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Va bene, i giornalisti cercano argomenti a supporto delle proprie convinzioni e quando ne trovano uno si concentrano su quello trascurando le decine di esempi che dimostrano il contrario.

Ravagnani ha trovato l'esempio del Mont de Marsan. Mi piacerebbe sapere se da quell'episodio è nato in Francia un movimento d'opinione a sostegno del ritorno alla "cultura dell'identità".

Lasciamo perdere i capitani delle squadre e rimaniamo all'Overmach: che differenza c'è, per un tifoso, fra Quartaroli e Pedersen? Per me solo una. Che il secondo ti fa vincere le partite.

L3gs ha scritto:

EmmePi ha scritto:Intanto, primo effetto della Celtic League (Gazzetta dello Sport di oggi): il Rovigo ha perso il suo main sponsor da 500.000 euri, FemiCZ.

Da quanto so la dirigenza lo sa da mesi ed ha già trovato alternative. Le CL non c'entra. Magari informarsi, prima di dire certe cose...

l'avra letto sulla gazzeta di parma

EmmePi ha scritto:

profetacciato ha scritto:quindi andare verso il professionismo significa fare una squadra straniera in territorio italiano?ah il buon ravagnani e le sue lezioni di cultura dell'identità..
ma dimmi onestamente, fare una celtic con una squadra a maggioranza straniera, pur se azzurrabile, credi sia un passo avanti per il movimento?
pace..ho detto che gioca infatti, ma se si fa un XV ideale di viadana sarebbe in campo?
stranieri che arrivano in super10 per dimostrare il loro valore...tipo harding l'anno scorso?

Ci sarà qualcuno, in Francia od in Inghilterra, che parla di "cultura dell'identità"?
Se si parla di Celtic League quale "cultura dell'identità" ci dovrebbe essere?
Un esempio di professionismo (o semi-professionismo) a me vicino.
Nei confronti della "cultura dell'identità", che differenza c'è fra una squadra di Parma che ha un capitano bresciano (GRAN) ed un'altra che ha il capitano rumeno (Overmach)?

Se vogliamo rimanere legati a quei fattori di campanile, non c'è differenza fra uno straniero ed un italiano che non si è formato nel club.
Se hai la fortuna di avere un capitano che è nato nella città (es. Reato) te lo tieni stretto, ma non puoi mica condizionare le strategie di un club professionistico con fattori del genere.

il bello è che si litiga tra campanili o tra quartieri e poi ci si riempie di stranieri.

Evidente che l'identità nazionale non esite, si salta subito dal campanile all'esterofilia

Laporte ha scritto:

L3gs ha scritto:

EmmePi ha scritto:Intanto, primo effetto della Celtic League (Gazzetta dello Sport di oggi): il Rovigo ha perso il suo main sponsor da 500.000 euri, FemiCZ.

Da quanto so la dirigenza lo sa da mesi ed ha già trovato alternative. Le CL non c'entra. Magari informarsi, prima di dire certe cose...

l'avra letto sulla gazzeta di parma

No, sulla Gazzetta de li mortacci tua! Edde tu nonno!

EmmePi ha scritto:Va bene, i giornalisti cercano argomenti a supporto delle proprie convinzioni e quando ne trovano uno si concentrano su quello trascurando le decine di esempi che dimostrano il contrario.

Ravagnani ha trovato l'esempio del Mont de Marsan. Mi piacerebbe sapere se da quell'episodio è nato in Francia un movimento d'opinione a sostegno del ritorno alla "cultura dell'identità".

Lasciamo perdere i capitani delle squadre e rimaniamo all'Overmach: che differenza c'è, per un tifoso, fra Quartaroli e Pedersen? Per me solo una. Che il secondo ti fa vincere le partite.

e che ha i superpoteri...

profetacciato ha scritto:

EmmePi ha scritto:Lasciamo perdere i capitani delle squadre e rimaniamo all'Overmach: che differenza c'è, per un tifoso, fra Quartaroli e Pedersen? Per me solo una. Che il secondo ti fa vincere le partite.

e che ha i superpoteri...

Fin quando non li partoriranno mamme italiane, ragazzi come questo qua, ci sarà poco da fare...

EmmePi ha scritto:

profetacciato ha scritto:

EmmePi ha scritto:Lasciamo perdere i capitani delle squadre e rimaniamo all'Overmach: che differenza c'è, per un tifoso, fra Quartaroli e Pedersen? Per me solo una. Che il secondo ti fa vincere le partite.

e che ha i superpoteri...

Fin quando non li partoriranno mamme italiane, ragazzi come questo qua, ci sarà poco da fare...

già, tt colpa delle mamme..

Evviva le mamme italiane! Le feste ci stanno rovinando

jimmy88 ha scritto:Evviva le mamme italiane! Le feste ci stanno rovinando

Non so quelle delle tue parti, ma le mamme di Parma in questo periodo sono delle fabbriche di cappelletti (o anolini, per i puristi della tavola).
Se poi non fanno figli come Pedersen, chissenefrega, tanto li compriamo...

La morale è: Un giocatore lo puoi semore comprare, gli anolini della mamma, no.

Fare una selezione di mamme (le vostre ) e mandarle in Celtic?

