Rivoluzione Benetton

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Discussioni sulle società e sui singoli giocatori.

Moderatore: Emy77

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Turch
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Messaggio da Turch »

Però se quelle sono le squadre che permettono ai nostri giocatori di crescere e restare a grandi livelli in Italia non ci vedo nulla di male in un contributo della FIR.
Non sarebbe un regalo bensì un investimento, d'altra parte la Federazione i soldi li guadagna grazie all'attività della nazionale e dai relativi diritti TV, una squadra competitiva comporta maggior interesse e maggiori entrate, non ditemi che 30 mila euro da La7 per un test match sono il massimo che può pretendere la FIR.
GiorgioXT
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Messaggio da GiorgioXT »

Che si debba fare qualcosa perché così non va bene ...sono d'accordo.
Anche sulla gestione della FIR ho molto da dire ...cominciando giusto dall'accademia : ha senso un budget di un milione di euro per 35 ragazzi (a regime) ...sostanzialmente per l'orgoglio di poter dire "anche noi alla FIR abbiamo l'accademia per i giovani" o sarebbe stato MOLTO meglio una soluzione alla "francese" , ovvero la FIR dà 200.000 euro all'anno a 5 società che dispongano di un vivaio adeguato e delle strutture necessarie per seguire 20 /30 U19-17 ciascuna ? come in Francia , soldi in cambio di progetti chiari, condivisi , realizzati e con obiettivi verificati ogni anno sulla distanza di 3/4 anni? su queste cose i club hanno ragione da vendere ...una soluzione del genere permetterebbe di creare nel giro di 3 anni i 120/150 giocatori di buon livello che ci mancano...

Sono poi terrorizzato dall'idea di squadre/selezioni finanziate e gestite dalla Federazione... sarebbe l'esaltazione dei "piccoli sultanati personali" a carico della collettività e senza nemmeno la -poca- trasparenza dei club attuali.

D'altra parte quando mangio particolarmente pesante torna nei miei incubi l'epopea del "Milan Rugby" con la sgradevole sensazione che tuttora molte squadre di S10 dovesse stancarsi il Berlusconi di turno farebbero la stessa fine ... con le poco gradevoli conseguenze che si vedono ancora oggi... con la "capitale morale" d'Italia esclusa dal Rugby importante non fosse per gli sforzi del Monza di Tanu Palmiotto !!
orme53
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Messaggio da orme53 »

Squilibrio ha scritto:
orme53 ha scritto:
bajun ha scritto:
orme53 ha scritto:Ecco bravo, anzi bravi (visto che quoti giorgio) Ma questa vostra posizione, è la stessa che hanno avuto a suo tempo i club LIRE e la FIR, e guarda dove siamo arrivati. Cosa facciamo, continuiamo a pestarci i maroni????
X Giorgio, visto che non sei addentro nelle segrete stanze, astieniti dal dare certi giudizi. Visto che dalle altre parti le squadre le fanno con i besi delle loro federazioni e poi ci rompono le ossa un giorno si e l'altro pure. A te andra bene così, a me no!!!! Perciò ben vengano i finanziamenti a questi club (soprattutto se servono a far rientrare gli italiani).
Tutto sta nello scegliere se rimanere nel nostro liquame, oppure decidersi di alzare la testa.
bajun, di manager di rugby che si vantano di gestirci al megli i soldi a Roma in curva nord ce ne sono a iosa. E se invece provassi a diventare un bravo imprenditore (rischiando del tuo e con i guadagni sostenessi il rugby non ne saremmo tutti più felici??)Perchè come come puoi vedere il nostro sport ha bisogno di gente che i soldi ce li mette non che ce li gestisce.
Trovo profondamente ingiusto che un gruppo di pochi club venga finanziato con soldi che dovrebbero servire al movimento, soprattutto se i club in questione hanno già mostrato di voler investirli per il proprio solo interesse. Il bene di tre o quattro squadre, scelte fra tante per diritto divino, non coincide con il bene di un movimento nazionale.
Per quanto riguarda i "manager da curva nord", la differenza fra loro (me compreso) e i veri manager sta innanzitutto nel fatto che i primi non hanno una lira, mentre i secondi dovrebbero averne a palate. In questo caso, invece, mi sembra che i soldi non li abbia nessuno o, peggio, che chi li ha preferisca non usarli e bussare alle porte della federazione.
Prova a dirlo in faccia al maggior sponsor del tuo club questa fine conclusione, e poi vediamo l'anno prossimo dove ti infila il contratto di sponsorizzazione.

