la sua Italianità sia sincera?
Andrew non è italiano,avete ragione, è ITALIANISSIMO!ci sono andata a scuola insieme e le prof si dannavano l'anima per farlo parlare in italiano dato che parlava dialetto troppo stretto!in inglese era bravino ma non una cima,finchè era inglese scolastico... sbagliano i giornalisti a dire che è perfettamente bilingue!inoltre tutti a Rieti lo abbiamo sempre chiamato Besozzi perchè ha avuto un padre italiano adottivo che l'ha cresciuto e che gli ha dato anche il cognome, l'unico cognome italiano scritto sul registro di classe,padre naturale del suo fratellino e che considera come suo padre vero.Poi molto tardi il padre tedesco lo ha riconosciuto,quello che ha inseguito per anni, ma a questo signore non interessa molto,si sentono per e-mail qualche volta,pensate che rapporto!!!l'Italia è il suo vero Paese, quello dove ha trovato casa fissa,stabilità anche se con difficoltà economiche immense(dice:"mi ricordo da piccolo piatti di pasta immensi conditi con niente").La mamma sarà un pò strampalata, ma è una grande!In America ci va una volta l'anno perchè la mamma torna a casa sua, ma dice sempre che non capisce il loro stile di vita incasinato e che non si riconosce in quella cultura. E' figlio di una cittadina molto piccola ma anche protettiva che non manca di citare ogni volta che ha una telecamera davanti. Poi l'accento sarà burino come dicono i romani disprezzando tutto ciò che sta nei dintorni della Capitale,come se gli altri accenti fossero tanto più eleganti e signorili,ma è un'Italiano come me("neanche me ne accorgo di essere nero")e tutti voi, niente di meno, provate a negarglielo,vi mangerà!!!!Non potete neanche capire quanto sia orgoglioso di esserlo,più di tanti italiani di sangue e di nascita, che magari non hanno un accento burino ma mezzo tedesco o padano ma su cui molti non mettono bocca.E' una questione di sentimenti, non ci sono regole fisse e non siamo tutti uguali nel sentire le cose,non so gli oriundi della Nazionale Italiana, ma su Andrew davvero non si può dubitare ve lo assicuro.
Sean, chiedi un po' ancora se la sua italianità è sincera, dai.
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
'Difesa Piavesca'®
'Quoto col sangue'®
sunriseboy ha scritto:
Appunto, rimanendo OT: perchè vengono citati sempre gli oriundi a questo proposito? Sarebbe bello che qualcuno dicesse "per me è molto più italiano Howe che molti italiani di nascita, crescita, e da 10 generazioni, che però non gliene frega nulla dell'Italia" (dal punto di vista dei comuni cittadini, non degli atleti)
Perchè non si stava parlando dell'amore patrio o di quanto uno sia degno o non degno, ma semplicemente se abbia senso fare giocare una persona nella nazionale di un paese che non sente come il SUO.
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
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Parlando ( e non l'ho introdotto io ) di Andrew Howe, chi dice che la sua Italianità sia sincera?
