reds ha scritto:Per un giocatore [...] giocare in squadra [...] con gente che tallona in mischia da posizione non consentita
L'Italiani non sembrano di aver l'abilita di tallonare
Moderatore: Emy77
reds ha scritto:Per un giocatore [...] giocare in squadra [...] con gente che tallona in mischia da posizione non consentita
io ho sorriso in sede di presentazione della mediana. non ho capito se era una cosa politicamente schierata del tipo l'amore vince sempre o una totale mancanza di contenuti che fa scivolare sempre il tutto a livello di gossip o poco più. trovo particolarmente penosa la conduzione e gli ospiti e salvo solo il buon griffen che a volte mi sembra un po spaesato e si defila. mauro prova disperatamente di restare sul punto ma fatica ad interloquire e vorrebbe tanto prendere tutti a calci nel sedere e tornare a giocare. il presentatore, di cui giuro non sono riuscito ad imparare il nome , è la brutta copia di giletti talmente schierato che non si ricorda più con chi. unica consolazione il duo gianni pinotto che se pur imbrigliati dalla modestia della prestazione dei nostri provano ad empatizzare con i poveracci attaccati allo schermo...Fantasyste ha scritto:Cercherò di essere conciso ma esprimerò anche io la mia opinione.doublegauss ha scritto:Ragazzi, io non so cosa dire.
A me pare che ognuno abbia la verità in tasca, è colpa di questo, è colpa di quello. Boh, sarà che ci capisco poco, io non ci riesco.
Magari ha ragione Parisse nel lasciar capire che l'impegno che lui ci ha messo per arrivare a un certo livello in altri non lo vede, e magari sarà perché questi ultimi si sentono di avere il posto garantito. Non lo so, a me hanno dato più la sensazione di quelli che l'impegno ce lo metterebbero pure ma in un contesto di "si salvi chi può, qui siamo all'8 settembre, ognuno per sé e dio per tutti" non hanno proprio idea di cosa fare.
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- Colpa dei giocatori che non sono all'altezza? Forse, ma allora spiegatemi perché molti di questi giocano in Francia, in Inghilterra o in Pro12 ad un livello comparabile agli altri. Non sono all'altezza tecnicamente? Fisicamente? Boh.
2- Colpa dei giocatori che oggi avevano la testa da un'altra parte? Boh, chissà, può darsi; ma perché? Eravamo partiti benissimo e al 2' eravamo lì lì per fare meta; possibile che quindici professionisti sbraghino tutti insieme 3 minuti dopo solo perché Sarto si è scoperto pallavolista?
3- Colpa di Brunel e dello staff tecnico? Può essere; ma se Tizio non placca, non placca. Non credo che l'impostazione tattica fosse "mi raccomando eh, non placcateli per carità". Se Toner ci frega le touche, non credo sia una scelta. Eccetera.
4- Colpa dell'arbitro finora non l'ha detto nessuno, per fortuna.
5- Colpa di Gavazzi/della federazione/dei raccomandati FIR? Di nuovo, non è che se a quello casca il pallone dalle mani o arriva in ritardo sul breakdown è perché la FIR si è fatta la sede nuova. Non mi pare che l'Italia sia piena di maori onorari nascosti. O per lo meno, quando mi capita di vedere le partite di Eccellenza non le confondo con quelle del Super 14.
Mah.
1) Molti di questi giocano in Francia? a parte Parisse (Francia), Campagnaro, Ghiraldini (Inghilterra), gli altri giocano in due squadre che sono rispettivamente ULTIME e PENULTIME nel campionato Pro12, ad un livello assolutamente NON comparabile agli altri (vedasi le mazzate che le celtiche gallesi, irlandesi e scozzesi prendono non solo in Challenge Cup, ma soprattutto in Champions Cup). Quindi il concetto di bravura fisica e tecnica, è MOLTO relativo, relativo per coloro i quali li scelgono, li riciclano e li schierano nelle nostre franchigie. Se fossero davvero bravi, anche i restanti 21 giocherebbero in campionati esteri (come succede per i Georgiani, ad esempio).
2) Evidentemente non c'è tranquillità e serenità, d'altronde come si può essere sereni dopo un Mondiale così burrascoso e un allenatore che tira avanti per inerzia (o meglio, per contratto)
3) Se mancano le basi, che si dovrebbero insegnare nei club, nelle accademie e rifinire in nazionale, ci sono due possibili colpe: a) giocatori non adatti al livello, quindi colpa da imputare a metà tra i selezionatori che li hanno scelti e la mancanza di profondità di movimento; b) preparatori e tecnici non adatti al livello, quindi colpa da imputare a chi fa formazione nei club e nelle accademie.
4)Per fortuna
5) Nessuno dà la colpa alla FIR, ma è anche responsabilità loro se ci troviamo con migliaia di esordienti (causa infortuni) o ad una nuova mediana che si spera possa funzionare per un particolare "feeling di amicizia"(nda Padovani!), poiché sinonimo di scarsa programmazione. Programmazione significa poter porre le basi per dare la possibilità ai giocatori di esprimersi al meglio, non al peggio.
Applausi a scena apertaVANZANDT ha scritto:ma è così difficile capire che è la filiera che non funziona? Chi ha la responsabilità di indirizzare il movimento nelle sue linee guida? Possibile che in sto kazzo di paese nessuno si prende mai le responsabilità ed e sempre colpa di qualcun'altro?
