Il Mistero Italiano

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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jpr williams
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da jpr williams »

ruttobandito ha scritto:
giuseppone64 ha scritto:No, non credo. Magari prima si dava più spazio al caxxeggio e allo scherzo quando non si parlava di rugby. Ora sembra sempre di più un forum di psicologi aspiranti psichiatri...
Vero. Però prima di quando? Sapresti individuare il momento, la chiave di volta? Non possono essere stati gli ultimi risultati delle ns. squadre, quelli bene o male sin sempre stati gli stessi. Deve essere qualcosa che dipende da noi del forum e con cui il rugby non centra niente (faccio notare che in questa affermazione non distinguo alcuna categoria d'utente).
Sono tempi grami. Gli psicofarmaci non sono mai stati venduti come oggi. Io, infatti, ho molto puntato sul settore healthcare nei portafogli.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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giuseppone64
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da giuseppone64 »

Me lo avete intristito.
Per me lo sbrago parte da quando mio fratello si è chiamato fuori da moderatore.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
mio figlio 17 anni
Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
mia figlia 6 anni
MA CHE ORA E'?
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Molti amici molto onore
Io
ruttobandito
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da ruttobandito »

giuseppone64 ha scritto:Me lo avete intristito.
Per me lo sbrago parte da quando mio fratello si è chiamato fuori da moderatore.
Per me quello è l'effetto, o uno degli effetti. Io ti chiedevo della causa.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
Aironifan
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Aironifan »

GrazieMunari ha scritto:
metabolik ha scritto:
ruttobandito ha scritto:Non può essere genetica. Lo abbiamo detto prima, siamo i più bastardi d'Europa, nella penisola ci son venuti e restati tutti. Altri posti sono sempre stati solo di passaggio, ma qui c'è un'alta ricchezza genetica.
Non ci resta che l'esperienza, quella fatta e quella possibile alle condizioni contingenti. Forse un fatto di civiltà, più che di cultura.
Proprio perchè siamo i più mescolati d'Europa e abbiamo un'alta ricchezza genetica possiamo cavarcela bene in moltissime attività e goderci molto più la vita di altri popoli; però abbiamo perso, in media, un'attitudine allo scontro fisico, che è fondamentale per la sopravvivenza alle popolazioni primitive. E' ovvio che reagiamo se siamo aggrediti nel quotidiano, ma non siamo attratti a farlo per sport. Essendo stato uno di quelli a cui piaceva il rugby e che ha giocato finchè ha potuto, ho visto un sacco di gente che ha provato a giocare. Era un rugby assolutamente amatoriale, più scorretto, ma ben lontano dalle vagonate che puoi subire oggi, un sacco di gente ha provato , ma ha smesso, non lo sentivano, non provavano piacere nell'aggressione fisica o nel difendersi da un'aggressione fisica.
Più in generale, quanta gente conosci nella tua cerchia che praticano sport 'faticosi' (cannottaggio, atletica, pesistica, boxe ..)?
Come mai pallavolo e tennis sono esplosi ?
Una quota di spiegazione genetica è altamente probabile.
Teniamoceli buoni i pochi Italiani che giocano a rugby. Se aumenteranno tanto meglio.
Scusate ma davvero si parla di genetica, civiltà e altre boiate simili? :|
Siamo parte di una piccola nazione vincente e in grado di sfornare eccellenze in ogni sport come poche altre nel mondo.
In questa disciplina siamo stabilmente tra le prime 15 nazioni del mondo da tantissimi anni, messi molto meglio che in altri sport sempre "minori" di squadra (vedi hockey, pallamano, cricket) e attualmente a pari ranking con le nazionali degli sport più conosciuti (calcio, basket, pallavolo).

Vi suonano familiari queste scuse?
"l'Italia non può competere nella pallavolo perchè i popoli latini sono creativi, mentre questo è uno sport che richiede molta concentrazione"
"I Russi sono più forti perchè hanno grande concentrazione, infatti sono fortissimi negli scacchi, mentre noi preferiamo giocare a pallone"
"Il problema è che in Italia non c'è educazione fisica alle elementari, in Russia sì. Tocca presentare quindi un progetto in parlamento, aspettare 2/3 generazioni e poi provare a vincere."

Erano quelle che raccontavano a Julio Velasco per giustificare i continui fallimenti della nazionale italiana di pallavolo e che giravano dopo una non qualificazione all'olimpiade dell'88.
Nel 1990 l'Italia diventa, a sorpresa e per la prima volta nella storia, Campione del Mondo.

