Ripeto, madiamoci un po' dei nostri, che fin che stanno nel club sottocasa quel livello se lo sognano.Mr Ian ha scritto: 8 set 2020, 19:10 I ragazzi all estero giocano tanto, con la scuola, la selezione, il club e così via...si allenano max tre volte a settimana e per il resto è un confronto continuo...forse questo li aiuta tanto nello sviluppo, non tanto della tecnica individuale, quanto nello sviluppo dell intelligenza rugbistica
Osservatorio italiani all'estero
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Re: Osservatorio italiani all'estero
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Tutto questo e' vero ma il punto principale e' che dopo l' U20 i nostri non sembrano migliorare come quelli delle tier 1. Nell' U20 i nostri sono recentemente stati in grado di prendersi qualche scalpo delle giovanili del 6 nazioni, poi pero' sembra che l' evoluzione di molti rallenti.
Io penso che il passaggio nel top 10/12 sia il problema. Doveremmo avere le due accademie legate a Benetton e Zebre con i ragazzi allenati dai federali e dai tecnici della maggiore.
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Re: Osservatorio italiani all'estero
30 min ha scritto: 8 set 2020, 13:40Uno o due anni a quell' eta', quando devi perfezionare la tua formazione, sono probabilmente cruciali. La formazione che riceve un giovane in una squadra del Top italiano non e' paragonabile a quella che riceve chi gioca in Premiership, o anche solo in Championship.
30 min ha scritto: 9 set 2020, 11:54Tutto questo e' vero ma il punto principale e' che dopo l' U20 i nostri non sembrano migliorare come quelli delle tier 1. Nell' U20 i nostri sono recentemente stati in grado di prendersi qualche scalpo delle giovanili del 6 nazioni, poi pero' sembra che l' evoluzione di molti rallenti.
Io penso che il passaggio nel top 10/12 sia il problema. Doveremmo avere le due accademie legate a Benetton e Zebre con i ragazzi allenati dai federali e dai tecnici della maggiore.
Sinceramente mi sembra più cruciale il fatto che poi si trovino nelle zebre e non nel Gloucester, mel Tolone o nel Leinster...
Ma se il problema è che si deprimano in TOP12 facciamo presto: mandiamoli subito tutti alle zebre e poi faranno a pezzi chiunque. Che aspettiamo?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Ho l'impressione questa di averla già sentita.Soidog ha scritto: 8 set 2020, 13:51 Adesso cominciano ad affacciarsi al professionismo i giovani che arrivano dalle prime squadre Under supervisionate da Aboud, i progressi rispetto al passato sono evidenti ed migliori risultati a livello senior potremo vederli presto.
Secondo me la ripeterai uguale fra cinque anni...
Come quelle famose simpatiche scritte: "in questo negozio si fa credito a partire da domani".
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Non ce ne sarà bisogno perché l'evidenza dei fatti ti avrà portato a cambiare opinionejpr williams ha scritto: 9 set 2020, 13:21Ho l'impressione questa di averla già sentita.Soidog ha scritto: 8 set 2020, 13:51 Adesso cominciano ad affacciarsi al professionismo i giovani che arrivano dalle prime squadre Under supervisionate da Aboud, i progressi rispetto al passato sono evidenti ed migliori risultati a livello senior potremo vederli presto.![]()
Secondo me la ripeterai uguale fra cinque anni...![]()
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Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Questa risposta è degna di un Tetsujyo DeguchiSoidog ha scritto: 9 set 2020, 13:50
Non ce ne sarà bisogno perché l'evidenza dei fatti ti avrà portato a cambiare opinione
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Spero che mi crederai se ti dico che ne sarei felice.Soidog ha scritto: 9 set 2020, 13:50Non ce ne sarà bisogno perché l'evidenza dei fatti ti avrà portato a cambiare opinionejpr williams ha scritto: 9 set 2020, 13:21Ho l'impressione questa di averla già sentita.Soidog ha scritto: 8 set 2020, 13:51 Adesso cominciano ad affacciarsi al professionismo i giovani che arrivano dalle prime squadre Under supervisionate da Aboud, i progressi rispetto al passato sono evidenti ed migliori risultati a livello senior potremo vederli presto.![]()
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Come quelle famose simpatiche scritte: "in questo negozio si fa credito a partire da domani".
Ma se invece venisse fuori che avevo tristemente ragione io tu cambierai la tua?
