L'innesto di Masi ha il pregio di rafforzare la linea di difesa, consentendoci di mantenere l'estremo in profondità a guardia delle esplorazioni di O'Gara.
Fatta questa premessa, la nostra difesa DEVE chiudere tutti i varchi agli attacchi alla mano irlandesi (molto più facile a dirsi che a farsi), inducendo la loro apertura a calciare, se possibile mettendolo anche sotto pressione. La strategia può funzionare se otterremo un netto predominio con gli avanti e negheremo loro possessi avanzanti. Purtroppo, loro sono stati abilissimi in passato nell'eludere la furia del nostro pacchetto sfruttandola a proprio vantaggio: chi si ricorda del 6N scorso, quando al Flaminio stravincevamo le mischie ordinate nei loro 22, ma l'ovale scappava fuori dai nostri piedi e veniva puntualmente raccolto dalle loro terze ala che imbastivano micidiali turnover? E' inutile agitarsi come i tori nella corrida, che peraltro fanno spesso una brutta fine: dovremo riuscire a imporci senza strafare, il che è complicato. Ma tanto più necessario, dal momento che la sorte ci ha dato come arbitro Kaplan, arbitro senza pregiudizi, ma fiscale.
Già portare O'Gara a calciare piuttosto che aprire sarà un successo. Se poi ci riusciremo, avremo invece il problema di dover ripartire da posizioni di campo svantaggiose. Spero che Pier abbia ragione e che Masi disponga effettivamente di un calcio da 50 metri, che unito a quello di Bortolussi potrebbe consentirci di rimandare al mittente le pedate del biondo MA irlandese. Se la partita dovesse mettersi sul piano della sfida a calcioni, non credo che si cercheranno molto le touche, perché da ambo le parti mancano i veri specialisti, rimpiazzati da placcatori implacabili. Credo che, in assenza di Bortolami, le nostre chiamate in touche saranno gestite dal nuovo capitano: lui e Sole potrebbero darci quella supremazia in questa fase che per noi sarebbe fondamentale.
Ecco, se si verificassero tutte queste ipotesi insieme, abbiamo qualche possibilità di cavarcela.
Purtroppo potrebbe anche darsi che i loro schemi eludano la nostra difesa, che loro siano nettamente più forti in touche, che resistano in mischia, che O'Gara vinca il duello al piede: che i verdi si rivelino un osso troppo duro da rodere. Ci sta, brucerebbe, ma ci sta.
Sul fronte offensivo, i mismatch a nostro favore sono la fisicità di Masi contro il suo dirimpettaio e la velocità delle nostre ali nei primi metri, però più che compensata dal superiore talento di Murphy e dall'atleticità di Trimble. Sarebbe importante che Mirco ritrovasse quella marcia in più che aveva dimostrato di possedere due anni fa e che l'anno scorso ha smarrito, tanto più che dicono che D'Arcy sia un po' spento quest'anno. BOD viene da un infortunio, come del resto Canale.
Anche qui, l'innesto di Masi crea un'asimmetria che potrebbe tornare a nostro vantaggio. Le corse di Masi, o anche solo il timore delle sue corse, potrebbero indurre O'Sullivan a cercare delle contromisure (restringimento del canale 10-12, sostegno di una terza linea all'apertura, supporto dell'estremo alla linea difensiva), che, se adeguatamente sfruttate, potrebbero aprire delle falle nel sistema difensivo irlandese.
Lo scontro delle terze sarà, come sempre, intrigante. Loro hanno un reparto reltivamente atipico, fatto di gente più mobile che pesante, sempre presente nei punti d'incontro e pronta a sostenere e rafforzare la linea dei 3/4. La contropartita è lo scarso aiuto che questo reparto fornisce nelle fasi statiche (tutto è relativo, beninteso!
), e l'inserimento di Del Fava e Sole (con il ventilato esperimento di Reato in terza) mirerà soprattutto ad acuire queste loro difficoltà. Il loro coach ha pensato di rimediare appesantendo la seconda linea con l'anziano gigante O'Kelly. Basterà?
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