Andrew non è italiano,avete ragione, è ITALIANISSIMO!ci sono andata a scuola insieme e le prof si dannavano l'anima per farlo parlare in italiano dato che parlava dialetto troppo stretto!in inglese era bravino ma non una cima,finchè era inglese scolastico... sbagliano i giornalisti a dire che è perfettamente bilingue!inoltre tutti a Rieti lo abbiamo sempre chiamato Besozzi perchè ha avuto un padre italiano adottivo che l'ha cresciuto e che gli ha dato anche il cognome, l'unico cognome italiano scritto sul registro di classe,padre naturale del suo fratellino e che considera come suo padre vero.Poi molto tardi il padre tedesco lo ha riconosciuto,quello che ha inseguito per anni, ma a questo signore non interessa molto,si sentono per e-mail qualche volta,pensate che rapporto!!!l'Italia è il suo vero Paese, quello dove ha trovato casa fissa,stabilità anche se con difficoltà economiche immense(dice:"mi ricordo da piccolo piatti di pasta immensi conditi con niente").La mamma sarà un pò strampalata, ma è una grande!In America ci va una volta l'anno perchè la mamma torna a casa sua, ma dice sempre che non capisce il loro stile di vita incasinato e che non si riconosce in quella cultura. E' figlio di una cittadina molto piccola ma anche protettiva che non manca di citare ogni volta che ha una telecamera davanti. Poi l'accento sarà burino come dicono i romani disprezzando tutto ciò che sta nei dintorni della Capitale,come se gli altri accenti fossero tanto più eleganti e signorili,ma è un'Italiano come me("neanche me ne accorgo di essere nero")e tutti voi, niente di meno, provate a negarglielo,vi mangerà!!!!Non potete neanche capire quanto sia orgoglioso di esserlo,più di tanti italiani di sangue e di nascita, che magari non hanno un accento burino ma mezzo tedesco o padano ma su cui molti non mettono bocca.E' una questione di sentimenti, non ci sono regole fisse e non siamo tutti uguali nel sentire le cose,non so gli oriundi della Nazionale Italiana, ma su Andrew davvero non si può dubitare ve lo assicuro.
Sean, chiedi un po' ancora se la sua italianità è sincera, dai.
Ma cosa te ridi ...rispetto ciò che ha scritto eclypsa e ne prendo atto, questo non cambia il fatto che l'esultanza in inglese non fosse rivolta alla mamma ( soltanto ) ma al mondo intero! Non cambia il fatto che parlare di soldi per gli oriundi e non per lui è ipocrita e rischioso ( o eri anche te Shye in classe di Andrew?? ) Non cambia che io ritenga la polemica sull'italianità contraddittoria. Non cambia il fatto che ritengo esilarante vedere la pagliuzza nell'occhio altrui ( ma gli oriundi tifano argentina ad una partita di calcio..azzz! ) e non notare il fatto che Andrew Howe pure essendo ROMANO di nascita ed anche di modi in parte ( rileggiti ciò che ho scritto ! ) è figlio di americani e tedeschi! Non cambia ciò che ho detto in precedenza sul modello americano e sul fatto che mi vergogno di esser accostato all'estero a molti italiani da 100000 generazioni ma non di esser accostato a Castrogiovanni o Canale!
sean79 ha scritto:
Ma cosa te ridi ...rispetto ciò che ha scritto eclypsa e ne prendo atto, questo non cambia il fatto che l'esultanza in inglese non fosse rivolta alla mamma ( soltanto ) ma al mondo intero! Non cambia il fatto che parlare di soldi per gli oriundi e non per lui è ipocrita e rischioso ( o eri anche te Shye in classe di Andrew?? ) Non cambia che io ritenga la polemica sull'italianità contraddittoria. Non cambia il fatto che ritengo esilarante vedere la pagliuzza nell'occhio altrui ( ma gli oriundi tifano argentina ad una partita di calcio..azzz! ) e non notare il fatto che Andrew Howe pure essendo ROMANO di nascita ed anche di modi in parte ( rileggiti ciò che ho scritto ! ) è figlio di americani e tedeschi! Non cambia ciò che ho detto in precedenza sul modello americano e sul fatto che mi vergogno di esser accostato all'estero a molti italiani da 100000 generazioni ma non di esser accostato a Castrogiovanni o Canale!
Mai parlato di soldi per nessuno, mi sa che mi confondi con qualcun'altro..e cmq se dopo il post di eclypsa ancora consideri più italiano Dellapè o Castro di Howe..CHE TE DEVO DI'. Vivremo felici anche con 2 idee diverse..
E' meglio tornare in topic che tra un po' Nohome morde...
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
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sean79 ha scritto: Io apprezzo molto di più un giocatore che parla male l'italiano e si danna ad imparare l'inno e a fare le interviste in italiano
Perchè pagato
sean79 ha scritto:che un romano che nel momento clou della sua carriera si riscopre di madre lingua inglese!
perchè la madre è americana
io vedo molto più onestà e coerenza nel secondo caso che nel primo...
quote! quote! quote! quote! quote! QUOTE!!!