Cos'era cambiato?
Fondamentali: correggere gli errori e studiare per imparare quel che non si sa fare
Mentalità: maggior disposizione al sacrificio e lavorare ancor più duramente per cucire il gap
Giocatori: periodo fortunato con la generazione dei fenomeni durata per tutti gli anni '90

"Magari il problema è semplicemente che giochiamo peggio."

Nell'Hockey, nella pallamano e nel cricket non eccelliamo perché a nessuno frega un tubo di giocare a quegli sport. E dunque nessuno ci gioca, in Italia. Oltre ovviamente a non avere alcuna competenza tecnica storica (proprio per il motivo sopra citato). La situazione del rugby è molto diversa, invece. A rugby ci giochiamo. C'é un bacino di praticanti (non eccezionale, ma comunque c'é). C'è un minimo di tradizione. E, soprattutto, tanti, tanti investimenti, nel tempo. Dunque, questa incapacità di raggiungere risultati eccellenti (stabili), è sì dovuta a qualcosa di atavico, secondo me. Proprio perché siamo una nazione che i risultati sportivi li raggiunge ovunque, quando ci si mette (e la pallavolo ne è proprio l'esempio plastico).

Il rugby richiede una struttura mentale che ci è ostica. Per motivi culturali, genetici... o come diavolo li volete chiamare.
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jpr williams
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da jpr williams »

giuseppone64 ha scritto:Me lo avete intristito.
Per me lo sbrago parte da quando mio fratello si è chiamato fuori da moderatore.
Ma no beppone. Se ci pensi bene il moderatore davvero non serve a nulla qua.
Per tanto tempo si è fatto senza e non è successo nulla.
E poi pensaci, secondo te uno come te o come doublegauss, per dirne solo due (ma potrei parlare del 99% degli utenti), hanno bisogno di essere moderati? Secondo me no.
Qui il moderatore servirebbe solo per due o tre utenti, ma quelli comunque il moderatore non lo ascoltano. Ce ne vorrebbe uno abbastanza incazzoso per cacciarli. Ed io non sono fatto di quella pasta.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Garry
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Garry »

Inutile girarci intorno e fare tanti giri di parole.
Ci vorrebbe uno che sappia fare il moderatore.
Per sua stessa ammissione jpr non era adatto, e io sono d'accordo con lui, e non lo fa più.
Non credo ci sia tanto da dire. Ci vuole equilibrio, intelligenza, obiettività, ma soprattutto ci vuole tempo.

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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giuseppone64
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da giuseppone64 »

Che dire, io quando uno entra sistematicamente al bar con l'unico intento di disturbare lo caccerei, poi cosa diversa se uno è polemico, ma costruttivo,
o eternamente pessimista, in quanto questo attiene al carattere. Il moderatore dovrebbe anche, secondo me, stabilire un perimetro , largo il più possibile ma definito.
io un moderatore lo gradirei.
Saluti e buon rugby.
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Cantal
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Cantal »

concordo con il settore...



black rock isin lu0122380701 in Usd... ma anche in eur... :D :D :D :D
zappatalpa
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da zappatalpa »

Garry ha scritto:Ci vuole equilibrio, intelligenza, obiettività, ma soprattutto ci vuole tempo.
ma perchè non fate moderatore questo qui sopra? è intelligente, obiettivo ed è qui tutto il giorno, ci vuole tanto? più facile di così. corregge anche i vecchi post all'occorrenza
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
Garry
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Garry »

zappatalpa ha scritto: ...corregge anche i vecchi post all'occorrenza
Io invece farei moderatore questo qui sopra.
Intelligente, capisce le cose al volo, esperto di rugby, profondo conoscitore del marketing sportivo, scrive in ottimo italiano ed ha una particolare attenzione per le doppie. Non ha molti amici, e questo può favorire l'equidistanza nel giudicare i conflitti. E' un portatore di pace e di serenità :-]

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
GrazieMunari
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da GrazieMunari »

