Novità Celtic League

[Medianodadivano]

Da il Gazzettino di oggi
"Mercoledì 30 Settembre 2009,
Non c’è un soldo del Comune di Roma per i Pretorians e la Celtic League. L’esclusione del Veneto dalla competizione finisce al Parlamento europeo, dibattito oggi alle 18,30. Sono le novità che emergono a due giorni dal nuovo e atteso voto (venerdì) con il quale il consiglio federale è chiamato a mettere fine o perpetrare la vergogna del rugby italiano. Ovvero l’esclusione della candidatura del Benetton e del Veneto dalla competizioni di vertice del movimento a vantaggio di Aironi Viadana e Pretoriani Roma.
L’assenza di denaro del Comune a sostegno della candidatura romana è affermata in un documento ufficiale firmato dal capo di gabinetto dell’amministrazione capitolina che si trova nelle mani dei legali della Fir e agli atti della commissione verifiche economiche (completerà i lavori domani) istituita dalla federazione dopo il voto del 18 luglio sulle franchigie che dal prossimo anno parteciperanno alla competizione fra superclub di Irlanda, Scozia e Galles.
Si tratta di una lettera datata 22 settembre nella quale, stando alle indiscrezioni, si afferma che «dalle informazioni assunte presso gli uffici competenti non risulta che l’amministrazione comunale abbia assunto finanziamenti a favore dei Pretorians». Si farebbe riferimento anche a una verifica effettuata sul sistema informatico contabile del Comune di Roma. Esito: «Non risultano assunti impegni di spesa».
Un documento analogo a quello fornito dalla Provincia di Roma, all’inizio di settembre, ai legali del Benetton che lo hanno immediatamente trasmesso per competenza agli organi federali.
Stando alla documentazione sulla quale si è pronunciato il consiglio federale del 18 luglio, Comune e Provincia di Roma, assieme alla Regione Lazio, erano indicati quali finanziatori di una parte consistente (si parla di un milione e mezzo complessivamente) degli 8 milioni di euro richiesti dalla Fir per partecipare alla Celtic. Due lettere che riportano alla ribalta i sospetti avanzati da Stefano Bordon ad agosto. L’ex allenatore della Roma Olympic in una conferenza stampa, insieme al legale Francesco Zarbo, aveva reso noto una lettera d’intenti rivolta al presidente della Fir Giancarlo Dondi dove a fianco delle firme di Piero Marrazzo (Regione) e Nicola Zingaretti (Provincia) non figurava quella di Gianni Alemanno (Comune).
Sul fronte di Bruxelles, invece, l’European parliament rugby union intergruop (Eprui, un intergruppo come quelli sulla caccia e altre tematiche) ha posto all’ordine del giorno della prima riunione dopo le elezioni il caso del Veneto fuori dalla Celtic. L’ha sollecitato la parlamentare bassanese Mara Bizzotto (Lega Nord) fra le più agguerrite contro la decisione della Fir. «Una decisione che fa discutere e ha il sapore di un gioco politico ed extrasportivo volto a favorire la squadra della capitale a scapito della culla del rugby italiano» si legge in un passaggio del testo che verrà dibattuto, intitolato "Salviamo il rugby Veneto". L’obiettivo è ottenere una presa di posizione forte dei parlamentari europei, soprattutto francesi, britannici e irlandesi, capace di arrivare fino al Board della Celtic League. Soprattutto se venerdì Dondi, i sette consiglieri veneti & gli altri votanti non torneranno sulla loro decisione, ammettendo la candidatura del Benetton.
Antonio Liviero

Ivan Malfatto"

[kkarli]

L’assenza di denaro del Comune a sostegno della candidatura romana è affermata in un documento ufficiale firmato dal capo di gabinetto dell’amministrazione capitolina che si trova nelle mani dei legali della Fir e agli atti della commissione verifiche economiche
Si tratta di una lettera datata 22 settembre nella quale, stando alle indiscrezioni, si afferma che «dalle informazioni assunte presso gli uffici competenti non risulta che l’amministrazione comunale abbia assunto finanziamenti a favore dei Pretorians». Si farebbe riferimento anche a una verifica effettuata sul sistema informatico contabile del Comune di Roma. Esito: «Non risultano assunti impegni di spesa».
Un documento analogo a quello fornito dalla Provincia di Roma, all’inizio di settembre, ai legali del Benetton che lo hanno immediatamente trasmesso per competenza agli organi federali.