I miei argomenti latiteranno, ma tu mi sa che a stare oltreoceano cominci ad avere qualche problema con l'italiano, Sean..se vuoi ti traduco il mio pensiero in inglese.
Se uno esulta in inglese UNA VOLTA perchè la madre E' AMERICANA amen, ma non per questo non dovrebbe essere DEGNO (parola usata da te incredibilmente a sproposito) di vestire la maglia azzurra.
In nazionale invece abbiamo gente che fa fatica a mettere insieme 2 parole di italiano e che ho sentito esultare spesso e volentieri in spagnolo (vedi Castro dopo una meta con i Tigers..ma qua nessuno sta accusando i GIOCATORI come stai facendo tu col povero Howe).
Sul fatto di DANNARSI ad imparare l'inno mi viene da ridere..non è mica la Divina Commedia
Basterebbe chiedere semplicemente chi tra Howe e i nostri oriundi si sente italiano e poi vediamo...ma sappiamo tutti e due quali sarebbero le risposte di uno e degli altri (tolto Parisse e forse Canale, va)
scusa Nohome ti prego un attimo solo. Andrew non è romano ma reatino.Ancora non vedo il problema sull'esultanza in inglese,era quasi campione del mondo e lo voleva far capire a tutti.Credimi le parolacce in italiano le sa tutte. Sarà che so come è fatto ma mi sembra assurdo dire che ha scelto l'Italia per soldi,non ha mai pensato o sperato in un'alternativa,lui è italiano e gareggia per l'Italia,niente di più naturale.Conoscendo molti figli di italiani all'estero posso dire che ciò che conta veramente al livello di sentimenti non è tanto il sangue quanto il luogo di appartenenza.Siamo prodotti della cultura che respiriamo, della lingua che parliamo e di quella di quanti amiamo,di ciò che mangiamo,di chi frequentiamo.Questi sono i figli di una patria.Nessun inglese si sognerebbe di dire che Dallaglio non è abbastanza degno di indossare la maglia dell'Inghilterra,eppure è figlio di un'italiano e un'irlandese.MA E' INGLESE DIAMINE!NESSUNO E' PIU INGLESE DI LUI!!proprio perchè a Londra è nato e cresciuto.Credo che i nostri oriundi siano contenti di indossare la nostra maglia e non solo per motivi di interesse ma anche di affetto. A noi e al nostro campionato devono tutto e come dice Dellapè "sarebbe come sputare sul piatto dove si mangia."Poi se avrebbero preferito quello che è il loro vero paese non lo so,forse si come è normale, e molto onestamente dicono di non sentirsi italiani come un Bergamasco o un Troncon,ma anche che stanno bene e che sono tutti amici tra loro.Tutto qui. Non c'è da crocifiggere nessuno,soprattutto fino a che fanno il loro dovere.La Dignità è una parola troppo grande per essere anche solo pronunciata:non pretendiamo di sapere chi veramente merita una maglia e chi no.
torniamo in topic...l'Italia di Mallet, alcuni punti fissi: Castrogiovanni,Perugini, Festuccia, spero Nieto,Dellapè, Bortolami, Parisse, Bergamauro,Masi,Robertson,Pratichetti, Stanojevic, Bergamirco ( ma si deve risvegliare )..
Puoi anche spiegarti, invece di quotare 200 righe senza un briciolo di senso.
Intendevo dire che quello è il loro lavoro ed è DELIRANTE sostenere che, siccome tentano di imparare l'inno, meritano più loro di vestire l'azzurro piuttosto che uno che è italiano e ha la colpa (secondo TE) di essere un TAMARRO
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solo un ultima cosa visto che sono stato tirato in causa, poi non interverrò più : se si esclude Parisse, tutti gli altri oriundi hanno sempre detto di averlo fatto per soldi. Poi certamente sono affezionati all'Italia, io questo non lo dubito ( penso a gente come Nieto che è sposato con un italiana e con figli italiani, ad Aguero cresciuto qua o a Castrogiovanni che senza l'Italia non sarebbe diventato quel gran giocatore che è), però la differenza fra loro e Howe è che lui prende soldi dall'Aeronautica, esattamente come li prendevano Gibilisco e Fioravanti dalla Guardia di Finanza... I nostri oriundi li prendono per aggiungerli a quelli presi dal club,c'è un po' di differenza...