Aironifan ha scritto:
GrazieMunari ha scritto:
metabolik ha scritto:
ruttobandito ha scritto:Non può essere genetica. Lo abbiamo detto prima, siamo i più bastardi d'Europa, nella penisola ci son venuti e restati tutti. Altri posti sono sempre stati solo di passaggio, ma qui c'è un'alta ricchezza genetica.
Non ci resta che l'esperienza, quella fatta e quella possibile alle condizioni contingenti. Forse un fatto di civiltà, più che di cultura.
Proprio perchè siamo i più mescolati d'Europa e abbiamo un'alta ricchezza genetica possiamo cavarcela bene in moltissime attività e goderci molto più la vita di altri popoli; però abbiamo perso, in media, un'attitudine allo scontro fisico, che è fondamentale per la sopravvivenza alle popolazioni primitive. E' ovvio che reagiamo se siamo aggrediti nel quotidiano, ma non siamo attratti a farlo per sport. Essendo stato uno di quelli a cui piaceva il rugby e che ha giocato finchè ha potuto, ho visto un sacco di gente che ha provato a giocare. Era un rugby assolutamente amatoriale, più scorretto, ma ben lontano dalle vagonate che puoi subire oggi, un sacco di gente ha provato , ma ha smesso, non lo sentivano, non provavano piacere nell'aggressione fisica o nel difendersi da un'aggressione fisica.
Più in generale, quanta gente conosci nella tua cerchia che praticano sport 'faticosi' (cannottaggio, atletica, pesistica, boxe ..)?
Come mai pallavolo e tennis sono esplosi ?
Una quota di spiegazione genetica è altamente probabile.
Teniamoceli buoni i pochi Italiani che giocano a rugby. Se aumenteranno tanto meglio.
Scusate ma davvero si parla di genetica, civiltà e altre boiate simili? :|
Siamo parte di una piccola nazione vincente e in grado di sfornare eccellenze in ogni sport come poche altre nel mondo.
In questa disciplina siamo stabilmente tra le prime 15 nazioni del mondo da tantissimi anni, messi molto meglio che in altri sport sempre "minori" di squadra (vedi hockey, pallamano, cricket) e attualmente a pari ranking con le nazionali degli sport più conosciuti (calcio, basket, pallavolo).

Vi suonano familiari queste scuse?
"l'Italia non può competere nella pallavolo perchè i popoli latini sono creativi, mentre questo è uno sport che richiede molta concentrazione"
"I Russi sono più forti perchè hanno grande concentrazione, infatti sono fortissimi negli scacchi, mentre noi preferiamo giocare a pallone"
"Il problema è che in Italia non c'è educazione fisica alle elementari, in Russia sì. Tocca presentare quindi un progetto in parlamento, aspettare 2/3 generazioni e poi provare a vincere."

Erano quelle che raccontavano a Julio Velasco per giustificare i continui fallimenti della nazionale italiana di pallavolo e che giravano dopo una non qualificazione all'olimpiade dell'88.
Nel 1990 l'Italia diventa, a sorpresa e per la prima volta nella storia, Campione del Mondo.

Cos'era cambiato?
Fondamentali: correggere gli errori e studiare per imparare quel che non si sa fare
Mentalità: maggior disposizione al sacrificio e lavorare ancor più duramente per cucire il gap
Giocatori: periodo fortunato con la generazione dei fenomeni durata per tutti gli anni '90

"Magari il problema è semplicemente che giochiamo peggio."

Nell'Hockey, nella pallamano e nel cricket non eccelliamo perché a nessuno frega un tubo di giocare a quegli sport. E dunque nessuno ci gioca, in Italia. Oltre ovviamente a non avere alcuna competenza tecnica storica (proprio per il motivo sopra citato). La situazione del rugby è molto diversa, invece. A rugby ci giochiamo. C'é un bacino di praticanti (non eccezionale, ma comunque c'é). C'è un minimo di tradizione. E, soprattutto, tanti, tanti investimenti, nel tempo. Dunque, questa incapacità di raggiungere risultati eccellenti (stabili), è sì dovuta a qualcosa di atavico, secondo me. Proprio perché siamo una nazione che i risultati sportivi li raggiunge ovunque, quando ci si mette (e la pallavolo ne è proprio l'esempio plastico).

Il rugby richiede una struttura mentale che ci è ostica. Per motivi culturali, genetici... o come diavolo li volete chiamare.
Quindi se un giocatore sbaglia un passaggio, manca un placcaggio, non fa un offload o è incostante nei calci, è per motivi culturali/genetici?
Non so...
Che ci siano stati tanti investimenti significa il giusto: investire 10 miliardi per replicare la coca cola non significa riuscirci per forza solo perchè si è speso tanto e per tanto tempo. Perchè il segreto sta nella ricetta.

