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Se mettono in discussione la nostra partecipazione non è perché perdiamo sempre, ma è perché una volta ogni tantissimo, imprevedibilmente, vinciamo, e allora gli scombiniamo le carte. Magari vinciamo contro gli Ospreys e ne prendiamo 50 dai Dragons e questo, che per loro risulta ancora più incomprensibile che per noi, sovverte l'ordine delle cose.
Adesso abbiamo la fama di essere dei bidoni fuori casa e magari fra un mese il Treviso vince fuori casa e questo ai britannici risulta insopportabile

Bah io credo sempre più che, indipendentemente dalla guida tecnica o dalla ricchezza di scelte che il movimento offre, ci sia tanta, troppa responsabilità da parte dei giocatori.
Ieri ho visto i primi 20' poi non ho resisitito.
Nessun placcaggio avanzante, nessun turn over, nessuna voglia di imporsi e dominare l'avversario. E' un problema prima di tutto di attitudine dei giocatori. Manca la cattiveria agonistica e la professionalità. I contratti sono buoni, il posto in nazionale è blindato e non parlo di ragazzine e donne che la sera sbavano dietro ai giocatori... Poi si va in campo e si inanellano figuracce. Potrebbe pure venire Graham Henry ma cambierebbe poco.

Ai nostri giocatori servirebbe un Conte che riesca a entrare nelle loro teste e li renda dei legionari pronti a tutto, non dei semplici soldatini sicuri di salvare la pelle.

Esposito, e ne cito uno, sulla prima meta si addormenta con il pallone in ruck, sulla seconda sbaglia una presa al volo da under 13

E tutto questo è un peccato perchè con Crowley si vede che la squadra ha una guida tecnica, delle indicazioni e prova ad imporre un rugby positivo.

zappatalpa ha scritto:joseph nuovo psicologo e maestro di positivismo del sito dopo la scomparsa di maetabolik. posso prenotarmi ogni lunedi dalle 7 alle 8?

Guarda io ho visto le zebre settimana scorsa e benetton. I due cinquantelli sono diversi, secondo me, se le zebre hanno dato l'idea di non poter fare niente di niente, Benetton ha dato l'idea di uno che le piglia potendo anche farcela. Il dato del possesso secondo me è abbastanza clamoroso, quante volte vedere una squadra mazzuolata che fa meno placcaggi e ha più possesso di chi la mazzuola?

Intanro Mr Crowley:

“qualcuno, guardandosi allo specchio questa settimana, sarà imbarazzato (usa “sheepish”) ma è una buona cosa, perché non è accettabile giocare così nei primi quaranta minuti“

Leinsterugby ha scritto:Bah io credo sempre più che, indipendentemente dalla guida tecnica o dalla ricchezza di scelte che il movimento offre, ci sia tanta, troppa responsabilità da parte dei giocatori.
Ieri ho visto i primi 20' poi non ho resisitito.
Nessun placcaggio avanzante, nessun turn over, nessuna voglia di imporsi e dominare l'avversario. E' un problema prima di tutto di attitudine dei giocatori. Manca la cattiveria agonistica e la professionalità. I contratti sono buoni, il posto in nazionale è blindato e non parlo di ragazzine e donne che la sera sbavano dietro ai giocatori... Poi si va in campo e si inanellano figuracce. Potrebbe pure venire Graham Henry ma cambierebbe poco.

Ai nostri giocatori servirebbe un Conte che riesca a entrare nelle loro teste e li renda dei legionari pronti a tutto, non dei semplici soldatini sicuri di salvare la pelle.

Esposito, e ne cito uno, sulla prima meta si addormenta con il pallone in ruck, sulla seconda sbaglia una presa al volo da under 13

E tutto questo è un peccato perchè con Crowley si vede che la squadra ha una guida tecnica, delle indicazioni e prova ad imporre un rugby positivo.

Ieri sera mi sono incavolato anch'io per quelle due stupidate di Esposito, ma il problema è anche che, se toglie Esposito per mandarlo a meditare in panca o in tribuna, chi ci mette?
Buondonno e Odiete sono anche più inconsistenti.
Tagicakibau dov'è? (approposito, cosa diremo di chi si occupa della campagna acquisti, ed acquista un 30enne infortunato come nuovo straniero di spicco?)
Abbiamo due squadrette deboli e povere, anche di quattrini. Attacchiamo i carrarmati con la cavalleria.

Un primo-centro/ala di qualità servirebbe come l'oro considerando che a questo punto Banks non credo venga più, ma forse pure un buon pilone destro straniero e una terza visto che anche senza convocazioni nazionali già ora deve giocare Pratichetti flanker...