se si esclude Parisse, tutti gli altri oriundi hanno sempre detto di averlo fatto per soldi
Chi? Sempre ammesso che sia dato sapere...
la differenza fra loro e Howe è che lui prende soldi dall'Aeronautica, esattamente come li prendevano Gibilisco e Fioravanti dalla Guardia di Finanza... I nostri oriundi li prendono per aggiungerli a quelli presi dal club,c'è un po' di differenza...
La sottile differenza è che i giocatori di rugby prendono soldi da soggetti privati (i club appunto...) e i soldi che prendono dalla federazione sono quelli che prendono anche gli altri convocati italiani DOC, mentre Howe e tutti gli altri atleti dei gruppi sportivi militari prendono soldi da un organismo finanziato con soldi pubblici per un servizio che non presta. Evidentemente il problema non è di Howe nè degli atleti dei gruppi militari, ma è di un mondo professionistico dello sport italiano inesistente e che invece è surrogato un mondo sportivo "di Stato" che finisce per gravare sui contribuenti...
Scusate l'OT...
VELENO80 ha scritto:ma è di un mondo professionistico dello sport italiano inesistente e che invece è surrogato un mondo sportivo "di Stato" che finisce per gravare sui contribuenti...
Scusate l'OT...
Beh allora eliminiamo anche le fiamme oro di rugby...
Comunque, secondo voi quale sarà la nuova italia di Mallet?
) Non cambia che io ritenga la polemica sull'italianità contraddittoria. Non cambia il fatto che ritengo esilarante vedere la pagliuzza nell'occhio altrui ( ma gli oriundi tifano argentina ad una partita di calcio..azzz! ) e non notare il fatto che Andrew Howe pure essendo ROMANO di nascita ed anche di modi in parte ( rileggiti ciò che ho scritto ! ) è figlio di americani e tedeschi! Non cambia ciò che ho detto in precedenza sul modello americano e sul fatto che mi vergogno di esser accostato all'estero a molti italiani da 100000 generazioni ma non di esser accostato a Castrogiovanni o Canale!
Andrew non è romano ma reatino.Ancora non vedo il problema sull'esultanza in inglese,era quasi campione del mondo e lo voleva far capire a tutti.Credimi le parolacce in italiano le sa tutte. 
Sarà che so come è fatto ma mi sembra assurdo dire che ha scelto l'Italia per soldi,non ha mai pensato o sperato in un'alternativa,lui è italiano e gareggia per l'Italia,niente di più naturale.Conoscendo molti figli di italiani all'estero posso dire che ciò che conta veramente al livello di sentimenti non è tanto il sangue quanto il luogo di appartenenza.Siamo prodotti della cultura che respiriamo, della lingua che parliamo e di quella di quanti amiamo,di ciò che mangiamo,di chi frequentiamo.Questi sono i figli di una patria.Nessun inglese si sognerebbe di dire che Dallaglio non è abbastanza degno di indossare la maglia dell'Inghilterra,eppure è figlio di un'italiano e un'irlandese.MA E' INGLESE DIAMINE!NESSUNO E' PIU INGLESE DI LUI!!proprio perchè a Londra è nato e cresciuto.Credo che i nostri oriundi siano contenti di indossare la nostra maglia e non solo per motivi di interesse ma anche di affetto. A noi e al nostro campionato devono tutto e come dice Dellapè "sarebbe come sputare sul piatto dove si mangia."Poi se avrebbero preferito quello che è il loro vero paese non lo so,forse si come è normale, e molto onestamente dicono di non sentirsi italiani come un Bergamasco o un Troncon,ma anche che stanno bene e che sono tutti amici tra loro.Tutto qui. Non c'è da crocifiggere nessuno,soprattutto fino a che fanno il loro dovere.La Dignità è una parola troppo grande per essere anche solo pronunciata:non pretendiamo di sapere chi veramente merita una maglia e chi no.