Complimenti, dammi una motivazione giustà sul perchè lire e fir dovrebbero dare la maggior parte dei loro soldi a calvisano e treviso, mentre non dare niente al resto.

Spiegami inoltre perchè le selezioni, gestite dalla fir sono così tanto sbagliate
squilibrio, rileggiti tutto l'argomento, così mi eviti di riepilogarti il tutto sarei troppo noioso per te e per tutti.
Valerio76
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Messaggio da Valerio76 »

Squilibrio, le selezioni gestite dalla FIR non sono sbagliate. Tutto sommato, se una società venisse finanziata dalla FIR, la FIR dovrebbe comunque assumere un certo potere decisionale (presenza nel CdA, ecc ecc). Prendere una squadra esistente ed adattarla alla CL è la soluzione strutturalmente più semplice. Ma non si tratterebbe di puro magnatismo da parte della FIR, essa detterebbe regole piuttosto severe, a cui la società dovrebbe sottoscrivere.
Le squadre di CL sono controllate dalla federazione, ma hanno un mangement tutto loro!
Cane_di_Pavlov
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Messaggio da Cane_di_Pavlov »

Risposta data dal sig. Monti a nome della Commissione

(14 aprile 2003)

I club di calcio professionisti che svolgono attività economiche, quali il trasferimento di giocatori, la stipula di contratti di pubblicità e di sponsorizzazione nonché la distribuzione di articoli di vendita sono da considerarsi imprese ai sensi delle regole della concorrenza del trattato CE. Pertanto, ai fini dell'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE, i club professionisti di calcio sono in linea di massima trattati alla stregua di qualsiasi altra impresa.

Quanto alla risposta alla domanda 1, le sovvenzioni e i trasferimenti di risorse finanziarie a favore dei club di calcio professionisti devono essere valutati a norma degli articoli 87 e 88 del trattato CE, in base ai quali l'aiuto concesso da un ente pubblico che falsa la concorrenza e incide sugli scambi è in linea di massima incompatibile con il mercato comune e vietato, a meno che la Commissione non lo consideri compatibile.

Questa domanda si riferisce al funzionamento attuale delle sovvenzioni in questo settore. Tuttavia, alla Commissione risulta che gli interventi di Stato nel campo del calcio assumono varie forme che possono autorizzare una valutazione diversa per quanto concerne la presenza di aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE.

La politica in materia di controllo degli aiuti di Stato è destinata ad evitare che indebite distorsioni di concorrenza incidano sugli scambi intracomunitari. Spetta pertanto all'autorità competente nei singoli Stati membri decidere in materia di promozione delle attività sportive e relativo finanziamento, sia a livello dilettanti che professionisti, nel rispetto delle regole sugli aiuti di Stato. Quanto alla distinzione tra club di calcio dilettanti e professionisti, la distinzione è senz'altro rilevante in quanto soltanto gli ultimi potrebbero configurare imprese.

Come già indicato, i club di calcio professionisti che devono essere considerati imprese sono soggetti alle regole sugli aiuti di Stato benché si debba tener conto delle specificità dello sport secondo la dichiarazione di Nizza. Dato che l'applicazione delle regole sugli aiuto di Stato in questo settore è piuttosto nuova, la politica della Commissione deve svilupparsi sulla base dei singoli casi. Nella prassi finora seguita in questo settore la Commissione ha constatato che in talune circostanze il finanziamento può non costituire aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE, quando le sovvenzioni dello Stato contribuiscano ad un obiettivo educativo (vedasi la decisione della Commissione nel caso N 118/00, pubblicata sul sito della Commissione) oppure quando il finanziamento sia stato concesso per la costruzione di stadi i quali, secondo talune condizioni restrittive, sono considerati infrastrutture generali.

La Commissione continuerà a sviluppare e a chiarire la sua politica in questo settore, ogni qualvolta le sarà richiesto di esprimersi su casi specifici. È evidente che si potrà conoscere con certezza la certezza riguardo alla posizione della Commissione in merito ad una particolare situazione soltanto previa opportuna notifica dello Stato membro secondo le regole degli aiuti di Stato.
bajun
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Messaggio da bajun »

orme53 ha scritto:Prova a dirlo in faccia al maggior sponsor del tuo club questa fine conclusione, e poi vediamo l'anno prossimo dove ti infila il contratto di sponsorizzazione.
Scusa orme, ma non capisco. Se questi pochi club avessero i soldi per la CL o per la HC, come molti qui sostengono, il problema non sussisterebbe nè per la FIR, nè per lo sponsor, anzi.
Gravi problemi, invece, emergerebbero se questi club, pur non avendo i soldi, non rinunciassero ai loro prositi, pensando di perseguirli utilizzando le risorse della federazione. A quel punto è normale che le squadre escluse tentino di impedirlo e che lòa federazione pensi sia meglio essere proprietario di un progetto (franchigie) anzichè semplice finanziatore di un'altro (soldi ai club).
Squilibrio
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Messaggio da Squilibrio »