Che poi siano coinvolti processi mentali, concentrazione e fiducia in determinati situazioni di gioco, son d'accordissimo e anche su quelli bisogna lavorare. Così come bisogna lavorare maggiormente e con maggior qualità sui fondamentali e sulle skills investendo maggiormente sulla filiera giovanile (intesa come scouting ma soprattutto come livello degli allenatori).

Imho la soluzione al problema è molto più vicina da raggiungere di quanto si pensi e potremmo già aver imboccato la retta via.
I risultati di questi ultimi anni dell'Under che se la gioca alla pari e vince con le altre del 6 Nazioni, credo lo dimostrino
metabolik
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da metabolik »

GrazieMunari, non offenderti, mi raccomando , non offenderti se no poi mi dicono che do addosso ai neo iscritti, quando invece sono contentissimo che molti nuovi iscritti partecipano.
Ti richiamo alla netiquette , è solo un richiamo alla netiquette, niente altro che un richiamo alla netiquette : hai fatto un iperquote sovrabbondante per aggiungere 7 righe di commento con 3 interlinee.
Si può quotare per intero un messaggio breve, altrimenti bisogna far un piccolo sforzo per tagliarlo ed evidenziare il passo che viene commentato, oppure, lo si richiama esplicitamente, citandolo senza quote, oppure ancora, se il solco della discussione è già evidenziato, non occorre altro. Dopo questo messaggio te ne mando un altro.
metabolik
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da metabolik »

Questo è la versione scorretta, con iperquote, dell messaggio precedente.
GrazieMunari ha scritto:
Aironifan ha scritto:
GrazieMunari ha scritto:
metabolik ha scritto:
ruttobandito ha scritto:Non può essere genetica. Lo abbiamo detto prima, siamo i più bastardi d'Europa, nella penisola ci son venuti e restati tutti. Altri posti sono sempre stati solo di passaggio, ma qui c'è un'alta ricchezza genetica.
Non ci resta che l'esperienza, quella fatta e quella possibile alle condizioni contingenti. Forse un fatto di civiltà, più che di cultura.
Proprio perchè siamo i più mescolati d'Europa e abbiamo un'alta ricchezza genetica possiamo cavarcela bene in moltissime attività e goderci molto più la vita di altri popoli; però abbiamo perso, in media, un'attitudine allo scontro fisico, che è fondamentale per la sopravvivenza alle popolazioni primitive. E' ovvio che reagiamo se siamo aggrediti nel quotidiano, ma non siamo attratti a farlo per sport. Essendo stato uno di quelli a cui piaceva il rugby e che ha giocato finchè ha potuto, ho visto un sacco di gente che ha provato a giocare. Era un rugby assolutamente amatoriale, più scorretto, ma ben lontano dalle vagonate che puoi subire oggi, un sacco di gente ha provato , ma ha smesso, non lo sentivano, non provavano piacere nell'aggressione fisica o nel difendersi da un'aggressione fisica.
Più in generale, quanta gente conosci nella tua cerchia che praticano sport 'faticosi' (cannottaggio, atletica, pesistica, boxe ..)?
Come mai pallavolo e tennis sono esplosi ?
Una quota di spiegazione genetica è altamente probabile.
Teniamoceli buoni i pochi Italiani che giocano a rugby. Se aumenteranno tanto meglio.
Scusate ma davvero si parla di genetica, civiltà e altre boiate simili? :|
Siamo parte di una piccola nazione vincente e in grado di sfornare eccellenze in ogni sport come poche altre nel mondo.
In questa disciplina siamo stabilmente tra le prime 15 nazioni del mondo da tantissimi anni, messi molto meglio che in altri sport sempre "minori" di squadra (vedi hockey, pallamano, cricket) e attualmente a pari ranking con le nazionali degli sport più conosciuti (calcio, basket, pallavolo).

Vi suonano familiari queste scuse?
"l'Italia non può competere nella pallavolo perchè i popoli latini sono creativi, mentre questo è uno sport che richiede molta concentrazione"
"I Russi sono più forti perchè hanno grande concentrazione, infatti sono fortissimi negli scacchi, mentre noi preferiamo giocare a pallone"
"Il problema è che in Italia non c'è educazione fisica alle elementari, in Russia sì. Tocca presentare quindi un progetto in parlamento, aspettare 2/3 generazioni e poi provare a vincere."