Intanto, se avete dei figli piccoli, vi farà piacere sapere che al Lanfranchi hanno ripristinato i giochi della McDonald

Condivido anche che certi errori assurdi possano dipendere da poca concentrazione, poca voglia di lavorare al massimo e migliorare in allenamento, poca fame.
La ricetta? Ridurre il numero dei posti garantiti. Chi vuol fare il professionista di rugby, si deve sbattere molto di più.
Guardiamo anche la ferocia con cui Edinburgo nel secondo tempo, a bonus acquisito e vittoria nettissima, ci ha impedito di segnare ed anzi alla fine ha voluto segnare anche l'ultima meta al 45esimo. I nostri guerrieri ce l'hanno dentro quella cosa lì?

Banks cercheranno di convincerlo facendogli vedere il filmato della partita di ieri.

Comunque è ancora nella lista degli "indisponibili", si vede che a Treviso ci sperano ancora

JosephK. ha scritto:

zappatalpa ha scritto:joseph nuovo psicologo e maestro di positivismo del sito dopo la scomparsa di maetabolik. posso prenotarmi ogni lunedi dalle 7 alle 8?

Guarda io ho visto le zebre settimana scorsa e benetton. I due cinquantelli sono diversi, secondo me, se le zebre hanno dato l'idea di non poter fare niente di niente, Benetton ha dato l'idea di uno che le piglia potendo anche farcela. Il dato del possesso secondo me è abbastanza clamoroso, quante volte vedere una squadra mazzuolata che fa meno placcaggi e ha più possesso di chi la mazzuola?

Amico mio, devo essere sincero: premesso che non ho visto la mazzuolata zebrata, devo dire che quei timidi segnali positivi che hai visto nel match sul campo di mr. Murray io proprio non li ho visti. I dati statistici che citi a supporto mi confermano una volta di più ciò che penso da sempre, e cioè che la statistica sia di per sè inutile. Quei numeri non dicono niente se disgiunti dalla visione della partita. Ho visto tantissime partite in cui gli AB's avevano lo stesso possesso degli avversari stando sopra di 40 punti. Il punto è sapere che farsene del possesso, altrimenti finisci come il famoso ottuagenario che prende il viagra e non si ricorda a cosa serva l'erezione. Il mio giudizio, che traspare bene dal commento che ho fatto per il blog, è totalmente negativo, considerando anche il livello non trascendentale dell'avversario: non era né Leinster, né Glasgow, né Ospreys, ma una squadra affrontabilissima, con cui magari perdi, ma non in quella maniera lì, non essendo in partita per tutto il tempo.

stilicone ha scritto:Condivido anche che certi errori assurdi possano dipendere da poca concentrazione, poca voglia di lavorare al massimo e migliorare in allenamento, poca fame.
La ricetta? Ridurre il numero dei posti garantiti. Chi vuol fare il professionista di rugby, si deve sbattere molto di più.
Guardiamo anche la ferocia con cui Edinburgo nel secondo tempo, a bonus acquisito e vittoria nettissima, ci ha impedito di segnare ed anzi alla fine ha voluto segnare anche l'ultima meta al 45esimo. I nostri guerrieri ce l'hanno dentro quella cosa lì?

La cosa che non riesco a capire (sto diventando stucchevole con questa cosa, ne sono consapevole) è come mai quell'animus lì, quello del rugbysta vero, in casa lo mostrino quasi sempre, mentre fuori casa sembrano una scodella di squaquerone.

jpr williams ha scritto:

stilicone ha scritto:Condivido anche che certi errori assurdi possano dipendere da poca concentrazione, poca voglia di lavorare al massimo e migliorare in allenamento, poca fame.
La ricetta? Ridurre il numero dei posti garantiti. Chi vuol fare il professionista di rugby, si deve sbattere molto di più.
Guardiamo anche la ferocia con cui Edinburgo nel secondo tempo, a bonus acquisito e vittoria nettissima, ci ha impedito di segnare ed anzi alla fine ha voluto segnare anche l'ultima meta al 45esimo. I nostri guerrieri ce l'hanno dentro quella cosa lì?

La cosa che non riesco a capire (sto diventando stucchevole con questa cosa, ne sono consapevole) è come mai quell'animus lì, quello del rugbysta vero, in casa lo mostrino quasi sempre, mentre fuori casa sembrano una scodella di squaquerone.

credo che sia perchè bene o male il pubblico di casa vede, giudica e si fa sentire. è l'ennesima dimostrazione di totale assenza di professionalità