Si tratta di indiscrezioni giornalistiche, e ho ritenuto opportuno evidenziare in grassetto gli indicativi, i condizionali e i dubitativi, ma se questa notizia non fosse smentita non fa che confermare che, al di là delle dichiarazioni ai giornali a uso dell'opinione pubblica, gli uffici legali di almeno due enti locali coinvolti hanno a tal punto compreso la portata di ciò in cui si trovano coinvolti, e le conseguenze di eventuali atti intrapresi, da rispondere prontamente alla richiesta pervenuta dai legali di Treviso negando ogni coinvolgimento finanziario.

[diddi]

Scusami, kkarli, ancora non capisco la tua indignazione.
Sulla questione specifica: che c'è da meravigliarsi se un assessore del Comune di Roma, ente proprietario dello stadio Flaminio, mette in connessione il suo utilizzo con altre questioni, localistiche finché vuoi, ma che evidentemente premono (ed è giusto e comprensibile che premano) all'Amministrazione comunale? Capirei il tuo discorso se fosse stato Dondi o qualcuno in FIR a fare queste dichiarazioni, ma dal momento che le ha fatte Cochi, mi sembrano del tutto naturali. Come del resto appare del tutto naturale che per il proprietario ci sia differenza tra un uso saltuario dello stadio (solo 6N no CL) e uno continuativo (6N + CL).

Allargando il discorso, si può tranquillamente criticare l'intervento del capitale pubblico nella struttura societaria dei Pretoriani: il settore pubblico si avvale dei proventi delle imposte locali (ICI, IRAP, ecc.), integrati dalle rimesse statali, e capisco bene che un suo utilizzo a fini privatistici faccia storcere il naso. Tuttavia va anche considerato che la funzione di volano dell'economia che altrove, in Veneto per esempio, esercita l'impresa privata, a Roma è invece in parte demandata al settore pubblico. Qui gli imprenditori maggiori sono quelli che entrano in affari col pubblico, Abbondanza ne è un chiaro esempio. E' quasi destino che il pubblico entri nella formazione di un cospicuo capitale, da queste parti, perché "la grana" sta lì. E' ovvio che se tu rifiuti pregiudizialmente il coinvolgimento del capitale pubblico, Roma è spacciata in partenza.
D'altra parte non vedo perché il pubblico non dovrebbe entrare a farne parte. Il pubblico finanzia tante attività, tra cui anche attività culturali in generale e sportive in particolare. Vedrei elementi di turbativa di mercato se l'intervento venisse dalle istituzioni centrali dello Stato (Parlamento, Presidenza del Consiglio, Ministeri, ecc.), che sono tenute a rappresentare equamente l'intero territorio nazionale. Ma dal momento che qui abbiamo solo istituzioni LOCALI di ROMA e del LAZIO che avvantaggiano una franchigia LOCALE nei confronti di concorrenti esterne al territorio di riferimento, non vedo né sconvenienze né scandali. Potrebbe semmai destare perplessità il fatto che analogo sostegno non sia stato fornito alla condidatura della SPQR. Ad essere onesti però, la mia impressione è che sin dall'inizio fosse soltanto una manovra sulla carta e senza radici per indebolire i Pretoriani.

[diddi]

Per la verità, la mia impressione era che sin dall'inizio il Comune non avesse intenzione di scucire un quattrino, vedendo nella disponibilità del Flaminio un contributo sufficiente.

[Medianodadivano]

A completare , ecco la famosa lettera d'intenti congiunta Comune, Provincia, Regione. Un banale foglio non intestato, senza nemmeno la firma di Alemanno......
http://www.rugbyveneto.org/wordpress/wp ... rrazzo.jpg

[diddi]

Da il Gazzettino di oggi - Mercoledì 30 Settembre 2009,
...Sul fronte di Bruxelles, invece, l’European parliament rugby union intergruop (Eprui, un intergruppo come quelli sulla caccia e altre tematiche) ha posto all’ordine del giorno della prima riunione dopo le elezioni il caso del Veneto fuori dalla Celtic. L’ha sollecitato la parlamentare bassanese Mara Bizzotto (Lega Nord) fra le più agguerrite contro la decisione della Fir. «Una decisione che fa discutere e ha il sapore di un gioco politico ed extrasportivo volto a favorire la squadra della capitale a scapito della culla del rugby italiano» si legge in un passaggio del testo che verrà dibattuto [grassetto mio], intitolato "Salviamo il rugby Veneto". L’obiettivo è ottenere una presa di posizione forte dei parlamentari europei, soprattutto francesi, britannici e irlandesi, capace di arrivare fino al Board della Celtic League. Soprattutto se venerdì Dondi, i sette consiglieri veneti & gli altri votanti non torneranno sulla loro decisione, ammettendo la candidatura del Benetton.

Attendo con ansia di leggere il testo della seduta!