Se ai nostri cade il pallone di mano io do la responsabilità al sistema formativo. punto. Nessuno che si chiede come mai un Campagnaro con 6 mesi Exeter è passato da essere mister saponetta a diventare un centro che, oltre a non farla cadere praticamente mai, potenzialmente si propone come giocatore di livello internazionale???
A chi dice che il problema non è la FIR e i soldi spesi per la sede dico che quei soldi si possono spendere per ingaggiare tecnici capaci che possano sviluppare un progetto di sviluppo sensato. Dall'enrata nel 6n sono stati buttati nel cesso milioni e milioni di euro per foraggiare incapaci e di conseguenza alimentare scientificamente la mediocrità. La nostra pochezza è SEMPLICEMENTE il logico risultato delle solite pratiche italiote
Verissimo.Emanuele II ha scritto: ciò che doveva fare la federazione era preparare tecnici competenti per formare i giocatori sin da bambini. Invece di importare stranieri di seconda scelta e naturalizzare improbabili discendenti di italiani si dovevano importare tecnici. Avrebbero reso di più costando di meno
Sergio Martin ha scritto:Verissimo.Emanuele II ha scritto: ciò che doveva fare la federazione era preparare tecnici competenti per formare i giocatori sin da bambini. Invece di importare stranieri di seconda scelta e naturalizzare improbabili discendenti di italiani si dovevano importare tecnici. Avrebbero reso di più costando di meno
trovo questo un ottimo commento, soprattutto l'ultima parte, pur non credendo che giocatori internazionali di lungo corso sono così deboli psicologicamente.doublegauss ha scritto:
Io più ci penso e più mi convinco che la dinamica è stata questa. Cominciamo benissimo, sfioriamo la meta. Dopodiché arrivano in rapida successione l'episodio pallavoilistico e la seconda meta. Bum. Se fosse stato un incontro di pugilato quello era un uno-due con l'uno diretto d'incontro sul mento; KO tecnico. Da lì in poi la partita è psicologicamente finita, entri nel gorgo che non ci credi più, non sai cosa fare e ad ogni cappella che fai o che vedi fare ti prende sempre di più l'ansia di rimediare (il pokerista che raddoppia e raddoppia e si rovina) mista alla voglia di non essere lì. Quegli altri si gasano e tu ti smonti (per inciso: che uno dell'esperienza di Zanni faccia una sequenza di falli cretini ed inutili come quelli che ha fatto a metà primo tempo si spiega solo così).
Ecco, questo a dei professionisti consumati non deve succedere. Lì forse dovevano essere Parisse, Zanni, Geld, Garcia e gli altri senatori a rimettere
ordine. Evidentemente non ci sono riusciti.
Torno su questo messaggio perché per me è una delle cose che dovrà sistemare da subito O'Shea.Garryowen ha scritto:Non vorrei fissarmi su un episodio o su un giocatore, che poi è come sparare sulla croce rossa.
Il palleggio di Sarto è grave perché si va a sommare ad altre leggerezze del genere viste in Pro12 e fa capire che non si tratta di un episodio. L'allenatore o forse anche lo psicologo (ma non credo esista tale figura in nazionale) dovrebbero dargli una regolata.
L'episodio di Steyn, che ha compromesso una situazione molto favorevole per noi, è doppiamente grave, perché si tratta di un equiparato, uno che dovrebbe quasi insegnare, più che imparare. L'età non c'entra, era negli Springboks U20, avrà passato selezioni durissime e una concorrenza agguerrita, davvero non mi spiego un errore del genere. Roba da psicologo anche qui?
So solo che nelle gare precedenti è stato preferito a Van Schalkwick e allora entrano in gioco anche le valutazioni degli allenatori.
Sì. Effettivamente di situazioni così ce ne sono in ogni partita.doublegauss ha scritto:
Io più ci penso e più mi convinco che la dinamica è stata questa. Cominciamo benissimo, sfioriamo la meta. Dopodiché arrivano in rapida successione l'episodio pallavoilistico e la seconda meta. Bum. Se fosse stato un incontro di pugilato quello era un uno-due con l'uno diretto d'incontro sul mento; KO tecnico. Da lì in poi la partita è psicologicamente finita, entri nel gorgo che non ci credi più, non sai cosa fare e ad ogni cappella che fai o che vedi fare ti prende sempre di più l'ansia di rimediare (il pokerista che raddoppia e raddoppia e si rovina) mista alla voglia di non essere lì. Quegli altri si gasano e tu ti smonti (per inciso: che uno dell'esperienza di Zanni faccia una sequenza di falli cretini ed inutili come quelli che ha fatto a metà primo tempo si spiega solo così).
Ecco, questo a dei professionisti consumati non deve succedere. Lì forse dovevano essere Parisse, Zanni, Geld, Garcia e gli altri senatori a rimettere
ordine. Evidentemente non ci sono riusciti.
OT Sottolineerei anch'io questa frase, perché nei social è stata un po' presa di mira. "Frase contraria allo spirito del rugby", "Frase che attacca i giovani" e cose del genere.JosephK. ha scritto: Poi secondo me da scolpire sulla pietra la frase di Parisse, quella per cui arrivare alle zebre o al Benetton o alla nazionale non è "essere arrivati" (per altro una cosa che diceva anche Cavinato), quando ha detto che il suo obiettivo è diventare il migliore al mondo nel suo ruolo.