Io invece vorrei difendere il soldatino italiano, nel senso pascoliano del termine.
Rifiuto l'ipotesi di "scarsa professionalità".
Le cause vanno cercate altrove, e vanno ricercate proprio nei motivi che hanno fatto scegliere di prendere parte al Pro12.
Non sarà il miglior campionato del mondo, ma è comunque un torneo che ti costringe a giocare sempre al 100%.
Noi siamo lì, ricordo, per ampliare la rosa degli azzurri e per abituarli a giocare al 100% tutte le settimane. Ti riconosco delle pause facendo turnover, ma quando sei in campo devi dare sempre il massimo con il fisico e con la testa (In epoca Pre-Celtic un giocatore tipo Zanni si poteva permettere di giocare al 100% solo quando era in nazionale e nel campionato italiano faceva comunque il suo solito figurone).
Noi non siamo ancora riusciti in sette anni ad arrivarci.
Credo che in queste ultime due settimane O'Shea abbia iniziato a preoccuparsi. Vedrò oggi pomeriggio in tribuna se avrà la solita faccia sorridente...

Le Zebre sono la squadra maggiormente a rischio perché non hanno nemmeno lo "spirito di club". Qui è più facile ricadere nel "giocare per lo stipendio". Se poi a questo aggiungiamo che Guidi nella gestione psicologica dei giocatori ha le stesse capacità di un uomo di Neanderthal, vediamo che i rischi rispetto al Benetton sono maggiori.
I migliori in campo nel Benetton sono quasi sempre i più "esperti", per via dell'attaccamento alla maglia. Nelle Zebre invece spesso sono i giovani, perché loro si devono guadagnare il posto in nazionale.

jpr williams ha scritto:

JosephK. ha scritto:

zappatalpa ha scritto:joseph nuovo psicologo e maestro di positivismo del sito dopo la scomparsa di maetabolik. posso prenotarmi ogni lunedi dalle 7 alle 8?

Guarda io ho visto le zebre settimana scorsa e benetton. I due cinquantelli sono diversi, secondo me, se le zebre hanno dato l'idea di non poter fare niente di niente, Benetton ha dato l'idea di uno che le piglia potendo anche farcela. Il dato del possesso secondo me è abbastanza clamoroso, quante volte vedere una squadra mazzuolata che fa meno placcaggi e ha più possesso di chi la mazzuola?

Amico mio, devo essere sincero: premesso che non ho visto la mazzuolata zebrata, devo dire che quei timidi segnali positivi che hai visto nel match sul campo di mr. Murray io proprio non li ho visti. I dati statistici che citi a supporto mi confermano una volta di più ciò che penso da sempre, e cioè che la statistica sia di per sè inutile. Quei numeri non dicono niente se disgiunti dalla visione della partita. Ho visto tantissime partite in cui gli AB's avevano lo stesso possesso degli avversari stando sopra di 40 punti. Il punto è sapere che farsene del possesso, altrimenti finisci come il famoso ottuagenario che prende il viagra e non si ricorda a cosa serva l'erezione. Il mio giudizio, che traspare bene dal commento che ho fatto per il blog, è totalmente negativo, considerando anche il livello non trascendentale dell'avversario: non era né Leinster, né Glasgow, né Ospreys, ma una squadra affrontabilissima, con cui magari perdi, ma non in quella maniera lì, non essendo in partita per tutto il tempo.

No, certamente non sono consequenziali come cose (possesso-> mete) ma una squadra che fa più possesso e meno placcaggi del suo avversario e perde di 50 è abbastanza strano. Voglio dire, è Edimburgo non appunto gli AB.
Io ci vedo una cosa: te hai in mano la palla, fai 5 cose buone e un errore in media, dal 50% degli errori che fai arriva una meta per gli altri. E siccome gli errori sono tantissimi le mete che pigli pure.
Sommiamo le mete prese ieri da: errori individuali (es. la prima), errore in difesa con buchi creati da spia che sale e lascia corridoione (un caso, se non due), mete da uomo che parte in ruck e va a marcare senza guardie (almeno un caso), placcaggi 1vs1 lisciati (almeno un caso).

Se gli altri fanno un errore noi ne facciamo 10. Io stimo Crowley e pure O'Shea (ma alla fine era anche l'idea di Brunel quando predicava "vitesse") che hanno in testa un rugby veloce, di off load, sempre pericoloso, che "vuole fare meta", ma per farlo devi essere chirurgico e cinico anche tu sugli errori altrui.

Emblema, l'azione del 5 minuti: attacchi, attacchi bene, mediano di mischia assorbito in ruck, cosa che normalmente accade, Esposito si mette ad aspettare tantissimo e intanto non si sa come la palla scivola nell'unico punto in cui non deve, all'ala loro che fa 70 metri e marca senza alcuna fatica.
Cosa ha fatto Edimburgo per fare una meta del genere? NULLA, ed è questo il succo delle statistiche.

e vediamo le Zebre, stavolta tengo a portata un Langavullin per non deprimermi subito. Forza Zebre