Valerio76 ha scritto:Squilibrio, le selezioni gestite dalla FIR non sono sbagliate. Tutto sommato, se una società venisse finanziata dalla FIR, la FIR dovrebbe comunque assumere un certo potere decisionale (presenza nel CdA, ecc ecc). Prendere una squadra esistente ed adattarla alla CL è la soluzione strutturalmente più semplice. Ma non si tratterebbe di puro magnatismo da parte della FIR, essa detterebbe regole piuttosto severe, a cui la società dovrebbe sottoscrivere.
Le squadre di CL sono controllate dalla federazione, ma hanno un mangement tutto loro!

Si ma allora credo ci vogliano regole chiare tipo promozioni/retrocessioni tra l'ultima italiana della ML e la vincente del massimo campionato italiano.

mi pare purtroppo che i club dissidenti lancino solo minacce e accuse senza però proporre idee alternative concrete e senza parlarne con gli altri club.

Si pensa più a cercare l'intervista sulla gazzetta dello sport accusando la Fir piuttosto che parlarne privatamente.
Valerio76
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Messaggio da Valerio76 »

No squilibrio, una volta identificate, le squadre, quelle restano. La CL sicuramente non ci permetterebbe di effettuare un sistema promozione/recessione. Entrando in CL/ML, bisogna innanzitutto rispettare le regole di quel torneo, non dimentichiamolo. Noi entriamo alle loro condizioni, non viceversa

La federazione dovrebbe supportare (finanziariamente, ma non solo!) le squadre che vi faranno parte. Tieni conto che questo, tra le altre cose, implicherebbe, la messa a disposizione di giocatori italiani validi da parte di altre squadre, che diventerebbero quindi meno forti, ma comunque in grado di reggere un campionato di livello ridotto. Non si parla solo di gestire soldi, ma di molte altre cose che vanno tenute in considerazione.
TUCKER
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Messaggio da TUCKER »

Questa è una verità che mi è stata narrata da un addetto ai lavori: dopo il tentativo delle selezioni, bocciato da Treviso, Calvisano e Viadana (ricordate le dichiarazioni di Tonni?), la FIR (cioè Dondi...) proponeva alla LIRE di indicare i 4 club per la Celtic League. Treviso, Calvisano e Viadana c'erano... l'Overmach Parma si propose come quarta, con l'ostruzione del GRAN e del Petrarca.
Quindi, non è mai stato comunicato alla FIR il nominativo dei 4 club (dalla primavera del 2006), da qui deriverebbe l'incazzatura di Gavazzi e la decisione di mollare la LIRE, non ufficialmente, ma di fatto.
Nonostante ciò, la FIR comunicò alla LIRE che il contributo della Federazione era limitato ai giocatori di interesse della nazionale: la FIR avrebbe individuato 100 giocatori che avrebbe pagato la FIR (si parlava di cifre lorde attorno a 150.000 euro a giocatore!!!!) per giocare, però la distribuzione dei giocatori era fatta dalla FIR. Ossia, la FIR diceva quali giocatori sarebbero andati a Treviso, quali a Calvisano etc... questa distribuzione aveva una sua logica: la Federazione voleva evitare l'ammassamento dei giocatori in un solo club! Ad esempio non voleva che un club avesse tre n. 9, ma voleva che tutti i nazionali avessero la stessa possibilità di giocare.
Per quanto riguardava il capitale e fidejussioni, invece, la FIR rispose che erano problemi dei singoli club, in quanto...aziende private.
Quindi la fir avrebbe così riportato in italia i nazionali (con le buone o con le..cattive, ossia minacciando ritiri impossibili x chi stava all'estero...).
Questa proposta sarebbe stata rifiutata dai club tramite la LIRE, la cui richiesta pare fosse: che la FIR coprisse le Fidejussioni e desse direttamente ai club i soldi che la federazione era disposta a sborsare per i nazionali e per i clubs, con questi soldi, la possibilità di comprare chi volessero...

