Garry ha scritto: 5 apr 2020, 10:56
Per la questione-isolamento la vedo in questi termini.
C'è bisogno di un po' più di empatia, di capacità di mettersi nei panni dell'altro. Bisogna conoscere prima di giudicare.
Ho sempre apprezzato lo stare in casa, da ragazzo e a maggior ragione adesso.
Casa grande, libri in abbondanza di ogni epoca, dal '700 in avanti
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Credo che le difficoltà di alcuni siano comprensibili. Magari non condivisibili, data la gravità del momento, ma comprensibili.
Un amico nei giorni scorsimi ha detto: "Non lamentiamoci. Ai nostri padri di punto in bianco è stato chiesto riandare in guerra, a noi in fondo è stato chiesto soltanto di andare sul divano". Corretto, ma per alcuni è certamente più dura che per altri.
Quello che non capisco è chi chiede di più. Ci sono sforzi sostenibili e insostenibili. Devono essere sforzi proporzionati ai rischi, e in questo credo che l'Italia abbia dimostrato un certo coraggio, aprendo la strada a tutti gli altri.
La differenza che dovrebbe esserci fra un uomo-della-strada nemmeno tanto istruito e un politico (o ancor meglio uno statista) è he quest'ultimo deve tenere conto di tutto, deifichi, dei benefici, della salute e dell'economia. Pensare al futuro.
Purtroppo anche fra i nostri politici o pseudo-politici, oggi ci sono anche uomini-della-strada, che propongono decisioni drastiche, o tutto aperto, o tutto chiuso, roba che potrebbe essere il parto anche di una mente di un bambino delle elementari.
I migranti sono un problema? Soluzione: porti chiusi.
I commercianti sono in difficoltà? Soluzione: negozi aperti. Perché la loro opinione vale quanto quella di uno scienziato
Ecosìvia...
Ohhhh, qui mi sei proprio piaciuto, ecco la differenza fra un ragionamento saggio e una posizione moralistica.
Non sarà facile, ovvio, ma il governo dovrà trovare una soluzione di rischio minimo o di rischio controllato per ridurre l'attuale quarantena; io ho fiducia che troveranno la giusta misura, soprattutto nella modalità graduale, che hanno già dimostrato di maneggiare abilmente, e anche la dichiarazione di Borrelli, penso, rientra in questo gioco.
Usciamo dopo Pasqua 13 ? ma siete matti, minimo Maggio 4 !! Beh dai facciamo qualcosa il 13 o il 20.
Giusto o sbagliato ? Non importa, a meno di una fucilazione sul posto attuabile da una dittatura, IL PROLUNGAMENTO OLTRE I 40 gg NON E' ATTUABILE, verrebbe progressivamente violato, col rischio di una frattura sociale, col rischio di rompere quell'unità di comune sentimento, che l'Italia, checchè se ne dica, ha dimostrato.
Io resterò in casa 2 settimane in più di quelle che ci imporranno, per star sul sicuro, anzi, forse aspetto il vaccino per uscire, ma allo stesso tempo vi assicuro chea 30 anni dopo 40 gg di astinenza sessuale non mi avrebbe fermato nè il muro di Berlino, nè la Cortina di ferro.
Ed è normale, normalissimo, non vergognoso, e comunque un esempio.