Scusate, la cosa mi fa ridere perché ho una discreta infarinatura di procedure parlamentari e, immaginando quanto interesse desterà la questione presso gli eurodeputati spagnoli, tedeschi o finlandesi, dubito possa trattarsi di altro che di una mozione tra le diecimila che passano senza discussione nel disinteresse generale. Una pura e semplice mossa pubblicitaria ad uso interno da parte della solerte "parlamentare bassanese", l'ennesimo caso di sfruttamento del palcoscenico internazionale per le piccole beghe domestiche.

[diddi]

A completare , ecco la famosa lettera d'intenti congiunta Comune, Provincia, Regione. Un banale foglio non intestato, senza nemmeno la firma di Alemanno......
http://www.rugbyveneto.org/wordpress/wp ... rrazzo.jpg

Che garanzie abbiamo che si tratti di una copia conforme della lettera inserita nel dossier "Pretoriani"?

L'ho scritto grande per farlo leggere meglio, temo già le reazioni indignate ancor prima della verifica. Se però risulterà che la lettera è effettivamente questa (possibile che Marrazzo si firmi "PieTro"?), lassamo perde...

[kkarli]

Scusami, kkarli, ancora non capisco la tua indignazione.

Tre ragioni.
1) Etica. Se i Praetorians avessero fatto il ragionamento che fai tu, non avrei avuto nulla da obiettare. Invece, in 6 mesi l'iniziativa romana, anziché affermare con chiarezza la propria natura, si è nascosta dietro fumosità di ogni tipo, finendo per attorcigliarsi proprio sul punto che ha cercato di nascondere, ovvero la sua natura "pubblica". Negandola mentre le era necessaria, per ammetterla con ritardo, costringe ora gli enti locali a una precipitosa presa si distanze.
2) Finanziaria. Non sono fra quelli che dicono che "i soldi dovevano essere sul tavolo". Bastava un budget. Veritiero però, non fatto di impegni non sostanziabili. Il fatto di aver vinto la battaglia, tutta politica, che ha portato al voto del 18 luglio sapendo quali erano le reali condizioni finanziarie del progetto è un'aggravante. Come dire: noi ci proviamo, se va i soldi da qualche parte spunteranno. Pare non spuntino, e a me questo modo di fare concorrenza non piace, anche se è diffuso.
3) Di rispetto dei ruoli. Le istituzioni locali possono appoggiare, sponsorizzare, adorare, portare in palmo di mano un progetto. Non è invece nel loro ruolo svolgere pressioni utilizzando i privilegi che derivano dal loro ruolo. Su questo non sono e non posso essere d'accordo con te. Le questioni poste sul tavolo ora non hanno nulla a che vedere con la CL, e sono solo un tentativo di fare la voce grossa, oltretutto rischiando che la FIR, messa alle strette, ora porti via da Roma anche il 6 Nazioni, e rinunci ai programmi già in atto.

[kkarli]

temo già le reazioni indignate ancor prima della verifica.

E ti sbagli, Diddi. Se la lettera è effettivamente questa, io non posso che associarmi al tuo "lassamo perde".
Perché se uno va davanti a un consiglio federale a farsi votare con documenti come questi, non solo è un suicida su diversi piani (giuridico anzitutto, lui, i consulenti che hanno avallato questo dossier e tutti quelli che lo hanno votato), ma è anche uno dal quale i primi a prendere le distanze sono coloro che gli stanno più vicini. Ma l'avevo già detto.

Spero di cuore che questo sia un falso; se lo è chi lo ha pubblicato è un irresponsabile, se non lo è ci troviamo di fronte a una burattinata.

[Bacioci]

Attendo con ansia di leggere il testo della seduta!

Scusate, la cosa mi fa ridere perché ho una discreta infarinatura di procedure parlamentari e, immaginando quanto interesse desterà la questione presso gli eurodeputati spagnoli, tedeschi o finlandesi, dubito possa trattarsi di altro che di una mozione tra le diecimila che passano senza discussione nel disinteresse generale. Una pura e semplice mossa pubblicitaria ad uso interno da parte della solerte "parlamentare bassanese", l'ennesimo caso di sfruttamento del palcoscenico internazionale per le piccole beghe domestiche.