Dondi avrebbe risposto che lui con i soldi di tutti non faceva beneficienza a 3 o 4 clubs, ma si preoccupava di far crescere la nazionale e con il reintro dei nazionali avrebbe automaticamente fatto l'interesse anche del rugby italiano e dei clubs.
Il presidente della LIRE e il suo vice risposero che loro non volevano che la FIR mettesse il becco nelle loro società e chiedevano, contestualmente, l'abolizione degli agenti (metà luglio 2006), per cui esiste uno specifico albo a cui si accede tramite esame.

Saputa questa verità... sto rivalutando l'operato della FIR e sono ancora più scettico riguardo alla LIRE...

Queste cose sono state oggetto di almeno 2 consigli, da qui deriverebbe l'ostruzione degli altri clubs della LIRE e la spaccatura interna tra clubs di suoer10 e consiglieri federali.

:shock: :shock: :shock: 8-) :evil: :evil: :twisted: :!: :!: :!: :?: :!: :?:
mantica
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super 10, quote italiani, pubblico

Messaggio da mantica »

Leggo le formazioni del S10 e nonostante tutto (i 12 italiani a referto) di giocatori italiani in campo ne trovo pochini.

Le soluzioni d'autorità sono percepite male in tempi di normale amministrazione. Ho letto alcune dichiarazioni di massimi dirigenti di clubs che vorrebbero l'abrogazione di questo provvedimento per rendere le squadre competitive a livello internazionale.

Ciò significa una riduzione ulteriore di spazi e contratti per giocatori italiani e "forse" una competitività maggiore in Europa.
Mi sembra difficile credere a questi dirigenti poichè mi sembra piuttosto improbabile che la competitività aumenti se sono vere le dichiarazioni che fanno sui budget che gestiscono. Sono troppo esigui, scarsi. In Francia, per fare un es. neppure un'aspirante dal S14 potrebbe presentarsi al via del campionato Pro D2 con un budget come quello del Benetton o del Petrarca (che in Italia non sono certo i più modesti). Si propongono forse di comprare giocatori di 2° scelta a carrettate?

Per aumentare il budget occorre avere un pubblico pagante ed è purtroppo noto che in Italia il pubblico è scarso anche nelle piazze con forti tradizioni rugbistiche. Le pratiche di fidelizzazione del resto non sono state praticate fino a poco fa nè a livello sociale nè a livello culturale.
Tra queste vi sono anche i legami che si istituiscono tra le società e i territori tramite i giovani e le loro famiglie.

Insomma ho una domanda da fare ai dirigenti che affrontano il problema dello sviluppo del rugby nelle loro città:
perchè non puntare sulle risorse culturali e umane del territorio, in particolare dei giovani?
orme53
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Messaggio da orme53 »

bajun ha scritto:
orme53 ha scritto:Prova a dirlo in faccia al maggior sponsor del tuo club questa fine conclusione, e poi vediamo l'anno prossimo dove ti infila il contratto di sponsorizzazione.
Scusa orme, ma non capisco. Se questi pochi club avessero i soldi per la CL o per la HC, come molti qui sostengono, il problema non sussisterebbe nè per la FIR, nè per lo sponsor, anzi.
Gravi problemi, invece, emergerebbero se questi club, pur non avendo i soldi, non rinunciassero ai loro prositi, pensando di perseguirli utilizzando le risorse della federazione. A quel punto è normale che le squadre escluse tentino di impedirlo e che lòa federazione pensi sia meglio essere proprietario di un progetto (franchigie) anzichè semplice finanziatore di un'altro (soldi ai club).
Quello che sostengono alcuni qui sono solo delle loro opinioni, non la realtà delle cose. Anche nelle altre federazioni non c'è un club che sia economicamente autonomo finanziariamente, ma riceve contributi dalle sue organizzazioni (federazione e lega prof.) e nessuno si scandalizza. Per quanto riguarda le squadre escluse (più precisamente, prendono meno contributi) la mia opinione èche se vogliono prendere come le squadre di vertice, si diano un'organizzazione migliore, raggiungano il vertice, scansando TREVISO CALVISANO VIADANA ECC.. e poi vedrai che nelle loro casse arriveranno maggiori contributi. Comunque, per finire, si faccia qualcosa perchè mi sembra che qui (come in tutte le cose italiane) ci sia qualcuno che vuole migliorarsi e di conseguenza migliorare tutto il movimento, e qualcuno che lavora per lasciare le cose come stanno (e stanno male)
giongeffri
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Messaggio da giongeffri »