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Re: Osservatorio italiani all'estero
No, impossibile. Non puoi fare questa domanda
La risposta di Soidog non lascia spazio ad altre possibilità.
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Secondo una statistica pubblicata da Rugbypass, Jake Polledri è primo in Premiership per metri fatti dopo il contatto per ogni carica col pallone
Dietro di lui Simmonds, Harrison, C.Du Preez e Dombrandt
Dietro di lui Simmonds, Harrison, C.Du Preez e Dombrandt
Propongo l'introduzione dell'arbitro di mischia ordinata.
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Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Confronto serrato fra la filosofia zen e le Leggi di Murphy
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Re: Osservatorio italiani all'estero
jpr:
Sinceramente mi sembra più cruciale il fatto che poi si trovino nelle zebre e non nel Gloucester, mel Tolone o nel Leinster...
Ma se il problema è che si deprimano in TOP12 facciamo presto: mandiamoli subito tutti alle zebre e poi faranno a pezzi chiunque. Che aspettiamo?
Potrei risponderti che se invece li allena Guidi battiamo gli All Backs, ma io rifuggo da simili mezzucci retorici
Cio' in cui tutti gli italiani che hanno giocato all' estero concordano e' l' attenzione ai dettagli, la cura maniacale dei vari aspetti sia in campo che fuori, l' estrema professionalita' e le dimensioni della staff. Questo in Top 10/12 non c'e', mentre migliore e' la situazione alle Zebre e ancora meglio al Benetton, anche se non ha raggiunto i livelli della top 14 o della Premiership o delle celtiche. Quindi prima vanno Pro x meglio e'.
Credo che sarebbero molto pochi gli azzurrini che finita la U20 potrebbero entrare dritti in una squadra straniera, quindi un periodo in Italia e' inevitabile. Anche il migliore degli ultimi anni, Minozzi, si e' fatto un paio di anni alle Zebre prima di essere chiamato dai Wasps.
Infine non e' detto che se uno va all' estero poi migliori decisamente, almeno non funziona per tutti. L' esperienza di Sarto e Favaro ai Warriors sul lungo periodo e' stata negativa, e anche Venditti e Campagnaro hanno guadagnato tanto dall' andare all' estero. Per altri, per esempio Masi o Ghiraldini, l' andare all' estero e' stato molto probabilmente positivo.
Sinceramente mi sembra più cruciale il fatto che poi si trovino nelle zebre e non nel Gloucester, mel Tolone o nel Leinster...
Ma se il problema è che si deprimano in TOP12 facciamo presto: mandiamoli subito tutti alle zebre e poi faranno a pezzi chiunque. Che aspettiamo?
Potrei risponderti che se invece li allena Guidi battiamo gli All Backs, ma io rifuggo da simili mezzucci retorici
Cio' in cui tutti gli italiani che hanno giocato all' estero concordano e' l' attenzione ai dettagli, la cura maniacale dei vari aspetti sia in campo che fuori, l' estrema professionalita' e le dimensioni della staff. Questo in Top 10/12 non c'e', mentre migliore e' la situazione alle Zebre e ancora meglio al Benetton, anche se non ha raggiunto i livelli della top 14 o della Premiership o delle celtiche. Quindi prima vanno Pro x meglio e'.
Credo che sarebbero molto pochi gli azzurrini che finita la U20 potrebbero entrare dritti in una squadra straniera, quindi un periodo in Italia e' inevitabile. Anche il migliore degli ultimi anni, Minozzi, si e' fatto un paio di anni alle Zebre prima di essere chiamato dai Wasps.
Infine non e' detto che se uno va all' estero poi migliori decisamente, almeno non funziona per tutti. L' esperienza di Sarto e Favaro ai Warriors sul lungo periodo e' stata negativa, e anche Venditti e Campagnaro hanno guadagnato tanto dall' andare all' estero. Per altri, per esempio Masi o Ghiraldini, l' andare all' estero e' stato molto probabilmente positivo.
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Venditti e Campagnaro non hanno guadagnato tanto
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giodeb
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Un fattore che aiuta i giovani britannici che si affacciano al professionismo (quindi proprio a cavallo della U20) rispetto ai nostri è anche il sistema scolastico.