Sono pienamente d'accordo con te.
Il bello di tutta questa vicenda, vista dal veneto, è che nessun dell'ambiente del rugby ha mai voluto alcun appoggio politico, che è arrivato da gente che crede e cerca di farsi pubblicità. La gran parte di quei politici che sono intervenuti, non sanno neanche cosa sia il rugby, ma cercano di approfittarne perchè sanno bene che è uno sport radicato e quindi popolare.
Come hai detto benissimo tu, nel veneto (più per necessità che per altro) l'iniziativa privata è quasi sempre quella che fa girare l'economia e l'intervento dello stato è visto più come un ostacolo che altro. Gli esempi sono molti. Per citarne due che siano in tema, Treviso ha lo stadio di Monigo e il Palaverde solo ed esclusivamente grazie ad iniziative dei Benetton. Lo stadio "pubblico" (il Tenni) è un disastro e adesso stanno pensando di abbatterlo per fare dei palazzi (cosa che al momento sembra accantonata...).
I politici sono visti sempre come fumo negli occhi ed è forse anche per questo che ci sia un così grande accanimento contro i Pretoriani. L'idea è: ma come? noi veneti facciamo tutto con le nostre mani e voi romani vi fate aiutare dal pubblico? Per primo non è giusto e per secondo di sicuro c'è qualcosa che non va: Ergo: vi facciamo la guerra!

Credo che questo sia il sentimento diffuso che, poi, si trasforma anche in deliranti attacchi a Roma che, giustamante, fanno arrabbiare.
p.s. ho cercato di interpretare il "pensare" veneto., che non condivido pienamente...

[Medianodadivano]

Il fatto della lettera è stato tirato fuori da Bordon e dal suo avvocato, come già esposto da qualcun altro qualche tempo fa in un'altro 3d
http://www.rugbyveneto.org/phpbb/viewto ... 8&t=36#p51


Per quel che riguarda la veridicità o meno della lettera, possibile che nessuno sia riuscito a verificare se questa è reale o è una bufala.
Non dico che basti chiedere ai diretti interessati, ma quasi...

Mi sa che si mette male per i Praetorians...

[Umaga4ever]

Il fatto della lettera è stato tirato fuori da Bordon e dal suo avvocato, come già esposto da qualcun altro qualche tempo fa in un'altro 3d
http://www.rugbyveneto.org/phpbb/viewto ... 8&t=36#p51


Per quel che riguarda la veridicità o meno della lettera, possibile che nessuno sia riuscito a verificare se questa è reale o è una bufala.
Non dico che basti chiedere ai diretti interessati, ma quasi...

Mi sa che si mette male per i Praetorians...

A me la lettera sà tanto di cazzata, tanto più che il Presidente della Regione Lazio si chiama Piero e non PieTro come sembra essersi firmato, oltre al fatto che una lettera d'intenti anonima che la può scrivere chiunque dal proprio pc mettendo delle firme prelevate da qualsiasi sito.
Che si fosse messa male per i Praetrorians lo si sapeva da luglio da quando Zanandrea ha rilasciato quella dichiarazione che sà tanto di condanna.
O alla fine tutti contenti no? La culla del rugby nel rugby che conta e i romani fuori dalle palle.
Intanto vado alla Ladbroker a scommetere sul primo "tanto" a 0 che si cuccherà la Benetton così sarò felice il doppio

[Rugby-Tv]

...
Intanto vado alla Ladbroker a scommetere sul primo "tanto" a 0 che si cuccherà la Benetton così sarò felice il doppio

Sono curioso cosa scommetti su viadana...
Dai Umaga, con te mi sembra che si possa sempre discutere, non cadermi in basso.

[blackjack]

...
Intanto vado alla Ladbroker a scommetere sul primo "tanto" a 0 che si cuccherà la Benetton così sarò felice il doppio

Sono curioso cosa scommetti su viadana...

..E su London Wasps - Rugby Roma che ci scommettiano ?

[Umaga4ever]

...
Intanto vado alla Ladbroker a scommetere sul primo "tanto" a 0 che si cuccherà la Benetton così sarò felice il doppio

Sono curioso cosa scommetti su viadana...
Dai Umaga, con te mi sembra che si possa sempre discutere, non cadermi in basso.

Beh che tifassi contro la Benetton è cosa oramai nota, l'ho espresso almeno 3 pagine fà di questo 3D, ripeto mi spiace per i tifosi sinceri e per chi ci lavora, ma l'astio insensato di alcuni e il continuo buttare nella mischia argomenti tra i più vari basta che mi permettano di parlare male di Roma e dei Praetorians non fà altro che rafforzare questa mia convinzione.

@kkarli, della cittadella del rugby che dovrebbe sorgere a Spinaceto se ne parla da quando io ero un pupo ergo sono decenni che se ne discute, non è certo la CL a far tirar fuori questo progetto; quando parli di tre fontane io penso che ti riferisci allo STADIO e non all'impianto in generale, (che come prima ho specificato, conta di altri due campi, oltre spogliatoi e finalmente da un anno una club house).
Non ritorno sugli altri argomenti perchè hai dimostrato di sentire solo quello che ti fà comodo, tutto il resto cade nel vuoto.