Erano quelle che raccontavano a Julio Velasco per giustificare i continui fallimenti della nazionale italiana di pallavolo e che giravano dopo una non qualificazione all'olimpiade dell'88.
Nel 1990 l'Italia diventa, a sorpresa e per la prima volta nella storia, Campione del Mondo.

Cos'era cambiato?
Fondamentali: correggere gli errori e studiare per imparare quel che non si sa fare
Mentalità: maggior disposizione al sacrificio e lavorare ancor più duramente per cucire il gap
Giocatori: periodo fortunato con la generazione dei fenomeni durata per tutti gli anni '90

"Magari il problema è semplicemente che giochiamo peggio."

Nell'Hockey, nella pallamano e nel cricket non eccelliamo perché a nessuno frega un tubo di giocare a quegli sport. E dunque nessuno ci gioca, in Italia. Oltre ovviamente a non avere alcuna competenza tecnica storica (proprio per il motivo sopra citato). La situazione del rugby è molto diversa, invece. A rugby ci giochiamo. C'é un bacino di praticanti (non eccezionale, ma comunque c'é). C'è un minimo di tradizione. E, soprattutto, tanti, tanti investimenti, nel tempo. Dunque, questa incapacità di raggiungere risultati eccellenti (stabili), è sì dovuta a qualcosa di atavico, secondo me. Proprio perché siamo una nazione che i risultati sportivi li raggiunge ovunque, quando ci si mette (e la pallavolo ne è proprio l'esempio plastico).

Il rugby richiede una struttura mentale che ci è ostica. Per motivi culturali, genetici... o come diavolo li volete chiamare.
Quindi se un giocatore sbaglia un passaggio, manca un placcaggio, non fa un offload o è incostante nei calci, è per motivi culturali/genetici?
Non so...
Che ci siano stati tanti investimenti significa il giusto: investire 10 miliardi per replicare la coca cola non significa riuscirci per forza solo perchè si è speso tanto e per tanto tempo. Perchè il segreto sta nella ricetta.

Che poi siano coinvolti processi mentali, concentrazione e fiducia in determinati situazioni di gioco, son d'accordissimo e anche su quelli bisogna lavorare. Così come bisogna lavorare maggiormente e con maggior qualità sui fondamentali e sulle skills investendo maggiormente sulla filiera giovanile (intesa come scouting ma soprattutto come livello degli allenatori).

Imho la soluzione al problema è molto più vicina da raggiungere di quanto si pensi e potremmo già aver imboccato la retta via.
I risultati di questi ultimi anni dell'Under che se la gioca alla pari e vince con le altre del 6 Nazioni, credo lo dimostrino
GrazieMunari, non offenderti, mi raccomando , non offenderti se no poi mi dicono che do addosso ai neo iscritti, quando invece sono contentissimo che molti nuovi iscritti partecipano.
Ti richiamo alla netiquette , è solo un richiamo alla netiquette, niente altro che un richiamo alla netiquette : hai fatto un iperquote sovrabbondante per aggiungere 7 righe di commento con 3 interlinee.
Si può quotare per intero un messaggio breve, altrimenti bisogna far un piccolo sforzo per tagliarlo ed evidenziare il passo che viene commentato, oppure, lo si richiama esplicitamente, citandolo senza quote, oppure ancora, se il solco della discussione è già evidenziato, non occorre altro. Dopo questo messaggio te ne mando un altro.
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da jpr williams »

Cantal ha scritto:concordo con il settore...



black rock isin lu0122380701 in Usd... ma anche in eur... :D :D :D :D
OT
Uno dei miei cavalli di battaglia, in effetti.
Anche tu un oscuro operatore esponente del complotto demoplutogiudaicomassonico che da Zurigo, Pizzighettone e Bruxelles osteggia le magnifiche sorti e progressive del Belpaese indebitato? :wink:
Fine OT
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Il Mistero Italiano

Messaggio da Aironifan »

GrazieMunari ha scritto: Quindi se un giocatore sbaglia un passaggio, manca un placcaggio, non fa un offload o è incostante nei calci, è per motivi culturali/genetici?
Secondo me, sì. Perché tutti i gesti di cui parli, si inquadrano in una partita di rugby, non in giardino a giocare con i figli.
Comunque, non se ne esce. Queste son cose indimostrabili che rimangono solo a livello di chiacchiere da bar. Se ne può parlare in eterno.
La sostanza è che non ci si fa. Almeno per ora.
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