Valerio76 ha scritto:No squilibrio, una volta identificate, le squadre, quelle restano. La CL sicuramente non ci permetterebbe di effettuare un sistema promozione/recessione. Entrando in CL/ML, bisogna innanzitutto rispettare le regole di quel torneo, non dimentichiamolo. Noi entriamo alle loro condizioni, non viceversa
Posso dirti sinceramente come la penso? L'unica prospettiva ragionevole per entrare in CL potevano essere le super-selezioni su base geografica ma, come ha appena ricordato Tucker, sono state bocciate dai club più importanti. Far finanziare alla FIR dei club già esistenti per farli entrare nella CL ove rimarranno "ad infinitum", con tutti gli altri che non avranno mai la possibilità di sostituirli, secondo me non sta nè in cielo nè in terra, ma soprattutto non ha alcuna possibilità di passare proprio per l'opposizione di tutti gli altri.
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
orme53
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Messaggio da orme53 »

giongeffri ha scritto:
Valerio76 ha scritto:No squilibrio, una volta identificate, le squadre, quelle restano. La CL sicuramente non ci permetterebbe di effettuare un sistema promozione/recessione. Entrando in CL/ML, bisogna innanzitutto rispettare le regole di quel torneo, non dimentichiamolo. Noi entriamo alle loro condizioni, non viceversa
Posso dirti sinceramente come la penso? L'unica prospettiva ragionevole per entrare in CL potevano essere le super-selezioni su base geografica ma, come ha appena ricordato Tucker, sono state bocciate dai club più importanti. Far finanziare alla FIR dei club già esistenti per farli entrare nella CL ove rimarranno "ad infinitum", con tutti gli altri che non avranno mai la possibilità di sostituirli, secondo me non sta nè in cielo nè in terra, ma soprattutto non ha alcuna possibilità di passare proprio per l'opposizione di tutti gli altri.
Guarda che non è che li abbiano bocciati i club più importanti, si sono bocciati da soli. Perchè come ho già affermato a suo tempo se le squadre di una determinata ipotetica franchigia (e lascio a te individuare quale) non ha la forza economica di portare a termine un normale campionato nazionale tu dimmi come puo avere la forza economica per sostenere la CL. Con i soldi della Federazione??? e allora facciamo come il gatto che si morde la coda
Cane_di_Pavlov
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Messaggio da Cane_di_Pavlov »

E' chiaro a tutti che un club privato non può ricevere finanziamenti da un'ente pubblico?
pullo
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Messaggio da pullo »

Il problema è che in Italia ognuno coltiva il proprio orticello. Dunque, vediamo di ragionare... seguendo il discordo di TUCKER, che mi è piaciuto molto per la sua incisività, prima le selezioni sono state rifiutate causa l'opposizione di GRAN Parma e Petrarca (GRAN, non potevi unirti all'Overmach per giocare in CL?).
Mi sembra che l'idea della FIR di investire denaro su 100 giocatori d'interesse nazionale e di ripartirli tra i club non sia per niente male. Anche il fatto che ogni club è responsabile del proprio capitale ha una sua logica.
Però qui c'è l'opposizione della LIRE, che da come penso io voleva garantire l'interesse esclusivo dei club più importanti (per dirla in parole pover:"Dai, dacci i soldi che poi ci pensiamo noi...").

L'italiano medio coltiva il suo orticello. Voglio dire, non è sbagliato tutelare i propri interessi, ma lo diventa se lo si fa a discapito del settore in cui operi.

Secondo me, l'idea delle selezioni non è male, però per attuarla bisognerebbe mettere da parte le tradizioni e, soprattutto, la storia d'Italia. Ricordatevi che soltanto in Italia sono sorti i Comuni, e che poi abbiamo avuto le signorie...sembra che stia divagando, ma se ci pensate il retaggio culturale che abbiamo alle spalle non ci permette a livello di attitudine e mentalità di provare a fare le selezioni(dopotutto non mi sembra che negli altri sport in italia ci sia questo).

Una soluzione valida sarebbe la variante italiana del modello attuato dalle squadre della CL: ovvero, potremmo salvaguardare le tradizioni dei singoli club ma con un maggiore controllo da parte della FIR e, soprattutto, con disposizioni fatte dalla FIR ma che devono essere ACCETTATE. Bisogna quindi coltivare meno il proprio orticello.

Non sono infine molto d'accordo per mandare alcuni club nella CL: i nostri problemi dobbiamo risolverli da per noi.

CONCLUSIONE: I club devono creare un'accordo con la FIR e la LIRE, se l'intervento di Tucker fosse vero come credo, deve abbassare un pò la cresta. Trovare un'accordo per il quale la FIR possa gestire il futuro del rugby a livello internazionale (l'idea dei 100 giocatori è buona), ma al tempo stesso garantisca futuro e risultati ai club.
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