EmmePi ha scritto:

jimmy88 ha scritto:Evviva le mamme italiane! Le feste ci stanno rovinando

Non so quelle delle tue parti, ma le mamme di Parma in questo periodo sono delle fabbriche di cappelletti (o anolini, per i puristi della tavola).
Se poi non fanno figli come Pedersen, chissenefrega, tanto li compriamo...

La morale è: Un giocatore lo puoi semore comprare, gli anolini della mamma, no.

Le nostre sfornano maccarruni (maccheroni) e sazizza (salsiccia) fino alla nausea I celtici apprezzeranno?

profetacciato ha scritto:quindi andare verso il professionismo significa fare una squadra straniera in territorio italiano?ah il buon ravagnani e le sue lezioni di cultura dell'identità..
ma dimmi onestamente, fare una celtic con una squadra a maggioranza straniera, pur se azzurrabile, credi sia un passo avanti per il movimento?
pace..ho detto che gioca infatti, ma se si fa un XV ideale di viadana sarebbe in campo?
stranieri che arrivano in super10 per dimostrare il loro valore...tipo harding l'anno scorso?

Tu continui a parlare di Harding,voglio farti alcune domande:
1 Perchè credi che l'abbiano comprato?
2 Hai presente il curriculum di questo giocatore?
Harding si è allenato da professionista per tutta la stagione,comportandosi come tale dentro e fuori dal campo e legando con la piazza senza problemi(la moglie addirittura ha imparato l'Italiano in dieci giorni!)
Il fatto che non abbia reso per le credenziali che aveva cosa significa?
Non capisco perchè tu ce l'abbia tanto con lui,oltretutto non sei manco un tifoso del Viadana!!!
Andare verso il professionismo significa:
1 seguire delle regole(o leggi)che,intanto non le stabilisci certo tu,ma chi è preposto a farlo.
2 Le regole devono essere uguali per tutti
3 Se si va in Celtic si gioca con le regole della Celtic,cioè le stesse di Irlandesi,Gallesi e Scozzesi!

Bye Bye

profetacciato ha scritto:

EmmePi ha scritto:

profetacciato ha scritto:quindi andare verso il professionismo significa fare una squadra straniera in territorio italiano?ah il buon ravagnani e le sue lezioni di cultura dell'identità..
ma dimmi onestamente, fare una celtic con una squadra a maggioranza straniera, pur se azzurrabile, credi sia un passo avanti per il movimento?
pace..ho detto che gioca infatti, ma se si fa un XV ideale di viadana sarebbe in campo?
stranieri che arrivano in super10 per dimostrare il loro valore...tipo harding l'anno scorso?

Ci sarà qualcuno, in Francia od in Inghilterra, che parla di "cultura dell'identità"?
Se si parla di Celtic League quale "cultura dell'identità" ci dovrebbe essere?
Un esempio di professionismo (o semi-professionismo) a me vicino.
Nei confronti della "cultura dell'identità", che differenza c'è fra una squadra di Parma che ha un capitano bresciano (GRAN) ed un'altra che ha il capitano rumeno (Overmach)?

Se vogliamo rimanere legati a quei fattori di campanile, non c'è differenza fra uno straniero ed un italiano che non si è formato nel club.
Se hai la fortuna di avere un capitano che è nato nella città (es. Reato) te lo tieni stretto, ma non puoi mica condizionare le strategie di un club professionistico con fattori del genere.

naturalmente non mi riferivo solo alla questione del capitanato per il quale vanno valutate diverse componenti.
l'esempio tipico di cultura dell'identità francese ce l'ha fornito qualche settimana fa in un suo pezzo ravagnani, parlando della promozione della piccola ma 'identitaria' mont de marsan a discapito della grande multinazionale racing paris

Non capisco,ha battuto il Racing Paris,il bello dello sport e poi?
E poi in Top14 ha pensato di prendere uno straniero forte(una volta) e con una carriera davanti: Leota!
Ah forse questo tu ed il saggio e nostalgico scrittore non lo sapevate...
Con questa non ti rispondo più,perchè ci sono troppe cose che non sai,non capisci o fai finta e chissà a che pro.

Te Saludi

EmmePi ha scritto:

jimmy88 ha scritto:Evviva le mamme italiane! Le feste ci stanno rovinando

Non so quelle delle tue parti, ma le mamme di Parma in questo periodo sono delle fabbriche di cappelletti (o anolini, per i puristi della tavola).
Se poi non fanno figli come Pedersen, chissenefrega, tanto li compriamo...

La morale è: Un giocatore lo puoi semore comprare, gli anolini della mamma, no.

Anche a Viadana la cucina è simile alla tua ed ottima,inoltre la morale è la stessa,lascia stare EmmePi,lasciali dire.
Il 6 gennaio vieni giù che ci facciamo una bella mangiata/bevuta godendoci il nostro rugby,alla faccia di chi ci vuole male!

allora dopo vai a lavorare, nn aprir bocca, quanto conto o nn conto, ecc. ora nn mi rispondi + perchè nn capisco un bel nulla. quindi tu parli solo con chi ne sa + di te. buono a sapersi.
per inciso, non ce l'ho con harding, lo considero l'emblema dei giocatori che vengono in italia a farsi un anno di vacanza e un bel gruzzoletto per la vecchiaia (si fa per dire) è proprio questa la differenza: tu tifi per viadana. io tifo per il rugby italiano.
ultima cosuccia: in magners league gli oriundi sono l'eccezione, nn la regola. magari fosse così anche da noi!