Mediamente loro finiscono la scuola 6 mesi prima dei nostri (o meglio metà la finisce come da noi e metà finisce 1 anno prima visto che le classi da loro si basano su Settembre-Settembre e non su anno scolastico). Queste permette comunque ai ragazzi di dedicarsi a tempo pieno al rugby prima dei nostri in una fase di sviluppo importante.
Questo senza considerare eventuali anni persi nel periodo scolastico che possono ritardare ancora l'arrivo al tempo pieno. Infatti in Italia il 15% degli studenti liceali perde almeno un anno (tra gli sportivi di solito questa percentuale è più alta ma non credo esista un dato affidabile), mentre in UK è molto raro che uno studente perda un anno, questa posticipo di tempo pieno dedicato al rugby è ancora più grande.
Per non parlare poi che da noi conciliare rugby di alto livello con una formazione universitaria normale è molto difficile, mentre in Inghilterra è quasi la prassi. Questo porta secondo me anche molti dei nostri ragazzi a scegliere di mollare con il rugby di alto livello per dedicarsi allo studio, mentre in Inghilterra si può fare un percorso simile a quelli di Polledri e Negri che si sono laureati all'Hartbury college (giocando comunque un rugby di buon livello, forse simile al Top 12 da noi ma con strutture credo migliori e comunque collegati a Gloucester) prima di dedicarsi all'alto livello.
Mediamente loro finiscono la scuola 6 mesi prima dei nostri (o meglio metà la finisce come da noi e metà finisce 1 anno prima visto che le classi da loro si basano su Settembre-Settembre e non su anno scolastico). Queste permette comunque ai ragazzi di dedicarsi a tempo pieno al rugby prima dei nostri in una fase di sviluppo importante.
Questo senza considerare eventuali anni persi nel periodo scolastico che possono ritardare ancora l'arrivo al tempo pieno. Infatti in Italia il 15% degli studenti liceali perde almeno un anno (tra gli sportivi di solito questa percentuale è più alta ma non credo esista un dato affidabile), mentre in UK è molto raro che uno studente perda un anno, questa posticipo di tempo pieno dedicato al rugby è ancora più grande.
Per non parlare poi che da noi conciliare rugby di alto livello con una formazione universitaria normale è molto difficile, mentre in Inghilterra è quasi la prassi. Questo porta secondo me anche molti dei nostri ragazzi a scegliere di mollare con il rugby di alto livello per dedicarsi allo studio, mentre in Inghilterra si può fare un percorso simile a quelli di Polledri e Negri che si sono laureati all'Hartbury college (giocando comunque un rugby di buon livello, forse simile al Top 12 da noi ma con strutture credo migliori e comunque collegati a Gloucester) prima di dedicarsi all'alto livello.
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Re: Osservatorio italiani all'estero
Come no? Hanno guadagnato tanti infortuni.
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta fino alla fine!
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Re: Osservatorio italiani all'estero
E io che ho detto? Mandiamoli direttamente lì, così almeno non romperanno più le balle a noi del TOP 12 con la porcheria del sistema permit e si assumeranno in prima persona le responsabilità dei loro fallimenti senza scaricarli su altri.30 min ha scritto: 9 set 2020, 14:45Cio' in cui tutti gli italiani che hanno giocato all' estero concordano e' l' attenzione ai dettagli, la cura maniacale dei vari aspetti sia in campo che fuori, l' estrema professionalita' e le dimensioni della staff. Questo in Top 10/12 non c'e', mentre migliore e' la situazione alle Zebre e ancora meglio al Benetton, anche se non ha raggiunto i livelli della top 14 o della Premiership o delle celtiche. Quindi prima vanno Pro x meglio e'.
Il "migliore degli ultimi anni" è diventato tale a Calvisano, dove arrivò come scarto del ben più rinomato Mantelli a detta degli "stimatissimi tecnici federali". Se ora sta in una squadra "vera" lo deve a quello che ha imparato a Calvisano (da cui arrivò direttamente in nazionale) visto che alle zebre ci restò più o meno il tempo per infortunarsi e per firmare per gli inglesi.30 min ha scritto: 9 set 2020, 14:45Anche il migliore degli ultimi anni, Minozzi, si e' fatto un paio di anni alle Zebre prima di essere chiamato dai Wasps.
Figuriamoci se invece che all'estero va in franchigia...30 min ha scritto: 9 set 2020, 14:45Infine non e' detto che se uno va all' estero poi migliori decisamente, almeno non funziona per tutti.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)