GiorgioXT ha scritto:mariemonti ha scritto:
Allora, parlando degli argomenti più importanti, e lo scrivo per l'ultima volta, per me è una questione di persone, non di cambiare la strada intrapresa.
Per me, in linea generale, va bene così come è impostata adesso,
Bene, quindi per te la strada giusta è quella di puntare tutto (economicamente e non solo) sulla nazionale, togliere ai club la formazione dei giovani, ridurre il numero ed il livello dei campionati giovanili, negare e ridurre il ruolo del campionato nazionale, cambiare le regole in corso d'opera ed impedire quindi una programmazione a medio termine, portare avanti una linea tecnica e selezione giovanile basata solo sulle dimensioni e prestazioni fisiche, effettuare le selezioni per le nazionali giovanili secondo criteri di zona e non solo di capacità, curare la preparazione dei tecnici attraverso la "prova a pappagallo" piuttosto che sull'effettiva capacità tecnica, non controllare né far rispettare i propri regolamenti tranne quando comodo ai propri comodi, , non esercitare nessun controllo sulla correttezza dei conti , applicare regolamenti in modo selettivo - si fa retrocedere l'Aquila per un errore formale ma si salva l'Amatori Catania perché ci sono le elezioni anche se perde in tutti i gradi di giudizio ...
Questa è la strada che ha percorso la FIR con la gestione Dondi e che Gavazzi ha promesso di continuare....
Non credo che i "grandi elettori" del presidente federale leggano questo forum, pertanto non mi spiego perchè qualcuno utilizzi questi scorretti strumenti da bassa propaganda. Anche nel rugby.
E' scorretto estrapolare una frase che si trova all'interno di un discorso un po' più articolato. Comunque, per chi vuole, basta andare indietro di una pagina...
Il discorsi economico l'ho sfiorato dicendo che (se quello che qui dicono tutti è vero) destinare solo un milione per il rugby di base su un budget di 40 è una bestialità.
L'ho scritto e
forse sono stato l'unico a scriverlo, qui, perchè gli Zattiani preferiscono attaccare Gavazzi (e quindi la gestione precedente) dicendo sciocchezze come che non è vero che sia merito di Dondi il Sei Nazioni o la Celtic League e bla bla bla...
Giorgio interpreta alla sua maniera quella che per me sarebbe la strada giusta. Deformando la realtà a suo piacere.
Intanto vorrei sapere da che parte sta. Non gli va bene Gavazzi, ovviamente, ma se osteggia la Celtic League scrivendo che avrebbe
"ridotto il ruolo del campionato nazionale", allora non gli va bene nemmeno Zatta. Non ricordo cosa dice il programma di Amore sulla Celtic League...
Vuole abolire le accademie federali, attenzione, NON perchè qualcuno abbia lavorato male, abbia seguito criteri sbagliati e cose del genere, ma solo perchè magari hanno portato via dal suo orticello gli elementi migliori. Infatti non parla di risultati, o di lavoro mal fatto, ma dice
"togliere ai club la formazione dei giovani". L'importante per Giorgio, quindi, non è la qualità del lavoro (che per me invece sarebbe da indagare a fondo) bensì è il "potere", avere in mano il timone.
Se veramente è questo il problema, cosa vuoi che sia se la FIR su 300 ragazzi ne porta via 4 o 5?
Mi sono già troppo dilungato. Tralascio il resto.
) senza macchia e senza paura che combatte il cavaliere nero dal potere occulto (Gavazzi/Dondi) ... di Amore non si parla neppure più ormai è relegato al ruolo di comparsa ...
